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Autore: Alice_Jackson    27/06/2016    2 recensioni
~|Fanfiction interattiva | Iscrizioni CHIUSE|~
2045. New New Generation.
I protagonisti saranno i figli dei figli dei nostri eroi della Gold Generation.
Una pietra ritrovata, un gruppo di ragazzi in cerca di un'avventura, una misteriosa profezia non conclusa e un nuovo nemico alle porte pronto a sfruttare qualsiasi cosa possibile per arrivare all'immortalità e al potere.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ehi!
Sono in un immenso ritardo, per non dire di più. Non finirò mai per scusarmi di ciò. Ma sono stati mesi orribili...
Ma comunque ora sono tornata, ora. Alla buon'ora, si potrebbe dire. Lo so, mi dispiace moltissimo!
Spero che il capitolo vi piaccia e come al solito fatemi sapere sui personaggi e sulla storia se c'è qualcosa che non va o altro! Non è molto lungo perché ho deciso di dividere il due quello che stavo scrivendo...
Grazie Mille a Tutti!
A presto
Baci Baci ;*

AliceJ

~~~~~~~~~~~


I Tre Manici Di Scopa


Lucas entrò in Sala Grande con il suo solito passo sicuro. Salutò un paio di suoi amici di Serpeverde ed andò a sedersi al tavolo dei Corvonero, insieme ai suoi compagni di classe e li salutò. «Andrew» disse sprezzante «Jean» fece più tranquillo. 
Il ragazzo non alzò neanche gli occhi dalla sua colazione e rispose con tranquillità «Cesar». 
La ragazza dai capelli blu sorrise impercettibilmente a quello scambio e disse solamente «Preferisco Catherine» 
Lucas neanche la guardò, era troppo impegnato a guardare male Lucas, l'altro Lucas. Solo, e solo, suo padre e suo nonno poteva chiamarlo in quel modo, e Potter era dal primo anno che lo chiamava così, ed era dal primo anno che non si sopportavano, o per lo meno, Lucas non sopportava Potter, l'altro sembrava più che altro indifferente. 
«Ehi Lucas, Blulight!» Samuel Potter si sedette in mezzo a suo cugino e Catherine «Julius» fece un cenno a Lucas che rispose prendendo del bacon e mettendolo nel suo piatto. Si rivolse di nuovo ai due ignorando Julius di nuovo «Sta sera, voi sapete dove, voi sapete quando» fece loro l'occhiolino e se ne andò verso il tavolo di Tassorosso dove c'era già sua sorella. 
Lucas guardò i suoi compagni leggermente confuso mentre i due alzavano gli occhi al cielo, ormai era una cosa abbastanza frequente che Sam o Lyssa andassero al loro tavolo per dire qualcosa di apparentemente privo di senso ai due ragazzi, anche se loro sembravano sempre capire cosa intendessero dire quei due squilibrati. 
Uscì dalla Sala Grande e si diresse verso l'aula di Trasfigurazione. Arrivava sempre in anticipo alle lezioni, fare una buona impressione ai professori era importante per lui, non per il fatto di fare una buona impressione di per sé, ma più perché in questo modo poteva arrivare più velocemente ai suoi interessi, nascondendosi dietro alla maschera di "bravo Corvonero diligente". 
«Ehi! Lucas! Aspetta!» una voce familiare lo chiamò da dietro e si fermò con un sorriso sulle labbra. 
«Ciao Fe'» disse alla ragazza con il fiatone che ora lo aveva affiancato. Federica era forse l'unica persona che conoscesse la parte di lui simpatica e protettiva, era la sua migliore amica da un sacco di tempo. Molti si chiedevano come potessero due persone così opposte essere così legate e capirsi con così poco. 
«Ci vieni con me e gli altri a Hogsmade?» gli chiese. 
«Quando?» 
«Sta sera» rispose con un sorriso. 
«E... Chi sono gli altri?» sollevò un sopracciglio, scettico. 
«Alcune Serpeverde e qualcun altro. Conoscono un passaggio che porta a Mielandia.» alzò le spalle. «Dai! Ci divertiremo!» lo supplicò. 
«Va bene. Ma sappi che lo faccio solo per te» in realtà voleva vedere di cosa si trattasse e, se possibile utilizzarla per scopi personali Ma anche per Fede, per lei avrebbe fatto di tutto, era un po' come una sorella per lui. 
«Ci vediamo con gli altri all'ingresso del terzo piano, alle otto.» disse lei chiudendo l'aula alle sue spalle. «Buongiorno Professore» 
Ted Lupin rispose con un cenno e continuò a scrivere su una lunga pergamena. 
Quella fu probabilmente la lezione più noiosa a cui gli alunni avessero mai assistito. Anche Lucas si era annoiato e pure gli piaceva quella materia, ma comunque prese appunti. Gli altri furono molto peggio. Accanto a lui Federica era sdraiata sul banco con una mano sotto il mento e con l'altra faceva cadere delle gocce di inchiostro dalla piuma sulla pergamena vuota. Dietro di loro Lucas Potter e Catherine Light stavano giocando a tris e avevano incantato una penna prendi appunti per prendere appunti al posto loro. Alla sua destra Petra Doumont, serpeverde, stava disegnando sulla pergamena, aggiungendo anche qualche scritta qua e là, tipo un fumetto. Nell'angolo in fondo alla classe c'era Violet Lovan che ci provava spudoratamente con Patrick Weasley, Serpeverde, che cercava di starle più lontano possibile. Accanto a loro Johnatan Melodian, di Grifondoro, sembrava star facendo un graffito sul suo banco, con tanto di bombolette, mentre Margot Zabini, anche lei rosso-oro leggeva un libro. Infine davanti a loro c'erano Ivy King e Hooland Magnus di Tassorosso che parlavano tranquillamente tra di loro senza prestare la minima attenzione al professore. 
Quindi dopo quelle che sembrarono ore e ore Lupin li congedò e per la prima volta dall'inizio dell'anno furono tutti felici che la lezione di Trasfigurazione fosse finita. Era veramente raro che Lupin facesse delle lezioni così noiose e quando capitavano, lui stesso lo sapeva, tutti, dormivano, con qualche eccezione forse.

La sera tutto sommato arrivò presto. E, anche se originariamente le persone invitate ad Hogsmade erano poche, alla fine furono in sedici a raggiungere il punto d'incontro. 
I primi furono Lucas Potter e Catherine, immensamente puntuali come al solito, poi arrivò Lucas Julius che lasciò scivolare un paio di imprecazioni rivolte a Potter. Dopo qualche minuto si videro Federica, Petra, Allison ed Elizabeth Wong, un'altra ragazza di Serpeverde del V anno. I grifoni arrivarono in massa: Samuel e Johnatan davanti e dietro Lyssa si stava praticamente trascinando dietro Margot, che a quanto pareva non aveva voglia di andare. 
«E basta!» un urlo arrivò alle orecchie del gruppo che si girò a guardare l'ingresso del corridoio. Patrick sembrava annoiato ed esaurito, mentre accanto a lui trotterellava una Violet alquanto contenta, con una divisa alquanto corta. «Giuro, ragazzi. Non l'ho invitata io» disse rivolgendosi a loro. 
«Si, l'ho invitata io.» intervenne Allison fulminando il compagno di casa con i suoi occhi grigio Malfoy. 
Lucas roteò gli occhi con un mezzo sorriso, quella Malfoy era davvero interessante e sembrava sorprendere tutti ogni giorno di più. 
«Ci siamo tutti?» chiese Lyssa battendo le mani forte per attirare l'attenzione di tutti. 
«No» intervenne Elizabeth «Mancano Lydia, L'Olandese e Ivy» 
In quel momento arrivarono di corsa tutti sudati «Scusate il ritardo» disse Hooland «Ma qualcuno era in ritardo» e Lydia accanto a lui indicò la strana ragazza che aveva vicino e che salutò con un sorriso imbarazzato. 
Era strana Ivy, aveva i capelli corti con una frangetta e metà di essi erano neri mentre l'altra metà era verde acqua, un trucco assurdo, dei vestiti stravaganti e gli occhi sporgenti davano l'impressione che avesse la testa perennemente tra le nuvole. 
«Bene, andiamo.» disse Lucas Potter. 
Samuel li guidò fino a circa metà corridoio e si infilò dietro ad una statua di una strega orba, mormorò qualcosa che nessuno oltre a lui riuscì a sentire «Dissendium» e una porticina si aprì davanti agli occhi di tutti, alcuni più stupiti di altri, altri ancora per niente visto che passavano da lì ogni volta che gli serviva qualcosa. «Forza! Seguitemi!» Samuel entrò e cominciò a camminare velocemente attraverso un corridoio stretto e buio alla sola luce della sua bacchetta. 
Lo seguirono Allison, Elizabeth, Lucas, Catherine e Lydia con le bacchette accese. Gli altri rimasero dove erano mentre Lyssa tentava di farli entrare. 
«Siamo sicuri che non sia una trappola, Potter?» fece Lucas.
«E che sia sicuro?» gli fece eco Margot. 
«Secondo me è fico» disse Ivy scrutando dentro il tunnel. 
«Grazie Ivy... Secondo voi farei entrare mio fratello gemello in posto che non è sicuro? E poi si è a conoscenza di questo passaggio dagli anni '70 del novecento, grazie al mio bisnonno» disse orgogliosa «Sul fatto che sia una trappola o meno, sta a voi fidarvi, questa volta non abbiamo architettato niente» 
Jace sospirò «Mi sa che se non entra nessuno andrò io. Lumos» accese la bacchetta ed entrò. E venne seguito dagli altri che si autoconvinsero che non fosse una trappola. Lyssa andò per ultima, dietro a Lucas, e chiuse il passaggio. 
Margot inciampò in un gradino e Petra dietro di lei le andò addosso. 
«Sta un po' attenta!» sbottò Petra rialzandosi. 
«Oddio, scusa!» esclamò la Grifondoro. 
«Non fa niente» ribatté lei freddamente, ma sorrise e le porse la mano per rialzarsi. 
Il resto del viaggio procedette in silenzio, interrotto solamente dai respiri pesanti dei ragazzi. 
Sgattaiolarono fuori da Mielandia, alcuni erano ancora increduli riguardo a come fossero arrivati lì, e si diressero ai tre manici di scopa. 
«Se ci scoprono qui che facciamo?» chiese Ivy guardando in giro nel locale. 
«Oh, non ti preoccupare, aspettate qui.» disse Lucas Potter e si infilò in una porta dietro al bancone. Poco dopo ne uscì insieme ad una donna sulla sessantina. 
«Nonna!» esclamò Lydia abbracciandola. 
«Oh cara, se me l'avesse detto prima che sareste venuti avrei preparato la stanza» disse Hannah. «Venite, cari» 
A Patrick ricordava, per quel poco in cui l'aveva conosciuta, la sua bisnonna Molly. Fu il primo a seguirla dentro un paio di stanze. Nell'ultima c'era un grande tavolo lungo con due lunghe panche ai lati. Hannah fece levitare un bel po' di bottiglie di Burrobirra sul tavolo e poi uscì. «Beh, che aspettate? Accomodatevi!» 
Lucas poté constatare che la serata -notte- fu interessante. Avevano urlato, bevuto, ballato, cantato, litigato, ballato, bevuto e litigato e litigato e litigato ancora e ancora. Nessuno si sorprese dei litigi, prevedibili e quelli che non ne fecero avevano fatto apparire delle enormi ciotole di pop-corn e si godevano lo spettacolo. 
I primi a scoppiare furono a Lucas e Lydia Potter, i due fratelli così tanto uniti da litigare ogni due parole. Lui sosteneva che lei non dovesse bere gli alcolici che vennero portati a metà serata, per "movimentare un po' la serata" aveva dichiarato Allison. Mentre lei si difendeva dicendo che era abbastanza grande da decidere da sola quello che poteva e non poteva fare. Continuarono per una mezz'ora, ma la ragazza era più determinata e alla fine, dopo insulti e imprecazioni a Merlino e ai fondatori e occhiate di fuoco, vinse. Forse Potter era un po' troppo protettivo con la sorella. 
Poi venne il turno dei loro cugini, Samuel e Lyssa. Loro sembravano litigare solo per il gusto di farlo, stuzzicandosi, facendosi scherzi e mandando insulti, ma non sembravano granché arrabbiati. 
Dopo lo stesso Lucas esplose con Andrew. Senza una ragione particolare Lucas si divertiva a prenderlo in giro, mentre Andrew si limitava a rispondergli a tono, già irritato per la litigata con la sorella. E finirono per urlarsi contro insulti e ad insultare per l'ennesima volta Merlino, Morgana e i Fondatori. Alla fine li divise Catherine, come al solito esasperata da quei due, e Lucas si allontanò con Federica ancora imprecando contro Andrew. 
Ad un certo punto Violet cominciò ad insultare il mondo, prendendosela con se stessa, cioè alle sue strane personalità, e con tutti quelli che le si avvicinavano. Se la prese anche con Lizzie ed Allison, sue amiche, per qualcosa che probabilmente non avevano neanche fatto, ma non si sa mai in fondo erano serpi per una ragione. 
Patrick, si arrabbiò con Jace, sostenendo che fosse un'irresponsabile e che pensasse solo a bere e a divertirsi, ma era palese che fossero entrambi ubriachi. 
Ma nonostante tutto si erano divertiti tutti, almeno fino alle due di notte. 
Allison stava scherzando con Petra, avevano legato molto l'anno prima molto e la ragazza aveva smesso di essere così scontrosa e fredda e ad Ally sembrava davvero simpatica, nonostante fosse subdola come pochi. Petra dava le spalle alla porta e stava ridendo per una battuta che aveva appena fatto la Malfoy, Allison vide la porta della stanza aprirsi oltre i capelli rossi della ragazza e si immobilizzò. Petra non capì quello che fosse successo alla sua amica e si voltò a guardare. 
Davanti alla porta stava un ragazzo di Grifondoro del settimo anno: Simon Malfoy, fratello della rossa davanti a lei, con i suoi ordinatissimi capelli arancione chiaro, gli occhi azzurrissimi e le lentiggini Weasley che poco si addicevano a lui, aveva più il gene Granger-Malfoy che quello Weasley-Malfoy che aveva più sua sorella. E immancabilmente sul suo petto era appuntata la spilla di Caposcuola, ruolo che tanto amava quanto gli si addiceva e non faceva altro che spolverarla e lucidarla. 
«Oh-oh» mormorò Petra che sapeva che non scorreva molto buon sangue tra i due fratelli. 
Allison digrignò i denti e la mente le si fece lucida all'istante, spazzando via quel poco di alcol che aveva bevuto. «Che ci fai tu qui?» sibilò. 
«Il mio dovere» rispose lui orgoglioso. 
«Il tuo dovere..!? Mi prendi per il culo, per Morgana?» sibilò infuriata. «Quante volte tu, e non negarlo perché ti ho visto, proprio tu sei venuto qua con la tua stupida ragazza?!» 
A quell'accusa diventò rosso fino alle punte delle orecchie «Non importa quello che ho fatto io l'anno scorso! Importa che io devo far mantenere le regole della scuola, adesso!» urlò. 
«Oh, beh, allora sei un santo, no?» Simon sembrò arrabbiarsi ancora di più, ma in quel momento entrò Hannah. 
«Simon, caro, non puoi lasciar correre per questa volta? Lo sai che volevano solo divertirsi un po'.. In fondo anche tu lo hai fatto l'anno scorso.» Simon annuì ma non staccò gli occhi fiammeggianti da Allison. Intanto Lydia si era avvicinata a quest'ultima e le stava dicendo qualcosa di incomprensibile nell'orecchio per farla calmare, e ci riuscì almeno in parte. 
Prese un respiro e disse «Va bene Malfoy. Fai quello che ti pare. Sei tu il capo.» sorrise malefica «Mi prostrerò ai suoi piedi se lo richiederà» e fece un inchino sarcastico. 
Simon sollevò il mento, cercando di ignorare l'offesa «Bene allora seguitemi. Informerò la preside che domani mattina alle sette e mezza andrete tutti nel suo ufficio.» Allison senza muovere un muscolo facciale si alzò e sollevò una Lyssa ubriaca e semi svenuta dal pavimento per poi seguire il fratello fuori dal locale. 
Venne imitata anche dagli altri sobri che raccattarono da terra quelli che non stavano in piedi ed uscirono. Lucas Julius prese in braccio Federica, che più che svenuta sembrava essersi addormentata. Lucas Potter mise un braccio intorno alla vita di Catherine che barcollava e ogni tanto sparava frasi sconnesse alle quali lui rispondeva con semplici "non lo so". Margot sospirando trascinò per un braccio Samuel che strisciava i piedi per terra ad ogni passo e camminava ad occhi chiusi barcollando, infondo era il suo migliore amico insieme a sua sorella gemella. Una Petra scettica sorresse una Ivy stralunata e un Holland brillo si caricò sulla schiena un Patrick svenuto, nonostante fosse alto quasi quanto lui. Lydia sorresse Jace, nonostante fosse il doppio di lei sia come peso che come altezza, che non stava i piedi da solo e infine Lizzie aiutò Violet ad andarsene.
   
 
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