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Autore: Tessrel    09/07/2016    2 recensioni
"Mi chiedo quando è cominciato. Quando l'amore che provavi per me si è trasformato in odio. È bastato un'ora, un giorno o poco più per farti smettere di amare me e per cominciare ad amare lei? Non sai che ogni volta che ti vedo insieme a lei io sto male al punto che vorrei strapparmi il cuore da solo pur di non sentire più questo immenso dolore? Quanto vorrei poterti stringere come facevo una volta, ma so benissimo che, se facessi un gesto simile, non sarebbe altro che un misero inganno, visto che ormai tu non provi più niente per me."
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Sorpresa, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una song fiction basata sulla canzone Distratto di Francesca Michielin. I personaggi sono tutti umani. Tra i personaggi ho messo anche sorpresa perchè la lei presente non ha un volto, per cui sta al lettore scegliere chi sia questa presenza femminile.
La dedico ad una mia cara amica, la quale mi ha chiesto di scrivere qualcosa in proposito alla sua storia d'amore finita male.


 


Un'ora, un giorno o poco più,
per quanto ancora ci sarai tu,
a volermi male,
di un male e che fa solo male.
Ma non ho perso l'onestà,
e non posso dirti che passerà,
tenerti stretto quando in fondo sarebbe un inganno.



 
Mi chiedo quando è cominciato. Quando l'amore che provavi per me si è trasformato in odio. È bastato un'ora, un giorno o poco più per farti smettere di amare me e per cominciare ad amare lei? Non sai che ogni volta che ti vedo insieme a lei io sto male al punto che vorrei strapparmi il cuore da solo pur di non sentire più questo immenso dolore? Quanto vorrei poterti stringere come facevo una volta, ma so benissimo che, se facessi un gesto simile, non sarebbe altro che un misero inganno, visto che ormai tu non provi più niente per me.



E non vedi che sto piangendo,
chi se ne accorge non sei tu,
tu sei troppo distratto.



 
Immagino che, se non sai il tormento che mi procuri con il tuo comportamento, non vedrai nemmeno quante lacrime io versi ogni giorno a causa tua. Se ne è accorto persino Jackson, ti rendi conto? Ma tu no! Tu sei troppo distratto da lei, troppo preso dai vostri baci per accorgertene.



Un'ora, un giorno o poco più,
dicevi sempre e per sempre, si però,
guarda cosa è rimasto adesso che niente è lo stesso.
Se non fa rumore l'anima,
e quando sei qui davanti non s'illumina,
è perché non ne sento più il calore non ne vedo il colore.



 
“Saremo solo noi, sempre e per sempre. Te lo prometto” Ti ricordi questa frase? Me la ripetevi così tante volte che alla fine ci ho creduto davvero. Eppure guardaci adesso... ogni cosa è diversa! Tu mi hai lasciato per stare con lei. Ricordi anche quanto ci piaceva guardare insieme l'alba e il tramonto? Non che io dessi loro importanza, dato che avevo occhi soltanto per te. Amavo il colore dei tuoi occhi al contatto con la luce del sole in quei particolari momenti del giorno. E ora? Ora non è più così. Ho cominciato a detestare sia l'alba che il tramonto. Sento talmente tanto freddo dentro di me da quando mi hai lasciato, che a stento riesco a sentire il calore del sole sulla mia pelle.



E non vedi che sto piangendo,
chi se ne accorge non sei tu,
il tuo sguardo distratto.
E non vedi che sto fingendo,
e non mi guardi già più,
col tuo fare distratto.



 
Un paio di mesi fa ci siamo incrociati per strada: tu, lei ed io. La tenevi per mano e la guardavi in un modo così intimo e delicato che non ho potuto fare a meno di ricordare che quello stesso sguardo, una volta, lo dedicavi solo ed esclusivamente a me. Vedendo una scena simile e ricordando i momenti vissuti con te, non sono riuscito a bloccare una lacrima, la quale ha percorso la mia guancia per poi cadere sull'asfalto. E come sempre, non sei stato tu ad accorgerti di quella singola lacrima, ma lei. Che fortuna, vero? Tra tutti, compreso tu, quella che se ne è accorta è stata lei: colei che ti ha portato via da me. Dopo averti sussurrato qualcosa all'orecchio, ti sei girato verso di me e mi hai salutato, come se fosse una cosa normale, come se non mi avessi mai spezzato il cuore in mille pezzi divertendoti poi a calpestarli per bene. È questo quello che vuoi? Fare finta che tra te e me non ci sia mai stato niente? Far finta che non ti ami ancora nonostante tutto il male che mi hai fatto? Se è veramente quello che vuoi, è quello che avrai. Con la poca forza che mi è rimasta in corpo, ti saluto a mia volta, sorridendoti falsamente e, sempre falsamente, dicendoti che sto bene. Ancora una volta non vedi che la mia è solo una finta, o forse non ci presti molta attenzione considerando che il tuo sguardo si è reindirizzato verso di lei.



Un'ora, un giorno o poco più,
per quanto ancora ti crederò?
Solo e perso e più confuso non avresti voluto.
Vedermi scivolare via,
fuori dalle tue mani.. che fantasia!
Fuori dalla tua vita ma mi hai preso soltanto in giro.



 
Il giorno dopo ci siamo incontrati di nuovo, quella volta, stranamente, non eri in sua compagnia, ma bensì eri da solo. Avevi detto che ti mancavo e che ti dispiaceva per come erano andate le cose, che non avresti mai voluto farmi soffrire in quel modo. Credi veramente che ti abbia creduto? Beh, mi dispiace, ma non è così. Se veramente non avessi voluto farmi soffrire, avresti evitato di metterti con lei dopo nemmeno cinque minuti aver rotto con me. Avresti avuto più tatto nei miei riguardi e per i miei sentimenti, non facendoti vedere con lei in ogni momento e in ogni luogo. Se avessi tenuto anche solo un po' a me, non mi avresti fatto scivolare via in questo modo dalla protezione delle tue braccia. Invece lo hai fatto.



E ora vedi che sto ridendo?
E chi mi guarda non sei tu,
tu eri sempre distratto.
Ora che mi sto divertendo,
chi mi cerca non sei tu,
tu eri troppo distratto.



 
Non vedi ora che, dopo mesi e mesi di dolore, tormento e pianti più o meno silenziosi, sto finalmente tornando a vivere? Non vedi che ho ricominciato a ridere e a star bene sul serio? Come sempre la risposta è una sola: No. Sei sempre con lei, troppo preso per vedere il mondo che ti circonda, figurarsi se badi a quello che capita a me. Ho accettato di uscire con Theo oggi. Era da molto tempo che me lo chiedeva, ma ho sempre rifiutato perché non me la sentivo di uscire con nessuno. Devo dire che mi sono divertito parecchio insieme a lui. Indovina? Vi abbiamo visto. Ad essere sinceri se non fosse stato per lui, non mi sarei nemmeno accorto della vostra presenza. La stessa cosa vale per te, se non fosse stato per lei non ci avresti mai visto. D'altronde eri troppo distratto per vedere qualcosa che non fosse lei.



(Le pagine),
strappa..le,
(dei giorni con me),
non mi rivedrai più,
(puoi bruciarle perché),
e non mi ferirai,
(non mi rivedrai),
e non mi illuderai,
(non mi ferirai),
(non m'illuderai),
e non sarà,
(non mi tradirai),
mai più,
(come credi).



 
Finalmente oggi sono venuto a conoscenza del tuo piccolo segreto: mi hai tradito. Non pensavo che potessi ferirmi ancora di più di quanto non avessi già fatto, e invece ci sei riuscito. Ti faccio i miei complimenti. È stato Theo a dirmelo, non appena siamo tornati a casa dal nostro appuntamento. Mi ha detto di averti visto con lei questa estate. Ovviamente lui non sapeva che noi due avevamo una storia. Nessuno dei nostri amici lo sapeva, non sia mai che il capitano di basket faccia sapere in giro che è attratto anche dai ragazzi e che è impegnato in una relazione seria, no? Oh, scusami, perché era seria solo per me, dal momento che, quando stavi ancora con me, hai cominciato a frequentare quella che ora è diventata la tua inseparabile ragazza. Erano tutte bugie? La nostra storia, le parole che mi hai detto, i momenti passati insieme nei luoghi più appartati. Da quanto andava avanti la tua storia con lei?



Per un'ora, un giorno forse un po' di più,
non girava il mondo se non c'eri tu,
e non volermi male adesso se non ti riconosco.



 
Dove ho sbagliato? Dimmelo tu, perché io proprio non lo capisco. Mi sembra di averti dato tutto me stesso sempre e comunque. Sono persino arrivato a mentire al mio migliore amico e a mio padre, e solo perché tu non volevi rendere pubblica la nostra relazione. Ma sai ora che ti dico? Non verserò più lacrime per te. Non sono io ad aver sbagliato, ma tu. Non è colpa mia se hai cercato altrove quello che non potevi o non volevi che ti dessi io, senza darmi neanche la possibilità di rimediare ai miei sbagli, qualora ci fossero stati. Sei arrivato dove non avrei mai pensato che saresti arrivato: mi hai portato ad odiarti con la stessa intensità con cui ti ho amato prima.
  
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