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Autore: Anny2001    03/06/2016    3 recensioni
Avete mai immaginato cosa succederebbe se i nostri semidei preferiti incontrassero gli Avengers? Beh, se non lo avete fatto voi l’ho fatto io ed ecco che ne è uscito fuori. Vi avverto ci saranno spoiler che chi non ha visto Captain America: Civil War, e per chi non ha letto Sangue dell’Olimpo.
Trama:
Dopo la guerra contro Gea e la “morte” di Leo, i nostri semidei preferiti sono tornati alla loro vita quotidiana: Percy e Annabeth si sono diplomati, Piper e Jason vivono al Campo Giove, Frank e Reyna dirigono il Campo, Hazel e Nico fanno avanti e indietro dagli inferi per cercare Leo, non trovandolo da nessuna parte.
Nel frattempo a New York, gli Avengers si sono riappacificati, anche se tra Steve e Tony le cose non si sono ancora risolte del tutto. Steve ha riavuto lo scudo, Sam, Clint, Wanda e Scott sono stati scagionati. Ora gli Avengers vivono tutti all’Avengers Facility, nella periferia di New York, e gli Accordi di Sokovia non sono stati approvati.
La “tranquillità” di questi 2 gruppi sarà compromessa da un vecchio nemico pronto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi…
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


POV.Percy
Settembre 2016
Io e Annabeth ci siamo iscritti all’Università di Nuova Roma, come da programma e dopo aver passato la prima estate tranquilla al Campo Giove iniziammo a frequentare le lezioni all’Università, io Biologia Marina e Annabeth Architettura, ci laureammo e vivemmo felici e contenti…ma chi voglio prendere in giro.
Davanti a me avevo un robot con dentro un uomo, con coso verde, una strega, un uomo biondo che si crede di essere Zeus, un arciere che fa invidia ai i figli d’Apollo, una russa che a quanto pare dal nome gli è morto il marito e un uomo dagli anni ‘40…e no, non sto parlando di Nico.
Ma forse è meglio che incominci dall’inizio, da quando tutto è cominciato.
 
 
Giugno 2016
Mi ero diplomato…finalmente dopo tutti i guai che ho passato sono riuscito a diplomarmi. Con il minimo dei voti certo, ma ce l’ho fatta lo stesso. Su Annabeth non c’erano dubbi, ormai era ovvio. Il giorno il diploma io e Annabeth facemmo le valige e partimmo per il Campo Giove come da programma. Facemmo anche domanda all’Università e ci trasferimmo in un appartamento a Nuova Roma. La nostra nuova vita insieme stava per cominciare, ma a quanto pare le Parche avevano dei programmi diversi per la nostra nuova vita.
Ero seduto su una panchina nei Giardini di Bacco insieme ad Annabeth ad ammirare il tramonto quando sentimmo un familiare ruggito come se fosse un drago. Io e Annabeth ci guardammo e iniziammo a correre verso Via Principalis. Arrivammo insieme a Piper, Jason, Frank, Hazel e Nico. Davanti a noi avevamo un drago fatto completamente di bronzo, era messo un po’ male ma se quello che stavo pensando era vero non ci sarebbero stati problemi. Ai piedi del drago c’era (come pensavo) Leo Valdez e…Calipso. Dopo tutto questo tempo la rivedo, e non è cambiata per niente, gli stessi capelli color caramello e la stessa pelle bianca, amche se ora indossa vestiti più moderni.
-heilà gente! Vi sono mancato?- Leo aveva il sorriso sulle labbra, uno di quei sorrisi sinceri e non sforzati che avevo imparato a riconoscere.
Pips era alla mia destra, indecisa se strangolarlo o abbracciarlo, Jason  affianco a lei con le lacrime agli occhi come Hazel, Frank sorrideva, Nico guardava Leo sollevato, Annabeth alla mia sinistra si stava già tormentando cercando di capire come aveva fatto a sfuggire dall’esplosione. Io sorridevo, felice che la squadra era di nuovo al completo, che Leo fosse vivo, che era riuscito in quello in cui io avevo fallito. Da quando Leo era “morto” ho ripensato spesso alla promessa che lui aveva fatto a Calipso. A volte mio svegliavo la mattina e mi dicevo –basta oggi parto alla ricerca di Calipso- solo che non sono mai partito, non sapendo come fare per trovarla.
-Percy- la voce di Calipso mi distoglie dai miei pensieri.
-Calipso- sono consapevole del fatto che tutti ci guardano, soprattutto Annabeth e Leo che sono sicuro che ci guardano in cagnesco, ma non mi interessa, mi dispiace per quello che ho fatto ed è giusto che mi scusi- mi dispiace di averti abbandonata- mentre parlavo mi ero avvicinato a lei lasciando la mano di Annabeth.
-non fa niente, Leo mi ha raccontato più o meno tutto quello che è successo, se fossi rimasto ora noi non saremmo qui, hai fatto bene ad andartene, non porto rancore, davvero-
Le sorrisi e l’abbracciai, le ricambiò il mio abbraccio – mi sei mancata- le dissi
-anche tu- mi rispose
-bene se avete finito con lo spettacolino qui ci sarebbe qualcuno che vorrebbe abbracciarvi!!!-  esclamò Leo.
-Ah! Non così in fretta. Io sono arrabbiata con te!- me lo immaginavo che prima o poi Pips gli avrebbe fatto la ramanzina.
-un abbraccio prima?- Leo fece gli occhi da cucciolo ma niente funziona quando Piper è arrabbiata
-ok ragazzi qui non c’è niente da vedere andate a svolgere i vostri doveri- la voce di Frank sovrastò il chiacchiericcio che si era formato nel frattempo. Solo allora notai il cerchio di persone che di era creato in torno a noi e che adesso andava a disperdersi.
- non credere che dopo 10 mesi in cui ti credevamo morto  ritorni ed è tutto come prima. Non senza subirti una ramanzina come si deve- riprese Piper
-Piper che ne dici se prima di ucciderlo lo facciamo sistemare? È appena tornato dalla tomba, non è facile, te lo dico io- Hazel cercò di far ragionare Piper che dopo un sorriso di Leo si calmò  e corse ad abbracciarlo.
Dopo fu il turno di Jason, poi Frank, Hazel, Annabeth, io, Reyna e ( con grande sorpresa di Leo e gli altri) Nico.
-Sono contento che sei vivo. Prima vivevo col senso di colpa di averti ucciso- disse Nico
-in che senso?- chiese Leo
-diciamo che ho azionato un onagro con Ottaviano impigliato fra le corde e quando la catapulta si è azionata ha trascinato Ottaviano insieme al carico, facendo esplodere tutti-
-ecco cos’era quel l’urlo da femminuccia-
Scoppiammo tutti a ridere, era bello riavere Leo tra noi, ora non dovevamo più vivere col vuoto che aveva lasciato tra noi.
-Ragazzi vi presento Calipso-  ci salutò con la mano – Calipso ti presento Piper, Jason, Hazel, Frank, Reyna, Nico, Annabeth e Percy lo conosci già-
- è un piacere conoscervi, Leo mi ha parlato molto di voi-
-beh la stessa cosa non si può dire di te! Leo non ne ha avuto la possibilità- disse Annabeth.
Pensavo che tra Annabeth e Calipso sarebbe andata molto peggio di così…
-Calipso potrei parlarti un attimo?- …come non detto.
Annabeth è diventata molto protettiva da quando siamo usciti dal Tartaro, e gli altri devono essersene accorti, perché mi guardano in un modo preoccupante, anche Leo. Ok mi rendo conto che dovrei fare qualcosa, ma non ho intenzione di fare niente, perché se facessi qualcosa so che rovinerei tutto. E poi Annabeth non minaccerebbe mai Calipso…giusto?
-si cert…-
Un esplosione, seguita da fulmini e tuoni interruppe la risposta di Calipso, mi girai verso Jason sperando che fosse stato lui per evitare la sfuriata di Annabeth e Piper -cosa che non eviteremo mai-
-AH! Non guardate me io non centro niente!-
Qualcosa di rosso e oro cadde dal cielo a pochi metri da noi, seguito da un’imprecazione. Alzai lo sguardo e vidi il cielo ricoperto di nubi temporalesche. Posai lo sguardo su quella cosa caduta dal cielo che aveva formato un cratere, non dissi neanche una parola che Leo corse verso il cratere e scese dentro di esso. Io lo seguii a ruota nonostante i continui richiami di Annabeth  e scivolai dentro il cratere. Quello che vidi mi rimase senza parole e con la sensazione di averla già vista da qualche parte. Un’armatura rossa e oro, sul petto aveva un cerchio che brillava di luce bianca, era graffiata e aveva un grande squarcio sulla coscia sinistra, la cosa più strana era che aveva un martello con l’impugnatura blu e con decorazioni argentee sullo stomaco più o meno. Leo si avvicinò con un espressione incredula sulla faccia, sentii dei passi avvicinarsi, ero sicuro si trattasse del resto del gruppo che si affacciava a vedere.
-o miei dei, dimmi che è quello che penso- disse Leo
-dipende da cosa pensi- risposi
Ci fu un fulmine e il martello schizzò in aria diretto non so dove. L’armatura si mosse e disse con una voce metallica –finalmente Thor, pensavo ti fossi dimenticato di me-
-chi sei tu?- fu l’iperattività a parlare per me, l’armatura mi guardò e fece scattare la maschera dorata verso l’alto. Non mi sopresi quando vidi un uomo dietro quella maschera e all’ora lo riconobbi. Tony Stark o meglio conosciuto come Iron Man. Aveva un’espressione incredula che sembrava dicesse “ davvero non sai chi sono io?”
-o miei dei, ora l’ho riconosciuta- dissi
Sentii un tonfo e una voce possente che disse –Stark tutto bene?- l’uomo si affacciò e saltò nel cratere, riconobbi anche lui, Thor. Okay ora la situazione si stava facendo parecchio strana, come se poi la mia vita fosse normale. Sentii altri passi, molto veloci e una ragazza dai capelli scuri e ricci saltò nel cratere e di avvicinò al signor Stark.
-papà tutto bene? Niente di rotto?-
-si Lidia tutto apposto, sto bene, non preoccuparti. Grazie Thor per avermi tolto un peso dallo stomaco, letteralmente- poi sembro accorgersi di una cosa, uscì dall’armatura e abbracciò la ragazza- Lidia! Oh finalmente ti ho trovata, ma che fine avevi fatto? E che ci fai qui?-
-sto bene non ti preoccupare, all’inizio era una missione per Fury ma poi sono successe un paio di cose che poi ti racconto e la missione è saltata ma prima… SI PUO’ SAPERE COSA VI PASSA PER LA TESTA?- le grida della ragazza erano così forti che ci tappammo tutti le orecchie
-a noi dici? Tu sparisci all’improvviso e la colpa ora sarebbe nostra?- il tono del signor Stark era alto ma mai quanto quello della ragazza. All’improvviso mi senti di troppo e tentai di uscire fuori dal cratere, ma notai che Thor mi guardava in modo strano, anzi ci guardava in modo strano, noi greci più che altro…
-tu ragazzo puoi seguirmi un attimo?-  disse Thor.
-di-dite a me?- dissi indicandomi.
-si ragazzo.
-o-okay .
 Con un salto uscì dal cratere e aspettò che facessi lo stesso, ma capì in fretta che io non potevo farlo e mi stese la mano, io la afferrai e mi tirò su come se fossi una piuma, iniziò a camminare verso l’uscita del campo e io lo seguii esitante ,e iniziai a giocherellare con Vortice, la mia penna-spada. Si fermò vicino al piccolo Tevere.
-allora semidio sei greco o romano?- domandò
-come scusa?
-tu sai chi sono io no?
-sei Thor, uno degli Avengers-
-figlio di Odino e principe di Asgard, tu sai cos’è Asgard giusto?
-ehm…so che fa parte della mitologia nordica ma così di punto in bianco non so dirle esattamente cos’è- e alla fine dissi a bassa voce- non sono un figlio di Atena
-Asgard fa parte dei Nove Regni, così come Midgard, la Terra ed è la dimora degli dei norreni. Io abito lì e come ho già detto sono figlio di odino, il Padre di Tutto, e so dell’esistenza degli dei greci e romani, così come dei semidei. So anche che ultimamente ci sono state 2 guerre, la prima contro il Signore del tempo e la seconda con la gentile Madre Terra…
-che tanto gentile non era visto che voleva distruggerci tutti.
-… e che sono state vinte tutte e due dai semidei, ma ritorniamo alla prima domanda: allora sei greco o romano?
-greco, sono figlio di Poseidone.
-eh che ci fai nel campo romano?
-c’è pace tra i greci e i romani, c’è dalla sconfitta di Gea.
-oh ne sono felice, ora mi converrebbe tornare da i due Stark se non si calmano andrà a finire male- detto questo di girò e cominciò a correre nella direzione da cui siamo venuti, avevo l’intenzione di seguirlo ma un rombo simile a quello di una moto attirò la mia attenzione, proveniva dal tunnel. Vidi due fari di un veicolo e quando uscì dal tunnel i accorsi che erano due moto, saltarono il fiume e corsero verso il signor Stark, Thor e i miei amici, cos’ corsi anche io nella loro direzione, sperando che qualcuno mi spieghi la situazione.
 
Arrivai al cratere e allora notai un uomo con uno scudo rotondo blu, rosso e bianco con una stella bianca sulla schiena come Captain America… no… non può essere… Captain America al Campo Giove! Okay, QUESTO è più strano del dio nordico…
La voce di Nico mi riportò alla realtà.
-per gli dei! Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo? Sembra che Ate si stia divertendo con noi oggi-
- ma di che stai parlando? Siamo capitati in un posto di pazzi!- esclamò Stark
-hey, noi non siamo pazzi!- Annabeth sembrò destarsi dai suoi ragionamenti. Gli altri ancora non ci credevano di aver di fronte gli Avengers.
-papà ti rendi conto che stai dando della pazza anche a me?-
Oh non mi ero accorto che Lidia aveva smesso di litigare col padre, beh meglio per noi chi le voleva sentire più quelle urla rompitimpani.
-okay noi vi spieghiamo tutto e voi spiegate tutto a noi. Ci state?- l’idea di Reyna mette tutti d’accordo.
Nel frattempo si era fatta l’ora di cena, così guidammo gli Avengers verso la mensa. La cosa più strana era che l’armatura camminava da sola, e Lidia ci parlava pure…
Comunque vidi l’armatura prendere i volo e addentrarsi all’interno del campo, verso Nuova Roma.
-Lidia dive sta andando l’armatura?
-al mio appartamento, gli ho dato indicazioni, arriverà sana e salva e senza fare del male a nessuno-
-a me basta sapere questo, non voglio che nessun semidio rimanga ferito da quell’armatura, come invece ha fatto Ultron- disse Frank
-ohh ancora con quella storia? Non l’ho fatto mica apposta- si lamentò Stark
-a proposito, dopo dobbiamo fare una chiacchieratina su questo- l’espressione arrabbiata di Lidia non prometteva niente di buono per Stark
Arrivammo alla mensa e ci sedemmo da un tavolo.
-allora chi vuole cominciare?- disse l’uomo con l’arco e le frecce
Beh di sicuro ci saranno parecchie cose da dire…

 
 
Angolo Autrice:
Heylà gente!!!!!! Come state? Sono sicura che non vi ricorderete di me perciò mi ripresento.
Ciao a tutti sono Anny2001 e questa è la mia 1 storia, anche se dovrebbe essere la seconda perché  la 1 l’ho cancellata. Vabbe bando alle ciance.
Per chi avesse letto l’avviso alla fine della mia 1 storia, vi avevo promesso una storia, ed eccola qui! Un po’ in ritardo ma almeno c’è.
Fatemi sapere se vi piace l’idea, accetto consigli e critiche e spero che la storia vi sia piaciuta molto, visto che unisce i miei fandom preferiti ( anche se non ho letto neanche un fumetto della Marvel ma tralasciamo).
Al prossimo ca*** di capitolo
Steve: Linguaggio!
Lasciatelo stare…Alla prossima!!!
Anny2001

 
   
 
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