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Autore: TIZKI    30/07/2016    1 recensioni
Questa è la prima confessione di una serie che hanno come filo conduttore il delitto. Le confessioni sono frutto esclusivo dell’immaginazione; nulla di tutto ciò che leggerai è successo veramente: la realtà è di gran lunga più bieca, ma molto, molto meno interessante…
Se hai paura, se non te la senti, se pensi di non riuscirci: fermati qui, non oltrepassare questa linea.
La donna protagonista della prima confessione vive in una famiglia numerosa. La convivenza con un agglomerato di esseri umani farà scaturire nella mente, che esimi luminari potrebbero definire disturbata, reazioni lucide, di una lapalissiana evidenza.
La mente a volte spazia in ambiti che possono essere particolarmente pericolosi, essa trasforma le visioni oniriche in realtà e viceversa.
Non stupirti se troverai in questa confessione e nelle prossime situazioni talmente assurde ed incredibili da riservare loro la condizione di irrazionalità; esse saranno sempre lì ad attenderti: loro non hanno fretta.
Genere: Dark, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sentite le campane? Bastardi!!! Mi hanno messa qua perché sono bastardi. Odio le campane, odio i preti, odio le suore e tutto il loro seguito. Allora cosa hanno pensato di fare? Eh? Mi hanno buttato in questa topaia dove le campane suonano ogni mezzora. Mi hanno schiaffato in mezzo ai matti perché dicono che io sia pazza. Bastardi!!! Bisogna ammazzarli tutti: preti, suore e quelli che stanno con loro. Sono in mezzo ai matti, quelli veri; quelli che ti guardano storto, sorridono, sbavano e si cagano addosso. Qui, in questa fogna, almeno il polline non entra. Noi appestati ci mettono in stanze isolate e così il polline fatica ad arrivare. Sono allergica a quello schifo di polline; mi si gonfiano gli occhi che sembro un pallone e la pelle si riempie di puntini rossi. Mi gratto, starnutisco e mi viene la febbre se solo quella merda mi si insinua nelle narici. È l’unico sollievo che ho in questo letamaio. Faccio del bene a tutta l’umanità e loro mi hanno buttato qui. I preti bisogna sterminarli: morti loro tutte le sofferenze finiranno. Pochi, troppo pochi ne ho ammazzati. Loro e il loro Creatore. Ecco, un'altra cogliona che si prende a schiaffi con quella troia della sorvegliante. Puttana, come se le danno. Sei proprio una cogliona, quella prima ti riempie di botte, poi ti spedisce in cella con due chili di psicofarmacI nelle vene: cogliona. Pollini di merda. Piante del cazzo, fiori che invadono il mondo di polline. Alcuni giorni mi si gonfia la gola che devono portarmi in infermeria: pollini di merda e preti del cazzo. Non respiravo e dovevo attaccarmi a quelle macchinette per respirare e quei preti invece potevano girare tranquilli, fare quello che volevano; loro e le loro compari suore; di quelle ne ho ammazzate solo tre. Loro pregano, continuano a pregare; passano tutto il giorno a pregare e io intanto muoio soffocata dal polline. Dovete morire tutti, bisogna sterminarvi tutti. Cosa cazzo continuate a pregare? Non vedete che peggiorate la situazione? Voi lo adorate pure quello là: voi e il vostro seguito. Mi si strappa l’anima a furia di tossire e quelli pregano. Lo esaltano, si prostrano, gli sono devoti. Siete dei pazzi, siete insensibili e menefreghisti; voi adorate chi ha creato questo schifo di polline e intanto io muoio.
   
 
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