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Autore: kibachan    09/07/2016    2 recensioni
Come nella migliore tradizione del Doctor Who, uno speciale di Natale! E giusto per il tema dei viaggi nel tempo lo pubblico a luglio XD. Un missing moment romantico tra l'undicesimo e Amy Pond che sono certa a più di uno sarebbe piaciuto vedere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Merry Christmas
 
Dopo la decina di vigilie di Natale che il Dottore aveva concentrato in una sola volta per cambiare il cuore di Kazran, Amy non aveva osato sperare che avesse voglia di festeggiare quel Natale, di quell’anno terrestre, con lei e Rory.
E invece quella mattina, quando aveva raggiunto la plancia di comando del TARDIS, l’aveva trovato col solito sorriso a 32 denti e l’espressione da bimbo felice, con tanto di cappello da babbo Natale.
 
-Dottore!- aveva esclamato Amy immediatamente contagiata dalla sua allegria
 
-adoro i cappelli! Lo sai che in questo periodo dell’anno in Groenlandia la notte dura 20 ore? Così hanno la notte della vigilia più lunga del mondo!*-
 
-e stiamo andando lì??-
 
-certo! È il mio regalo per voi!-
 
-oh Dottore, ti adoro!!- aveva esultato gettandogli le braccia al collo. Amava essere stretta tra le braccia del Dottore, la faceva sentire speciale, perché lo faceva solo con lei. –Rory scendi!!- aveva urlato in direzione delle scale.
 
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Ed ora eccoli lì, sul finire di quella che poteva annoverare tra le giornate più divertenti della sua vita.
Rory si siede accanto a lei sfinito, dopo l’ennesimo volteggiare di balli tradizionali, strizzato tra i giunonici seni delle rubiconde signore locali
 
-queste donne mi uccideranno!- Amy ride e il Dottore si materializza accanto a lui
 
-devo avere un tonico vesuviano sul TARDIS che ti rimetterà al mondo! O forse era Europiano? In ogni modo vado a prendertelo!- esclama
 
-ti accompagno!- propone Amy balzando in piedi
 
-aspettate! Non voglio un tonico ma un letto!- prova a protestare Rory, ma loro non lo ascoltano e partono saltellando.
 
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Amy sussulta nel vedere dove è parcheggiato il TARDIS, non ci aveva fatto caso al loro arrivo, che un enorme pergolato grondante vischio torreggia sulla cabina blu. Non capisce perché ma sente palpitare il cuore come una quindicenne a vedere quelle foglioline che penzolano sopra la testa del suo Dottore, che armeggia come un pazzo col cacciavite sonico sulla serratura.
 
Al diavolo Amy Pond sei una donna sposata ormai! Ci hai messo una saggia e calcolata pietra sopra alla tua cotta per il Dottore! Si rimprovera mentalmente.
 
Si avvicina senza dare un nome alle sue emozioni, e proprio in quel momento l’uomo apre la porta e balza dentro, con un sorriso le fa cenno di seguirlo.
Amy entra e il Dottore si chiude la porta dietro col piede lanciandosi poi alla ricerca
 
-dunque tonico tonico tonico…. Non ti dico a cosa mi è servito l’ultima volta perché sei ancora una bambina- ridacchia. Ma Amy stavolta ignora la sua battuta a leggero sfondo sessuale, di quelle che ogni tanto scappano al Dottore. La sua attenzione è rapita dalla porta che nella fretta di venire sbattuta ha intrappolato all’interno del TARDIS un tralcio di vischio che ora dondola sulla sua testa.
 
He no! È destino allora! Urla una vocina frivola nella sua testa.
 
Neanche il tempo di ragionare che il Dottore riappare brandendo in mano una fiala dal contenuto sospetto, e salta giù dalle scalette afferrando la maniglia.
È in quel momento che Amy poggia una mano sulla porta accanto al suo viso, per impedirgli di aprire.
Lui la guarda con aria sorpresa e un filino impanicata quando se la ritrova a meno di un palmo di distanza.
Amy gli sorride e si avvicina, piano. Non vuole saltargli addosso come l’ultima volta, anzi vuol dargli il tempo di scansarla, vuol dare a lui la responsabilità.
Ma con sua sorpresa lui non tenta le solite manovre evasive da anguilla, nonostante le sue intenzioni siano palesi. Anzi, si lascia baciare, con tutta la calma che lei vuol metterci. Lo assapora pian piano. Sul finale le sembra addirittura di sentirlo rispondere al suo bacio, ed è un momento stupendo che però dura solo un istante, perché è proprio lei a staccarsi per prima.
 
-Amy…- le dice con una poco convinta vena di rimprovero nella voce, ma lei lo blocca
 
-buon Natale Dottore!- esclama sorridente, puntando un dito sopra le loro teste. Lui guarda in su e nel vedere il vischio arrossisce fino alla punta dei capelli in modo adorabile e sorride nervosamente
-oh!..hem.. buon Natale Pond!- esclama ricomponendosi.
Amy ride sotto i baffi.
 
Ma ci è rimasto male per caso???? Forse è meglio che lui creda sia solo questo.
 
Il Dottore scappa fuori tirandosela dietro per la mano, ma Amy lo trattiene un secondo per lanciare uno sguardo d’affetto al TARDIS.
 
Ama Rory, profondamente, ne è certa. Ma il legame che ha col Dottore è talmente forte e inevitabile…. Che forse trascende persino l’amore.
E allora ben venga quel bacio. Ci stava. Ma lasciamolo lì, nel TARDIS, fuori dallo spazio e dal tempo, nel luogo che è solo suo e del Dottore. Il luogo dove niente e è come sembra, che è più grande all’interno che all’esterno.
Il luogo dove lei ama il Dottore e….. forse…. A giudicare dalla sua reazione, dove il Dottore ama lei.
  
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