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Autore: Daenerys21    07/07/2016    4 recensioni
Thorin è un pugile in cerca di vendetta per la morte di suo fratello.
Durante la coppa di pugilato di Gondor conoscerà Bilbo, anch’egli iscritto al torneo, ma per motivi ben diversi, e…
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[alternate universe, modern bagginshield]
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Azog il profanatore, Bilbo, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Quando Dwalin tornò trovò Thorin e gli altri seduti ai tavoli di un salottino privato.
Thorin aveva uno sguardo così spento che Dwalin ne fu turbato.
“Hamfast porterà fuori a cena i ragazzi” annunciò, “Grazie al cielo alla loro età si riesce ancora a distrarli con poco. Si è fatto risentire, il bastardo?”
Thorin annuì. “Alla radio hanno dato immediatamente la notizia del mio ritiro. Mi ha chiamato subito dopo, per comunicarmi un luogo d’incontro. Devo andarci solo, non posso rischiare di chiamare la polizia: Smaug potrebbe avere delle talpe”.
“E come sappiamo che Bilbo sta bene? Che questa non è una trappola? Che quel verme non ci tradirà?”
“Non lo sappiamo”, esalò Thorin, senza nemmeno guardarlo.
“Maledizione, amico! Reagisci!” Dwalin non sopportava di vederlo in quello stato, “Ci sarà un modo per fargliela pagare! Non può finire così!”
“E cosa vorresti che faccia?? Una sola mossa falsa e Bilbo-”
 
“Thorin”, li interruppe Balin, meditabondo, “Sul tuo cellulare si può attivare il segnale del gps?”
“Cosa? Credo di sì, ma cosa diavolo centra al momento?”
Balin sorrise: “Credo di aver avuto un’idea. Devo solo vedere velocemente un vecchio amico”.
 
 
“Sono in ritardo!” sbraitò Azog, per l’ennesima volta.
 
L’omone stava camminando in cerchio da dieci minuti buoni, torcendosi le mani. Bilbo non aveva mai visto qualcuno così nervoso, in vita sua.
Smaug invece era il ritratto della calma: stava facendo dei tiri da una sigaretta, con gli occhi socchiusi, come se l’intera vicenda non avesse alcuna importanza per lui.
 
A Bilbo metteva ufficialmente i brividi quell’atteggiamento: ormai gli era del tutto chiaro che il dottore fosse completamente privo di scrupoli, e che desse praticamente valore zero alla vita delle persone che ostacolavano i suoi piani.
 
In quelle ore di prigionia Smaug lo aveva tormentato psicologicamente, pur rimanendo ben attento a non torcergli nemmeno un capello. Gli unici lividi che aveva Bilbo se li era procurati cercato di scappare.
Il suo misero tentativo era solo servito ad aumentare il numero di uomini che lo tenevano d’occhio, tutti molto simili ad Azog, altrettanto privi di scrupoli e provenienti da Gundabad.
Smaug aveva riso quando glielo avevano riportato, dopo neanche un minuto.
 
“Mh mh mh” gli aveva fatto segno di no col dito, “Così mi obblighi a passare alle maniere forti, ragazzino”. E aveva dato ordine che a Bilbo venissero legati anche i piedi e gli fosse messa una benda sugli occhi.
Il peggio era stato quando si era messo a raccontargli la verità sulla morte di Frerin, certo che Bilbo non rappresentasse alcun pericolo per lui: dopotutto, anche se i suoi amici fossero effettivamente riusciti a ottenere il suo riscatto, si sarebbe comunque trattato della sua parola contro quella di uno dei dottori più temuti e rispettati in tutto il Sud.
 
“Sai, è stato davvero facile, aggiungere dell’arsenico nella borraccia di Frerin Durin. Incolore e insapore, nessuno avrebbe sospettato nulla. E come medico responsabile sapevo che non avrei avuto problemi a falsare il risultato dell’autopsia: un gioco da ragazzi”.
 
Bilbo si era dimenato, e tutti i suoi insulti erano stati soffocati dal bavaglio che gli chiudeva la bocca.
 
“Shhh, non ti agitare, piccoletto, tanto è inutile. I tuoi amici arriveranno a breve, vorrai farti trovare in forze, no?”
 
“Dove sono finiti?!” grugnì nuovamente Azog.
Ormai stavano aspettando in quel lurido vicolo da un quarto d’ora.
Persino Smaug cominciò finalmente a dare segni d’inquietudine.
Poi però:
 
“Smaug!”
Bilbo si agitò riconoscendo la voce e cercò invano di liberarsi del bavaglio.
 
Il dottore piegò le labbra in un sorriso malvagio.
“Durin! Finalmente. Che tristezza la notizia del tuo ritiro, amico mio. Non ci volevo credere quando l’ho sentita alla radio…”
 
Solo l’intervento di Dwalin prevenne Thorin dal saltare alla gola di Smaug dopo quella frase così provocatoria.
“Dov’è?” ringhiò Thorin, “Che cosa gli hai fatto?”
Smaug schioccò le dita e dopo un paio di secondi due omaccioni apparvero dal fondo del vicolo, trascinando con loro Bilbo, uno per ogni lato.
“Come vedi io mantengo sempre le mie promesse. Eccotelo qui, sano e salvo”, ridacchiò il dottore.
I due energumeni spinsero Bilbo verso Thorin, ma il Baggins aveva ancora i piedi legati e cadde in avanti.
Thorin lo prese al volo.
Lo sorresse e gli strappò lo scotch che aveva sulla bocca.
“Th-Thorin” mugugnò Bilbo, finalmente libero di parlare, “M-mi dispiace, volevo solo aiutarti e invece per colpa mia…”
“Shhh, ne parleremo dopo” lo bloccò l’altro, “Sei al sicuro, adesso” e lo passò fra le braccia di Dwalin.
“Ma che carini che siete” cinguettò Smaug, sarcastico, “Mi fate venire voglia di vomitare”.
Thorin strinse i pugni e si voltò minaccioso verso di lui.
Smaug alzò un sopracciglio: “Chi credi di impressionare, Durin? Ho ucciso tuo fratello e non avrei avuto nessuna difficoltà nell’ammazzare anche te”.
Che cos’hai detto?” sibilò Thorin, avanzando lentamente verso di lui.
“Avevi ragione, Thorin” confermò subito Bilbo, “E’ stato davvero lui, ha usato dell…”
“Arsenico” completò Smaug, con un ghigno crudele, “Un lavoretto facile facile. Nessuno ha mai osato mettere in dubbio la mia parola e nemmeno voi aprirete mai la bocca: non avete prove. Ho vinto, mi dispiace”.
“No…” ringhiò Thorin.
“Il mio campione è in finale. Vinceremo noi questo torneo e l’Arkengemma. Ritenetevi fortunati che abbia deciso di risparmiarvi la vita. Ora girate al largo e sparite per sempre da questa città prima ch-”
 
“MANI IN ALTO!”
 
Fasci di luce illuminarono improvvisamente il vicolo, accecando temporaneamente Bilbo.
Quando riaprì gli occhi vide Smaug e i suoi uomini circondati da alcuni individui in borghese, che puntavano loro contro delle pistole.
 
L’uomo che aveva parlato stava ammanettando Azog.
 
“Dottor Smaug” disse l’uomo, rivolgendo a lui la sua attenzione, “La dichiaro in arresto per rapimento, omicidio premeditato e una lunga serie di altri reati. E lo stesso vale per i suoi complici”.
“Bard!” sputò il dottore, con un tono incredulo e allo stesso tempo carico di risentimento, “Credevo ti fossi ritirato dal servizio”.
“Un vecchio amico mi ha accennato che avrebbe potuto esserci bisogno del mio aiuto” ghignò l’agente, “Non avrei mai osato sperare che avrei incastrato proprio te”.
“Tu!” questa volta Smaug urlò alla volta di Thorin, “Hai osato ingannarmi! Ti avevo detto di non coinvolgere la polizia!”
“E tecnicamente non l’ho fatto” replicò Thorin, calmissimo, “E’ stata tutta un’idea di Balin: ha detto a Bard di sintonizzarsi sul gps del mio cellulare e di tenermi d’occhio. Nessuno ha mai fatto il tuo nome né ha dato questo indirizzo alla polizia”.
 
“Siamo arrivati qui poco prima che iniziassi a confessare l’omicidio di Frerin Durin. Una vera fortuna”. Bard si sfregò le mani.
“Avanti, ragazzi, portateli via”.
 
 
Bilbo era avvolto in una coperta e aveva tra le mani una tazza di cioccolata fumante.
Lo avevano portato in camera di Thorin per evitare di svegliare e allarmare Frodo, che dormiva già. Sam era rimasto a tenere compagnia all’amico su suggerimento di Hamfast.
 
Thorin accarezzò la schiena di Bilbo, poi lo attirò dolcemente a sé e premette un bacio tra i suoi capelli.
 
I due erano da soli in camera: Balin e Dwalin erano ancora al piano di sotto a parlare con la polizia. Secondo Bard questa volta Smaug non aveva scampo: diversi agenti avevano ascoltato la sua confessione nel vicolo e uno di loro era riuscito addirittura a registrarne una parte. Frerin avrebbe avuto finalmente giustizia e Azog era stato ufficialmente eliminato dal torneo.
La brutta notizia, purtroppo, era che lo stesso valeva per Thorin: nonostante fosse stato costretto a presentarla su ricatto, la sua richiesta di ritiro non si poteva comunque più annullare.
 
“Davvero un peccato” sentenziò il Durin, ridacchiando, “Con Azog in galera mi sarebbe piaciuto battermi con te, in finale”.
“Thorin…” sospirò Bilbo, affranto, per la decima volta, “Sono così dispiaciut-”
“E fai bene a esserlo” lo interruppe Thorin, solenne, “E’ tutta colpa tua”.
Bilbo abbassò lo sguardo, avvilito, ma Thorin continuò: “Colpa tua che finalmente la verità sia venuta a galla, che mio fratello abbia avuto giustizia e che ci siamo liberati una volta per tutte di quei farabutti. Colpa tua che io abbia capito che con la violenza si peggiorano solamente le cose”.
“Thorin…” a Bilbo tremavano le labbra.
“Ma la prossima volta che mi farai prendere uno spavento del genere giuro che me la pagherai cara” concluse Thorin con un occhiolino.
“Affare fatto” Bilbo finalmente sorrise.
Posò la tazza e si mise a cavalcioni di Thorin accarezzandogli dolcemente il petto.
 
La risposta di Thorin fu immediata: le sue mani s’insinuarono sotto la maglietta di Bilbo, vagando lungo il suo busto.
Il biondo si chinò verso Thorin e finalmente lo baciò sulle labbra: un bacio famelico, bramoso, atteso da troppo tempo. Thorin strinse la presa e si alzò, trascinando Bilbo con sé. Il più giovane gli avvinghiò le gambe attorno alla vita. Raggiunsero il letto di Thorin in un lampo: il Durin vi depositò Bilbo dolcemente, e si sdraiò sopra di lui, coprendolo completamente, senza mai smettere di baciarlo.
Rimasero così per diversi minuti prima di fermarsi per riprendere fiato.
 
“Resta con me, questa notte” soffiò Thorin sulla pelle sensibile del collo dell’altro.
“Ho idea che non mi lasceresti andare nemmeno se lo volessi” ridacchiò Bilbo, “Ma per tua fortuna essere tuo prigioniero non mi dispiace affatto”.
Le labbra di Thorin si piegarono in un sorriso soddisfatto e pieno di affetto. “Mahal, Bilbo… Ti desidero da così tanto”.
“Sono qui, adesso. Non me ne vado”.
 
E mantenne la sua promessa.
 

 
 



Sono una donna liberaaaaaaaaaaaaaaaaa! Liceo addio, bye bye, aufiderseeeeeen!
 
Ahahahah scusate il delirio, ho finito ieri l’orale ^_^
Ecco, forse mi sono lasciata trasportare un po’ e ho concluso la questione Smaug più veloce del dovuto, ma l’avevo detto che non sarebbe stata tanto lunga questa storia.
Mancheranno un capitolo o due.
Spero di non aver detto ciofeche sull’arsenico: da quel che ho letto su google è incolore e insapore.
Dai ditemi tutto! Vi è piaciuto il finale? Finalmente ce l’hanno fatta, olèèèè! E Smaug e Azog hanno avuto quel che meritavano!
Ora Bilbo andrà in finale contro… muhaahhaha lo scoprirete presto (Bilbo dovrebbe essere in semifinale, ma visto che sia Azog che Thorin, ossia i due pugili dell’altra semifinale, sono stati eliminati, la semifinale di Bilbo diventa direttamente finale. Spero si sia capito).
 
Alla prossima, grazie a tutti come sempre.
   
 
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