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Autore: Monique Namie    24/08/2016    3 recensioni
12 luglio 2016. Mi sveglio alle otto di mattina con la luna storta, percorro sessanta chilometri sotto il sole e, lungo la strada, trovo gente che mi fa perdere la pazienza: arrivo al mare esausta, arrabbiata con il mondo intero e senza energie... la realtà inizia ad apparirmi confusa. Che senso ha il mio viaggio?
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vertigini al mare

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Sto bene addormentata

da sola sotto un cerchio d’ombra?

Il mare è così lontano:
tre metri di sabbia ocra
sembrano un deserto immenso
di fuoco e fiamme senza fine
che a ogni passo si allunga, invece di diminuire.

Colpa del mondo
che non mi capisce…
Colpa del sole
che mi è entrato in testa…

Ho preso tutte le vitamine,
ma se alzo lo sguardo vedo solo azzurro:
un cielo che vortica maestosamente.

Mi sento uno scoglio

con alghe e crostacei addosso,
e se arriva un’onda finisco negli abissi:
mi manca la luce e l’ossigeno.
Forse diventerò un relitto.


Note autore:

Poesia scritta il 12 luglio 2016.
Mi ero alzata con una giornata storta, inoltre, durante il tragitto per andare al mare, qualcuno per strada mi ha fatto arrabbiare e sono arrivata a destinazione senza energie. Questo è uno sfogo che ho scritto di getto sotto l'ombrellone sulle bozze del cellulare.

Questa poesia è presente anche nel mio blog.


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"Vertigini al mare" di Monique Namie
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