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Autore: Euphemia    28/07/2016    3 recensioni
{ Nathanaël centric || onesided!nathanette || hints nathaurore || missing moments }
Un album da disegno e una matita: basta questo a illustrare la vita di Nathanaël. Solo cinque pagine.
[Dal testo]
"Nathanaël scuote la testa e cerca di liberare la mente dai problemi a scuola e a casa, mentre apre l'album da disegno e osserva il biancore della prima pagina. Si porta la matita sulle labbra e poi alza lo sguardo verso il cielo azzurro.
Azzurro come gli occhi di Marinette."
~•~
Omaggio al mio pg preferito della serie ♥
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nathanaël
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bleu Ciel 




Prima pagina

Nathanaël è seduto sotto uno degli alberi del parco vicino casa sua. Ci va quasi sempre, dopo la scuola, quando non c'è quasi nessuno, e si ferma lì prima di tornare a casa e chiudersi nella sua stanza. Il frusciare delle foglie, il canto di qualche passerotto e il ronzio delle api sono i suoni che preferisce - che lo fanno sentire a suo agio, insieme alla brezza primaverile che gli scompiglia i capelli e gli accarezza il viso. 
Ha comprato un nuovo album da disegno e non vede l'ora di usarlo: la sua mano freme quando cerca la matita in mezzo ai quaderni e ai libri nella borsa e, quando la trova, l'afferra con decisione. La copertina dell'album è nera e lucida; per un attimo considera l'idea di attaccarvi sopra un adesivo - magari quello di una delle band che ascolta -, ma poi ripensa all'eccessiva curiosità dei suoi compagni di classe e al loro vizio di ficcare il naso ovunque, e un quaderno troppo vistoso potrebbe attirare l'attenzione di molti. Il solo pensiero di uno come Kim che guarda i suoi disegni lo fa rabbrividire. 
Nathanaël scuote la testa e cerca di liberare la mente dai problemi a scuola e a casa, mentre apre l'album da disegno e osserva il biancore della prima pagina. Si porta la matita sulle labbra e poi alza lo sguardo verso il cielo azzurro.
Azzurro come gli occhi di Marinette. 
Quel pensiero è così improvviso che Nathanaël sussulta, guardandosi nervosamente attorno, come se qualcuno possa averlo sentito. Ha imparato che l'ispirazione per i suoi disegni viene da sé, dall'ambiente che lo circonda, che la sua mente mischia insieme alla fantasia, ma di certo non si aspettava che la prima immagine che gli venisse alla mente fosse la sua compagna di classe. In effetti, è da un po' che Nathanaël pensa spesso a lei; quando lo fa, sente una piacevole sensazione al petto. Marinette è simpatica, allegra e disponibile nei confronti di tutti - e questo lui ha avuto modo di osservarlo in moltissime occasioni.
È difficile da ammettere, ma crede di avere una cotta per lei - cosa che da una parte lo terrorizza, perché se lei lo sapesse sarebbe molto imbarazzante. Non ci parla spesso; anzi, Nathanaël non parla spesso con nessuno, ma gli piacerebbe provare ad esserle un po' più vicino, anche se, quando per caso Marinette si trova affianco a lui, sente le mani sudare e il cuore esplodere e le guance infiammarsi e ha sempre paura che lei possa accorgersi del rossore sul suo viso. 
A volte, Nathanaël vorrebbe difenderla dalle ingiustizie di Chloé - una vera arpia, secondo lui -, ma non ha mai il coraggio di alzare la voce o di mettersi in mostra - non gli piace essere al centro dell'attenzione, ed è anche per questo motivo che ha scelto l'ultimo banco in fondo alla classe. Molto spesso gli piacerebbe che il suo carattere fosse diverso - gli piacerebbe non essere così introverso nei confronti degli altri. Vorrebbe essere come Ladybug e Chat Noir: un supereroe. Uno di quelli coraggiosi, che salvano il prossimo senza avere paura di farsi vedere da tutti; uno di quelli capaci di mettersi dalla parte di una ragazza carina e gentile come Marinette.
Forse, potrebbe provare a disegnare Marinette. Potrebbe inaugurare quel suo nuovo album da disegno con il bel sorriso della sua compagna di classe, oppure potrebbe inventare una storia in cui lui può finalmente salvarla: se non può farlo nella realtà, almeno potrebbe farlo nei suoi sogni.
E così, dopo essersi guardato ancora una volta intorno, nel caso in cui qualche compagno di classe sia nei dintorni, posa la mina sul foglio e comincia a disegnare.


Seconda pagina 

Le lezioni di scienze sono così noiose, per Nathanaël: onestamente, lui non sopporta nemmeno l'insegnante. È una donna cinica e nemmeno si rende conto della sua eccessiva severità, quando, per esempio, manda i suoi compagni in presidenza per motivazioni futili e stupide. 
Per fortuna, lui non c'è mai andato, in presidenza. Per Nathanaël sarebbe troppo imbarazzante essere sgridato davanti a tutta la classe e avere gli occhi dei suoi compagni - e di Marinette - puntati addosso, ed è per questo motivo che lui se ne sta sempre buono, all'ultimo banco in fondo alla classe, a farsi i fatti i suoi. Non ha nemmeno un compagno con cui chiacchierare, perché il primo giorno di scuola ha deciso di sedersi da solo. 
Mentre l'insegnante continua a spiegare cose per lui incomprensibili - scienze è sempre stato il suo punto debole -, Nathanael gira lo sguardo verso la sua cartella e intravede la copertina nera del suo album da disegno. All'improvviso viene preso dal bisogno di disegnare e di dar sfogo alla sua creatività; d'altronde, quella talpa della sua insegnante, lì in fondo, non potrebbe mai riuscire a vederlo. 
Senza dare troppo nell'occhio, Nathanaël estrae l'album dalla borsa e lo apre. La sua mano aveva già, inconsapevolmente, afferrato la matita. 


Terza pagina

Anche oggi Nathanaël vuole disegnare durante la lezione di scienze. Non sono in classe, ma in laboratorio: lui è sempre lì, all'ultimo banco. Se l'altro giorno la professoressa non l'ha beccato, forse non lo beccherà nemmeno questa volta.
Oggi Nathanaël ha intenzione di disegnare la terza pagina del suo piccolo fumetto: Marinette era già stata attaccata da Lady Wi-Fi e da Climatika e lui, nei panni di un supereroe, era riuscito a salvarla. Finalmente, Nathanaël può disegnare l'abbraccio tra lui e Marinette e il lieto fine alla loro storia d'amore. 
Quando finisce l'ultimo pannello, Nathanaël non può evitare di sorridere. Gli è uscito bene, e poi quelle parole pronunciate da Marinette nelle sue fantasie sono così belle che quasi gli sembra di viverle nella realtà. 
Forse è quel sorriso ad attirare l'attenzione dell'insegnante, ma Nathanaël non se ne accorge, immerso nei suoi sogni. È il rumore della carta che si strappa a riportarlo con i piedi per terra. 
È così che il peggiore dei suoi incubi diventa realtà. Ed è così che comincia ad odiare Chloé Bourgeois ancora di più. 


Quarta pagina

Nathanaël non ricorda molto, di quanto è accaduto diversi giorni prima. Solo oggi ha deciso di riaprire il suo album da disegno - quello che non aveva più la pagina strappata dall'insegnante, dove aveva disegnato la storia tra lui e Marinette. 
Il pensiero di Marinette gli fa venire il voltastomaco, adesso. Anche lei è infida, proprio come Chloé - anzi, forse è peggio di lei, perché per lo meno Chloé non è una voltafaccia. Marinette non ha occhi che per Adrien - se n'era accorto sin dall'inizio, anche se, quando aveva una cotta per lei, aveva fatto finta di non vederlo - e del resto del mondo non le importa. Nemmeno se un suo compagno di classe viene messo alla berlina davanti a tutti da Chloé - e per di più proprio per una cotta nei suoi confronti. 
Ladybug e Chat Noir sono stati gentili con lui, quando si è ritrovato per terra con una matita in mano, in una stanza che lui non aveva mai visto prima. Lo hanno riaccompagnato a casa. 
Nathanaël ammira molto Ladybug: è coraggiosa, onesta e in gamba. Gli piacerebbe essere come lei - ha sempre voluto essere un supereroe, non un supercattivo. Si vergogna di essere stato tanto debole da farsi prendere da desideri di vendetta nei confronti di una ragazzina immatura che non sa far altro che lamentarsi, schernire gli altri e vantarsi. Non ne valeva neanche la pena. 
Ha marcato una grossa "X" su tutte le prime pagine dell'album e sulla quarta ha appiccicato con lo scotch un disegno colorato di Ladybug. Ormai, lei è diventata la sua eroina preferita. 
Una gocciolina di piogga cade sul margine del foglio, e subito Nathanaël, colto di sprovvista, si accinge ad asciugarlo e alza lo sguardo verso il cielo grigio. 
Si era seduto sulla panchina del parco, questa volta, al ritorno da scuola, ed era stato preso così tanto dal disegno di Ladybug che non si è accorto delle nuvole gremite di pioggia che adesso minacciano di inzuppare d'acqua lui e il suo amato blocchetto. Non ha un ombrello con sé e nemmeno un impermeabile - e si sente un imbecille, perché si era dimenticato, quella mattina, di guardare le previsioni del tempo. 
"Ma quella è Ladybug?" 
Quella voce viene seguita da un forte tuono e Nathanaël viene doppiamente - e nuovamente - colto di sorpresa, tanto che non riesce a trattenere un sussulto delle corde vocali. D'istinto, chiude di botto l'album da disegno, dimenticandosi di aver cura che le pagine non si pieghino. 
Di fronte a lui, una ragazza alta con i codini lo osserva. Indossa un vestito azzurro e in mano tiene un ombrello dello stesso colore. 
Nathanael l'ha già vista da qualche parte, ma non ricorda dove. Il rumore della pioggia riempie quegli istanti di silenzio. 
"S-Sì" 
Abbassa lo sguardo, incapace di aggiungere altro; è consapevole del fatto che quella ragazza lo sta ancora guardando, mentre i suoi capelli rossi cominciano a imperlarsi di gocce d'acqua. È probabile che creda che sia un idiota che si è dimenticato di portare un ombrello, pensa. Vorrebbe che se ne andasse e lo lasciasse da solo. 
"Disegni bene, sai? A Ladybug piacerebbe" 
Nathanaël è colpito da quelle parole gentili, dette da una che, poi, per certi versi gli ricorda Chloé - forse per i capelli biondi. Rialza gli occhi verso di lei, ma quando si rende conto di aver probabilmente fatto una faccia incredula li riabbassa subito verso le sue ginocchia e stringe a sé l'album. 
"Grazie" sussurra, schiarendosi prima la voce.
Si aspetta che se ne vada, dopo quella breve conversazione, ma la ragazza non si smuove di un millimetro. Nathanaël le lancia un'occhiata per capire cosa stia facendo ancora lì, mentre lui viene infradiciato dalle sempre più copiose gocce di pioggia: il suo sguardo è puntato in direzione della Tour Eiffel. 
"Ladybug è fantastica e si preoccupa non solo delle persone in questa città, ma anche dei cattivi. Io lo so perché mi ha salvata quando sono diventata un supercattivo." 
Non è tanto l'acutezza della sua voce a farlo sussultare per l'ennesima volta quanto ciò che ha detto. Nathanaël la guarda ancora e si sofferma sui codini che le ricadono sulle spalle: forse adesso la riconosce.
Climatika?
"Anche io" 
Quelle parole escono naturali dalle labbra di Nathanaël e la ragazza, stavolta sorpresa, si volta subito a guardarlo. Rimangono in silenzio per un altro po', finché lei non allunga il braccio e gli porge l'ombrello. 
"Se rimani sotto la pioggia il tuo disegno di Ladybug si bagnerà" dice con fare imperioso. 
Non aggiunge altro, ma Nathanaël accetta volentieri l'invito - anche perché, con la pioggia, i suoi capelli tendono ad arricciarsi ed è una cosa che odia - e si alza dalla panchina, proteggendo l'album sotto la sua giacca. 
"Com'è che ti chiami?" chiede la ragazza, alzando un sopracciglio. 
"Nathanaël"
"Aurore" 
Nathanaël le stringe la mano e la guarda un po' meglio: in effetti, non assomiglia per niente a Chloé. Neanche lontanamente.


Quinta pagina

Il sole risplende alto nel cielo - finalmente; Nathanaël non ne poteva più, di tutta quella pioggia. Era dal giorno in cui aveva comprato il blocco da disegno con la copertina nera che non si sedeva sotto il suo albero preferito: ha la schiena appoggiata al tronco e la matita in mano. 
L'album è aperto sulle sue ginocchia e la quinta pagina bianca lo guarda impaziente di essere abbellita con un suo disegno. Come sempre, si libera la mente da ogni pensiero e da ogni ansia e si porta la matita alla bocca, osservando la natura che lo circonda in cerca di ispirazione.
I raggi del sole illuminano ogni cosa: i fiori cominciano a sbocciare. C'è un gruppo di gigli, poco distanti da lui, che non vedono l'ora di mostrare al mondo la loro purezza e il loro candore. 
Il verde è il colore predominante - il prato, le foglie, gli steli dei papaveri -, ma gli occhi di Nathanaël si sentono attratti da qualcos'altro, e inevitabilmente si ritrovano a osservare la limpidezza del cielo azzurro.
Azzurro come gli occhi di Aurore. 









Visualizza l'immagine a schermo interoNote dell'autrice
È la prima volta che scrivo sul fandom di Miraculous; ho letto una o due ff su Papillon (che è il mio secondo pg preferito dopo Nath), ma su Nathanaël non ho trovato niente. E quindi mi sono detta: perché non scrivo io qualcosa su di lui? 
Mi è dispiaciuto un po' perché non l'hanno approfondito tantissimo, per lo meno nella prima stagione. Insomma, viene presentato in un episodio in croce e parla solo in un altro (da Evillustrator compare in due episodi e fine), poi fa diversi cameo e basta. Ho capito che è un asociale (come me eheh), però-- :c Spero che nelle prossime stagioni possa passare ad avere un ruolo meno marginale! 
Comunque! Ho cercato di essere fedele all'episodio "The Evillustrator", per quanto riguarda la "terza pagina". Non mi è piaciuto affatto come Marinette abbia usato i sentimenti di Nathanaël per incastrarlo; cioè, ho capito che l'ha fatto principalmente per farlo tornare normale, ma ho avuto l'impressione che volesse semplicemente "sconfiggerlo", non so se mi spiego. Boh, l'ho trovata eccessivamente egoista, non le importa niente se non di Adrien e non viene assolutamente toccata dal fatto che Nathan ha una cotta per lei. Questo non significa che non mi piaccia, anzi: Marinette a me piace molto proprio perché è un personaggio più realistico, però che diamine, c'è un limite al menefreghismo-
(Sono di parte e difenderei Nath a tutti i costi skst) (È anche per questo motivo che io Marinette, in un eventuale Hogwarts AU, la vedo troppo bene nei Serpeverde - è disposta a fare di tutto per Adrien e per la sua cotta, gli ruba persino il cellulare in un episodio!) 
Per quanto riguarda il crackpairing dopo: vogliatemi pure male, ma io Nathanaël lo vedo troppo bene con Aurore - un altro pg che mi piacerebbe approfondissero di più. Secondo me starebbero bene insieme, anche per quanto riguarda i loro caratteri: Nath è introverso e avrebbe bisogno di una ragazza più estroversa - e chi meglio di Aurore? (Lila no grazie- e neanche Chloé che è stata cattivissima con lui) (vbb ma Chloé è cattiva con tutti) (la amo <3) Poi su internet ci hanno fatto una marea di fanart - non sono l'unica che ci ha pensato! cc 
Pongo fine a queste chilometriche note e vi ringrazio per aver letto fin qui! 
A presto!
Euphemia >.^

  
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