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Autore: NeoPlasma    23/08/2016    1 recensioni
Da quando il Dottore era sceso nell’abisso avevano iniziato a dormire insieme.
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Da quando il Dottore era sceso nell’abisso avevano iniziato a dormire insieme. 

Le prime volte erano state dettate dal puro istinto, la paura di perdersi per sempre, di rimanere soli, sperduti su un sasso dimenticato. 

Poi era diventata un’abitudine. Tutta la loro giornata era vissuta con trepidazione, in attesa del momento in cui sarebbero stati davvero soli, in quel rifugio domestico, inaccessibile al mondo. 

Di certo non mancavano gli incubi: quelli di lui, popolati dalla sua gente perduta, e quelli di lei, consistenti in fughe disperate e perse. 

Ma entrambi sapevano, con assoluta certezza, che, girandosi, avrebbero trovato l’altro, immobile, con gli occhi aperti. E a lui si sarebbero aggrappati, come fosse l’unica speranza di salvezza da mondi assolutamente da dimenticare. 

-“ Ho sognato di essere in un altro posto, dove tu non potevi raggiungermi. Ho avuto paura di restare da sola. Ho avuto paura di non svegliarmi più.”- 

-“ Tu non sei sola, non lo sarai mai.”- disse, stringendola. 

-“Canta.”- disse lei. Poteva percepirne i battiti irregolari, i muscoli irrigiditi, il velo di sudore freddo che le imperlava la fronte. 

-“Canta.”- ripeté, sussurrando. 

E, accarezzandole i capelli, il Dottore cantò. 

Buonanotte, buonanotte amore mio

Rose sussultò nel dormiveglia. La strinse. Forse sarebbe stata l’unica volta in cui l’avrebbe chiamata
“amore mio”, l’unica volta che gli sarebbe stata mai concessa.
 

Buonanotte tra il telefono e il cielo

Quel telefono, donato da lui, unico appiglio di una casa lontana. E quel cielo, sempre da lui donato,
nel quale si ritrovava volontariamente alla deriva.
 

Ti ringrazio per avermi stupito e
per avermi giurato che è vero

Ovviamente non glielo avrebbe mai detto a parole, non in questa vita. Ma leggeva, ogni giorno,
la conferma nei suoi gesti, che irradiavano un calore che da tempo aveva dimenticato. 
 

Il granturco nei campi è maturo

Biondo, come  i suoi capelli. Gialli, come il granturco. Ogni volta che li accarezzava,
gli sembrava di sfiorare dell’oro. 
 

Ed ho tanto bisogno di te

Quegli abbracci disperati che si scambiavano ogni volta che si rincontravano dopo essersi persi
in un avventura non erano testimonianza della semplice gioia di rincontrarsi.
Esprimevano un bisogno impellente dell’altro, la incapacità starne senza.
 

La coperta è gelata e l'estate è finita

Buio e freddo era il letto di Rose, così come la sua stanza. Da quando la loro estate,
fatta di viaggi e risate, era finita, anche lui era diventato buio e freddo.
 

Buonanotte, questa notte è per te

La strinse più forte, come se avesse paura di vederla evaporare tra le sue braccia. 

 Buonanotte, buonanotte fiorellino

Rose. Rosa. La sua Rosa. Stretta tra le braccia di colui che, era pur sempre l’ultimo dei
Signore del Tempo, ma aveva una struttura fisica assolutamente insignificante,
e custodita all’interno della TARDIS, la migliore nave di tutto l’universo,
ma con la parvenza di essere fatta di semplice legno.
Rabbrividì nel percepirla così fragile ed esposta.
 

Buonanotte tra le stelle e la stanza

Era li che si trovavano. Tra lo scorcio di universo mostrato dalla volta della TARDIS
e la piccola stanza della sua piccola Rose. Non si era mai sentito tanto insignificante
quanto al centro dell’universo in tutta la sua vita.
 

Per sognarti devo averti vicino,
e vicino non è ancora abbastanza

Un bisogno fisico, carnale. Lo esprimeva cercando il contatto di lei in ogni momento possibile.
Carezze, abbracci, baci. Il tutto culminava in quel letto che dove ogni sera si adagiavano,
abbracciati. Respirarla era, per lui, il momento più atteso della giornata.
 

Ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto

Un raggio di un sole lontano filtra dalla volta della TARDIS, vagando nella stanza buia
e posandosi sul medaglione con il pulsante giallo. Pulsante che, se premuto in tempo,
sarebbe riuscito a portarla da lei, dall’altra parte. Ma ormai la Breccia si era chiusa,
il ponte era crollato. E quel pulsante giallo restava un “biglietto scaduto”, 
chiuso in una stanza che cercava di dimenticare. 
 

Tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di tè

Quando pensava a lei le prime immagini che gli venivano in mente erano i suoi capelli
ricoperti di neve ed il gesto con cui ogni sera, prima di andare a dormire,
gli porgeva una tazza di te, solo per il pretesto di un ulteriore abbraccio
e di un buonanotte sussurrato nei capelli
 

Buonanotte, questa notte è per te

Il Dottore, nella stanza di Rose, rabbrividì. 

 Buonanotte, buonanotte monetina

Monete. Gliene aveva date in tante quando si erano fermati sul pianeta-bazar,
solo per divertirsi. Quando lei era tornata, gli aveva porto con un sorriso colpevole
una sola monetina. Per poi svelare, da dietro la schiena, un sacchetto di muffin
con un aroma simile a quello della banana.
Sorrise felice, quando  lui con un abbraccio la alzò da terra.
 

Buonanotte tra il mare e la pioggia

Lo sciabordare del mare aveva fatto da cornice al vostro ultimo incontro.
Quello dove avresti potuto confessarle tutto quello che ti si agitava nel petto,
ma che non eri mai riuscito ad esprimere. E mentre lei pronunciava un “ti amo” soffocato,
vedevi la pioggia delle sue lacrime rigarle il viso.
 

La tristezza passerà domattina

Costringersi la mattina ad alzarsi dal letto e tentare di scacciare via la malinconia
che lo attanagliava nelle ore di riposo. Questo era l’unico modo per permettersi di andare avanti.
 

E l'anello resterà sulla spiaggia

L’aveva vista mentre li comprava. Due anelli gemelli, nati per ricongiungersi.
Le persone che lo avrebbero indossato si sarebbero ritrovate, sempre,
semplicemente attratte dalla voglia dei due anelli di ritoccarsi.
Uno lo aveva indossato subito, l’altro lo aveva messo in tasca.
Aveva aspettato per giorni interi il momento in cui lei glielo avrebbe donato.
Quando lo vide cadere sulla sabbia, il giorno in cui si dissero addio,
i suoi due cuori si fermarono per un secondo interminabile.
 

Gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali più grandi di me

Eri partita con lui come un piccolo uccellino, spaventato ed incuriosito
dalla vastità del mondo che lo circondava. Ma ora, avevi dovuto imparare
ad andare avanti senza di lui, a volare da sola in un vento che non ti avrebbe mai più fatto del male.
 

E dall'alba al tramonto sono soli nel sole

Soli, come era lui ora, continuando a vagare nell’orbita di una supernova in esplosione.
E così sarebbe stato, per tutte le albe ed i tramonti che si sarebbero susseguiti.
Solo, senza più lei accanto.
 

Buonanotte, questa notte è per te.

   
 
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