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Autore: Signorina Granger    01/08/2016    5 recensioni
Sequel di 'History' - Raccolta di One Shot dedicate ai protagonisti e ambientate dopo l'Epilogo -
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abraxas Malfoy, Maghi fanfiction interattive
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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1# Genitori 


La porta era socchiusa e Abraxas l’aprì leggermente, scorgendo la figura di Imogen seduta su una sedia accanto alla culla. 

Il cielo ormai era variopinto di una tetra sfumatura di grigio scuro, segno che la sera era arrivata e che ben presto il buio avrebbe avvolto la campagna inglese e Malfoy Manor con lei. 

Abraxas si avvicinò silenziosamente alla moglie, che gli dava le spalle e sembrava non essersi accorta della sua presenza mentre dondolava distrattamente e lentamente la culla con una mano, gli occhi posati non sul bambino che ci dormiva dentro ma sul vetro della finestra, segno che stava pensando ad altro. 


“Imogen...”    La mano di Abraxas le sfiorò la spalla, fermandosi accanto a lei e osservandole il volto impassibile. 

La donna non si scompose minimamente sentendosi chiamare... Anzi, forse nemmeno lo sentì. 
Abraxas esitò per un attimo prima di chiamarla nuovamente, implorandola mentalmente di guardarlo. 

“Parla piano... Sta dormendo.”        Gli occhi grigi di Abaraxs saettarono sulla culla, osservando per un momento il bambino dai capelli chiarissimi che dormiva placidamente, gli occhi chiusi e il visetto rilassato.

Beato lui, che non aveva alcuna preoccupazione... Beato il piccolo Lucius, che non poteva rendersi conto di cosa processerò i suoi genitori. 


Abraxas tacque per un attimo prima di posare nuovamente gli occhi su sua moglie, sospirando prima di prendere una sedia e metterla accanto a lei, sedendosi senza staccarle gli occhi di dosso. 


“Imogen, ti prego. Guardami.” 


Imogen Selwyn però non accennò a muovere la testa, tenendo gli occhi chiari fissi sul vetro mentre continuava a dondolare lentamente la culla del figlio in un gesto quasi automatico.

Abraxas si sporse, prendendole delicatamente il polso per fermarne il movimento. Imogen non si oppose e non disse nulla nemmeno quando le dita del marito si posarono sul suo mento, costringendola a voltarsi verso di lui.


Gli occhi di Imogen Selwyn erano sempre stati quasi come un’ancora per Abraxas: li aveva adorati fin dal primo momento, perdendocisi dentro più di una volta in tutti quegli anni. 
Gli occhi di Imogen erano azzurrissimi, limpidi e sinceri. 

Ma quella sera non erano le iridi a cui era abituati, erano diverse...    Quasi non riconobbe gli occhi di sua moglie trovandoli vitrei ed inespressivi.

Avrebbe preferito vederli lucidi o arrossato dal pianto piuttosto che trovarci dentro solo distacco...

“Imogen, mi dispiace tanto... Succede, purtroppo.” 


Lei annuì debolmente con il capo senza ancora dire nulla, facendolo sospirare:

“Ti prego, non fare così... Non lo sopporto, non posso vederti così. Piangi, urla, picchiami, fai quello che vuoi... Ma non guardarmi così Imogen, ti prego.” 

Le mani di Abraxas si spostarono sul volto della moglie, guardandola quasi implorante. 

Non lo guardava in faccia da quella mattina, non veramente... E nemmeno gli aveva più rivolto la parola da quando il medico se n'era andato. 
Il sorriso della sera prima sembrava solo un lontano ricordo in quel momento.

Imogen tenne gli occhi sul marito per un momento prima di sporgersi verso di lui, lasciandosi abbracciare. 

Non l'aveva ancora vista piangere e forse era questo che turbava Abraxas Malfoy... E sapeva che non sarebbe andato a dormire finché lei non si sarebbe sfogata davvero.


Imogen appoggiò il capo sulla spalla di Abraxas, chiudendo gli occhi mentre le lacrime cominciavano finalmente a scorrerle lungo il viso pallido. 
Abraxas non si mosse, accarezzandole i lunghi capelli scuri e tenendo gli occhi sulla culla dove Lucius dormiva, ignaro di quanto stesse accadendo proprio nella sua camera.


“Andrà tutto bene Imogen... Te lo prometto. Non importa, ti amo lo stesso... Ho te e Lucius, non mi importa del resto.”

Imogen piangeva in silenzio, aggrappandosi alle spalle di Abraxas e trattenendo a stento i singhiozzi.

L'uomo non parlava per rincuorarla, pensava davvero le parole che aveva detto... Certo, faceva male, ma la cosa più importante era che lei stesse bene.

Forse Imogen non la pensava così, ma poteva sperare che un giorno avrebbe cambiato idea. 

“Adesso dici così, ma prima o poi ti importerà...”   Imogen si asciugò le guance umide, parlando con voce rotta mentre Abraxas le sorrideva come se fosse una bambina che ha detto una stupidaggine, prendendole il volto tra le mani e baciandola a stampo sulle labbra:

“No Imogen... Va bene così, davvero. Io sono figlio unico e non sono cresciuto poi tanto male, se sei riuscita ad innamorarmi di me. Staremo bene lo stesso, te l’assicuro. Non voglio altro figli, voglio che la persona che amo di più stia bene. Nient’altro.” 


Imogen non disse altro, appoggiandosi a lui e sperando che il marito pensasse davvero quello che stava dicendo. 

Nemmeno Abraxas parlò più, mentre nella sua testa il ricordo del sangue sparso sulle lenzuola era ancora perfettamente vivido. 

Gli sarebbe piaciuto avere altri figli, ma evidentemente le cose non dovevano andare così... E andava bene, se ciò voleva dire che non avrebbe perso sua moglie.















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Angolo Autrice:

Buongiorno! Eccomi di prima mattina con una OS non propriamente allegra... *evita un pomodoro che le hanno lanciato*

Scusate ma non posso scrivere sempre stile fiorellini, cuoricini e Peace & Love...   Spero che comunque vi sia piaciuta, ho deciso di dedicare la prima ad Abraxas visto che è il primo personaggio che avete incontrato leggendo la storia.

Ho deciso di scrivere le OS seguendo lo stile della Big Damn Table, ossia scegliere una parola che deve essere il focus del capitolo. 

Giusto per spoilerare, la parola della prossima OS è “Famiglia”... Ma non vi anticipo su chi sarà incentrato il capitolo, dovrete aspettare. 

Ci vediamo domani, ditemi che ne pensate! 


Signorina Granger

   
 
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