Il
sonno dei giusti
Wwrroossshh…
Wwwrrroooammm…
Ffrrrzzzrrr…
Suoni
nell’aria, suoni di origine confusa.
Sdraiata sul tuo letto di sogni, bambina, riposi. Alla tua finestra un
corvo
nero si adagia, poi riprende il volo. I tuoi occhi sono chiusi, non li
ruberà.
Vola nel vento il corvo, sfidando la forza che lo vorrebbe vedere a
terra. E
tanti ne ha uccisi, tanti davvero, per poter volare un giorno in
più. Eppure
tu, piccola Yuuka, se lo vedessi, ne avresti paura. Perché
le sue piume sono
macchiate di nero inchiostro, neri sono i suoi occhi e nero
è il richiamo a cui risponde: la
sua stessa natura lo giustifica, eppure i tuoi occhi rimangono chiusi.
Il
tuo giaciglio è confortevole, morbide sono le
coperte intrecciate di silenzi di diversi colori. Sulla tua fronte
pallida,
sulle tue gote secche danzano le dita di un pianista che ti dedica la
melodia
dei tuoi sogni.
Quando sogni, sogni in grande, Yuuka. Se ti svegliassi proveresti a
realizzarli, per questo si continua a suonare per te ninnananne. Niente
di
personale, dico davvero, è solo che ai cattivi piace vincere.
La
porta della tua camera è aperta a tutti.
Non hai mai chiesto a nessuno di chiudertela. Nessuno si è
mai interessato di
sapere cosa vorresti tu. Tu aspetti solamente: nel tuo mondo di sogni
ogni
tanto arriva un angelo. E’ un angelo che porta fiori senza
profumo, che vola ma
non sa insegnarti a farlo. E’ buono, ma forse non
è andato a scuola, non sa le
regole: per quanto possa starti vicino, tu lo senti distante. Lo
chiami, lo
cerchi, lo invochi, eppure lui sta sempre a capo chino e non parla. Poi
se ne
va.
“Tornerò”
dice.
E ogni volta è un singhiozzo. Che dura sempre un
po’ di più.
Il corvo batte il suo becco contro il vetro. Ti senti un po’
meno sola, forse.
I corvi stanno sugli alberi come i fringuelli: per te, che tieni gli
occhi
chiusi, non c’è differenza.
Ci
sono le nuvole in cielo, ci sono le nuvole
anche nelle tue mani. Tutto appare confuso e impalpabile: ti chiedi per un attimo se gli angeli volano anche
nella nebbia. E’
solo un attimo però.
La finestra si apre.
Qualcosa ti sfiora una guancia.
Piuma nera.
E’ come una carezza.
Nella
camera del mondo dei sogni tornò un angelo
e trovò quel mondo
fatto a pezzi.
A.A.
‘Ohayo!
La data
dell’ultimo aggiornamento risale a tanto tempo fa, purtroppo,
mi dispiace tantissimo, perchè un posto speciale come questo
per me non esiste. Quest’estate intendo essere più
produttiva o almeno ci
proverò. Approfitto per chiedere scusa a chi aspetta da me
recensioni e
commenti approfonditi, mi rimetterò in pari prossimamente.
Per quanto riguarda
questa fanfic posso dire che l’ho scritta pensando a molte
cose, alcune più esplicite
altre meno… Mi farebbe piacere che chi avesse letto mi
fornisse la sua
interpretazione: voglio chiarire che sono stata ambigua di proposito,
non ho
parlato direttamente di persone o eventi per suscitare qualcosa di
personale
nella mente di ogni lettore.
Dedico ogni parola
– e ogni spazio fra le parole – a Marta,
perché conosce
troppe cose e ne capisce altrettante <3 Buon compleanno, cara!
Un abbraccio a tutti
quanti, a presto!
Ys