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Autore: Caterina_diego    22/06/2016    0 recensioni
Catherine de Medici non è mai stata la classica bambina spensierata ,nonostante la sua ricchezza e il suo alto tenore di vita, probabilmente a causa della morte dei genitori prima ancora del suo primo compleanno o per i continui cambi di affidatori; di sicuro però non si è mai pianta addosso, anzi al contrario è sempre stata forte e capace di cavarsela sempre da sola, molto astuta e tenace; ma chi la conosceva bene scopriva che possedeva anche una profonda dolcezza nascosta.
Conoscerete l'infanzia di Catherine e come tutto iniziato con Enrico.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Catherine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Catherine de Medici non è mai stata la classica bambina spensierata ,nonostante la sua ricchezza e il suo alto tenore di vita, probabilmente a causa della morte dei genitori prima ancora del suo primo compleanno o per i continui cambi di affidatori; di sicuro però non si è mai pianta addosso, anzi al contrario è sempre stata forte e capace di cavarsela sempre da sola, molto astuta e tenace; ma chi la conosceva bene scopriva che possedeva anche una profonda dolcezza nascosta.

Stava chiacchierando a proposito di un vestito fattole da un sarto maldestro quando fu fatta chiamare “signorina si deve preparare per l’incontro con il principe Enrico d’Orleans” 

“arrivo” così si alzò e salutando le sue amiche pensò ad Enrico, l’aveva visto solo in un alcuni ritratti e aveva cercato di immaginare i dettagli secondo le descrizioni di chi l’aveva conosciuto ma era ansiosa di vederlo dal vivo. Aveva passato notti intere a parlare di lui con le sue amiche, mille domande, mille speranze e mille sogni.. ma d’altra parte aveva solo 13 anni (e mezzo come piaceva precisare a lei) e dell’amore aveva solo un’idea vaga che le avevano trasmesso i libri; alla sua famiglia invece importava solo che lui fosse il futuro re di Francia e le aveva sempre insegnato a non fidarsi delle persone, “i rapporti nascono solo per dei fini egoisti” ecco cosa le avevano insegnato, ma lei non voleva apprendere quella dura lezione.

Indossò il suo abito migliore e aspettò con ansia che la dama le finisse l’acconciatura per poter vedere il suo futuro marito. 

Dopo un’ora Catherine era pronta e bella più che mai, poco distante dalla scalinata che la separava dal suo sposo . Vennero annunciati Enrico e i genitori e poco dopo sentì il suo nome, prese un respiro profondo e s’incamminò verso i suoi ospiti.

 

 

“Sii educato e tieni a mente tutti i miei consigli, un tuo errore può compromettere i nostri rapporti con il papa” ricordò ad Enrico sistemandogli i capelli

“State tranquilla ,madre, sarò impeccabile” appena finì di pronunciare quelle poche parole sentì annunciare Catherine , prese un profondo respiro e alzò lo sguardo verso la sua futura sposa. Era la ragazza più bella che avesse mai visto, la seguì con lo sguardo finchè lei non gli s’inchinò ai piedi, lui le tese la mano e lei l’afferrò delicatamente, entrambi sentirono una scossa percorrergli la schiena che li portò ad abbassare lo sguardo.

“Catherine perché non accompagnate Enrico a visitare i giardini ?” la incitò la nonna dopo i lunghi saluti

“Oh certamente, prego seguitemi “ disse lei arrossendo e accogliendo il braccio che lui le aveva offerto per la passeggiata

Fu Enrico a rompere il ghiaccio in quella situazione diventata ormai insostenibile per Catherine che aveva dimenticato i suoi piani razionali, i ritratti non gli rendevano giustizia, era bellissimo e con quegli occhi scuri come il fondo di un pozzo..

“suppongo che debbano accordarsi a proposito del nostro matrimonio” fece lui per intraprendere una conversazione 

“immagino sia corretto”

“parlatemi di voi, dovremo conoscerci in vista delle nozze”

“non ho molto da raccontare, amo l’Italia e sono triste di lasciarla ma so che al vostro fianco starò bene anche in Francia…. - si perse nei suoi occhi ma poi si riprese- Ehm dunque parlatemi di voi, so che avete fatto molti viaggi, chissà quante cose avete appreso, quante persone avete conosciuto..” disse lei imbarazzata

“Viaggiare per scoprire e non per politica è un privilegio che da re non potrò permettermi, ma lo cederò volentieri a voi se vi aggrada” 

“Vi ringrazio” inchinò leggermente il capo

Si sedettero su una delle panchine di marmo lì presenti, lei giocherellando nervosamente con il suo vestito e lui cercando un modo per poter prendere confidenza e guardarla negli occhi.

“Si è fatto tardi, perdonatemi ma devo prepararmi per il banchetto”

“Oh ma certo, ci vedremo al banchetto allora” disse prima che lei si prese i lembi laterali del vestito e si mosse per tornare nelle sue stanze.

 

 

 

“Catherine devi raccontarci tutto, descrivici il suo aspetto , i suoi comportamenti, ma soprattutto, ti piace? ti ha già dimostrato di avere un interesse nei tuoi riguardi ?”

“Beh lui è molto bello, anzi bellissimo, io non sapevo che dire ma poi lui ha iniziato a parlare e il tempo è volato…”

“Catherine sei davvero fortunata”

“Lo so,Elena” sorrise 

 

 

“Catherine de Medici !” venne annunciata

Avanzò lentamente sotto lo sguardo di tutti e sotto quello sognante di Enrico che le scostò la sedia cortesemente.

Il banchetto proseguì velocemente tra varie portate e discorsi 

“Catherine, posso invitarla per un ballo?” le chiese Enrico

“Ehm si, certamente”

con lui Catherine si sentiva in imbarazzo, le batteva forte il cuore ogni volta che lui la guardava o che le parlava, e sentiva quei brividi sulla schiena… tutte emozioni che non aveva mai provato in vita sua.

Enrico le parlava dei suoi viaggi e lei lo ascoltava attentamente, era così bello mentre descriveva enfaticamente le città, i mari, i fiumi, le montagne e le scoperte che aveva fatto nei nuovi paesi.

Ma il tempo passò in fretta ed Enrico si offrì di accompagnare Catherine nelle sue stanze, una volta arrivati “Ho passato una splendida serata in vostra compagnia, vi ringrazio. Buonanotte”

“Buonanotte Catherine” ma prima che lei se ne andasse definitivamente la bloccò prendendole il braccio e le disse “Mi promettete che ci vedremo domani?”

“S-Sicuramente, mi farebbe molto piacere”

“Bene, a domani allora.”

“A domani”

Catherine avanzò a passo svelto verso le sue stanze con lo stomaco ancora in subbuglio, cosa avrebbe fatto il giorno dopo? si sarebbe ancora sentita in imbarazzo ? Non poter controllare la sua vita era una cosa che odiava in quanto non ne era capace, lei sapeva sempre cosa fare, ogni domanda aveva la sua risposta  e ogni problema aveva la sua soluzione, ma l’amore no, a quello non si comanda.

 
Ciao a tutti, sono entrata in fissa con Reign e come penso avrete capito i miei personaggi preferiti sono Catherine ed Enrico. Spero che la storia vi piaccia, ci sentiamo al prossimo capitolo
   
 
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