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Autore: drunkniavll    14/07/2016    0 recensioni
"Non ho mai amato gli addii, sono una delle cose che odio di più. Odio dover salutare qualcuno con tanto affetto sapendo che forse non lo rivedrò mai.
Ecco perché in parte ho iniziato a a odiare quel biondino. Gli addii mi hanno sempre lasciato un vuoto dentro inspiegabile, ma lui non mi ha lasciato solo questo: si è portato con sé una parte di me, la parte più bella che adesso solo lui può vedere.
Da quando se ne è andato dopo quella notte, mi sono sempre domandata se fossimo diventati qualcosa di più in futuro avendo più tempo, ma invece no. Niall dopo quella notte si svegliò come se nulla fosse successo. Forse per lui sarà stato solo sfogo, ma per me è stata la serata più bella della mia vita. Avevo il suo profumo addosso e le lenzuola profumavano di noi, non solo io o lui, ma noi.
Forse si è già dimenticato di me, forse dovrei farlo anche io, dovrei voltare davvero la pagina per una volta e finire questo dannato capitolo.
Magari fosse così facile. "
Niall e Micol si conoscono da quando avevano cinque anni, sono cresciuti insieme, ma cosa succederebbe se Niall decidesse di seguire il suo sogno?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Prologo.



Molto spesso mi chiedo come sia possibile porre fine a qualcosa che ti ha dato tutto ciò che desideravi per sedici anni: una famiglia, una casa.  Non capisco come sia finito tutto questo.

Cosa ho fatto di così male per meritarmi questo? 

"Micol!" Urla mia madre togliendomi le cuffie dalle orecchie e buttandole sul letto " Ti sei dimenticata di prendere Lucas a scuola." Dice seria squadrandomi. 

Lucas è il mio fratello di otto anni. Pensa di sapere tutto sul mondo ma in realtà non sa proprio niente. È più alto dei suoi coetanei e per questo a volta lo prendono in giro. Ha due occhi blu oceano e i capelli castano chiaro. È un bambino fin troppo allegro a volte, ma gli voglio bene lo stesso nonostante non glielo dimostri. 

"Scusa, mi sono dimenticata." Dico per poi recuperare le cuffie.

"Ovvio. Ultimamente scordi molte cose!" Dice alzando un po' la voce. Faccio spallucce ignorandola, sono stanca delle sue continue lamentele. 

"Senti, lo so che ormai lui se ne è andato okay? Ogni volta che ritorna qui ti senti male e lo noto, ma questo non deve portarti a rovinare la tua vita. " Dice accarezzandomi i capelli. Annuisco cercando di trattenere le lacrime.

"Se dovesse ritornare e chiedere di te, non gli dirò niente, okay?" Chiede e io scuoto il capo.

"Se dovesse arrivare a casa nostra, voglio vederlo e parlargli di persona. Non mandarlo via."Dico nel modo più normale possibile.

Mia madre annuisce un po' incerta e se ne va chiudendo la porta. Mi accascio su letto per poi versare qualche lacrima.
Non doveva andare per niente così.

***

"Micol scendi!" Urlava mia madre dal piano di sotto. Mi tolsi le cuffie e scesi giù in salotto dove la trovai insieme a Niall. Avevano entrambi un'espressione seria in volta e la cosa non mi piaceva per niente.
"È successo qualcosa di grave?" Chiesi preoccupata. Niall si avvicinò a me e mi strinse a sé in modo quasi protettivo.
Mia madre rimase dov'era, con le braccia conserte e lo sguardo quasi triste. Niall appoggiò la testa tra l'incavo del  mio collo.
"Niall mi preoccupi, mi dici cosa sta succedendo?" Chiesi sull'orlo di un attacco di panico. Niall si comportava così solo quando qualcosa non andava e non aveva il coraggio di dirmelo subito. Da piccolo mi regalava sempre un lecca lecca prima di dirmi delle brutte notizie, come " Domani andrò con la mia famiglia in montagna per una settimana" e io che piangevo perché non lo avrei visto per sette giorni, ma Niall mi prometteva sempre di mandarmi delle lettere, e così faceva.
"Bene, io vado a sistemare la cucina, Niall, portala in camera per dirglielo." Disse mia madre per poi andarsene. Niall mi prese la mano e mi portò in camera mia. Chiuse la porta a chiave e si sedette sul letto, mi fece segno di sedermi vicino a lui e così feci.
"Allora? Niall se è uno scherzo giuro che-" Dissi ma Niall mi interruppe. 
"Tra qualche giorno me ne dovrò andare." Disse in modo diretto, fissando il pavimento difronte a lui. 
" Cosa?" Dissi sperando di non aver capito bene.
"Tra qualche giorno me ne dovrò andare." Ripeté più lentamente. Spalancai gli occhi, incredula di ciò che disse.
"Mi stai prendendo in giro? Niall smettila ti prego." Dissi guardandolo.
"Pensi che se fosse un scherzo sarei così? Non ho dormito stanotte perché pensavo a te! Come avresti reagito e se fossi stato in grado di dirtelo senza piangere." Disse alzando la voce e guardandomi dritto negli occhi mentre la sua pelle diventata di un colorito rosso. Lo abbracciai e iniziai a piangere. 
"Perché te ne vai?" 
"Hai presente quando mi hai detto quella notte sull'albero che dovevo seguire i miei sogni?" Chiese e io annuì con il capo. "Bene, quella sera ci ho pensato tanto a quello che mi avevi detto, al fatto di fare ciò che io ritenevo giusto e non quello che gli si aspettavano da me. Ho riflettuto così tanto che quella sera la mia testa stava per esplodere sai? Finché ieri non ho preso una decisione." Mi prese le mani e le strinse delicatamente.
"Ho un provino per X Factor a Dicembre." Disse fissandomi le mani " E se dovessi passarlo, ti prego, dimenticami. Non voglio che tu soffra." 
"Sei serio?" Dissi e mi alzai. "Sei il mio migliore amico da una vita! Come posso dimenticare la persona più importante per me?" Niall alzò lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi mentre mi ritrovavo a un centimetro di distanza da lui. sentivo il suo respiro caldo sulla mia pancia. Iniziai a posare delicatamente la mia mano sui suoi capelli biondi tinti soffici. Niall chiuse gli occhi e mise le sue braccia intorno alla mia vita."
"Ti prego, non dimenticarmi." Gli sussurrai. Niall mi spinse verso di sé e finimmo distesi sul letto. Niall mi strinse di più e con una mano mi accarezzò i capelli. I nostri volti erano vicinissimi, potevo sentire il suo respiro caldo sul mio viso. Gli accarezzai una guancia  finché Niall non mi prese con entrambe le mani e fece incontrare le nostre labbra. Niall cambiò le posizioni e io finì sotto di lui. Si tolse la maglietta e mi aiuto nel togliere la mia. Mi riprese a baciare con foga, mordendomi il labbro inferiore e mi bacio lungo il collo marcandomi. " Per stasera" disse " Dimentichiamoci del resto. Tu stasera sei mia." Scese e mi baciò lungo il petto mentre lo tenevo stretto a me e gli accarezzavo i capelli.

E quella serata fu la migliore della mia vita. Forse l'unica che si poteva definire "viva", a differenza del resto della mia vita. 

 

*** 

Non ho mai amato gli addii, sono una delle cose che odio di più. Odio dover salutare qualcuno con tanto affetto sapendo che forse non lo rivedrò mai. 

Ecco perché in parte ho iniziato a a odiare quel biondino. Gli addii mi hanno sempre lasciato un vuoto dentro inspiegabile, ma lui non mi ha lasciato solo questo: si è portato con sé una parte di me, la parte più bella che adesso solo lui può vedere. 

Da quando se ne è andato dopo quella notte, mi sono sempre domandata se fossimo diventati qualcosa di più in futuro avendo più tempo, ma invece no. Niall dopo quella notte si svegliò come se nulla fosse successo. Forse per lui sarà stato solo sfogo, ma per me è stata la serata più bella della mia vita. Avevo il suo profumo addosso e le lenzuola profumavano di noi, non solo io o lui, ma noi.

Forse si è già dimenticato di me, forse dovrei farlo anche io, dovrei voltare davvero la pagina per una volta e finire questo dannato capitolo. 

Magari fosse così facile. 

***

"Niall due minuti e iniziamo!" Mi dice Paul sulla soglia della porta. Annuisco e riprendo a scrivere sul computer. 

È da ore che cero una risposta su Micol e non mi arrenderò finché non saprò qualcosa. 

"Maledizione." Impreco sussurrando. 

"Hey, che ti prende? Sono ore che stai chiuso qui e scrivi  al computer." Dice Liam, avvicinandosi per vedere cosa stessi facendo. Prese una sedia e la mise accanto a me per poi sedersi. 

"Mi vuoi spiegare o...?" Chiudo il computer e mi volto verso lui.

"Ti ricordi quando per il video di Story Of My Life abbiamo dovuto prendere delle nostre foto a cui eravamo affezionati no?" Dico e Liam annuisce. " Bene. Ti avevo mostrato delle mie foto di quando ero piccolo ed ero con una bambina, Micol, che sto cercando adesso perché la madre ha detto che dovrei scriverle. Sta male per colpa mia e pensa che io l'abbia dimenticata ma non è così." 

"Amico, da domani siamo in pausa, ti consiglio di andare direttamente da lei piuttosto che scriverle un misero messaggio." Mi consiglia Liam e annuisco.

"Mi accompagneresti?" Gli chiedo, Liam annuisce. 

"L'importante è che dopo che avrai risolto io possa andare a casa, il 28 è il compleanno di mia sorella." Dice grattandosi il dietro del collo imbarazzato. 

"Riuscirò a farle cambiare idea su di me prima del 28 vedrai." 

 

***

 

Heeey! Questa è una nuova storia che avevo iniziato a scrivere un anno fa ma che poi avevo lasciato incompleta per colpa dello studio. Comunque spero che questa storia vi piaccia. 

Micol è una ragazza insicura di sé e arriva a conclusione affrettata prima che le possa essere detto qualcosa, in fondo non è colpa sua se è diventata così. Non aggiungo altro altrimenti vi rovino il prossimo capitolo.

Niall per adesso non si è capito bene di che pasta sia fatto, ma lo vedremo nei prossimi capitoli. 

Alla prossima! xx

 
  
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