Sei libero dalle catene dell'H.Y.D.R.A., ma per anni sei stato una macchina, un burattino nelle mani di crudeli assassini e hai paura di non ricordare più cosa significa avere dei sentimenti, cosa si prova a essere una persona: temi di ferire gli altri e così ti allontani da tutti — anche da chi, come Steve, ha rischiato tutto pur di riportarti indietro.

«Io sono l’amore della sua vita¹,» ti dice un giorno Natasha mentre vi allenate, con tono apparentemente neutro, ma velato di dolcezza, «ma tu sei il compagno della sua anima.²»

Possono due persone avere un rapporto più forte dell’amore, dell’amicizia e dello stesso richiamo del sangue?

Quando trovi Steve nella sua stanza, agisci seguendo l'istinto — e il cuore.
«Ma ti rendi conto che mi stai abbracciando?³» sussurra lui, commosso dal tuo gesto.
«Chiudi il becco, sono la tua persona.⁴»