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Autore: Biceportinari03    17/07/2016    3 recensioni
Storia ispirata alla citazione "Pensavo fosse un demone a portarmi all'inferno, invece è stato l'agelo più bello" che ho preso da Tumblr.
Dal testo:
"Inghiotto a vuoto. Non so se sia davvero giusto porgli la domanda che ho in mente e che mi angoscia, anche perché non so se voglio sapere una risposta.
-Maestro... tu non potrai accampagnarmi fino alla fine di questo viaggio, vero?-
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dante Alighieri, Virgilio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho tantissimo sonno, sono completamente stremato. 

-Vuoi riposarti un po', Dante?- mi chiede il mio maestro.

Vorrei rispondergli di no, che sto bene, ma proprio non ci riesco.

-Si, grazie-

Ci accasciamo sulla terra ardente di quel posto orribile, un po' mi fa male alla schiena, ma in fondo mi piace. Mi ricorda quando io e i miei amici ci sdraiavamo in riva al fiume a guardare le stelle, a fantasticare sulle nostre vite future... mi ricordo di Guido che si lamentava quando arrivavano le nuvole dispettose a coprire il cielo... chissà cosa staranno facendo ora. Magari staranno scrivendo qualche nuova poesia.
Mi addormentai con questi pensieri in testa.




-Dante, svegliati!-

Mi sveglio di soprassalto.

-Hei, è finita adesso...-  cerca di consolarmi Virgilio, e mi stringe le mani. -Un incubo?-

Annuisco piano.

-Capisco... vuoi parlarne?-

-Ecco... non so...-

-Sei agitato, Dante. Cos' hai? Sai che con me puoi parlare.-

Siamo ancora sdraiati per terra, di fianco, ci guardiamo negli occhi.
 
Inghiotto a vuoto. Non so se sia davvero giusto porgli la domanda che ho in mente e che mi angoscia, anche perché non so se voglio davvero sapere una risposta.

-Maestro... tu non potrai accompagnarmi fino alla fine di questo viaggio, vero?-

Il suo volto si rabbuia, e avrei voluto non notare questo particolare, perché conferma tutti i miei dubbi.

Mi abbandonerà.

Non ci sarà sempre per me, come avevo ingenuamente sperato.

Ed è giusto così.

Io sono vivo, lui è un morto. Non avremo mai potuto stare insieme per sempre.

Eppure non voglio accettarlo. Proprio non ce la faccio.

-Senti, Dante... questo è vero, però pensaci... la tua guida sarà Beatrice... proprio così, la tua Beatrice, quella che hai desiderato per tanti anni...-

Comincio a sentire le lacrime che hanno voglia di uscire, che mi rigano il volto.

-Oh, Dante... no, ti prego, non piangere... io ci sarò sempre per te, sempre. Non importa se ci sarà tutta questa distanza da noi, io ci sarò... ti aiuterò sempre, te lo giuro. Te lo giuro... io sarò sempre vicino a te, anche se tu non mi vedrai.-

Mi diede un bacio sulla fronte e mi strinse forte a se, come se ora fosse lui ad aver paura di perdere me.

Che strano, però... ho sempre creduto che sarebbe stato un demone a portarmi all'Inferno. Invece è stato l'angelo più bello.

Nascondo la testa nel suo petto, non mi importa più niente del mondo, del viaggio, della mia Firenze, della mia famiglia, di Beatrice.
Ora per me c'è solo e soltanto lui.

Ora è questa la mia casa, per sempre fra le sue braccia.
  
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