Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: FlameWolf    07/07/2016    6 recensioni
STORIA INTERATTIVA
È sempre la stessa storia ormai da vent'anni. Ogni primavera ci cantano la stessa ninna nanna, ci illudono che è per il nostro bene e noi cadiamo uno dopo l'altro come mosche. È una mattanza, ma non possiamo farci niente.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Presidente Snow, Sorpresa, Tributi di Fanfiction Interattive
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giorno 8, mattina

Warwick Abe Reed, tributo del distretto 10, arena

Correre, devo correre.
Una voce dentro la mia testa non fa altro che ripeterlo da non so quanto tempo. Inizialmente era un suggerimento flebile che si confondeva con strane immagini dentro la mia testa, ma con il passare del tempo è diventato più forte. Nel frattempo ho visto papà litigare con lo zio, mia madre sporca di sangue chiacchierare amabilmente con i miei amici. Ho discusso con Emilie e sentito la voce di Kylian.

Cerco di muovermi, ma non avverto il mio corpo. Sento però la testa pesante e la gola secca. Provo a parlare, ma dalla mia bocca escono solamente dei suoni indistinti. Ho un sonno tremendo che schiaccia qualsiasi altra sensazione.
“Corri, corri” ripete la voce.
Tossisco, apro gli occhi a fatica ed avverto quasi subito una luce rossastra. Il cielo sembra sanguinare e c'è puzza di fumo e di zolfo nell'aria. L'atmosfera è calda, quasi infernale. Tolgo a fatica il maglione e cerco di orientarmi. Sono sdraiato per terra, in un contesto decisamente poco sicuro per fare un riposino. Ho sempre cercato di dormire sopra gli alberi, cosa ci faccio qui? Sono svenuto? Ricordo solamente che stavo camminando verso il fiume quando mi ero sentito improvvisamente debole e stanco. Sono sicuro di non aver mangiato cibo avvelenato questa volta, devono essere stati per forza gli strateghi, non trovo altra spiegazione. Forse anche gli altri si stanno svegliando adesso, credo sia per questo che sono ancora vivo. Tossisco nuovamente, la gola mi fa male, l'istinto mi dice che non è un banale mal di gola. Mi chiedo se ci sia il loro zampino anche in questo.
Cerco lo zaino per poter bere un po' d'acqua e trovo accanto ad esso una maschera antigas. Ci metto un secondo per realizzare, e mi ci getto sopra più velocemente che posso. Con quella addosso inizio a respirare normalmente, ma la mia ansia non diminuisce affatto. Che cazzo ho respirato? Avrà fatto dei danni? Gli altri si saranno accorti delle maschere? Tendo l'orecchio, niente. Sono ancora tutti e due vivi. Come se facessero davvero loro il lavoro sporco... che idiota a sperarci.
Deve essere il momento però. Ci hanno lasciato quasi tutta la giornata di ieri per recuperare, non possono permettersi di lasciarci a lungo questa tregua. A breve ci spingeranno l'uno nelle braccia dell'altro, ne sono certo. Non voglio farmi trovare impreparato. Dissemino nell'area alcune delle trappole che c'erano dentro lo zaino di Sidney. Non so cosa mi verrà incontro, ma tanto vale usarle.
Sto sistemando l'ultima trappola quando sento in lontananza il suono acuto di una sirena. Avverto il cuore accelerare i suoi battiti, mentre mi guardo intorno con ansia. Sta per accadere qualcosa, ma cosa? Sento che un pericolo si sta per abbattere, ma non avere idea su cosa sia mi sta uccidendo. Non so come comportarmi, come mettermi al sicuro e neppure dove correre.
No, aspetta un momento... so dove.
Mi muovo in tutta fretta verso la cornucopia giusto in tempo. Dietro di me, a qualche passo, scoppia qualcosa situato sotto terra che per poco non mi investe. Perdo per un momento l'equilibrio, ma riesco a non cadere. Intorno a me sento esplosioni provenire da tutte le parti, per tutta l'arena. Sento che ci stanno spingendo verso la cornucopia per il duello finale. Il pubblico lo sta aspettando fin dall'inizio e gli strateghi avranno preparato il tutto fin dal minimo dettaglio. Contano su di noi per fare audience, che onore. Allora corro e corro, ignorando il fumo sempre più fitto e il caldo sempre più insopportabile.
Dopo un po' l'arena ritorna nel silenzio. Non si sente niente, né il vento, né il canto degli uccelli. Deve essere successo qualcosa, o deve succedere. Cambi così repentini sono troppo sospettosi. Mi guardo intorno cercando di scovare i miei avversari o delle trappole ed è allora che intravedo qualcosa per terra. Non qualcosa, qualcuno. Non ci sono molte alternative su chi sia. So che è stupido, ma non posso non avvicinarmi. Mi muovo con cautela, pregando di non cadere in una sue trappole, ma più mi avvicino e più capisco che il mio amico è semplicemente arrivato al capolinea prima di me. Ha delle ustioni sul lato destro del corpo che vanno a coprire il suo fianco, la sua spalla e il suo volto. La maschera antigas che era riuscito ad indossare si è rotto a causa dell'esplosione e il suo volto, di un innaturale color porpora, è contratto in una smorfia di dolore. Killian si graffia debolmente la gola già martoriata continuando a lottare disperatamente per trovare aria fresca e pulita. Una parte di lui sa che è inutile, ma non vuole ammetterlo. Non è mai stato in grado di accettare la sconfitta. Fa male vederlo in questo stato, ma un vero uomo non lo lascerebbe morire da solo. Almeno questa volta non voglio scappare.
Mi piego su di lui e gli stringo forte la mano tremando, mentre i miei occhi si riempiono di lacrime. Killian si volta verso di me, guardandomi per l'ultima volta.
“Mi dispiace” gli sussurro mentre tuona per la penultima volta il cannone. Mi sento impotente come quella volta, ancora una volta non ho potuto far nulla per salvare chi amavo. Ma cosa potevo fare? O io o lui, e io voglio davvero tornare a casa. “Noi gioiamo ad ogni cazzo di morte, ci portano sempre più vicino a casa”. Le parole che avevo pronunciato quella volta mi risuonano in mente come un martello. Come posso essere anche adesso così cinico dopo tutte queste morti? Ce l'ho davvero un cuore? Sono davvero migliore di mio zio?
“Scusa, scusa” ripeto con la voce spezzata mentre mi rialzo a fatica. Non posso fermarmi, non ora che ce l'ho quasi fatta. Uno, solo uno e poi casa. Mi manca perfino l'odore del dieci. Perdonami Killian, scusa davvero. Ti piangerò più avanti, fuori di qui.
Riprendo la mia corsa verso la cornucopia prima che gli strateghi ci invino contro altre diavolerie. Ho l'impressione che ad ogni mio passo il cielo si faccia più scuro, più inquietante e minaccioso. La luce diminuisce, faccio fatica a vedere cosa c'è davanti a me. Giusto giusto per ricordarci di nuovo che Capitol fa il bello e il cattivo tempo e non solo qui, ma dovunque.
Anemone mi sta aspettando davanti alla cornucopia, armata di spada e con al volto quella maschera che sfigura la sua bellezza.
I nostri sguardi si incrociano per un attimo, prima di essere entrambi distratti da una cacofonia distante che si va sempre più forte. Avverto delle persone piangere, urlare terrorizzate o in preda al dolore. Avverto Bezzy, Killian e Harriet ed altri tributi. Anche Anemone riconosce qualcuno e la vedo tremare da lontano. Gli strateghi ci ricordano che rischiamo di unirci a loro per sempre, congelati qui, in questo inferno. Non voglio morire, e neppure lei lo vuole. Mi dispiace, giuro che non è nulla di personale, lo capisci vero?
La mia avversaria appare incerta nella sua immobilità, potrebbe già attaccarmi, ma non lo fa. Forse ha paura, o forse è ancora rapita da quelle voci di morte. Non posso commettere quell'errore: devo concentrarmi sull'arma, devo trovare un modo per togliergliela. Raccolgo dei sassi da per terra, mentre lei, d'un tratto vigile ed attenta, inizia a caricarmi con la spada in mano. Non sono un esperto, ma sono sicuro che non sia il modo migliore per tenerla, non deve essere abituata. Tiro dei colpi cercando di colpirla alla mano, o almeno al volto, ma fallisco. Confesso di aver ideato piani più geniali. Riesco ad evitarla giusto in tempo spostandomi rapidamente a sinistra.
Anemone non demorde e mi carica nuovamente. È chiaramente in difficoltà con quell'arma. I suoi movimenti sono imprecisi, scoordinati, fa fatica a tenere l'equilibrio. Devo sfruttare questa sua debolezza. Anziché fuggirle, decido di caricarla allo scopo di toglierle l'arma. La tributa la alza di nuovo cercando di ruotarla. Troppo lenta. Le do una spallata che la fa cadere a terra. È il momento, è sufficiente che le tolga la maschera per ucciderla. I gas faranno il lavoro al mio posto. Lei però è più veloce e mi punta la spada addosso, ma fatalmente esita.
Da un lato la capisco: sa perfettamente che fuori di qui non le torcerei un capello, sa che ci hanno costretti a diventare assassini. No... lei è stata costretta, io ho scelto di venire qui. Credevo di essere furbo, mentre invece sono soltanto un povero idiota. Sono un mostro, per un po' di denaro ho scelto di macchiarmi per sempre. La mela non cade lontano dall'albero, giusto?
Le afferro l'arma e iniziamo una lotta per il suo controllo. Lei è in gamba, ma non è forte quanto me. Le tiro un cazzotto sullo stomaco e poi un altro sul petto. Il dolore indebolisce la sua presa, le prendo la spada e vigliaccamente chiudo gli occhi, come se il non vedere mi impedisse di sentire. Affondo l'arma volgendo la testa altrove, ma nulla può diminuire il senso di disgusto e di odio che provo in questo preciso momento. Pensavo che mi sarei sentito libero e leggero in questo momento, invece è l'esatto opposto.
“Dì a mio fratello...” sussurra a fatica, ma non riesco a capire il resto della frase, il suono delle campane è troppo prepotente, eppure io la sento ancora gemere.

 

Signori e signore, il vincitore dei 21° Hunger Game, Warwick Abe Reed”

 

 

 

 

Tempo dopo

 

Mi alzo a fatica, ho male a tutte le ossa. Ha ragione Ann a dirmi che sono vecchio. Merda, se ha ragione. Mi guardo allo specchio vicino al letto e noto con disgusto di assomigliare fin troppo allo zio Harrison. Che brutta fine che ho fatto, invecchiando dovevo proprio prendere la sua brutta faccia. Non che me ne lamenti però, poteva andare peggio, molto molto peggio. Avrei potuto invecchiare male quanto lui anche nel carattere. O non invecchiare affatto.

 

La morte di Lawrence causò una ferita troppo profonda nel fratello che si sentì responsabile della sua fine. Dopo anni e anni di rimorsi, decise di farla finita tagliandosi le vene.

Garnet riuscì a superare la morte di quel fidanzato che amava così tanto farla ridere, ma quando vent'anni dopo figlio le confesso di volersi fare volontario nei giochi, gliene diede talmente tante da non accennare mai più a una cosa del genere.

 

“Zio Abe, zio Abe!” mi chiama una vocina acuta proveniente dal cortile. Deve essere Ann, durante i giochi viene a visitarmi spesso.
“Ciao, mostriciattolo, che vuoi?” la saluto pigramente. Sa che scherzo, che il mio è solo un nomignolo affettuoso. Non potrei mai trattare male né lei, né nessun membro della sua famiglia. Se sono sopravvissuto ai post giochi è solo grazie a loro. Mi ero spento dopo la vittoria, mi sentivo un mostro, in colpa per aver partecipato, in colpa per aver vinto. Emilie e Kylian avrebbero potuto farmi rotolare nella mia merda, ma hanno deciso di restarmi vicino, anche se è stato difficilissimo per tutti.

 

Emma Stone fu pianta per un breve periodo dai suoi fans, ma per tutta la vita dalla madre che cambiò radicalmente il proprio stile da mentore. Ora sconsiglia sempre e comunque l'offrirsi volontario e cerca di non fare troppe pressioni agli studenti dell'accademia.

 

Avrei potuto averla se solo avessi voluto. Emilie intendo. Non mi ha mai dimenticato del tutto.

 

Dopo la morte di Achille, i coniugi Pelide si separarono non riuscendo a superare il lutto insieme. Turadot fu seppellita insieme al figlio.

 

Cosa avrei potuto offrirle però? Non volevo avere figli, non volevo vedere altri famigliari morire per colpa mia. Non volevo donarle i miei incubi. Inoltre non potevo fare questa scorrettezza a Kylian. Rinunciare a quello che probabilmente era l'amore della mia vita è un'espiazione abbastanza potente. No?

 

Nel distretto 2 il nome di Riley Devries è rimasto impresso solo grazie di Celyn che fondò una scuola privata in memoria dell'amica. Al suo interno si insegnano soprattutto le scienze.

 

Forse mi illudo e basta. La notte li rivedo ancora, e talvolta anche di giorno. A volte mi domando dove sarebbero se non avessero incrociato la mia strada o più semplicemente se fossero nati altrove. Non riesco a dimenticare il fatto che eravamo solo ragazzi.

 

La vecchia guardia del distretto 3 non ha dimenticato il sorriso di Harriet e ognuno di loro conserva gelosamente un suo ricordo dentro il cuore. Non ebbe la stessa fortuna Thomas Biggs.

 

Per anni e anni ho sperato che tutto finisse, per anni e anni ho accompagnato ragazzi e ragazze al patibolo. Scuoto la testa, sono diventato proprio un vecchio malinconico.

 

La famiglia Seven fu sorvegliata per il resto dei propri giorni, pronta ad essere uccisa se avesse rivelato il segreto di Lars. Brian divenne paranoico, ma ciò non gli impedì comunque di sposarsi e di generare un maschietto di nome Lars che fu estratto ai 49° giochi. Vinse e dedicò la vittoria a quello zio mai conosciuto, ma di cui aveva sentito parlare così tanto.

 

“Guarda i giochi” mi urla lei. Grugnisco sprezzante, come se mi interessassero. Da quando Jeremy ha vinto i 53° Hunger Games, diventando un mentore che non fosse pazzo o depresso, ho chiuso con quel mondo “Questa volta è diverso!” insiste.

 

Charlie ebbe un funerale intimo in cui parteciparono tutte le persone che lo amarono. Partecipò anche Helia, la sua mentore. I genitori la ringraziarono per aver insegnato il figlio a combattere.

 

“Cosa ci sarebbe di diverso?” le chiedo più scontroso di quanto volessi.
“C'è una ragazza che è davvero tosta”

“Non è la prima, e non sarà l'ultima”
“Hanno promesso due vincitori questa volta”

 

Iv fu restituito a Clifford che se ne prese cura finché non morì. Fu seppellito vicino alla padroncina.

 

Ho capito di chi parla ora, è sulla bocca di tutti. Che cazzata. Promessa inutile, si rimangeranno tutto all'ultimo, li conosco, so come agiscono. Se funzionasse davvero mi sarei limonato Killian, giuro. Nonostante i miei rifiuti, Ann continua ad insistere. È inutile continuare a combattere, è testarda come la nonna ed esattamente come lei ha sempre ragione. Magari questo tributo ha qualcosa di davvero diverso rispetto agli altri.

 

Si temeva che la 21° edizione facesse scoppiare una vera e propria faida famigliare all'interno del distretto 6, date le tensione fra i Drapeau e i Triangle. Ci fu effettivamente uno scontro fisico che termino con le lacrime amare di due padri che avevano appena perso i figli.

 

Faccio accenno ad Ann di aspettarmi, mentre mi vesto. Spero di riuscirci da solo ancora a lungo, non ho voglia di prendere una badante. Esco dalla camera, passando davanti a quello che Emilie chiama “il santuario”.

 

I Macleod sono guerrieri per natura e riuscirono ad andare avanti. Trent'anni dopo Jessica, con grande sorpresa di tutti, divenne sindaco del distretto.

 

Fu un idea di Kylian sperando che riuscisse in qualche modo a placare i miei sensi di colpa. Differentemente da quanto pensava Emilie, funzionò. Il santuario, composto da ventiquattro fiocchi rossi, mi ricorda che la mia vita non è spezzata in un prima e in un dopo ma è un continuum. Quel dolore fa parte di me nel bene e nel male, posso solo accettarlo, per quanto difficile.

 

Gail non rivelò mai la natura del figlio ai coniugi Hamilton. Che senso aveva? Carlie era morto e niente al mondo glielo avrebbe restituito.

 

Ann trotterella tutta eccitata per tutto il percorso e nel frattempo incrocio lo sguardo con molti volti, li ho quasi tutti visti crescere. Sono fra i più vecchi di questo distretto, sono in pochi ad avere la mia età. Intravedo anche qualche discendente Peacock. Assomigliano molto a Bezzy, ma dubito che qualcuno di loro conosco il nome della loro prozia.

 

Durante il tour della vittoria Mark cercò di assaltare e di uccidere Abe, considerandolo l'unico responsabile della morte dell'amata amica. Per tale ragione fu processato e condannato.

Garett non ebbe mai l'occasione di conoscere la figlia, e non gli fu permesso di partecipare al suo funerale. Ha cantato quella canzone per il resto dei suoi giorni.

 

La piazza è gremita di persone e la cosa mi lascia di stucco. Va bene che è domenica, ma i tributi del nostro distretto sono morti da un pezzo. Deve esserci veramente qualcosa di diverso. Alzo lo sguardo verso lo schermo e la vedo.

 

Jane superò a fatica la morte di Killian, così come Dylan. Nessuno dei due mise su famiglia.

La morte di Rose non fu vana: Cosmo fu licenziato e sostituito da un mentore più competente che riuscì in un paio di anni a far vincere al distretto 12 i suoi primi giochi.

 

Capelli scuri raccolti in una treccia, carnagione olivastra così simile a quella di Killian, ed occhi grigi che promettono cambiamento. Quella ragazza è in fiamme.

 

 

 

 

 

 

 

 

Buono, ci siamo. È finita. Soddisfatti? È durato molto più a lungo di quanto credessi e molti piani originali sono cambiati nel frattempo. Io sono abbastanza soddisfatta, quindi non mi lamento :p Avrei potuto gestire certe cose meglio, ma pazienza. Grazie a tutti per avermi seguito.

 

Morti:

3° Killian (tributo del distretto 12, 6 pov) ucciso dai gas mortali

2° Anemone (tributo del distretto 11, 7 pov) uccisa da Abe

 

Classifica:

24° Daniel Ucciso da Lawrence

23° Thomas ucciso da Lars

22° Donna uccisa da Ane

21° Norma uccisa da Marinette

20° Marinette uccisa da Achille

19° Bezzy uccisa da Lars

18° Manuel ucciso da Emma

17° Connor, morto avvelenato

16° Charlie, ucciso da Sidney

15° Silk Hone, morta per setticemia

14° Riley Devries, uccisa da Lawrence

13° Carlie, sbranato da un ibrido

12° Spencer, ucciso da Stacey

11° Harriet, uccisa da Killian

10° Stacey uccisa da una pianta ibrido

9° Lawrence, ucciso da Lars

8° Emma, uccisa da Achille

7° Rose, uccisa da Emma

6° Sidney, uccisa da Lars

5° Lars, ucciso da Achille

4° Achille, ucciso da Ane

3° Killian, ucciso dai gas mortali

2° Anemone, uccisa da Abe

1° Abe

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: FlameWolf