Il freddo del muro dietro di
sé: unico appiglio saldo nella vertigine della sorpresa, il respiro affannato
nel petto: quasi che tutta l’aria volesse improvvisamente uscire dai suoi polmoni
ed entrare al contempo, i pensieri turbinanti nella testa e migliaia di brividi
che si rincorrevano giù per la schiena… una sola domanda e questa era la sua
reazione. Bel Salvatore del mondo magico era se poche semplici parole avevano il
potere di paralizzarlo tanto!
Ma, in fondo non era il mondo
che doveva salvare adesso, ma solo la sua sanità mentale, non era un pazzo
sadico che doveva sconfiggere, ma solo il suo desiderio più grande e profondo,
desiderio che fino a quel momento non sapeva neanche di avere.
Malfoy sorrise appena, quasi
che riuscisse a seguire il corso scombinato dei suoi pensieri, ma rimase
immobile nella sua posizione, una mano leggera sul suo petto, l’altra
appoggiata al muro alle sue spalle, tutto il suo corpo posto da barriera fra
lui e il corridoio, fra lui e la libertà, fra lui e una vita di menzogna e
ipocrisia.
Gli allenamenti di Quidditch
erano stati particolarmente duri quel giorno, il tempo decisamente inclemente e
il Boccino abbastanza collaborativo da permettergli di prendersi una mezza
polmonite. Quando finalmente avevano finito, non era riuscito a privarsi di una
lunga doccia calda, ma certo i suoi compagni non potevano aspettarlo: le loro ragazze
li stavano aspettando piene di istinto materno pronto a sfogarsi sui loro
fidanzatini zuppi e stanchi e chi avrebbe resistito al petto caldo di una
ragazza innamorata per aspettare l’unico deficiente che, malgrado l’offerta non
mancasse di certo, non aveva nessuno da cui farsi coccolare?!
Dieci minuti e Harry si era
ritrovato solo, non proprio deluso dall’esserlo, ma irrimediabilmente solo… e se
fosse restato qualcuno, se qualcuno avesse avuto la pietà di aspettarlo, ora di
certo non si sarebbe trovato in quella situazione.
Era tornando dal campo di
Quidditch che aveva incontrato Malfoy, non sapeva neanche da dove era sbucato e
che diavolo ci facesse lì… ma in ogni caso lo stupore non era stato reciproco.
Il Serpeverde si era gettato su di lui come un ghepardo su un cucciolo di antilope,
lo aveva incatenato con i suoi occhi di ghiaccio e spinto contro il muro: in
ogni suo movimento dolcezza, ma fermezza al tempo.
E poi era arrivata la domanda,
sussurrata direttamente sulle sue labbra schiuse dallo stupore… così
imprevedibile, inaspettata, così impossibile…
“Posso baciarti?”
Il ragazzo prese un respiro
profondo cercando di scacciare tutte le emozioni che si stavano scatenando nel
suo petto: quello era Malfoy, il Furetto, lo stronzo figlio di Mangiamorte, la
persona che aveva cercato di rendergli la scuola un inferno, quella che aveva
passato sei anni ad insultare lui e i suoi amici con gli epiteti più ingiuriosi
e offensivi… eppure…
Harry alzò gli occhi,
tornando a fissarli in quel mare di platino, così freddo a prima vista e così
tremendamente scottante a tutte le successive… perché non lo aveva mai fatto?
Perché in quei sei anni passati ad odiarlo non si era mai preso il tempo di
guardarlo negli occhi? Di guardarlo davvero
negli occhi, in quegli occhi dal taglio perfetto e dal colore incredibile, incastonati
in quei lineamenti rigidi e raffinati che aveva presto imparato a conoscere… e la
pelle così chiara e diafana… le labbra così… invitanti…
Ma quello era Malfoy, non era
solo quel volto, quegli occhi, quelle labbra, quello era Malfoy… e non poteva
fingere che non lo fosse…
Il Serpeverde sorrise di
nuovo, dolcemente, in un modo che Harry non gli aveva mai visto fare, nemmeno a
Zabini o alla Parkinson…
“E… se dicessi… di no?”
Le labbra fini si piegarono
in una piccola smorfia mentre il loro proprietario si prendeva un secondo per
un respiro profondo, forse che Harry non fosse il solo a dover lottare contro
le emozioni prorompenti, ma poi si ridistesero mentre Draco rispondeva, le
parole sussurrate direttamente sul suo volto con una malizia quasi innocente, come
se non si rendesse conto dell’effetto che il suo corpo così vicino stava avendo
su di lui:
“Se dicessi di no domani
tutto ritornerà come prima… come se non fosse successo nulla”
Il fiato gli sfuggì
tremolante dalle labbra mentre le sue palpebre si chiudevano con forza sugli occhi,
nella speranza che così facendo, con la sola forza del pensiero, potesse
scacciare via il Serpeverde e risvegliarsi nel suo letto o anche semplicemente
ritrovarsi in quel corridoio completamente solo… ma non funzionò e il suo cuore
continuò a scandire con un colpo ogni decimo di secondo che stava trascorrendo,
mentre un nuovo pensiero si formava nella sua mente: se in sei anni non aveva
mai sentito un tono tanto dolce provenire dalle labbra di Malfoy, se in sei
anni non aveva mai notato quanto belli e profondi fossero i suoi occhi, se in
sei anni non lo aveva mai visto sorridere con così tanta naturalezza… allora
forse c’era un Malfoy che non conosceva, un Malfoy che si era sempre nascosto
dietro a quello che lui pensava di conoscere, un Malfoy che chissà come quella
notte era riuscito a palesarsi… con lui, in quel corridoio freddo e vuoto… un
altro Malfoy… un Malfoy che forse…
“E… se dicessi di… sì…”
Harry riaprì gli occhi
scoprendo che quelli grigi ancora non lo avevano abbandonato e che anzi Draco si
era ulteriormente avvicinato, ora il petto a pochi centimetri dal suo e il
lieve profumo di cannella gradevolmente penetrato nelle narici.
All’inizio il suo movimento
fu del tutto impercettibile, più inconscio che reale e Malfoy credette di
esserselo solo immaginato, di star vedendo solo quello che stava desiderando
con tutta la sua forza, i pensieri confusi nel sentire sotto al proprio palmo
il cuore del compagno che da agitato sembrava impazzire definitivamente… ma non
appena Harry si rese conto di quello che stava facendo non riuscì più a
fermarsi e la sua testa si mosse con decisione verso l’alto e poi verso il
basso, una volta, due volte, tre volte… poi i suoi occhi si fissarono in quelli
grigi e le sue labbra lasciarono passare un sussurro:
“Sì”
Ed eccomi tornata con una oneshot, una delle più vecchie della mia cartella… spero vi
sia piaciuta!
Al prossimo lunedì con la prossima storia…
Baci8li.Ci.