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Autore: Ragdoll_Cat    01/08/2016    3 recensioni
Un rubinetto che gocciola, una notizia inaspettata che potrebbe portare ad una svolta importante.
Dal testo:
[...]
Plick.
Plick.
Plick.
Era un rumore alquanto fastidioso, perciò decise di intervenire.

Piccola one-shot che vede protagonisti Steven e Selene, pubblicata per festeggiare il “compleanno” di Certe cose non cambiano mai e per ringraziare tutte le mie lettrici e i miei lettori.
[Stelene][What if]
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Steven infilò la chiave nella serratura e aprì la porta.
L'appartamento era in ordine e pulito, come sempre e come sempre vi era un'atmosfera di casa; la temperatura interna poi contrastava piacevolmente con l'aria autunnale e frizzante di fine ottobre. 
Sorridendo appoggiò il casco sul mobile dell'ingresso e lasciò cadere a terra il borsone. 
Da quando si era trasferito in pianta stabile all'Avengers Tower, aveva svuotato completamente il suo appartamento di Washington e lo aveva messo in vendita. Selene quindi gli aveva dato una copia delle sue chiavi da usare “in caso d'emergenza”. Ora, sapeva benissimo che andare dalla sua ragazza ogni volta che ne aveva l'occasione non poteva essere catalogata come emergenza, ma lei gli mancava tanto.
 
-Selene?- la chiamò, ma non ottenne risposta, evidentemente non era ancora tornata.
 
Si diresse in cucina e prese una birra (Selene ne teneva qualcuna per gli ospiti) dal frigo e ne bevve un lungo sorso. 
Notò in quel momento che il rubinetto gocciolava.
 
Plick. 
Plick.
Plick.
 
Era un rumore alquanto fastidioso, perciò decise di intervenire. 
Aprì le antine del mobile sottostante al lavandino e trovò una piccola scatola degli attrezzi.
Non era molto fornita, ma riuscì a trovare un paio di pinze e delle guarnizioni. 
Il rubinetto era piuttosto vecchio e quindi fece molta attenzione, in quanto non voleva rischiare di romperlo inutilmente. 
La tensione per la buona riuscita del lavoro era sufficiente a farlo sudare copiosamente, tant'è che si liberò della felpa e della t-shirt, rimanendo così in canottiera.
Nel giro di pochi minuti aveva finito, ma per scrupolo controllò anche la rubinetteria del bagno.
Mentre si trovava in quella stanza udì la porta d'ingresso aprirsi e la voce di Selene che lo chiamava.
 
-Sono qui!- le rispose, uscendo dal bagno, pulendosi nel contempo le mani su di uno straccio.
 
-Ciao!- lo salutò lei, dandogli un bacio a stampo -Cosa stavi facendo?-
 
-Il rubinetto in cucina perdeva, l'ho sistemato e ormai ho controllato anche il resto.-
 
-Ti intendi anche di idraulica? C'è qualcosa che tu non sappia fare?-
 
-Sicuramente... ma cosa c'è? Hai l'aria abbattuta- le domandò osservandola con attenzione.
 
-È così evidente?-
 
-Per me sì- le rispose, mentre si accomodavano sul divano.
 
-Buffo che tu abbia aggiustato il rubinetto proprio oggi. 
Mentre salivo ho dato una scorsa alla posta e ho scoperto che il precedente proprietario ha venduto lo stabile e quello nuovo lo vuole riqualificare, trasformandolo in un condominio di lusso. 
Tempo tre mesi e sarò senza casa.-
 
Una singola lacrima sgorgò dall'occhio destro di Selene, che scosse la testa.
 
-È solo un appartamento, perdio! Posso permettermi di affittarne un altro, non so perché la notizia mi abbia sconvolto tanto.
Non rimarrò all'addiaccio sotto le feste, ho tutto il tempo necessario per scovare un nuovo posto, non è male eh?- continuò Selene, tentando di buttarla sul ridere.
 
Ma Steven aveva capito, quell'appartamento significava molto per Selene, perché lì c'era una parte della loro storia.
Per questo le disse: -Non preoccuparti...
Hai tempo per cercare un altro appartamento e se per Natale non avrai trovato niente, dopotutto rimane la Torre, no?-
Ecco un altro luogo che apparteneva a loro due.
 
-Dovrei mettere i libri in un deposito, gli appartamenti per gli ospiti sono minuscoli...- rifletté lei, quasi parlando fra sé e sé.
 
-Appartamenti degli ospiti? No, io mi stavo riferendo al mio di appartamento. È grande, c'è parecchio spazio e...-
 
-Aspetta un momento, Steven...
Mi stai proponendo di vivere insieme?-
 
Steven passò una mano fra i capelli e tentennò leggermente prima di annuire brevemente.
 
-Lo so che il tuo lavoro è qui, ma...-
 
-Potrei lavorare presso la NYU? È questo che stavi per suggerire?-
 
Steven annuì una volta di più.
 
-È un grande passo Steven. Non posso decidere subito.-
 
-Prenditi tutto il tempo che ti serve; io non andrò da nessuna parte.-
 
-Lo so- Selene parve accorgersi solo in quel momento che Steven era senza maglietta -E questo abbigliamento? È forse una tecnica per convincermi? Una sorta di anticipazione di quello che potrei vedere ogni giorno?- gli domandò inarcando le sopracciglia con fare interrogativo.
 
-Vedila come vuoi...-
 
-Di certo è un ottimo incentivo...-
 
-E non è l'unico- replicò lui, avvicinandosi.
 
-Ah, no?-
 
-Potrei portarti la colazione a letto tutte le mattine...- le sussurrò all'orecchio, prima di baciarle un lato del collo -e alla sera ascolterei i resoconti della tua giornata, mentre ti preparo la cena...-
 
-Cucineresti per me? E poi cos'altro?- gli chiese sorridendo, mentre piacevoli brividi le percorrevano la schiena.
 
-Questo...- le disse mentre cercava e trovava la sua bocca.
 
I baci di Steven erano sempre fortemente destabilizzanti per Selene; dolci e passionali allo stesso tempo, le impedivano di pensare con lucidità, in quanto tutta la sua attenzione era riservata a quelle morbide labbra, troppo invitanti per non essere leggermente morsicate.
 
Steven l'attirò verso di sé, afferrandola per i fianchi e mentre continuavano a baciarsi, la sollevò dal divano per portarla in camera e adagiarla delicatamente sul letto.
 
Iniziò a sbottonarle la camicetta, indugiando ad ogni bottone, lasciando ogni volta sulla sua pelle appena scoperta un lievissimo bacio.
 
-Sei bellissima...- le sussurrò, pienamente consapevole dell'effetto che quelle parole avrebbero avuto su Selene.
 
Infatti lei arrossì immediatamente, perché non si era ancora abituata a questi complimenti spontanei e veritieri, e Steven sperava che non lo facesse mai, perché vederla arrossire era una cosa che gli piaceva moltissimo.
 
-Da che pulpito...- gli rispose tra il serio e il faceto, sorridendo e fissandolo negli occhi.
 
Questa volta furono le guance di Steven ad infiammarsi, perché nemmeno lui era abituato a tali apprezzamenti.
 
-Ti amo...- le disse ad un soffio dalle labbra, prima di baciarla con passione.
 
Poi tutto divenne frenetico, le mani di lei un attimo prima erano sulla sua cintura, e in quello successivo erano impegnate a sfilargli i jeans. La canottiera finì a terra in pochissimo tempo, accanto alla gonna di Selene.
 
Le dita di Selene percorrevano la linea degli addominali, per poi risalire lungo la schiena dove i muscoli erano tesi e pronti per una sessione di allentamento diversa da quelle a cui Steven si sottoponeva quotidianamente, infinitamente più divertente ma non per questo meno stancante.
 
Il materasso cigolava e gemeva sotto di loro, mentre diventavano una cosa sola.
 
Più tardi, mentre riprendevano fiato, Selene disse: -Direi che sai esporre in modo efficace le tue motivazioni, Steven...-
 
Il diretto interessato provò a mettersi leggermente più comodo, ma il letto di Selene era troppo stretto per lui ed infatti rovinò a terra, atterrando per fortuna sul morbido tappeto.
 
-Steven? Tutto bene?- lo interrogò, ridendo a crepapelle.
 
Lui non le rispose, ma si limitò ad afferrare le lenzuola in modo tale da trascinare a terra anche lei.
 
-A meraviglia!- le disse prima di baciarla.
 
-Ora non voglio dire che accetto, ma almeno il tuo letto è più grande del mio, questo te lo concedo.-
 
-Ora non voglio importi niente, ma se ti trasferirai da me, ne comprerò uno ancora più grande.-
 
-Secondo te noi funzioneremo? Oppure potrebbe rivelarsi un disastro?- gli domandò, tornando seria.
 
-Non lo so, ma non vedo l'ora di scoprirlo, insieme a te. E per evitare possibili litigi io proporrei dentifrici separati.-
 
-Dentifrici separati, Steven?-
 
-Io lo schiaccio dal fondo e poi risalgo, non mi piace trovare il tubetto schiacciato a metà...-
 
Selene a quel punto si alzò, ancora avviluppata nel lenzuolo e andò in bagno; uscì dopo pochi istanti e gli disse, inginocchiandosi di fronte a lui: -Sarà meglio adottare questa politica, già...-
 
-Ma non oggi...- le rispose tirandola nuovamente a sé e iniziando a sciogliere i nodi di quel peplo improvvisato.
 
-Non oggi...- ripeté lei prima di chinarsi su di lui per baciarlo ancora e ancora.
 
 
 
 
Angolo mio:
 
Ciao a tutti!
 
Vi starete chiedendo che cosa avete appena letto.
È presto detto.
Oggi la mia storia “Certe cose non cambiano mai” compie un anno e ho voluto farvi questo regalo, per ringraziarvi.
La storia è fra le più popolari della sezione quindi GRAZIE!
 
Ovviamente dovete prendere questa storia con le pinze perché è un “What if” appunto, quindi non fatevi venire strane idee in mente.
 
Fatemi sapere se vi è piaciuta o se invece dovrei vergognarmi! 🙈🙈🙈🙈
 
L'idea di scrivere di Steve versione idraulico mi è venuta leggendo questo post che ho trovato nel blog di _Alessia_C95, che ringrazio tantissimo per il suo benestare alla pubblicazione.
Grazie mille Alessia!
 
Ovviamente non posso non ringraziare la mia Sister Ella Rogers che ha letto in anteprima questa mia pazzia!
 
Vi lascio con questa foto per farvi immaginare l'espressione di Steven mentre parla con Selene.
 
Ciao!
Ragdoll_Cat
P.S. Vi consiglio di passare dal blog di Alessia, i suoi Venerdì fanfiction sono davvero interessanti! E non solo quelli!
 
  
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