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Autore: Briseide12    30/08/2016    1 recensioni
Cosa si nasconde dietro la sicurezza e l'arroganza del giovane Malfoy? E' davvero così crudele? In questa storia si svela l'animo del principe delle serpi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Il natale per noi maghi è da sempre la festa della luce , ovvero della magia bianca sul male. Il numero di regole che m’impedisce di usare la magia come vorrei, la rendono buona, io vorrei fare quello che voglio…ad esempio potrei fare una pozione d’amore e darla alla Granger, così smetterebbe di guardarmi come se fossi il demonio. Naturalmente il mio invito è stato accolto da tutti i serpeverde, non poteva essere altrimenti. Adesso sono tornato nella mia dimora-prigione. Nel viaggio del ritorno ho potuto osservare un’ultima volta quegli occhi fiammeggianti che tanto amo. Il pensiero di lei è un urlo incessante nella mia mente, non mi lascia mai e non riesco a zittirlo. Intanto il mio putrido servitore è tornato a rivelarmi la posizione di casa Granger. Si trova a tre isolati dalla mia dimora, nella zona Babbana. Non poteva essere altrimenti, data la repellente simpatia che ha per la sua specie. Sono tornato da poco e vorrei già andare via…avevo dimenticato cosa fosse la solitudine. Domani sarà il grande giorno. Ho predisposto ogni cosa affinchè tutto proceda come voglio io. In primis ho ordinato agli elfi di sistemare la dimora in modo che si addica ancor di più al mio rango. In secondo luogo i miei genitori sono impegnati in un viaggio a Durmstrang, a quanto pare hanno l’insana idea di volermi iscrivere lì. Di conseguenza ho del tempo a disposizione per andare a mettere in atto il piano: “ comunica con la mezzosangue”. Essere tra i serpeverdi, mi garantisce di avere l’abilità che già pensavo di avere ovvero l’astuzia. Mi trovo davanti la casa della Granger, una casa comune con giardino di fronte. Sono qui fuori ed intanto osservo le finestre sperando di vedere qualcosa o almeno una chioma arruffata. Il tempo passa e penso che l’elfo sia un’idiota e mi abbia mentito. Sto per andarmene, schiocco le dita e chiamo il mio schifoso servitore. Ma non posso più muovermi il mio cuore sta accelerando senza controllo, la porta della casa si è aperta e la mia Hermione con un cappotto rosso ed i capelli stranamente lisci varca la soglia. Un sorriso mozzafiato ed il libro in mano, la rendono straordinaria ed io non ricordo più qual era il mio piano. Mi do un pizzico sulla guancia e cerco di ritrovare la calma che mi accompagna sempre, preparo il mio sorriso migliore e corro verso di lei. << Ehi Granger !! non mi libero mai della tua ingombrante presenza >>, lei si gira e mi fulmina con lo sguardo, io non potrei essere più felice di così. << Stai lontano Malfoy. >> e si allontana da me. Mi giro verso il mio servo e gli faccio il segno convenuto e con uno schiocco di dita un cane rabbioso ostacola il transito della mia bella. Hermione non ha paura, come mi aspettavo da un Grifondoro, ma so anche che non può usare la magia così come non posso io. << Bisogno di aiuto, Granger >> e lei mi scruta con rabbia << No Malfoy, faccio io >> ed intanto agita il libro contro il mio cane rabbioso. Fingo di non averla sentita la guardo sorridendo e mentre lei non guarda, mando il segnale all’elfo. Mi avvicino al cane che da ringhioso segugio diviene un cucciolo adorabile. Hermione mi osserva con uno sguardo diverso e mi dice << Il cane è tuo, confessa >> io ricambio il suo sguardo << Io odio gli animali ad eccezione dei serpenti, quindi niente cani >>. Le raccolgo il libro che aveva lasciato cadere e glielo porgo assicurandomi di sfiorarle le dita. Accetta il libro di buon grado ed un leggero rossore le colora le guance. Quel colore così fantastico. Cambio leggermente i miei modi per permetterle di vedere una parte diversa di me. << Granger, mi sono trovato per caso a passare di qui…mi chiedevo…se potessi mostrarmi…questo posto, dato che sei tu l’esperta di Babbani >>. Lei mi guarda soppesandomi e sospettosa << Malfoy sei stranamente gentile, accetto di farti da guida solo perché non possiamo usare la magia >>. Le porgo il braccio come ho visto fare ai babbani e mi guardo intorno fingendo che il mio sia un gesto abituale. Lei inarca un sopracciglio e mette il suo braccio nel mio, la sua pelle calda contro il mio braccio. Sto diventando rosso e spero vivamente che non lo noti. Fino ad adesso tutto procede secondo i piani. Sto controllando i miei respiri al fine di evitare di fare cavolate. Lei intanto mi spiega le origini del quartiere che era stato il campo militare di non so quale guerra. Non riesco a seguire quello che dice, sono distratto dalle sue labbra. Perché una mezzosangue deve essere così bella, se fosse stata una purosangue non avrei avuto il minimo problema. Adesso, invece devo cercare di trovare un equilibrio e mettere freno ai miei desideri.
   
 
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