Capitolo
1: un arrivo inaspettato
Naruto era stato informato qualche settimana
prima, della morte del suo maestro: Jiraya.
Si era pianto addosso a lungo, ma presto
decise di farsi coraggio e andare avanti.
Avrebbe eliminato l’assassino dell’ero-sennin a qualunque costo e per questo motivo, con il
consenso dell’Hokage, Naruto
parti per un allenamento speciale sul monte Myoboku zan, con Fukusaku, una rana
anziana, ex maestro di Jiraya.
L’allenamento avrebbe portato il ragazzo
a dei buoni risoltati, ma ancora non poteva sapere quali brutte sorprese il
destino avesse in serbo per lui.
Dopo la sua partenza a Konoha la vita trascorreva tranquillamente ignara che presto…sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato la
vita di tutti i suoi abitanti.
Nell’ufficio dell’hokage,
Tsunade aveva convocato Kakashi
e Yamato per decidere chi dei due, sarebbe dovuta
andare in missione insieme a Sai e Anko.
La ricerca di Kabuto
era il prossimo passo che i ninja di Konoha avrebbero
compiuto, se una voce apparsa dal nulla non diede l’ordine tassativo a Tsunade di lasciar perdere la missione.
“Lascia perdere Kabuto.
È l’ultimo dei tuoi problemi, Tsunade. Nei prossimi
giorni le serviranno più ninja possibili per la difesa del suo amato villaggio”
Tsunade si guardò intorno, seguita dai due jounin
“Chi ha parlato?” chiese non vedendo
nessuno.
In
quel momento una luce apparve nella stanza da dove ne uscì un uomo.
“Io!”
L’uomo aveva all’incirca una trentina
d’anni. Capelli biondi abbastanza lunghi tutti disordinati. Indossava la tipica
divisa da jounin e sulla fronte aveva il copri fronte
di Konoha, tenuto in modo tale da coprire l’occhio
destro. Un peccato dato la bellezza del colore della sua iride. Un azzurro come il cielo.
Il segno particolare che lo distingueva
erano quelle strane linee che aveva su ogni guancia. Tre per ognuna.
I due jounin,
non conoscendo la persona apparsa dal nulla, si misero in posizione di
d’attacco. L’uomo diversamente era tranquillo e, per dimostrare che non era
preoccupato della loro presenza, si mise le mani in tasca.
“Chi diavolo sei e da dove sei sbucato?”
chiese Tsunade cominciando ad alterarsi.
“ehi, calmati! Dai vestiti che porto
dovresti riconoscere un ninja di Konoha!” disse
l’uomo
“Per quel che so, potresti essere un
impostore! Ora parla!” disse sbattendo le mani sulla scrivania.
L’uomo sbuffò “Non ho tempo da perdere
quindi ti accontenterò. Sono Naruto Uzumaki e vengo dal futuro!”
Calò il silenzio e tutti fissavano l’uomo
come se fosse un pazzo.
“Liberi di non crederci se volete. Ma vi
piaccia o no, dovrete fare quello che vi dico io se volete aver salva la
pellaccia!” li minacciò.
“Cosa intendi dire?” chiese Kakashi guardandolo con astio “Che intenzioni hai se non obbedissimo
ai tuoi ordini?”
“oh non ho intenzione di farvi niente. Qui non sono io la minaccia, come voi credete!”
disse avvicinandosi alla finestra della stanza. “mi riferivo semplicemente al fatto
che Konoha fra
circa una settimana è destinata a sparire!
Sono qui perché ciò non avvenga!” disse l’uomo fissando il villaggio
dalla vetrata. Da quanto tempo non
ammirava più quel panorama.
“come facciamo a sapere che tu sia veramente colui che dici di
essere?” chiese Yamato.
“Se volete mi trasformo in Kyuubi e distruggo direttamente io il villaggio senza
aspettare che Pain si scomodi!” disse
prepotentemente.
“Basterà che tu …”cominciò Tsunade seria.
“risponda a qualche inutile domanda? Del
tipo: Quale è il mio cibo preferito? dovrei
rispondere ramen, nonostante abbia cambiato gusti.
Qual’era il mio sogno? Diventare Hokage!
Quale promessa ho fatto a Sakura? Una promessa che avrei fatto meglio a non
fare! Chi sono i miei genitori? Bhe tecnicamente se
aspettavo voi non lo avrei mai saputo. Qual è la cosa che mi ha fatto più
soffrire da bambino? Una cosa che ora adoro: la solitudine! Chi era il mio
maestro? Il signore qui presente, che a quanto pare mi ha passato il suo vizio
di portare il copri fronte sull’occhio e Ero-sennin,
guardone di migliaia di donne, ma che aveva nel cuore solo una di queste…tu!” disse a Tsunade “Devo
continuare? Ti avverto che mi sto alterando e non sono molto piacevole quando
mi arrabbio…veramente anche se sono calmo…quindi vedi un po’ tu che fare!” disse guardandola
storto.
La donna sospirò “Mi sarebbe bastato che
mi avessi mostrato il sigillo!”
“Tsè…quello si
è spezzato da anni ormai!” disse l’uomo
Tutti sussultarono.
“Vuoi dire che la volpe è libera?” chiese
Tsunade timorosa della risposta.
“Non siamo qui per parlare di Kyuubi. Lei non è un problema, nè
nel mio presente e tanto meno qui! Ora mi volete dare retta o no?” chiese l’uomo oramai alterato.
Kakashi guardò Tsunade
“Credo che possiamo concedergli il
beneficio del dubbio.” Disse il copia-ninja.
Tsunade annuì. “cosa avresti intenzione di fare
per impedire che il villaggio venga distrutto?”
“Per quanto la mia forza possa essere
aumentata e per quanti ninja tu impiega nel combattimento che ci sarà, non è
detto che Pain venga sconfitto prima che il villaggio
venga raso al suolo e quindi per cautela creerei una barriera sull’intera Konoha.” Disse Naruto osservando
soprattutto Yamato.
“come intendi fare una cosa del genere?”
chiese Tsunade sgranando gli occhi.
“Con l’arte del legno!” disse Naruto.
Yamato sussultò. Lui non si sentiva in grado di
riuscire a creare una cupola di legno come protezione per l’intero villaggio. Sapeva
di non avere il chakra necessario per compiere una
cosa del genere e tanto meno resistere ai ripetuti attacchi nemici, soprattutto
non attacchi talmente potenti da radere al suolo una cittadina.
“Tranquillo Yamato,
ti aiuterò io! Tu ricoprirai metà villaggio al resto ci penserò io” disse Naruto vedendo la reazione di Yamato.
“come pensi di proteggere l’altra metà?”
chiese curiosa l’hokage.
“come ho detto prima, con l’arte del
legno!” Naruto li guardò e notò i loro sguardi “non chiedetemi come, ma
sono in grado di usarla anche io!”
Tsunade non era ancora sicura di potersi fidare
di quell’uomo, era un po’ troppo scontroso per essere Naruto,
ma se i due jounin non erano preoccupati per la sua
presenza, avrebbe seguito il loro istinto, senza però abbassare la guardia.
L’uomo venuto dal futuro, informò Yamato che sarebbe stato meglio fare una prova per essere
in grado di sincronizzarsi a dovere, quando sarebbe stato necessario.
Naruto disse a Tsunade
di avvisare gli abitanti del villaggio di una esercitazione per la protezione
delle loro vite e che per un po’ di tempo, non avrebbero visto la luce del
sole.
Tutti si allarmarono per questo fatto,
avevano capito che c’era qualcosa che minacciava la loro sicurezza.
Sakura appena ricevuto la notizia, corse
dalla sua maestra per chiederle informazioni a riguardo.
“Maestra, perché di questa esercitazione?
Sta per succedere qualcosa?” chiese preoccupata la ragazza.
“Non lo so, è probabile. Questa è solo
precauzione. Nel caso di un attacco, sapremo come difendere il villaggio!
Secondo delle fonti, fra una settimana Konoha sarà
rasa al suolo da un membro dell’akatsuki” le spiegò
la donna.
La
ragazza sussultò “chi le ha dato queste informazioni?”
La donna indicò alla sua allieva, la
persona in questione.
“Chi sarebbe? Non l’ho mai visto!”
“Tsunade-sama,
noi siamo pronti!” disse Yamato avvertendo l’hokage che erano pronti a iniziare. Accanto a lui si
trovava Naruto, il quale fissava Sakura con uno
sguardo serio, che intimorì la ragazza.
“Abbiamo stabilito che Yamato andrà alle porte di Konoha,
mentre io andrò sul monte dei volti degli hokage, per
avere una maggiore visuale della situazione” intervenne Naruto.
“Io e Kakashi
verremo con te, se non ti dispiace, Naruto!” disse Tsunade.
L’uomo alzò le spalle e si incamminò
dicendo “fa come ti pare!”
“Na-Naruto?”
chiese sorpresa Sakura.
La donna decise di raccontarle ciò che
poco tempo prima era avvenuto nel suo ufficio, lasciando di stucco la ragazza.
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Eccomi
tornata con una nuova storia. Naruto va nel passato
per cambiare il futuro. Ho già scritto una cosa del genere, ma a differenza di
quella ff, questa tecnicamente una conclusione ce l’ha…spero solo di non trovare intoppi durante il percorso,
dato che quando arrivo ai momenti di azione tendo a bloccarmi…ma
io ho una predilezione per il genere di storie tristi drammatiche e di azione
quindi tento sempre di scrivere su questi temi. Boh a voi il giudizio.
Spero
che questo primo capitolo vi abbia incuriosito e per favore fatemi sapere.
A
presto
Neko =^.^=