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Autore: pandafiore    17/07/2016    2 recensioni
[Everlark]
Bread Heart, cioè un Cuore di Pane che i nostri amati Everlark infornano con tutto l'affetto del mondo, tra carezze fugaci e sorrisi malcelati.
Buona Lettura!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OneShot

 
Bread Heart



Mi bendi gli occhi e mi porti via, trascinandomi con il tuo peso, spingendomi dolcemente. Mi porti via, non so nemmeno dove, ma mi fido dei tuoi passi pesanti, incerti per la gamba che ti manca e che io stessa ti ho tolto. Mi fa male il cuore ripensare a quelle scene per l'ennesima volta, per questo tento di non farlo, mentre ridi felice, contagiando anche me. Mi basta ascoltarti, udire la tua risata ed ogni altro suono si annulla, mi sento leggera, felice; io, Ghiandaia Imitatrice che non sono altro, mi zittisco per recepire la tua risata e saperla poi, in seguito, riprodurla al meglio. Non ci sono mai riuscita. È vero, avevano ragione: sono una Ghiandaia Imitatrice, ma sono scarsissima.

Finalmente ti blocchi. Il profumo di un melo in fiore mi invade le narici e ne saggio con ingordigia il sapore e la dolcezza, misti al tuo profumo. Sorrido, tentando di sbrigliare il nodo di questa benda, ma le tue mani calde, bollenti, bloccano i miei polsi.
-Aspetta...- Sussurri al mio orecchio con la tua voce roca e carezzevole, bella quanto ingannevole.
Aspetto, dunque, fino a quando non mi fai entrare in un edificio e il profumo pungente di pane mi fa ridere; -Ma Peeta! Siamo in panificio!-
-Sì.- Percepisco il sorriso semplicemente nella tua voce, mentre mi togli la benda. -Siamo in panificio e faremo il pane, Kat!-
-Sei pazzo, non... non sono capace.- Sussurro, indietreggiando, ma tu mi catturi una mano con la tua.
-Dai, vieni...- Sorridi, e mi lascio condurre dalle tue movenze eleganti e gentili, morbide e delicate.
Butti non so quali ingredienti sul ripiano di marmo striato ed inizi ad impastare; ti fisso, ammaliata da gesti troppo perfetti per essere umani.
-Vuoi darmi una mano o ti ho portata qui per niente, amore?- Amore... ogni volta che mi chiami così, tracollo, e cedo, neanche fossi una ragazzina svenevole. E, nonostante non mi piaccia questo mio lato, non riesco a combatterlo ed ogni volta, come oggi, mi abbandono tra le tue braccia.
Mi raccogli le mani come fossero pennelli, e mi insegni a creare, ad immaginare. Grazie a te, modello la pasta come se non avessi fatto altro nella vita, e imparo ad usare le dita, a giocarci teneramente. Ora capisco cosa ci trovi di così bello nel fare il pane: puoi modellare le figure che hai nella mente senza la necessità di saper usare un pennello o dei colori; è come un gioco per bambini, ma noi non siamo mai stati davvero bambini, e questo gioco ci piace farlo ora.

Così, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo tra le mani una grande pagnotta a forma di cuore, che le tue dita con le mie hanno creato.
Alzo gli occhi e sento le mie guance imporporirsi, percependo il tuo fiato sul mio collo; mi volto appena in tua direzione, e raccogli dolcemente le mie labbra, lambendole in un bacio sicuro, caldo, perfetto. La tua mano scorre infarinata sul mio viso e chiudo gli occhi, abbandonandomi totalmente a te. Ormai mi fido, mi fido anche troppo.
Tra sguardi fugaci e carezze "casuali" inforniamo questo grosso cuore di pane.

Passi veloci e scomposti ci distraggono dal forno, e ci fanno voltare entrambi in loro direzione, con il cuore che palpita nel petto. Nemmeno il tempo di realizzare che sono entrati nella stanza, che mi si fionda addosso una bambina dai capelli d'inchiostro, mentre tu sei assalito da un batuffolo con le ciocche di grano. Ridono come matti, e gli racconti con amore che abbiamo fatto il pane; loro, tutti entusiasti, si mettono a giocare con i coloranti alimentari, imbrattandoci le facce. Mi stringi la mano, mentre ti fai truccare da principessa. Mi stringi la mano e ridi, incontrando i miei occhi con i tuoi, celesti, turchesi come il mare. "Ti amo." Mormori con il labbiale e arrossisco sorridente, tornando a concentrarmi su Daisy che mi sta facendo un macello sul viso. Questa ragazza sarà negata quanto me con il trucco...

Annunci che è arrivato il momento di sfornare il pane, e quando tiri fuori questo cuoricione panciuto, i bambini spalancano le loro boccucce di rose, sporche di qualche muffin al cioccolato rubato dal bancone e mangiato appiccicosamente.
Sorrido, e divido il cuore in quattro parti uguali, consegnandolo ai nostri figli in fibrillazione, e a te. Un pezzetto a testa - Ryan ci spalma sopra la cioccolata, perché è un lavandino senza fondo, quel bambino... - e ci gustiamo il nostro cuore di pane.

Mai del pane mi è parso più buono di questo, nemmeno quello che mi lanciasti quando stavo morendo di fame.
Forse perché c'è l'amore, nell'impasto?... O perché lo sto condividendo con le persone che amo?
Non lo so, ma di una cosa sono certa: che voi siete davvero le persone che amo di più.
   
 
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