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Autore: Yssis    13/08/2016    2 recensioni
Lui mangerà Kaneki, mentre il ragazzo mangerà Kimi. In quella chiesa abbandonata, dove un Dio che non conosce non viene più nominato. E’ terra di nessuno, quella, dove non vigono né regole né religione: è la terra dei ghoul.
Per raccontare il salvataggio della giovane umana Kimi, utilizzo il p.o.v. di ogni personaggio presente: in modo che tutti possano dire la loro, su questa vicenda dove si combatte con i sentimenti, oltre che con la kagune.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Kirishima Tōka, Nishino Kimi, Nishio Nishiki, Tsukiyama Shū
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando alla luce di un lume vidi ali nere e rosse

Penombra.
Odore di cera che si scioglie.
Il legno delle sedie è ruvido e consumato.
Un soffio di vento fa tintinnare una campanella.
In bocca manca soltanto… il sapore del sangue.

“Ho avuto proprio un’ottima idea. Questo è il posto ideale per imbandire una tavola degna di un re.” Tsukiyama percorre la navata centrale dell’edificio, tenendo fra le braccia una giovane studentessa priva di sensi. Ha un taglio di capelli corto, nel buio i riflessi rossastri non si notano: il capo è mollemente abbandonato su un lato, gli occhi chiusi contribuiscono a rendere la sua figura ancora più inerme. Il gourmet avanza, soddisfatto della propria esca. Perché la ragazza non è che un’esca, un contorno del suo pasto sopraffino che a breve consumerà.
Kimi viene riposta sull’altare con un’attenzione maniacale, il ghoul la osserva sotto tutte le luci e le angolazioni finchè non si ritiene soddisfatto.
Accende intorno a lei candele che disperdono nell’aria un forte odore.
“Carismatico” E’ il commento di Tsukiyama al termine dei preparativi.
Tuttavia, quando si mette al pianoforte, il cuore del ghoul sussulta.
Degli occhi.
Degli occhi lo stanno fissando. Non conosce la loro forma, le loro dimensioni, la loro conoscenza, la loro natura… Eppure li sente.
Allora suona, il gourmet, per scacciare l’insicurezza e il malessere.
Lui mangerà Kaneki, mentre il ragazzo mangerà Kimi. In quella chiesa abbandonata, dove un Dio che non conosce non viene più nominato. E’ terra di nessuno, quella, dove non vigono né regole né religione: è la terra dei ghoul.

Quando Kaneki entra, trova Beethoven nell’aria. Gli sembra di poter vedere lo spartito volteggiare fra il chiaroscuro di luci prodotto dalle candele e dalla grande vetrata dietro l’altare.
Kimi… La vede subito, è lì, davanti a loro, in bella mostra. “Tsukiyama è un tipo veramente esibizionista” pensa “e folle. Come può pensare di sfruttare così l’affetto che lega le persone alle altre?”
Mentre gli va incontro e comincia a parlare, Ken si chiede se si sia mai legato effettivamente a qualcuno, se conosca il sentimento della benevolenza…
“La salute, l’esistenza stessa di una persona cara è messa in gioco da un estraneo. E’ questo che sta succedendo, è questo che ci sta succedendo.
Non lo capisce? Non ha davvero idea di cosa si agita nel cuore al verificarsi di una situazione del genere?”
Prova pena per il signor Tsukiyama, se così è. Nonostante sia terribilmente inquietante, in fondo è un individuo profondamente infelice.
Con un calcio il ragazzo di Kimi viene scagliato lontano, provato dalle ferite precedenti. Rimane lui, in piedi, tremante, con davanti un pazzo che vuole mangiarlo.
“Prenditi le tue responsabilità” gli dice.
“E’ davvero tutta colpa mia? Quello che è successo… a Kimi, a Nishiki, a Tsukiyama… è a causa mia?”
Il ragazzo non riesce a rispondersi. Gli sembra tutto così assurdo. Non sente più Beethoven, la chiesa si riempie rapidamente di rumori più violenti...  

“Tsukiyama… Quello schifoso pezzo di merda…”
Nishiki va a sbattere contro una pancata, la schiena martoriata contro il pavimento freddo striscia e fa male.
Perde conoscenza, non perde di vista il suo obbiettivo.
Kimi.
Le sue ferite si rimarginano, quelle di Kimi non sono così. Lei è delicata, è fragile… Quante volte si è tagliata semplicemente per un coltello afferrato male? Certi dolori lui non li conosce.
Un pugno, un altro pugno. Un calcio. Questa volta sbatte contro una colonna.
La sua soglia di sopportazione del dolore è molto più intensa. Quando lui soffre, lei sarebbe già morta.
Ma sarebbe pronto a patire per il resto dei suoi giorni per evitare a lei anche i graffi più superficiali.
Perché Kimi vive come lui non è ancora capace di fare. Con lei al suo fianco, tuttavia, potrebbe anche imparare.
Si rialza, sferra un pugno.
Quel gourmet malato non avrà quello che vuole: lui darà la vita, lui darà cento vite, per riportare Kimi al sicuro.
Quando Nishio ha avuto bisogno di lei per studiare, per confrontarsi, per concentrarsi, lei c’era.
Quando Kimi ha avuto bisogno di lui per rilassarsi, per sorridere, per divertirsi, lui c’era.
Quando Nishio ha avuto bisogno di lei per mangiare, lei c’era.
Adesso Kimi ha bisogno di lui per sopravvivere e lui c’è.
La kagune di Tsukiyama gli perfora lo stomaco, il ragazzo sobbalza gridando furiosamente.
Nishiki non si arrende, continua a rialzarsi. Il suo volto è segnato dal sangue e dai lividi, le sue gambe tremana,  ma continua ad alzare un braccio ed afferrare Tsukiyama.
Non si farà portare via la cosa che ama di più al mondo. Mai.

Touka arriva dall’alto, sembra materializzarsi direttamente dalla vetrata sopra di loro.
Salta e colpisce, le sue ali sono robuste: non ha paura dell’atterraggio.
Tsukiyama incontra i suoi occhi e sogghigna: ecco perché non riconosceva gli occhi di prima. Touka Kirishima è cambiata, con lei anche il suo sguardo: è più acceso, più violento.
Non c’era affatto bisogno di fiamme o di voli spericolati nella sua esistenza… Eppure, se ha fatto questa scelta, non può più pensare di essere attraente, per lui.
Il gourmet, che detiene questo titolo perché sempre alla ricerca di cibi che stuzzichino il suo palato raffinato, è stato disturbato all’ora di cena.
Tutti pagheranno il conto.
Nonostante questo Touka continua a colpire, negli occhi la tenacia di un guerriero privato della propria armatura, ma non ancora sconfitto.
Si chiede per chi stia combattendo.
Non per impressionare Tsukiyama, ha rotto i rapporti con lui molto tempo fa.
Non per affiancare Nishio, le è sempre stato antipatico quel ghoul arrogante.
Non per salvare Kimi, in fondo neanche la conosce.
Non per difendere Kaneki, non è la sua balia e se lui è così stupido da farsi mangiare allora può anche sparire una volta per tutte, una scocciatura in meno.
Salta, tagliando di netto un braccio a Tsukiyama.
Combatte solo per sé. Perché vuole vivere e purtroppo nel mondo in cui è costretta a vivere bisogna essere forti. Molto forti.

In bocca un sapore impastato e caldo.
Una voce che conosce chiama il suo nome.
Fra le dita strusciano capelli sporchi e unti.
L’odore di sangue la colpisce come schegge scagliate.
Una luce... rossa!

Quando Kimi solleva il busto e apre finalmente gli occhi, si ritrova davanti una ragazza dai capelli blu, sulle spalle, il viso sporco di sangue e due grandi ali che le spuntano dalla schiena.
Sobbalza Kimi a quella vista, sorride e pensa che è proprio bella. Lo dice anche.
“Che bella…”
Non pensa che potrebbe essere pericolosa, che potrebbe ucciderla.
Qualcosa negli occhi di Kimi spaventa la ragazza o forse la lusinga. Con due balzi è fuori dalla chiesa, prima ancora che l’altra riesca a fissarla per una seconda volta. Allora abbassa lo sguardo e vede il suo Nishiki, ancora più ferito di prima, sanguinante, chino sull’altare su cui è ancora legata. Gli carezza i capelli, poi lentamente comincia a piangere.
Si guarda attorno, non riconosce il posto. Non riconosce le persone.
Tsukiyama l’ha rapita, Kaneki è stato chiamato per salvarla, Nishiki è rimasto, disposto pure a strisciare, per portarla al sicuro, Touka  ha messo fuori gioco il gourmet.
Ma, alla fine, Kimi si è salvata da sola.
Con i suoi occhi grandi, innocenti, che hanno giudicato “bella” la ragazza che si proponeva di ucciderla.
La ricorderà in maniera vaga e confusa, come un sogno.

Angolo Autrice

Terza fanfic nel fandom, qualcosa di complesso, introspettivo e angst, ovviamente.
Eeeeeeeew.
Salve a tutti! :’D
Spero di riuscire a spiegare quello che volevo creare: la mia intenzione era quella di lavorare un po’ sul canon, sinceramente non sento ancora molto miei i personaggi e una shot di questo genere penso che mi abbia aiutato molto, sicuramente sulla sicurezza: vorrei il vostro parere per sapere se i pg trattati sono credibili, qualche dubbio rimane--
Prendendo in esame i pov di tutti i personaggi ho voluto riscrivere il quinto volume del manga, per capirci X’’
E’ una scena che mi ha colpita moltissimo e ho cercato di riproporla facendo parlare tutti i diretti interessati: l’esperimento è tutto dedicato alla mia cara fairy che ha compiuto gli anni, auguri (in ritardo) Juddy <3
Ora tolgo il disturbo, spero che la lettura sia stata piacevole per tutti!

Yssis

  
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