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Autore: Selva oscura    11/08/2016    2 recensioni
La promessa della giovane Kagome, del clan dei Inuyokai, è stata udita da tutti: il fidanzamento con Sesshomaru del clan dei Dayokai è ufficiale. Ma quando, anni dopo il giovane demone bianco torna dalla guerra, l' alleanza tre le due famiglie è finita e il matrimonio non può più avvenire. La bella Kagome dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita: scegliere tra la lealtà alla sua famiglia e l'amore per un nemico. Anche se... non tutto è come sembra.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente un po di pace e tranquillità pensò il giovane richiudendosi la porta del salone principale dietro di sè dove si stava svolgendo i festeggiamenti del matrimonio di Izayoi zia del suo migliore amico Inuyasha e sua sorella Kagome con suo padre Taisho sigillando così una forte alleanza tra il clan dei Inuyokai dell'ovest e il clan Dayokai del nord, l'eco dei festeggiamenti rimbombava nel castello mentre si allontanava in cerca d'aria fresca l'indomani sarebbe partito per la guerra contro i demoni pantera che cercavano di allargare costantemente il loro territorio. Appoggiandosi alla balaustra della balconata respirando a pieni polmoni l'aria fresca della notte, scorse una figuretta sottile e minuta avvicinarsi a lui, il pallido chiarore lunare gli fece scorgere una massa di capelli corvini che incorniciavano il visino triste di Kagome, il che era strano il suo sorriso era sempre sulle sue labbra probabilmente era turbata dai festeggiamenti che si udivano ancora e dal formale annuncio del loro fidanzamento pensò il giovane demone bianco.

<<  Milady non dovreste stare qui! >> le disse lui sfiorandole la mano delicatamente.

<<  La vostra dama Sango si infurierebbe se sa che siete sgattaiolata di nuovo fuori dalle vostre stanze! >> continuò lui notando il labbro di lei tremante dal pianto che a stento cercava di trattenere, intenerito dalla piccola iniziò a disegnare dei cerchi invisibili sul dorso della manina come a voler calmarla.

<< Nobile Sesshomaru è vero che domani partirete in guerra? >> domandò lei guardandolo intesamente negli occhi neri.

<< Tornerete a casa sano e salvo? >> sussurrò dolcemente lei unendo le piccole mani in grembo intuendo la risposta affermativa del giovane demone. A udire quella parole piene di preoccupazione sincera Sesshomaru sussultò meravigliato. " Così piccola e già così matura " pensò lui che aveva quattro anni meno di lei ed era già così saggia " Si da grande Kagome sarebbe diventata una rara bellezza ed io non vedo l'ora di ammirarla in tutto il suo splendore. "

 << Milady vi assicuro che tornerò da voi! Ad onorare la decisione dei nostri genitori! >>rispose lui cercando di tranquillizzarla non sapendo di aver prodotto in lei l'effetto opposto.

<< Non siete obbligato a battervi restando lontano da casa per molti anni! >> rispose lei battendo un piede per terra come volesse far rispettare la sua ira.

<< Ah! Mia dolce Milady voi non capite! Ho quattordici anni e sono un demone adulto è mio dovere battermi per la mia gente e per il mio clan che un giorno erediterò! >> affermò lui avvicinandosi a lei sfiorandole il viso inconsapevole di renderla segretamente felice a quel'innocente contatto.

<< Ho un idea datemi un vostro pegno che mi proteggerà in battaglia! >> propose sorridendole dolcemente per non spaventarla ancor di più,  il grazioso visino di Kagome si illuminò mentre le sue dita scioglievano il fiocco alla base della sua camiciola  poco dopo porse al demone un nastro  verde che si intonava alla perfezione con i suoi occhi acquamarina.

 << Grazie Milady lo terrò come il più prezioso dei tesori! Per voi coglierò una stella la più luminosa e bella!... >> disse prendendo il piccolo pegno dalle mani delicate di lei.

 << Oh no! Ma poi resterà un buco nel cielo! Indicatemela e io vi giuro solennemente che la guarderò ogni notte pregando per la vostra incolumità! >> replicò la bambina innocentemente con un filo di voce. Poco dopo si  sporse  dalla balconata mentre ascoltava attentamente le semplici istruzioni di lui per trovare la stella che le aveva donato.

<< Kagomeeeeee! Dove siete insomma! >>  si sentiva la voce preoccupata di Sango nei corridoi del castello, si guardarono un istante sorridendo  consapevoli  entrambi che non avrebbero mai dimenticato quel momento magico.

<< E meglio che andate Milady Sango vi sta cercando! >> disse lui mentre lei si alzò in punta di piedi scoccandogli un delicato bacio sulla guancia sussurrandogli che lo avrebbe aspettato per sempre, si girò e corse via sulle scale che portavano ai piani superiori lasciando a Sesshomaru il suo primo vero momento di dolcezza che avesse mai avuto nella sua vita, sua madre era morta dandolo alla luce, ma c'era sempre stato suo padre con lui il loro rapporto non poteva essere dei migliori lo ammirava dal profondo del suo cuore era un Inuyokai: giusto e onesto, forte e con uno spirito che gli  era valsa la lealtà del clan nei suoi confronti, a soli dieci anni Taisho lo mandò da Lady Izayoi ad allenarsi come era tradizione nei loro clan per diventare un demone forte e valoroso; si allenava assieme a Inuyasha  nipote della Inoyoukai ed avevano la stessa età quindi c'era una buona dose di antagonismo assieme un amicizia indissolubile maturata in quei quattro anni vissuti assieme a loro, Izayoi sgridava spesso la piccola Kagome che li seguiva praticamente dappertutto ricordandogli ogni volta che lei era una dama e certi comportamenti erano ineccepibili suscitando ogni volta le risate irrefrenabili di Inuyasha e Sesshomaru.

" SI! Un giorno tornerò e fino ad allora giuro che diventerò un Dayoukai come mio padre. E sarò degno di essere il tuo sposo piccola Kagome. " pensò rigirando il pegno ricevuto dalla bambina tra le dita lunghe e affusolate.

 

(Otto anni più tardi)

 

 

Questo doveva essere il giorno più felice della sua vita stava  per sposarsi, ma non era particolarmente entusiasta, da fuori al cortile si sentiva già l'eco dei schiamazzi che tutti i clan erano accorsi al suo matrimonio, guardò la sua stanza sconsolata all'idea che tra poche ore non vi avrebbe rimesso più piede sfiorò il letto sul quale sognava di lui, aprì l' armadio e passò in rassegna tutti i suoi abiti con lo sguardo triste per poi chiuderlo delicatemente gettò distrattamente lo sguardo  su quello che doveva essere il suo abito da sposa, ma  rappresentava un oggetto malefico ai suoi occhi. Si sedette sullo sgabello e di fronte a lei  il mobile specchio gli rimandava l'immagine di una giovane demonessa pallida e senza amore per la vita. Disgustata da ciò scagliò contro allo specchio un porta cipria d'argento mandandolo in frantumi, in quel momento entrò Sango una graziosa Inuyoukai rimasta orfana di padre, sua madre era una delle dieci Nobili della Regina Izayoi e lei aveva ereditato la sua bellezza, la grazia e il portamento solo di fronte alla sua migliore amica: la Principessa Kagome aveva dimostrato di aver un temperamento testardo e passionale.

Sango osservò il mobile in frantumi scuotendo la sua testa corvina e senza dire una parola prese la spazzola e iniziò ad acconciare i lunghi capelli intrecciandovi dei fiori bianchi appena raccolti dalle domestiche, Kagome sospirò amaramente pensando al futuro sconosciuto che l'attendeva e  non potè impedire ad una lacrima silenziosa di scivolarle sul viso asciugandola velocemente.

 << Ah! Amica mia è così dura per voi sposare quell'uomo? >> chiese smettendo di acconciare i capelli abbracciandola strettamente a sè.

<< Si! Come posso spiegare a te,  a mio fratello e al mio tutore la malvagità che ho visto in lui! >> rispose rabbrividendo mentre Sango le mise un dito sotto al mento alzandolo per poterla guardare meglio. << Se non fosse per vostra sorella Rin... >> sussurrò sapendo che nessuno in quella dimora avesse impedito le nozze   o meglio sapeva che c'era un modo per farlo, ma voleva essere sicura di prendere la giusta decisione. Sango voleva agire senza destare alcun sospetto, se veniva scoperta l' avrebbero fatta giustiziare.

 << Andrei subito da Sesshomaru! >> rispose Kagome finendo la frase e per quanto fosse pericoloso dirlo ricordava ogni singolo momento il ragazzo che anni prima aveva colto una stella per lei ed era partito in quella guerra. Suo fratello Inuyasha una volta a settimana gli raccontava notizie di cui era venuto a conoscenza e di come fosse diventato forte e valoroso il suo Sesshomaru e di come  il nemico tremava in sua presenza; ai suoi occhi era il principe che amava già da bambina seguendolo ovunque andasse e un giorno sarebbe tornato, ma non fu così due anni fa un messaggero portò la notizia della sua morte in battaglia ed assieme a quella notizia morì di dolore anche lei non mangiò e dormì per mesi fino a quando Sinxay il suo tutore, che aveva preso posto dell' adorata zia quando ella scomparve, all'improvviso in quel periodo dichiarò guerra a Inu no Taisho accusandolo di averla uccisa gli proposero anzi gli intimarono di sposare Naraku Serin potente demone delle terre del sud. Kagome non cedette al loro volere per tutta risposta la rinchiusero nelle segrete liberandola dopo tre mesi,  una volta fuori al sicuro nella sua stanza il suo tutore riprese a metterla sotto pressione per farla sposare contro il suo volere, ma lei continuò ad opporsi  rifiutandolo molte volte fino a quando Sinxay stufo dei suoi rifiuti la costrinse ad accettare  ricattandola che se lei non avrebbe sposato Naraku entro tre giorni lui  avrebbe obbligato la piccola Rin a prendere il posto della sorella maggiore e  a nulla erano valse le suppliche di Kagome e i suoi discorsi su quanto fosse malvagio quel demone ma lui la zittiva sempre dicendo che era un bene del clan a cui lui doveva assicurare una moglie per sancire una forte alleanza contro il padre di Sesshomaru, infine cedette al suo ricatto e acconsentì a sposare quell'essere.

<< Vai al tempio!Sbrigati e portaci tua sorella andate a pregare i Kami per donarvi la forza necessaria per superare questa prova! >> gli disse energica Sango riscuotendola dallo stato di resa in cui era sprofondata.

 << Va svelta prima che Sinxay venga qui! >> continuò facendola alzare bruscamente e la mise davanti alla porta. Kagome non riusciva a capire il repentino cambiamento dell' amica e sul perché dovesse andare a pregare.

" Forse pregare i Kami mi aiuterebbe. " pensò accettando  il consiglio di Sango " Forse mi avrebbe aiutato anche a  dimenticare Sesshomaru. "

Senza perdere altro tempo prezioso andò a cercare sua sorella Rin, e mentre controllava dove fosse un pensiero di resa  le si formò nella mente. La sua indole battagliera si ribellò e riprese la sua ricerca nel castello e infine la trovò inginocchiata nel giardino sul retro delle scuderie, era davanti alle gardenie rosse le preferite della loro defunta madre sebbene avesse già tredici anni Rin era una fanciulla docile non aveva lo spirito avventuriero della sorella maggiore.

 << Vieni Rin accompagnami al tempio andiamo a pregare i Kami! >> gli disse solennemente guardandola dritto negli occhi così simili ai suoi ma leggermente più scuri.

La giovane ragazza guardò sorpresa la sorella maggiore, in verità sapeva da molto tempo che Kagome stava andando in sposa a Naraku al posto suo e si sentiva in colpa per averglielo taciuto. Una sera era andata di nascosto da Sinxay per scongiurare che la sua adorata sorella prendesse il suo posto e aveva supplicato talmente tanto il tutore che era riuscita solo a farlo infuriare e si era guadagnata cinque frustate come punizione per aver osato tanto. Sinxay gli aveva estorto la promessa che lei non avrebbe mai più provato a ostacolarlo e di non farne parola con la sorella pena:  venti frustate e in seguito essere gettata come regalino ai suoi soldati.

 Si avviarono verso il tempio di famiglia lungo il giardino non era molto distante, ma a Kagome sembrava che non arrivasse mai a destinazione, Rin la  seguiva fianco  a fianco  silenziosa.

 << Sorella perché mai dovremmo andare al tempio? >> le chiese improvvisamente rompendo il silenzio che si era creato tra loro, Kagome si fermò e  sorrise per la prima volta  al volto gentile e infantile che la guardava con adorazione, erano così simili . Kagome era la più alta tra le due, il suo abito da sposa si armonizzava alla perfezione alla sua corporatura sinuosa, entrambe avevano i capelli corvini tranne gli occhi, il corpo acerbo della pccola Rin fioriva di giorno in giorno.  

<< Sango mi ha consigliato di pregare i Kami per trovare la forza di superare la mia prova! >>rispose vedendo la fanciulla annuire tristemente, entratrono nel tempio dove c'erano una statua di Buddha e affianco ad esso delle lapidi con i nomi dei loro antenati e una piccola sfera dorata che veniva usata per bruciare l'incenso, Kagome eseguì un piccolo rituale e poco dopo si misero in ginocchio a pregare tenendo chiusi gli occhi, ad un tratto sentì un dolore fitto sulla nuca mentre l'oblio la inghiottiva lentamente  sentendo il lamento soffocato della  sorella e qualcuno che sussurro: << Perdonatemi Milady. >>

 

" Finalmente ero a casa, dopo lunghi anni di battaglia contro il clan delle pantere finalmente ero tornato, ma il ritorno non era dolce e accogliente come me lo ero immaginato. " pensò mentre il viso di Kagome riaffiorò davanti ai suoi occhi.

" Maledetto destino e Maledetto Naraku! Sono tornato per vivere in pace con lei e invece scopro che per volere di entrambe le nostre famiglie il nostro fidanzamento era stato annullato. " continuò a pensare il demone bianco stringendo i pugni in preda alla collera.

" Sono tornato un giorno prima che lei si sposasse e immediatamente avevo mandato i miei due più cari amici a parlare con Sango per sapere se questo matrimonio rendeva felice Kagome e dandogli disposizioni nel caso non lo desiderasse. "

 Guardò furioso il castello in cui avevo trascorso i quattro anni più belli della sua vita e dalla roccia immersa nella verde foresta dove nessuno poteva avvistare la sua posizione, stava diventando irrequieto la paura di essere rifiutato da Kagome si impossessò di lui rendendolo ancor più furioso, ma nonostante la sua collera e i suoi pensieri sapeva che doveva fare il possibile per parlare con lei almeno una volta accettarsi che non lo volesse più come sposo.

 Naraku non l'avrebbe mai avuta la sua dolce Kagome, la fanciulla che illuminò i suoi sogni quando la cruda e violenta realtà che aveva vissuto  durante la guerra era insostenibile perfino per un demone come lui. 

 
   
 
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