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Autore: Tessrel    04/07/2016    2 recensioni
Seguito delle storie "Un sentimento inaspettato", "Una promessa di morte o cos'altro?" e "La chiacchierata con Scott"
Scott, dopo aver parlato con l'amico, si reca da Derek. L'uomo, grazie all'aiuto inaspettato di Scott, sceglie di non rinunciare a Stiles e all'amore che prova per lui.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sterek forever'
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Note d'autore:
Dovevo postare questa storia ieri sera, tuttavia, a causa della connessione internet che aveva deciso di abbandonarmi per un breve viaggetto alle Maldive, ho dovuto rimandare fino ad ora.
La prossima One Shot, che dovrebbe essere, almeno in teoria, l'ultima, dovrei riuscire a pubblicarla entro due settimane.
Se a qualcuno dovesse interessare sto pubblicando una storia sulla sezione “Harry Potter” intitolata “Tra sogno e realtà”, è una Dramione.
Ok, credo di aver detto tutto.
Tess



La decisione di Derek







 
Derek aveva appena terminato di vestirsi dopo aver fatto la doccia quando si accorse di una presenza che si stava avvicinando alla sua vecchia casa a tutta velocità. Annusando attentamente l'aria, si concentrò esclusivamente sull'odore del visitatore inaspettato, accorgendosi che si trattava di Scott.
Questo era un fatto molto strano, dato che quel ragazzo, nonostante avesse provato più e più volte a convincerlo ad unirsi al suo Branco, non aveva fatto altro che remargli contro in ogni modo, rifiutando la sua offerta e scegliendo di continuare la sua frequentazione con Allison Argent, la nipote di colei che aveva dato fuoco alla sua casa, la stessa casa in cui si trovava in quel momento, con i suoi famigliari all'interno, Kate Argent. Decise comunque di aspettare che il ragazzo arrivasse da lui per sapere il motivo che lo aveva spinto a recarsi fino a lì.
Non dovette attendere molto prima di trovarsi di fronte ad uno Scott allarmato e preoccupato. Magari aveva delle novità che riguardavano la faccenda del Kanima e di Gerard Argent, il suo padrone.
“Scott, qual buon vento ti porta qui? Hai finalmente capito che dobbiamo unire le nostre forze contro Jackson e Gerard e che, per quanto tu lo desideri, ormai il tuo amico non può essere salvato dal mostro che è ormai diventato?”
“No Derek. Nonostante io rimanga fermo nella mia convinzione che Jackson possa essere salvato, anche se per il momento non so ancora in che modo questo possa essere fatto, e che non intendo unirmi al tuo Branco, non sono qui per questo. Si tratta di Stiles”
A sentire il nome dell'umano e percependo l'ansia e la preoccupazione aumentare in modo esponenziale nell'altro nel pronunciare quel nome, Derek non poteva fare a meno che preoccuparsi a sua volta, immaginando il ragazzo nelle più disperate e catastrofiche situazioni, le quali finivano inesorabilmente e inevitabilmente in un unico modo: la sua morte.
Si era assentato solo per qualche ora, possibile che, in così poco tempo, abbia trovato il modo di mettersi ancora una volta nei guai?
Già una volta aveva permesso che venisse rapito e torturato, lasciando tale affronto impunito, ma non avrebbe permesso che questo accadesse di nuovo. Avrebbe trovato Stiles e lo avrebbe salvato e, nel caso fosse arrivato troppo tardi, anche se questo pensiero lo lacerava in ogni più piccola parte, avrebbe dato loro la caccia in capo al mondo, pur di toglierli di mezzo una volta per tutte. Non importa cosa ne pensava Scott o se avrebbe scatenato una faida con gli Argent, non avrebbe lasciato vivere quegli esseri un secondo di più.
Di certo nella sua Lista Nera sarebbe finito anche quello psicopatico del suo zio redivivo. Se non avesse preso la decisione di mordere Scott, Stiles non si sarebbe trovato coinvolto in nessun modo in queste faccende così pericolose e fuori dalla sua portata, Jackson non sarebbe venuto a conoscenza dei licantropi e, di conseguenza, non lo avrebbe convinto a donargli il Morso facendolo diventare un Kanima assetato di sangue. Per non dimenticare del fatto che avesse ucciso Laura, la sua stessa nipote, pur di diventare un Alpha e ottenere il potere.
Sperando di non aver lasciato trasparire alcun sentimento in proposito, cominciò a parlare, cercando di mantenere un tono abbastanza calmo per non destare dei sospetti in McCall: “Allora, che cosa ha fatto questa volta il tuo amichetto del cuore? Ha denunciato qualche altro innocente di aver ucciso la propria sorella? Oppure ha deciso di introdursi in casa del sindaco? Comunque sia, cosa fa o succede al tuo amico non è un mio problema, per cui non capisco il motivo della tua presenza qui”
Non avrebbe mai immaginato che dire una frase simile gli avrebbe causato tanto dolore al centro del petto.
“Non ha fatto nulla del genere. È venuto da me e abbiamo semplicemente parlato”
Derek non capiva, se Stiles non era stato attaccato, non era stato rapito o non era in pericolo di vita, allora perché Scott era tanto preoccupato al punto di far preoccupare anche lui? Non che ne fosse dispiaciuto, ovvio, ma proprio non riusciva a comprendere qual'era il significato di tutto quello.
“Non capisco McCall, cosa ti avrà mai detto quel ragazzino da farti precipitare qua e riferirmi che vi siete parlati? Hai appena detto che non sei ancora riuscito a trovare un modo per eliminare il Kanima senza uccidere Jackson, per cui di cos'altro avete parlato, sentiamo”
“Lui lo sa”, nel dire questa frase, il suo battito cardiaco era aumentato a dismisura, così come l'odore della sua preoccupazione.
“Sa cosa, di preciso?”
“Sa quello che provi per lui”
Sentendo quella frase, Derek aveva avvertito un brivido lungo la schiena. Era impossibile che quella frase fosse riferita o avesse qualcosa a che fare con il suo segreto. Era stato molto attento a non farsi vedere dal ragazzo sia durante i suoi appostamenti diurni che durante le visite notturne, inoltre non era un lupo, per cui non poteva aver sentito il suo odore nella sua stanza, anche perché, per tutto il tempo in cui ci entrava fino a una settimana prima, stava estremamente attento a non rimanere a lungo, proprio per impedire che il suo odore impregnasse la camera.
Aveva deciso, in ogni caso, di non voler più sostenere quella conversazione.
“Non so di che cosa tu stia parlando. Ora, se permetti, avrei un Kanima da rintracciare, dunque è meglio che tu tolga il disturbo”
“Andiamo, sai benissimo di cosa sto parlando, per cui non fare finta di nulla ora. Sto parlando di te, che ti sei innamorato del mio migliore amico!”
“Ripeto, non so di che cosa diavolo stai parlando. Prima te l'ho chiesto in modo gentile, ora non te lo chiedo proprio. Vattene, ora, altrimenti ti faccio andare via io, ma a modo mio” aveva detto Derek in un ringhio, accendendo i suoi occhi di rosso e allungando i canini insieme agli artigli delle unghie, impossibilitato a proseguire oltre quella conversazione.
“Senti, non intendo andarmene da qui, almeno non prima di aver concluso questa conversazione, perciò adesso sta zitto e ascoltami attentamente. Ho detto io a Stiles che ti sei innamorato di lui da un paio di mesi, che il tuo odore cambiava quando c'era lui e che ci tieni molto e che ti preoccupi per la sua sicurezza. Ma a mia discolpa posso dire che credevo che lo sapesse già, e che fossi stato proprio tu a confessarti”
Il diretto interessato non pensava che tra tutti, proprio Scott si fosse reso conto della reale portata dei suoi sentimenti verso quell'irritante, logorroico e iperattivo umano. Ora si chiedeva se persino il resto del Branco non avesse percepito tali sentimenti, e se non ne facessero parola esclusivamente per rispetto nei suoi confronti.
“Da quanto lo sai?” chiese, facendo appello al coraggio che gli rimaneva dentro.
“Te l'ho detto, da un paio di mesi. All'inizio credevo di essermi sbagliato, dato che non ero, e che non sono tutt'ora, in grado di usare appieno i miei sensi da lupo mannaro. Però una notte ti ho sorpreso ad entrare in camera sua... non mi ricordo nemmeno il motivo per cui passavo da quelle parti, ma ti ho visto e ho aspettato che uscissi per un'ora poi, vedendo che ciò non avveniva, ho ritenuto che fosse meglio andarmene. Sono ritornato anche nelle cinque notti successive e, puntualmente, ti vedevo entrare per rimanere per più di un'ora. Quando poi Matt ha accennato al fatto che voi due avreste potuto formare una bella coppia ne ero ormai convinto. La conferma, tuttavia, l'ho avuta quando Stiles è stato rapito. Eri praticamente fuori di te ed ero certo che avresti ucciso Gerard senza pensarci due volte”
“Questo non spiega il motivo per cui tu abbia deciso di dirglielo. Non potevi semplicemente farti gli affari tuoi e stare zitto? Dovevi per forza metterti in mezzo a cose che non ti riguardavano e riferire ogni cosa a lui?” aveva preso ad urlare contro Scott in preda all'ira e alla rabbia.
“Derek, cerca di calmarti, ok? So che non era compito mio parlarne con Stiles, ma è venuto da me blaterando cose assurde! Credeva che tu entrassi in camera sua perché lo volessi uccidere, e io, pensando appunto che tu gliene avessi parlato, gli ho detto che non gli avresti mai fatto del male, dato che stavate insieme e lo amavi. Se avessi anche solo pensato che non gliene avessi parlato, pensi forse che avrei iniziato l'argomento? Beh, non lo avrei fatto, magari ne avrei parlato con te, anzi, sicuramente ne avrei parlato con te. Ma era veramente terrorizzato dal fatto che potessi ucciderlo da un momento all'altro, per cui ho dovuto tranquillizzarlo il più possibile, e non intendo scusarmi con te per questo!” aveva cercato di calmarlo il Beta, stando ben attento a non irritarlo ulteriormente con l'utilizzo delle sue parole, specialmente le ultime, e, a quanto sembrava, c'era riuscito, considerando che il maggiore aveva appena abbandonato la sua forma di licantropo per assumere di nuovo quella umana.
Dopo una piccola lotta interiore per non saltare addosso al ragazzo decise di concedergli il beneficio del dubbio, decretando però di correre ai ripari.
“Hai ragione, non era compito tuo parlarne con Stiles, così come hai ragione anche sul fatto che non ti debba in alcun modo scusare per esserti comportato da amico con lui. Infatti non pretendo nessuna scusa da parte tua. Quello che però pretendo da te ora, è che vada da lui e che gli dica di esserti sbagliato su ogni cosa”
“Cosa? Perché?” chiese Scott, non aspettandosi una richiesta del genere da parte dell'altro.
“Semplice, perché te lo ordino io. C'è un motivo se in tutto questo tempo non ne ho fatto parola con lui, per cui sei pregato di andare da lui per convincerlo in tutti i modi possibili che quello che gli hai rivelato non era vero. Non mi interessa in che modo lo farai, ma fallo”
“C'entrano per caso tutti i litigi che avete avuto nell'ultima settimana? Prima pensavo che fossero i soliti litigi tra innamorati... ok, ok, niente litigi tra innamorati” si era velocemente corretto sentendo il ringhio uscito dalla gola dell'altro “Comunque, credevo che fossero i vostri soliti litigi, ma, con le informazioni che ho adesso, è chiaro che non lo fossero. Infatti mi sembrava molto strano il fatto che avessi ripreso la tua personale battaglia per tagliarlo fuori da ogni vicenda del Branco. È per questo che non glielo hai detto prima e che non hai intenzione di farlo nemmeno ora? Per proteggerlo?”
“Esatto... Non so se lo hai notato, ma le persone che si trovano vicino a me tendono a morire. Lui è umano, non sa combattere e ha la sfortuna di attirare guai come nessun'altro, oltre al fatto che se li va proprio a cercare. Nel nostro mondo non durerebbe un solo giorno senza una costante protezione, perciò deve uscirne il prima possibile. L'unico motivo che lo spinge a fiondarcisi dentro sei tu, pertanto sei pregato di pensare anche a questo, oltre che a trovare un modo per cancellare la conversazione che avete avuto prima”
“Pensi veramente che allontanarlo servirà a qualcosa? Ormai c'è dentro fino al collo! Di sicuro Gerard non lo lascerà in pace, nemmeno se Stiles decidesse di non avere alcun tipo di rapporto con noi. Mettiamo conto poi che lo catturassimo tra un'ora e che Jackson non sia più una minaccia, si parla pur sempre di Stiles! Lo conosco praticamente da quando sono nato, e credimi se ti dico che non accetterà mai di restarne fuori. Senza contare poi che, come hai detto tu, attira guai come se fosse una calamita, nemmeno se lo volesse veramente riuscirebbe a rimanerne fuori per più di dieci secondi!”
“Di questo non ti devi preoccupare, lo sorveglierò a distanza: lui non vedrà me ma io vedrò lui e il casino di turno in cui finirà” aveva detto in tono sicuro.
“Cosa significa che lo sorveglierai tu? E noi?” aveva ribadito Scott sorpreso.
“isaac, Boyd ed Erica sono licantropi da troppo poco tempo per tenere d'occhio qualcuno. Tu, come ho appurato oggi, non sei adatto ad un compito simile, visto che non sai tenere un segreto. Per quanto Peter invece, non gli affiderei nemmeno la custodia di un sasso”
“Per cui tu saresti quello più adatto? Riusciresti sul serio a passare l'intera vita a sorvegliarlo senza avere nessun tipo contatto con lui? Perché è di questo che si parla. Se ora decidi di farlo uscire per sempre dalla tua vita, deve essere così per tutta la vita. Questo significa che lo vedrai andare avanti con la sua vita, mentre si crea una famiglia insieme ad un'altra persona. Sei pronto a tutto questo?” fece passare un po' di tempo per far assimilare le parole appena dette a Derek prima di riprendere a parlare “Senti, capisco che tu voglia proteggerlo da tutti quelli che potrebbero prenderlo di mira per arrivare a noi, ma chi ti dice che questa sia davvero la scelta migliore che possiamo prendere per lui, senza oltretutto considerare la sua opinione a riguardo? Prenditi ancora del tempo per rifletterci su, ok? Perché, quando avrai preso questa decisione, non potrai più tornare indietro sui tuoi passi” e, dicendo questo, Scott uscì da quella che un tempo era una magnifica villa, non prima di aver appoggiato una mano sulla spalla di quello che ormai considerava un amico, nella speranza che prendesse la decisione migliore non solo per il suo migliore amico, ma anche per se stesso.
Derek non aveva tenuto conto di questa possibilità.
Sul momento aveva solo cercato il modo migliore per tenere il ragazzino al sicuro, senza prendere in considerazione il fatto che lui, nel frattempo, avrebbe potuto rifarsi una vita al fianco di qualcun'altro.
Certo, era a conoscenza dei sentimenti che l'umano nutriva per quella ragazza, Lydia, ma sapeva perfettamente anche che tali sentimenti non erano da lei ricambiati, ed era proprio per questa ragione se riusciva a mantenere sempre la calma quando la intravedeva o quando sentiva nominare il suo nome.
Ma sul serio sarebbe riuscito a rimanere in disparte nel caso lei cominciasse ad interessarsi a lui o se Stiles si fosse innamorato di qualcun'altro venendo probabilmente ricambiato?
In quella settimana aveva tentato di dimenticarlo, di smettere di amarlo o anche solo di desistere dal pensare a lui in ogni momento, ma era stato tutto inutile.
No, quello che provava per lui non sarebbe passato tanto facilmente e non poteva ignorarlo, come credeva all'inizio, così come non sarebbe riuscito a vederlo stare con un'altra persona senza impazzire o senza commettere qualche idiozia, tipo lasciare che la sua parte animale andasse a reclamare ciò che sentiva essere suo di diritto, ovvero quel ragazzino logorroico e iperattivo, eliminando ogni possibile minaccia che potesse tenerli separati.
  
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