Fumetti/Cartoni europei > Martin Mystère
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Autore: EvelynJaneWolfman    24/07/2016    3 recensioni
Sette prompt, sette giorni dedicati alla coppia MartinxDiana.
* * *
1stDay: Friendship (amicizia);
2ndDay: Embarassment (imbarazzo);
3rdDay: Engage (impegno);
4thDay: Love (amore -questa era ovvia, che genio sono-);
5thDay: Indestructible (indistruttibile);
6thDay: Naked (nudo o spoglio -dipende da chi vuole scrivere cosa-);
7thDay: Glory (gloria);
BonusDay: Feelings (Sentimenti).
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diana Lombard, Martin Mystère, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Engage (Impegno)
 
Una bambina bassa e paffutella percorse a gran velocità il vialetto del parco cittadino, rischiando quasi di investire il povero Martin che, tutto fiero, mostrava il suo bellissimo gelato al cioccolato appena comprato.
«Ehi!» Protestò, infatti, il bambino, fissando contrariato la piccola fuggitiva che poi riconobbe come Diana. Immediatamente le corse dietro, dimenticandosi subito del suo gelato, che cadde a terra ma non se ne curò, al momento gli interessava soltanto sapere il motivo dello strano comportamento dell’amica. La bambina, infatti, non sarebbe mai scappata in quel modo, rischiando di andare a sbattere contro qualcuno come era successo prima con lui. Qualcosa l’aveva di sicuro turbata. Che qualche bambino avesse fatto il prepotente con lei? In quel caso… il colpevole non l’avrebbe passata liscia. Solo lui poteva prendere in giro Diana, solo lui e nessun altro! Lui era il suo migliore amico e queste cose poteva farle… più o meno.
Finalmente, proprio quando le sue gambe erano sul punto di cedere, la bambina arrestò la sua fuga e si rannicchiò contro un albero, nascondendo il viso contro le gambe.
«Diana, tutto bene?» Chiese sempre più preoccupato la piccola peste bionda.
La bambina sussultò, alzando di scatto il viso verso di lui, mostrandogli così gli occhi rossi e le guance paffute bagnate di lacrime. «M… Martin?» Singhiozzò stupita la piccola.
«Qualcuno ti ha fatto male?» Continuò ad indagare il ragazzino. «Dimmi chi, ed io gli darò una lezione!» Esclamò fiero Martin, gonfiando il petto.
Diana distolse lo sguardo dall’amichetto e si mordicchiò il labbro, poi scosse la tessa e tornò a rannicchiarsi su se stessa.
«Ehi! Non è così che si tratta chi si preoccupa per te!» Protestò il piccolo biondo, offeso per essere stato ignorato.
«Lasciami sola, Martin.» Pregò la vocina ovattata della piccola.
«No, non fino a quando non ti deciderai a sputare il rospo.» S’intestardì l’altro, avvicinandosi alla bambina per sedersi accanto a lei. La sentì sbuffare contrariata e questo lo fece ridacchiare.
«Se ti dico tutto poi mi lascerai in pace?» Diana raddrizzò la schiena e cercò sostegno contro il tronco dell’albero, stando ben attenta a fissare il cielo attraverso le foglie che il viso dell’amico. «Ecco…» Iniziò, fermandosi subito dopo. «Io… mi sono dichiarata a Xavier» Rivelò tutto d’un fiato la bambina, sentendo subito dopo le guance andare a fuoco per l’imbarazzo.
«Cosa?!» Gridò sorpreso lui, sentendo arrivare la solita irritazione al solo sentire il nome del piccolo francese trasferitosi nella loro scuola solo due mesi prima. Tutte le bambine andavano matte per il suo accento e i modi da damerino che usava, cose che lo facevano vomitare. I veri uomini non si comportavano così, giusto? «È stato lui a farti piangere?»
Diana annuì, tirando su col naso. «Ha detto che ero troppo grassa e brutta per lui, poi è corso dagli altri bambini ed hanno iniziato tutti a prendersi gioco di me.»
«Quello stupido! Come ha osato dirti una cosa del genere? Appena lo vedo lo rimanderò da quel posto francese da cui proviene.» Il piccolo Martin strinse i pugni, immaginandosi quanta vergogna avesse provato la sua amica, che non solo era stata respinta con cattiveria, ma aveva anche dovuto sopportare la presa in giro dei loro perfidi compagni di classe. Si alzò in piedi e fissò il viso arrossato dall’imbarazzo e dal pianto dell’amica, poi le tese una mano per invitarla ad alzarsi. «Non pensare a quello stupido francesino, per me tu sei bella Diana. Sei bella perché nonostante io continui a tormentarti tu rimani lo stesso mia amica, sei bella perché hai un cuore grande e generoso e per tante altre cose. Xavier è solo un babbeo, come dice mio padre, e poi… tu avrai sempre me. Io ti starò sempre accanto.»
Di nuovo le lacrime percorsero le guance della bambina, stavolta però erano di commozione, felicità e gratitudine. «È una promessa?» Chiese, accettando la mano tesa precedentemente dall’amico.
«Di più.» Rispose con un sorriso il bambino. «È un impegno.»
 
-ANGOLINO DI EVLYN-
Seraaaa!!!
Ecco finalmente la terza shot, non mi soddisfa per nulla e confesso che alla fine avrei voluto mettere una parte su Martin e Diana, ormai grandi, che si ricordavano di quella promessa scambatasi da piccoli; ma purtroppo non mi è venuto nulla in testa (-.-).
Quindi spero che questa piccola OS sia stata ugualmente di vostro gradimento, io sono super contenta perché ho di nuovo un pc!!! ** Dopo tre anni di pene, posso di nuovo scrivere comodamente.
 
Okay, la smetto di sproloquiare, grazie per aver letto!!
Ci “leggiamo” alla prossima,
Evelyn!!!
  
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