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Autore: Vagans    09/06/2016    1 recensioni
Le prospettive di una festa, ma la storia parla di un ragazzo, che con quella festa ha poco a che fare.
Costui crede di essere un genio della letteratura, ma la pagherà per questo,
Molto amaramente.
Una storia dall'umorismo strano, ma, almeno per me che l'ho scritta, efficace.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROSPETTIVE DI UNA FESTA

 

1

 

Martin Sharp guardò il suo amico in faccia, erano affacciati dal balcone della loro casa.

Poco lontano c’era una festa di ragazzi: “Festeggiano” disse Martin “ma cosa festeggiano proprio non lo capisco.”

Il suo amico lo guardò e gli rispose: “Ma loro possono, non sanno ancora quale crudele spettacolo sia la vita…”

Marin pensò che quei ragazzi potevano ancora permettersi di entusiasmarsi per niente, l’unica emozione che posso provare io, pensò Martin, è quella di bagnarmi i pantaloni sbagliando la mira mentre piscio.

 

2

 

Zio Gepi, detto “Vecio” era lì, era l’organizzatore della festa, aveva pagato gli alcolici e le casse erano di sua proprietà; beveva vodka alla frutta e si vestiva come un quindicenne nonostante fosse un uomo tatuato sulla quarantina.

Era l’idolo degli adolescenti e la disperazione degli adulti, che non capivano come mai figli e figle seguissero quel disastroso esempio di degradazione morale.

Lo zio Gepi non se ne curava, viveva bene così, tra ragazzi e ragazze con tette grandi e sode, che gli facevano dimenticare che era cresciuto.

Se gli altri volevano ricordarsene era un problema loro.

 

3

 

Alla festa c’era un ragazzo che non ballava, non beveva e se ne stava in disparte, non sembrava che si divertisse granchè ad essere onesti, si chiamava Karim, ed era il nipote dello zio Gepi.

Aveva un dente spaccato in due e la mascella gonfia, una settimana prima aveva preso un cazzotto.

Era andata così.

 

Karim era al cinema con il suo amico French Dellas.

Karim si rivolse al suo amico: “Nessuno sospetterebbe che siamo due scrittori, due geni della letteratura, sembriamo proprio due ragazzi normali che vogliono guardare un film.”

“Si, ma stai calmo…” rispose Frech

“lo so come va a parare quando te ne esci con questa storia dei due geni della letteratura…” 

Karim ci riflettè un secondo…

Poi, nel cinema pieno, durante la coda per i biglietti cominciò a gridare

“IO E IL MIO AMICO SIAMO DUE CAZZO DI GENI! IO SONO IL NUOVO LEONARDO SCIASCIA, QUEL FIGLIO DI PAPA’ RACCOMANDATO DI SAVIANO NON E’ NESSUNO”

French guardò il suo amico e pensò con costernazione

Ma perché sono ancora amico di questo malato mentale ?

“MIO ZIO PENSA SOLO A TROMBARSI LE QUINDICENNI, DOVREBBE STARE IN GALERA! VOGLIO MORIRE! DATEMI UNA PISTOLA CARICA CON UN COLPO COSI’  MI SPARO! VOGLIO MA…” 

Non potè finire la frase perché French gli tirò un cazzotto in pieno volto.

Karim sputò mezzo dente e un buon boccone di sangue e saliva, poi svenne.

Una piccola folla si radunò a guardare quel ragazzo folle che era caduto a terra.

Ora.

La società tende a stereotipare sui geni della lettaratura.

Li si immagina gobbi e bruttini, forse anche finocchi.

Invece, sia Karim che French erano due ragazzi dritti e anche fisicamente messi piuttosto bene.

Era vero, Karim portava gli occhiali, ma avevano concluso da poco un anno e mezzo di palestra (eh già, la mente non è tutto!), e French aveva anche fatto dieci anni di Karate ed era più alto del suo amico.

Il cazzotto gli era venuto piuttosto bene.

 

4

 

“Scusa per quel cazzotto compare, ma non sapevo come fermarti…”

“Tranquillo, hai fatto bene…” rispose Karim “stavolta ho esagerato…”

French pensò che Karim era un caro amico, ma la prossima volta avrebbe portato con sé una siringa di sedativo per cavalli.

Karim si addormentò…

   
 
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