Di ragni e stranezze varie

 
 A Steve piaceva Praga. Era la prima volta che la vedeva, ma non gli sembrava così cupa come gli aveva raccontato Sam. E beh, per essere la prima volta che stava lì, si trovava bene: tetti solidi e molte vie d’uscita. Non che fosse lì come turista...
Fury aveva mandato lui, Natasha e Sam (era incredibile come loro tre funzionassero così bene assieme!) nella capitale della Repubblica Ceca per catturare dei terroristi fuggitivi e recuperare le informazioni che questi avevano rubato. Quel giorno erano finalmente riusciti a catturarli e qualche ora dopo era arrivato un jet dello S.H.I.E.L.D. che lì aveva recuperati. I terroristi, non loro. Maria Hill aveva detto che potevano prendersi la settimana libera e Sam aveva proposto di passarla lì a Praga. Natasha aveva scrollato le spalle e sia Steve che il pararescue l’avevano preso come un sì.
Adesso, quattro giorni dopo, quasi al termine della loro vacanza improvvisata, Sam era uscito a comprarsi delle brioche (diceva di aver trovato una pasticceria buonissima, solo che il giorno precedente era chiusa) e Natasha dormiva ancora. Steve, invece si stava bevendo tranquillamente un caffè mentre guardava alla tv uno dei pochi canali americani che era riuscito a trovare. Lo sbattere di una tazza nel posto accanto al suo lo fece voltare e vide la collega sederglisi di fianco con una fetta di pane e un piattino con sopra un po’ di burro e della marmellata.
< Buongiorno! > la accolse per poi bere un sorso dalla propria tazza.
< Buongiorno. > rispose lei dopo aver mangiato un boccone della sua fetta di pane, burro e marmellata < Che dicono in tv? >
< Niente di nuovo. >
< Ok. Sam? >
< Alla nuova pasticceria che aveva trovato. Non ho idea di quando tornerà. >
< Mmmh... > fu il mugolio di risposta < Qui fanno una marmellata davvero buona!! >
Steve sorrise: erano poche le volte in cui Natasha era se stessa, senza barriere. E poi lo vide.
Delicatamente toccò il braccio della rossa < Natasha. > le disse. La spia alzò lo sguardo su di lui < Si? >
< Credo che tu abbia un ragno in testa. > Silenzio.
< Natasha? > osservandola bene, Steve notò che la donna era ferma immobile e con lo sguardo fisso. Eh?
< Toglimelo. Dalla. Testa. > Tono di voce teso.
< Ma... > Diamine, era la Vedova Nera, poteva farlo da sola. O no?
< Toglimi quel...quell’essere dalla testa! ORA! > Steve scoppiò a ridere, perché dai, una spia russa, agente di livello 10, super addestrata e che porta il nome di uno di quegli esseri, come può avere paura dei ragni e non essere divertente?!
< Smettila di ridere e toglimelo dalla testa! > strillò Natasha guardandolo così male, ma così male, che a momenti sarebbe anche potuto morire. Dalla risate! Era troppo buffa!
< Va bene, va bene! > rispose asciugandosi una lacrima < Ora te lo tolgo. Tu però calmati, eh? > La donna annuì improvvisamente tranquilla < Però sbrigati. > disse con un tono alto e preoccupato da bambina. Steve si girò, prese un tovagliolino di carta dal tavolo e lo poggiò sulla testa della spia imprigionando il ragnetto. Dopodiché si diresse alla finestra con il tovagliolino e liberò il ragno sulla parete.
< Fatto. > disse tornando verso Natasha con un nuovo risolino già pronto in gola.
< Se provi a dire anche una sola sillaba su quanto accaduto oggi a Sam giuro che prendo il tuo scudo e te lo rompo in testa. Chiaro? > replicò la donna con un tono che prometteva morte e sofferenza. Steve deglutì < O-ok. > balbettò.
In quel momento la porta dell’appartamento si spalancò ed entrò Sam con un sacchetto di carta e una brioche in mano < Ehi ragazzi! > salutò allegro < Successo qualcosa mentre ero via? >
< No. > la risposta gelida della spia lo astenne dal fare altre domande.
< Perfetto! > commentò invece rivolto verso Steve < Perché ho comprato qualcosa per festeggiare la buona riuscita della nostra missione. Un po’ in ritardo, certo, ma è un dettaglio! >
Tutti e tre si riunirono attorno al tavolo e Sam cominciò a spiegare < In pasticceria ho trovato dei dolcetti davvero simpatici! Questo. > disse tirando fuori un pasticcino rotondo con sopra lo scudo di Cap fatto di glassa < È per te, amico. Quest’altro. > Delle ali di cioccolato fuoriuscirono dal sacchetto < È per me e questo invece e per te! > finì all’indirizzo della rossa. Alla vista del suo dolcetto Natasha sbiancò e quasi svenne, mentre scappava via dalla stanza. La risata che Steve si era tenuto in bocca trovò finalmente uno sfogo e riempì l’aria mentre uno scioccato Sam guardava prima la porta da cui se ne era andata la donna e poi il tavolo su cui era appoggiato un enorme ragno di marzapane < Ma che è successo?! >
 
 
ANGOLO DEL GATTO:
Buondì amori miei! Eccovi una storiella che spero sia divertente. Lo ammetto, sono stata un po’ crudele ad affibbiare questa paura alla nostra povera Natasha... Ma mi sono divertita un sacco a scriverla!!!!! (Adesso sto ridendo tantissimo. I miei mi stanno guardando male.) Cioè, la Vedova Nera che ha paura dei ragni?????? Mi fa morire questa cosa!! XD
E Sam? Povero Sam: io lo adoro, anche lui mi fa morire! Il mio Sammino!!!!! OwO
Le stranezze varie del titolo dovevano essere i dolcetti di Sam, sono strani????
Fortunatamente per Natasha (e di conseguenza anche per Steve), lei non ha paura dei ragni, quindi nessuno dovrà preoccuparsi di niente. Ok, sto scrivendo cose senza un senso logico (la frase prima è senza senso), ma ok, capita ^^ Spero di essere riuscita a farvi sorridere almeno un po’ ^^
Baci virtuali
Blacky
P. S. Mi faccio pubblicità da sola anche in questa one shot: sto scrivendo una storia sulla spia aracnofobica di questa storia nella sezione The Avengers. Per chi avesse voglia di darci un'occhiata è questa: Looking the past