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Autore: Sakkaku    10/06/2016    0 recensioni
Se non avete finito la visione della 6° stagione, vi sconsiglio la lettura, perché potrebbe contenere degli spoiler, perché in questa fanfic ci saranno dei riferimenti su fatti accaduti durante la stagione. E' un AU non al 100%, perché ci sono zombie e tutto il resto, solo che c'è un'aggiunta irreale da essere possibile nella serie.
Dal testo:  - Tutto questo è molto strano – bisbigliò Sasha a Daryl.
- In passato anche Michonne ha usato degli zombie per mascherare la sua presenza, nonostante li avesse resi inoffensivi. Questi sono diversi – concordò lui – Vediamo cosa ci racconteranno una volta giunti alla loro base.
- Se fosse una trappola? - suppose lei.
- Se si rivelerà essere un agguato, lo capiremo presto. In quel caso, preparati a correre, io ti coprirò le spalle – si limitò a dire Daryl – Dubito che succederà qualcosa di simile. Ho la sensazione che sono sinceri, sopratutto per la paura di Giselle quando pensava fossimo uomini di Negan.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Sasha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfic su TWD è ambientata prima dell'incontro con Negan, quindi non è morto nessuno colpito da Lucille. Succede tutto più o meno dopo che Carol e Maggie sono state salvate dal gruppo di Negan. Dunque è un AU, nonostante ci siano ugualmente gli zombie e tutto il resto, perché ho aggiunto “qualcosa” che è impossibile sia presente nella serie originale, però mi è balzata quest'idea e ho iniziato a scrivere senza rendermene conto.
Spero di essere riuscita a togliere tutti gli errori, quei maledetti mi sfuggono sempre, se vi capita di vedere qualche frase incomprensibile, fatemelo notare senza timore, so di essere una talpa e le cose evidenti non sempre riesco a vederle! Un ultima cosa... sono negata per i titoli, quindi è possibile che più avanti vengano cambiati, se mi verrà un'idea migliore xD
Buona lettura =) 

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Ultima speranza o ennesima illusione?



Capitolo 1: Strani incontri
 

Rick guardò nervosamente l'orologio da polso. Erano passate due ore da quando Daryl e Sasha erano usciti in perlustrazione, alla ricerca di qualsiasi cosa potesse essere utile. Si maledì per aver accettato a farli andare da soli senza un auto. “A piedi siamo più lenti, però attiriamo meno l'attenzione, sia da parte dei vaganti che dagli uomini di Negan” aveva ribattuto Dixon “Torneremo presto, non andremo troppo lontano” aveva aggiunto Sasha dando ragione all'arciere.
Michonne cercando di calmarlo disse – Saranno di ritorno prima del tramonto. Sono in gamba, vedrai che torneranno sani e salvi con qualche sorpresa.
- Sì, forse hai ragione – borbottò Rick, più a se stesso che in risposta alla donna al suo fianco. - Ma se...
- Ma se niente – continuò lei – Ti fidi di loro?
- Sì, però Negan ci sta cercando per quello che abbiamo fatto e non vorrei che venissero catturati mentre noi stiamo qui rilassati a goderci la bella giornata – il suo tono era stizzito.
Michonne scosse la testa – Se proprio non riesci a restare calmo, potresti aiutare a rinforzare la lamiera – senza aggiungere altro rientrò in casa.
Rick sbuffò passandosi una mano sul volto “Sì, devo fare qualcosa, mi aiuterà a non pensare.”

Daryl e Sasha camminavano lentamente, con le armi che ciondolavano sul fianco. Il percorso fino a quel momento era stato silenzioso, nessuno dei due aveva voglia di parlare o forse erano troppo presi dai loro pensieri per fare discussione. L'arciere guizzò la vista verso dei cespugli alla sua destra.
Quel gesto attirò l'attenzione della donna che chiese – Hai visto qualcosa?
- Sì... - rispose incerto – Di sicuro si è mosso troppo velocemente a nascondersi per essere un uomo di Negan e un vagante sarebbe uscito per raggiungerci. Dovrebbe essere un moccioso.
- Una trappola?
- Vuoi proseguire per scoprirlo? - domandò di rimando lui.
- Perché no? - disse Sasha sorridendo lievemente – Almeno spezzeremo la noia di questa perlustrazione che finora non ha portato a niente.
Daryl piegò un angolo della bocca, simile a un ghigno – Allora continuiamo facendo finta di nulla.
Il passo rimase regolare, i sensi erano all'erta ed entrambi guardavano di tanto in tanto il punto dove prima si era affacciato qualcuno per osservarli.
Sasha si abbassò fingendo di dovesi allacciare una stringa e a quel punto un ragazzino biondo uscì dal cespuglio.
- Se volete continuare a vivere dovete offrirmi qualcosa – disse con un tono strafottente che innervosì Daryl.
La donna iniziò a ridere – E' davvero simpatico, fa delle battute divertenti – si alzò in posizione eretta e con la mano sinistra si coprì le labbra per coprire le risa.
- Al vostro posto non riderei tanto. I miei soldati sono dietro di me e attendono un mio segnale per attaccarvi – il ragazzino aveva lo sguardo serio e guardava con disgusto Sasha.
- Vuoi farmi credere che sei un uomo di Negan? - chiede con stupore Daryl.
- Assolutamente no. Io sono molto meglio di lui – ribadì il giovane – Probabilmente... - il suo discorso fu interrotto dalle grida di una donna.
- Maaaaax! Maaaax dove sei??
- Stupida! - inveì lui dando le spalle ai due rimasti immobili a fissarlo e inoltrandosi nella boscaglia.
- Che facciamo, lo seguiamo? - chiese Sasha.
- Se ha un gruppo che è contro Negan potremmo tornare ad Alexandria con nuovi alleati – rifletté Daryl – Seguiamolo.
La scena che videro li colse alla sprovvista.
Una donna dai lunghi capelli corvini teneva per il braccio il ragazzino che si dimenava senza liberarsi dalla stretta.
- Lasciami andare! -
- Max, sai che non devi uscire di casa senza avvisare. E' pericoloso! - trasalì quando notò due figure che li fissavano.
Rimase immobile, deglutì nervosamente, senza dire una parola.
Dal canto loro, Sasha e Daryl erano sorpresi di vedere una decina di vaganti completamente imbambolati che seguivano con attenzione ogni movimento del ragazzino. Fu proprio quest'ultimo a rompere il silenzio.
- Non sono di Negan, altrimenti li avrei già fatti attaccare – disse cercando di rassicurare la donna – Ora potresti lasciarmi?
Un sospiro di sollievo rilassò i nervi tesi della donna che liberò il fratello.
- Grazie al cielo – si lasciò sfuggire quella frase poi come scossa aggiunse – Spero che Max non vi abbia causato problemi.
- A me ha fatto ridere – disse Sasha senza distogliere gli occhi dai vaganti.
- Perché non attaccano? - domandò diretto Daryl senza troppi giri di parole. Quella situazione era troppo strana.
- Questo... - guardò il fratello minore che alzò gli occhi al cielo.
- Giselle... sei tu a dirmi sempre di tenere nascosto tutto questo e ora lo vuoi dire a due sconosciuti?
- Siamo soli, loro potrebbero avere un gruppo e aiutarci – disse la donna senza nascondere le sue intenzioni alle orecchie dei due sconosciuti.
- Tu credi che potrebbero aiutarci? Più di quando non facciano i vaganti? - ribatté cocciuto Max scuotendo la testa – Si potrebbero far comprare da Negan e ci consegnerebbero a loro.
- Noi non lavoriamo per loro – affermò Daryl sputando per terra – Quei bastardi hanno rapito qualcuno dei nostri tempo fa, siamo andati in loro soccorso e abbiamo fatto fuori un bel po' di loro, quindi potete star tranquilli. E' anche un nostro nemico.
Quel discorso breve ma conciso li convinse.
- Avete tempo? - domandò Giselle – Dobbiamo parlare in un luogo sicuro, qui è troppo pericoloso, nonostante ci siano loro a coprirci le spalle – disse alludendo ai vaganti che li circondavano.
- Sicuro – stavolta fu Sasha a rispondere – Fateci strada.
Senza parlare ulteriormente il gruppetto s'incamminò. Max emise un leggero fischiettio e il gruppo di vaganti avanzò lentamente chiudendo le fila.
- Tutto questo è molto strano – bisbigliò Sasha a Daryl.
- In passato anche Michonne ha usato degli zombie per mascherare la sua presenza, nonostante li avesse resi inoffensivi. Questi sono diversi – concordò lui – Vediamo cosa ci racconteranno una volta giunti alla loro base.
- Se fosse una trappola? - suppose lei.
- Se si rivelerà essere un agguato, lo capiremo presto. In quel caso, preparati a correre, io ti coprirò le spalle – si limitò a dire Daryl – Dubito che succederà qualcosa di simile. Ho la sensazione che sono sinceri, sopratutto per la paura di Giselle quando pensava fossimo uomini di Negan.
Sasha si limitò ad annuire, si fidava dell'intuito di Dixon.
I quattro continuarono a camminare tra la boscaglia, ogni tanto Max fischiettava per rimettere in riga dei vaganti che parevano allontanarsi troppo e subito rispondevano al suo comando. In tutto quello c'era qualcosa di strano. Mai visto prima di quel momento.
La radura si faceva sempre più fitta, sembravano inoltrarsi sempre di più anziché uscire e raggiungere un centro abitato. I raggi del sole faticavano a raggiungere quel punto, talmente era numerosa la vegetazione, alte piante con tronchi spessi e larghi, infiniti rami che parevano intrecciarsi tra loro, coprivano il cielo sopra di loro, lasciandoli nella penombra.
Il disagio si leggeva sul volto di Daryl, continuava a tenere gli occhi socchiusi e di tanto in tanto guardava i vaganti dietro di lui, con fare circospetto.
- Puoi stare tranquillo, non ti faranno niente – lo rassicurò Giselle, ma questo non fece abbassare la guardia all'uomo.
Intanto che Dixon controllava i vaganti Sasha analizzava la coppia di fratelli.
La donna aveva suppergiù sui trentacinque anni e il ragazzino intorno ai sedici, massimo diciassette anni. Entrambi indossavano degli abiti puliti e dal quel che si poteva intravedere dalle braccia scoperte, viste le maglie a maniche corte che avevano addosso, non avevano segni di cicatrici. Sembrava uno normale coppia di fratelli in giro per il bosco in cerca di funghi, se non fosse stato per i vaganti che li seguivano fedelmente.
La camminata durò per una ventina di minuti.
- Wow – fu l'esclamazione di Sasha quando arrivarono a destinazione.
Una casa in legno era stata costruita sopra una piccola collina, il prato circostante era molto ampio e abitato da diversi vaganti, trattenuti da una staccionata.
- Dobbiamo attraversare il giardino e una volta in casa, vi offrirò un caffé e potrete sapere tutto quello che volete – disse Giselle con tono cordiale e un leggero sorriso.
- Le condizioni? - domandò Daryl senza troppi convenevoli – Perché attendevo che qualcuno di voi due parlasse, però ho il sospetto che prima o poi dalle vostre bocche uscirà una richiesta assurda. Siamo già arrivati al vostro rifugio e...- si bloccò a causa delle risa di Max.
Il ragazzino biondo si piegò in due dal ridere, smise solo quando gli mancò il respiro.
Scuotendo la testa la sorella maggiore parlò – Perdonate mio fratello, trova tutto molto divertente, considerando che si crede il padrone di questo mondo. Dimentica una cosa importante, nonostante abbiamo loro a proteggerci – piegò la testa di lato per indicare i vaganti nel giardino – Siamo pur sempre soli e un facile bersaglio per gli uomini di Negan o altri gruppi pericolosi. Voi due mi sembrate brave persone, siete le prime che incontriamo, quindi... abbiamo solo un'unica condizione. Nessuno a parte voi due può venire a conoscenza di noi.
- Perché? - domandò impulsivamente Sasha – Come dici tu siete da soli, potreste seguirci e unirvi al nostro gruppo... - fu bloccata dal braccio di Daryl, che si era prontamente alzato onde evitare che la compagna parlasse troppo e a sproposito.
Le labbra di Giselle si chiusero un sottile stretto sorriso. - Noi vogliamo, dobbiamo, stare qui. Per quanto la vostra offerta sia gentile, abbiamo tutto. Solo avere qualcuno che può aiutarci di tanto in tanto non ci farebbe male. I vaganti sono utili fino a un certo punto.
- Uffaaaa – brontolò Max – Parli troppo sorella. Entriamo in casa, sono stanco e ho fame – pronunciò l'ultima parola con agitazione.
Aprì di scatto il cancello in legno, fischiò e diligentemente i vaganti alle loro spalle si affrettarono a entrare, solo in un secondo momento Giselle, Sasha e Daryl oltrepassarono la staccionata, chiudendo alle loro spalle il cancello e dirigendosi verso l'entrata dell'abitazione.

  
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