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Autore: Miss Larolles    25/08/2016    3 recensioni
“A volte penso di essere nata al contrario. Che mia madre mi abbia partorita dalla parte sbagliata. Le parole mi arrivano al contrario, le persone che dovrei amare le odio e quelle che dovrei odiare..”
E solo adesso, Effy si rendeva conto che quella volta, aveva avuto terribilmente ragione.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Stonem, Freddie Mclair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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~Love is stupid and senseless. Pathetic and ridiculous. Love is a dream and soon after nightmare~
 
 
“A volte penso di essere nata al contrario. Che mia madre mi abbia partorita dalla parte sbagliata. Le parole mi arrivano al contrario, le persone che dovrei amare le odio e quelle che dovrei odiare..”
E solo adesso, Effy si rendeva conto che quella volta, aveva avuto terribilmente ragione.
Avrebbe dovuto odiare Freddie, perché l'ha cambiata, non è più la stessa, e non  sa se interpretarlo come un buono o cattivo presagio.
Aveva tirato fuori sentimenti, che dovevano rimanere lì dov'erano sempre stati.
L'amore è ridicolo e patetico, ti fa mettere in ginocchio e perdere ogni dignità. Eppure, perché l'aveva fatta sentire così viva?
Il calore confortante che sprigionava il suo corpo, le braccia che la circondavano in una stretta salda dopo i loro amplessi, avvicinandola sempre di più a quelle membra ed il fumo della canna che Freddie stringeva tra le dita callose, che andava a formare deliziose nuvolette che li avvolgevano come fitta nebbia. Perché tutto questo le appariva come un porto sicuro dove approdare. E magari rimanerci.
L'amore è stupido ed insensato, e pure stava impazzendo a causa di questo, e della persona che glie l'aveva messo sotto il naso.
L'amore è un sogno, che facilmente può  evolversi in un incubo senza fine.
Effy ha paura, è disperata, perché sa - l'ha sempre saputo, ed il pensiero rimane un chiodo fisso nella sua mente, e non la smette di assillarla- che Freddie -volente o nolente- la lascerà, e lei rimarrà da sola, con loro, ancora più agguerriti di come lo sono ora.
-Freds…- sussurra, e quel nome pare quasi irreale, e si disperde nelle quattro pareti che li proteggono da Bristol, dalle persone e dal mondo.
Freddie si gira, con le ciocche corvine scompigliate, gli occhi stanchi ed un accenno di sorriso sulle labbra sottili, ed Effy non può far a meno di pensare che Freddie è meraviglioso -perché lo è, ed è una delle poche cose di cui è certa.
-Effy…- la chiama, in risposta, e lei continua a guardarlo, a trafiggerlo con quelle stalattiti di un blu troppo intenso, ed in questi casi, vorrebbe solo afferrarle il viso e baciarla, fino a soffocarla, anche se poi un senso di colpa gli attanaglia lo stomaco -no, Effy è delicata, come una di quelle cianfrusaglie di cristallo che piacevano tanto a sua madre, vanno trattate con cura e dedizione.
Quest'ultima si accoccola meglio sul petto di Freddie, incominciando a cercare la sua mano, finché non sente le dita incontrarsi, e piega le labbra in un sorriso impercettibile.
-Tu mi lasceresti mai…- la domanda rimane sospesa, ed a Freddie non serve sentirne il resto, per scattare sull'attenti come un soldatino, ed abbandonare il mozzicone della sigaretta, sul portacenere poggiato sul comodino, pieno zeppo di molte altre.
-Effy ma che cazzo dici? Neanche se mi iniettassero chili di cocaina nel corpo.
Effy ridacchia, e continua a giocherellare con le dita di Freddie, mentre quest'ultimo ha iniziato a posarle carezze dolci sulla pelle candida.
Ma l'inquietudine non la lascia, e sa che l'illusione in cui fino ad adesso si sono crogiolati, sta per svanire, e devono cominciare a prepararsi per affrontare l'incubo che li sta raggiungendo pian piano.
 
 
   
 
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