Una promessa di morte o cos'altro?

Non era una visione, era veramente Derek Hale la figura comparsa in camera sua. La notte prima pensava di essersi sbagliato, di aver avuto un'allucinazione o di essere ancora immerso nel mondo dei sogni, quando gli era sembrato di intravedere la sagoma dello Sourwolf in piedi di fronte al suo letto.

Tuttavia quella volta ne aveva avuto la certezza, era proprio lui. Quella notte non era riuscito ad addormentarsi, troppo preso da mille pensieri diversi per permettere al suo cervello di disconnettersi e di dare a lui e al suo corpo un meritato riposo, per questo era riuscito a sentire che qualcuno entrava nella sua stanza, nonostante il passo felpato dell'individuo. Normalmente si sarebbe fatto prendere dal panico e avrebbe cominciato a parlare a raffica di cose senza senso, nella speranza di rintronare l'altro interlocutore talmente tanto da permettergli, o quantomeno da provare, di trovare una via di fuga e di mettersi così in salvo.

Ma non quella notte perché, qualcosa dentro di lui, gli diceva che non doveva preoccuparsi e che l'intruso non gli avrebbe mai fatto del male. La curiosità però era troppa, in fin dei conti era pur sempre Stiles Stilinski, per cui, cercando di fare più attenzione possibile, aprì un po' gli occhi e mise a fuoco la figura che si trovava giusto di fronte a lui.

Una volta capito che si trovava davanti ad un Derek inspiegabilmente immerso in chissà quali pensieri, per poco non ci rimase secco, nonostante una piccola parte di sé continuasse a ripetergli: "Non preoccuparti Stiles, è tutto apposto. È tutto OK, sei al sicuro". Era riuscito a sopravvivere ad un Peter Hale psicopatico e ad un lucertolone che si divertiva a paralizzare le persone per poi ucciderle strappando loro il cuore, senza dimenticare il piccolo tête-à-tête avuto con il nonno di Allison, il quale aveva preso la sua faccia come se fosse un sacco da boxer, eppure sarebbe bastato il giovane Hale per spedirlo all'altro mondo, se non fosse stato per quell'insistente vicina rilassante dentro alla sua testa. 

Non sapeva com'era successo, sarà stato a causa della sorpresa o della confusione, ma mosse leggermente un braccio e questo fece chiaramente richiamare l'attenzione del lupo su di sé, il quale poi uscì alla svelta da dov'era entrato.

Avrà aspettato quasi mezz'ora prima di decidere che poteva arrischiarsi ad aprire del tutto gli occhi e riprendere a respirare normalmente perché, da quando lo aveva visto, gli sembrava di proprio di aver smesso di respirare.

Proprio non capiva perché era entrato in camera sua, non che prima di allora non lo avesse già fatto, ma aveva sempre avuto una ragione valida, che andasse dal chiedergli di fare una ricerca al sbatterlo addosso ad una superficie solida minacciando di aprirgli la gola con i denti. Che avesse deciso che fosse giunta la sua ora?

"Gli ho anche salvato la vita, e che cavolo!" aveva pensato, non appena quel pensiero gli aveva sfiorato la mente. 

Che fosse per quel motivo se ora lo voleva morto? Insomma, sarebbe stato un duro colpo per chiunque l'essere salvato da uno tutto pelle e ossa, con solo l'ironia come arma di difesa a disposizione, figurarsi per un Sourwolf Alpha pronto a ringhiare per ogni minima cosa.

Ma poi voleva veramente ucciderlo? Perché, se Derek era entrato nella sua camera anche la notte prima con l'intento di rendere reali le sue minacce di morte, questo significava che, alla fin fine, aveva deciso di concedergli la grazia. Questo non spiegava però la sua presenza quella volta: se aveva deciso di risparmiarlo, perché era tornato? Forse era indeciso, e di conseguenza aveva optato per la scelta più ovvia, ossia andare da lui a notte fonda di soppiatto, aspettare chissà quale segno divino, e solo allora decidere se meritava di restare in vita ancora per un po', o se era giunto finalmente il momento della sua dipartita.

A quanto sembrava era stato fortunato per ben due volte, e chissà per quante altre volte prima di quelle due. Doveva comunque trovare un modo per accertarsi che il suo Sourwolf preferito - lo aveva realmente definito "il suo Sourwolf preferito"? Se un lupo mannaro di sua conoscenza avesse potuto leggere il pensiero appena fatto, forse sarebbe tornato sui suoi passi e lo avrebbe ucciso di sicuro - non avesse seriamente intenzione di toglierlo di mezzo o se entrasse in casa sua per un altro oscuro motivo.

Poteva chiedere aiuto a Scott, almeno così, se veramente Derek stesse giocando ad "Ammazza Stiles Stilinski mentre questo dorme ignaro della cosa", avrebbe avuto più possibilità di uscirne vivo, anche grazie all'aiuto dell'amico. Se poi non voleva ucciderlo ma si imbucava in camera sua semplicemente perché… giusto: perché? Beh, Scott lo avrebbe aiutato anche in quel contesto, qualunque esso fosse.

Oppure poteva andare direttamente dal diretto interessato e chiedergli: "Hei Sourwolf, perché entri nella mia stanza da letto di notte? Mi vuoi uccidere o è un nuovo passatempo? Perché sai, in entrambi i casi è un tantino inquietante come cosa". No, molto probabilmente, se non era ancora stato inserito nella sua lista nera, con quell'uscita ci sarebbe di sicuro entrato, e non solo, sarebbe finito in cima alla classifica.

Era da escludere a priori una cosa simile, dunque la sua unica via rimasta era Scott. Sì, gli avrebbe parlato con calma quel pomeriggio stesso ma, fino ad allora, non doveva far altro che evitare Derek il più a lungo possibile.