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Autore: littlegiulyy    01/09/2016    1 recensioni
Miley è una ragazza di 18 anni, fa parte del branco della tribù dei Wintu che hanno origini Californiane. Lei e il suo branco stanno per partire per un'avventura che la legherà a moltissime persone a La Push e alcune persone le sconvolgeranno la vita a partire da Embry Call. Il nuovo branco sta per raggiungere La Push per aiutare i licantropi di Forks e i Cullen nello scontro con i Volturi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Embry Call, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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CAPITOLO 20: PERICOLO

Ogni volta va a finire così. Sono una perfetta stupida.
Guardo l’orologio sul mio comodino. Sono le 18 e devo iniziare a prepararmi per la festa.
Non so neanche quanto tempo sono stata su questo letto, ma sono arrivata alla conclusione che sono una persona matura e quindi devo affrontare le cose. Non posso aspettare che succeda qualche altro casino con Embry.
Andrò alla festa, parlerò con Harry e spiegherò tutto a Embry.
Mi alzo velocemente dal letto e svogliatamente apro l’armadio per decidere cosa mettere.
Prendo in mano un vestito nero con la parte superiore in velo, perfetto direi! Lo indosso velocemente e infilo tanti braccialetti. Sistemo meglio i capelli che mi ricadono sulla schiena in lunghi boccoli e decido di truccarmi un po’ più del solito. Infilo i tacchi neri e sono pronta.
Mi guardo un’ultima volta allo specchio prima di uscire dalla camera, così può andare, i vestiti non sono la mia priorità questa sera.
Scendo le scale velocemente sovrappensiero e all’improvviso mi scontro con qualcuno che blocca la mia corsa.
Si può sapere perché sono tutti fra i piedi quando sei di fretta?
-“Ehi Jas! Stai più attento quando sali le scale!”- sbotto innervosita per essere quasi caduta. Ma si può sapere perché non si è spostato?
-“A me sembra che sia tu quella che va in giro senza guardare dove va Ley! Comunque, questa o questa?”- guardo le due camicie tra le sue mani scrupolosamente e infine indico quella bianca.
-“Bianca? Si anche secondo me, ma volevo una conferma”- dice facendomi l’occhiolino e salendo le scale
-“Ci vediamo alla festa Jas”- concludo uscendo di casa e lanciando un ultimo sguardo a mio fratello.
Mi fa ancora così strano che sia tornato, sembra tutto come un tempo.
-“A dopo sorellina!”-

Mi incammino verso casa di Katy che non è troppo lontana dalla mia, per fortuna.
Cammino lentamente, non sono più abituata a camminare con i tacchi, a LaPush esistono solo pozze di fango e pioggia tutto il giorno… sorrido da sola ripensando a tutti i problemi che ho avuto inizialmente con il clima di quel posto… un po’ mi mancano quei colori così cupi e freddi. Quella massa di acqua grigia, proprio come il colore del mio lupo...
Sposto lo sguardo sull’oceano che si distende alla mia destra mentre continuo a camminare. Mi mancava la mia città, mi mancava San Diego, ma anche a LaPush stavo benissimo, meglio di quanto potessi immaginare.
Il pensiero di Embry mi continua a tormentare, ma cerco di lasciarlo lì dov’è. Se ci penso so che faccio casino, invece questa volta voglio sistemare le cose, per davvero. Quando avrò chiarito con Harry, allora potrò spiegargli tutto.
Arrivo davanti a casa di Katy e suono il campanello senza farmi problemi.
Subito la porta si apre e una massa di capelli biondi si getta al mio collo quasi stritolandomi se non fossi un licantropo.
-“MILEY PER FORTUNA STAI BENE”- subito mi porto le mani alle orecchie per proteggermi dagli acuti di Katy, mentre le sue braccia non accennano a staccarsi dal mio collo
-“Kat, non urlare, lo sai che ho l’udito più sviluppato! Finirai con il rendermi sorda”- ridacchio ricambiando finalmente il suo abbraccio.
-“Oddio non ci posso credere, sei tornataaaaa”- altri due paia di braccia mi stritolano e non posso fare altro che sorridere.
Le mie amiche, quanto mi sono mancate.
-“Ciao Ash, ciao Lucy, come state?”- chiedo staccandomi e guardandole in faccia.
-“Noi bene, ma eravamo preoccupate per te! Come stai? Com’è andata a LaPush, Katy ci ha raccontato qualcosina”- ridacchia Lucy guardandosi intorno. Lo sapevo, Katy non sa proprio stare zitta.
-“Si immagino che vi abbia già raccontato tutto”- sorrido tirando una spintarella a Katy che ricambia abbracciandomi nuovamente
-“Mi sei mancata troppo Ley”-
-“Anche tu”-
-“Allora quando ce lo fai conoscere?”- mi chiede Ashley, lei è sempre quella più concreta
-“Presto, l’ho invitato alla mia festa”- ridacchia Katy guadagnandosi uno sguardo di sconforto da parte mia.
-“Non cambierai mai, tu piuttosto con Martin?”- le chiedo curiosa.
La sua faccia cambia totalmente , ma il campanello la salva ancora una volta...
-“Scusate vado ad aprire, voi se volete andate pure in piscina”- conclude prima di fiondarsi verso la porta di casa e scappando dalla mia domanda. Ci guardiamo per un attimo e infine decidiamo di andare in piscina.
Ci sediamo sugli sdrai e prendiamo qualcosa da bere, un bel gin lemon mi aiuterà a distendere i nervi.
Dopo qualche minuto siamo già una quarantina di persone. Mi guardo intorno, non faccio altro che salutare gente che non vedevo da mesi, ma del mio branco e del branco di LaPush non c’è traccia.
Ma dove si saranno cacciati?
-“Miley! Diventi ogni giorno più bella”- al suono di questa voce alzo lo sguardo e finalmente vedo una persona che volevo vedere davvero.
-“Harry! Ciao, come stai?”- gli chiedo dandogli due baci sulla guancia come se non fosse mai successo niente. Non so precisamente come comportarmi, l'ultima volta che l'ho visto eravamo ubriachi, ma infondo ci conosciamo da anni
-“Tutto bene grazie, e tu? Ti trovo in gran forma! Dove sei stata tutto questo tempo?”-
-“Oh, avevo da fare, ho passato qualche mese da una mia zia a Forks, una cittadina vicino Seattle…”- improvviso la prima cosa che mi viene in mente sorridendo e cercando di sembrare sincera.
-“Ho capito! Beh ci sei mancata qui, mi sei mancata”- conclude facendomi l’occhiolino
-“Anche voi mi siete mancati… tutti…Harry volevo parlarti di quello che è successo prima che io partissi”- inizio giocherellando con le dita. Giro il bicchiere tra le mani e guardo per terra, da dove iniziare?
-“Lo immaginavo, dimmi Ley, ti ascolto”-
-“Ecco, non so bene da dove iniziare, io quella sera ero ubriaca e non avrei mai fatto una cosa del genere se non lo fossi stata. Insomma Harry, siamo amici da anni, ci conosciamo da quando siamo bambini e sei quasi un fratello per me, sei uno dei più cari amici di Jason, di Martin... Ho agito senza pensare e ho paura che adesso ne risenta il nostro rapporto, e non è quello che voglio”-
-“Ley… non ti preoccupare. Avevo già capito tutto. Quella sera avevamo bevuto un po’ troppo entrambi e il nostro rapporto non ne risentirà. Ti voglio bene e sei una delle amiche più care che ho, abbiamo fatto una cazzata ma vabbe, è andata così. In fin dei conti può succedere, la prenderemo come una serata divertente - ridacchia sorridendomi tranquillamente, lo guardo allibita - quindi adesso non ci pensiamo e festeggiamo il tuo ritorno! A proposito, Martin dov’è? Ho sentito che sono tornati anche tuo fratello e Ryan! Non ci posso credere, quando arrivano che voglio salutarli?”-
-“Non lo so in realtà, non ho idea di dove siano”- gli rispondo sinceramente. Mi sento così sollevata che tutto si sia risolto per il meglio, senza dover far soffrire qualcuno, e mi sembra ancora più assurdo che sia andata così bene con Harry! Non ci speravo neanche. 
Per un avolta la fortuna è dalla mia parte, ottimo!
 Improvvisamente qualcuno mi tira per il braccio e voltandomi vedo la faccia di Kat quasi terrorizzata.
-“Ley puoi venire un secondo?”- mi chiede presa dal panico. Cosa sta succedendo?
-“Certo. Ci vediamo dopo Harry!”- lo saluto con un cenno e mi faccio trasportare dall’altro lato della piscina da Katy.
Che le prende? Sembra impazzita.
-"Miley. Sta per arrivare Martin, cosa diavolo faccio?”-
-“Come cosa fai? Quello che hai sempre fatto!”- la guardo senza capire dove voglia arrivare
-“Devo dirti una cosa”- la guardo bene cercando di decifrare il suo sguardo, adesso cos’ha combinato?
-“Ecco… prima della battaglia… si insomma noi, noi, beh ecco hai capito. Di nuovo”- la guardo un attimo prima di scoppiare a ridere.
-“E finalmente Kat! Cosa vuoi fare? Vai da lui e comportati come ti senti di fare, non ci sono tante altre soluzioni - ridacchio cercando i calmarla – e adesso smettila di farti tante paranoie, prendi e vai da lui appena arriva!”-
-“Certo hai ragione, vado a vedere se sono arrivati!”- dice prima di correre via e sparire in mezzo alle persone. La guardo con ancora il sorriso stampato in faccia, mi mancavano tutte queste sciocchezze di Santa Ysabel!
Prima o poi Martin e Kat ce la faranno, ne sono certa.
Improvvisamente il mio sguardo, e quello di tutti gli altri, viene catturato da un gruppo di bellissimi ragazzi che entrano.
Ah già, sono i branchi.
Gli sguardi di tutti si posano soprattutto su Jason e Ryan che si sentono in imbarazzo a quanto pare, mio fratello ha un sorriso decisamente tirato e Ryan fa in modo di non guardare nessuno per più di qualche secondo. Quando sono spariti è successo il putiferio qui a Santa, nessuno poteva crederci. Dopo qualche attimo di silenzio, la festa riprende e tutti tornano a ballare e bere come sempre. Noto Jas e Ryan che tirano un sospiro di sollievo mentre il mio branco saluta tutti i loro amici e presentano i ragazzi di LaPush.
Il mio sguardo viene catturato subito da uno di loro in particolare.
Senza neanche rendermene conto mi ritrovo a qualche metro dal gruppo, non riesco a staccargli gli occhi di dosso, ma lui fa finta di niente come se neanche mi avesse vista.
Martin finalmente si è deciso a parlare con Katy, li guardo per un attimo, starebbero decisamente bene insieme si. Mio fratello invece è impegnato a dare spiegazioni a l’unica ragazza che sia mai riuscita a conquistare il suo cuore, Lucy. Ridacchio guardandoli per un attimo, ed infine concentro tutta la mia attenzione sul mio ragazzo. Saluto tutti gli altri lasciando per ultimo proprio lui, ricevendo uno sguardo d'intesa da parte di Paul e una risata soffocata da parte di Jared. Quil invece è sempre quello più serio.
Mi piazzo davanti a Embry, ma il suo sguardo continua a guardare altrove.
Mi avvicino un po’ di più e bloccandogli il mento tra le mie mani lo obbligo a guardarmi e ricambio decisa il suo sguardo.
-“Non si saluta neanche più adesso?”- gli chiedo con tono di sfida
-“Perché dovrei salutarti?”- ricambia con tono strafottente. Sta scherzando?
-“Sono la tua ragazza Embry!”- gli dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo
-“Ma se non ti fai neanche toccare? Come pretendi di essere la mia ragazza?”- mi sussurra con tono provocatorio avvicinandosi piano al mio orecchio per poi ristabilire le distanze. Guardo sconvolta il sorrisetto di sfida che ha stampato in faccia. Sta scherzando?
-“C’è un motivo a tutto questo, e se vuoi sono anche disposta a spiegarti tutto”- cerco di spiegargli notando gli occhi di tante persone puntati su di noi. La ragazza di ghiaccio si è trovata un ragazzo, come potrebbero non essere interessati? Che nervoso, vorrei sparire.
-“Mi sono stancato di dover sentire tutte queste spiegazione Ley. Questa volta chi è il ragazzo e cos’ha fatto?”- mi chiede avvicinandosi di più a me continuando a sostenere il mio sguardo.
Non possiamo discuterne qui, velocemente lo prendo per un polso e mi dirigo verso la spiaggia, dove potremo stare finalmente da soli.
Mi segue senza dire niente, si lascia trascinare via da quel casino senza fiatare, ocn tutti gli occhi puntati su di noi.
Non appena siamo distanti dalla musica e dalle persone mi volto di scatto verso di lui.
-“Non c’è nessuno ragazzo! O meglio… si ma…”-
-“Lo immaginavo, basta davvero”- dice scocciato incamminandosi nuovamente verso la festa ma piuttosto tranquillo. Ma cosa gli prende?
-“Aspetta! – gli dico piazzandomi davanti a lui e impedendogli il passaggio, i suoi occhi si puntano nei miei – è successo prima che io partissi per LaPush. Siamo amici da anni, eravamo ubriachi. Ci ho già parlato prima ed è tutto risolto, abbiamo fatto una cazzata. Ed è successo prima di conoscerti”- sputo fuori guardandolo negli occhi sperando che non si arrabbi troppo. Devo smetterla di combinare tutti questi casini, ha ragione. La sua pazienza ha un limite, ed io se non la smetto prima o poi lo supererò.
Lentamente si avvicina sempre di più a me, fino ad arrivare a pochi centimetri dalle mie labbra. Posso sentire il suo profumo,i nostri nasi si sfiorano e l’unica cosa che vorrei farlo adesso è baciarlo, ma non riesco a staccare i miei occhi dai suoi.
Che intenzioni ha? Uno strano sorriso si apre sul suo viso, mentre con una mano mi sposta una ciocca di capelli dalla spalla, disegnando con un dito il contorno del mio tatuaggio.
Mi guardo intorno decisamente in ansia, si decide a parlare?
-“Bastava dirlo. Nessuno di noi due era un santo prima di conoscerci a quanto pare… ma il passato è passato…”- mi soffia sulle labbra, l’ha presa davvero così bene?
Improvvisamente le sue parole mi fanno salire un moto di gelosia mai provato prima “nessuno dei due era un santo”, cosa vuol dire? Incrocio le braccia al petto spazientita e leggermente agitata, perché diavolo fa freddo questa sera? In California non fa mai freddo.
Il ricordo di quella ragazza che lo abbraccia a casa sua dopo qualche giorno che ci siamo conosciuti si fa vivido nella mia testa.
Tendo spesso a dimenticare che anche lui, a quanto dicono i suoi amici, si dava un bel da fare prima di conoscermi. Forse mi sarei dovuta ricordare di questa cosa prima di fare tutto questo casino per niente. 
Fisso lo sguardo sul mare alla nostra sinistra mordendomi le labbra per il nervosismo.
-“Cosa c’è ragazzina? Hai freddo?”- ridacchia guardandomi. Annuisco continuando a guardare altrove, ma imprigionando il mio mento tra le sue dita volta di scatto il mio viso, obbligandomi a guardarlo. 
Mi perdo nei suoi occhi color cioccolato coperti da qualche ciuffo di capelli spostato dal vento.
Il mio cuore accelera involontariamente, mi farà impazzire questo ragazzo.
Stringo più forte le braccia al petto per riscaldarmi, ma improvvisamente le sue braccia si stringono intorno al mio corpo, e subito un calore mi pervade. Affondo la testa nell’incavo del suo collo e respiro il suo profumo che mi rilassa.
Stiamo in silenzio per un po’, quando una domanda mi nasce spontanea.
-“Dove sei stato tutta oggi?”-
-“In giro”- mi stacco leggermente da lui per guardarlo meglio in faccia, ma rimanendo tra le sue braccia
-“In giro dove?”- gli chiedo curiosa, dopotutto è il mio ragazzo
Proprio quando sta per rispondermi, una luce accecante viene sprigionata dal mio anello.
Lo guardo sorpresa senza capire insieme ad Embry, ma cosa sta succedendo?
-“Non capisco, non si era mai illuminato prima. Non sapevo neanche che potesse succedere una cosa del genere”- gli dico spostano lo sguardo sulla sua faccia mentre guarda sorpreso l’anello.
Afferra la mia mano avvicinandola al suo viso per guardare meglio l’anello da vicino, ma la luce è davvero fortissima.
-“Sarà meglio chiamare Sam e Luke, non mi piace per niente questa cosa”- borbotta osservando ancora l’anello che lentamente ha diminuito il bagliore. Credo anche io che sia la cosa migliore da fare.
-“Si hai ragione, io vado a casa così chiedo spiegazioni a mio padre che potrebbe sapere qualcosa di questa storia, tu torna alla festa e avvisa i branchi. Ci vediamo da me il prima possibile”- gli dico. Mi risponde con un cenno e voltandosi si incammina verso la festa.
Guardo per un attimo la sua schiena mentre cammina e correndo mi paro di nuovo davanti a lui.
-"Ehi ci stai facendo l'abitudine a fermarmi ogni volta che me ne sto andando"- ridacchia guardandomi
-“E dimenticavo una cosa. Ti amo”- gli dico prima di catturare le sue labbra e avvolgere il suo collo con le mie braccia.
Dopo qualche attimo di sorpresa ricambia il bacio stringendomi i fianchi.
-“Ti amo anche io ragazzina - mi soffia sulle labbra ridendo, ricambio il sorriso e rido con lui – adesso vado, tu vai a casa prima di combinare qualcos’altro”- ridacchia allontanandosi da me e riprendendo a camminare.
Lo guardo ancora per qualche secondo, prima di incamminarmi verso casa.
E’ incredibile quanto io lo ami.
Ed è ancora più incredibile pensare che in fin dei conti quasi sicuramente passerò tutta la mia vita con lui.
Il bagliore dell’anello attira di nuovo la mia attenzione. Cosa potrebbe voler dire? Devo assolutamente andare a casa il prima possibile, sperando che ci sia mio padre, magari lui ne sa qualcosa in più di tutti noi.
 
POV EMBRY

Mi siedo sul divano bianco di casa Ross affianco ai miei fratelli e il branco di Santa Ysabel.
Concentro la mia attenzione su Miley che passeggia nervosamente su e giù per la stanza, mentre Sam e Luke continuano a discutere senza trovare una possibile motivazione.
La guardo bene, è stupenda anche quando è nervosa e agitata. E' bella in ogni situazione, ma odio vederla così in ansia.
Mi guardo megio intorno, accidenti questa casa è davvero bellissima. Svariate foto di Miley, Jason e i loro genitori sono attaccate sulle pareti, l’ambiente è così grande rispetto al piccolo salotto di casa mia…
-“Eccomi ragazzi, allora ho parlato con gli anziani”- la voce del papà di Ley interrompe i miei pensieri all’improvviso, richiamando tutta l’attenzione su di lui. Incredibile quanto Ley gli somigli.
-“E cos’hanno detto papà?”- gli chiede Jason
-“Hanno detto che nonna Mery ha già detto tutto a Miley… - conclude spostando lo sguardo su Ley – Miley?”- le chiede cercando conferma. Per un attimo vedono la faccia confusa di Ley che punta lo sguardo per terra pensierosa.
Sembrano passare interminabili attimi di silenzio, quando finalmente si decide a parlare.
-“Siamo in pericolo”- dice soltanto guardando tutti noi
-“Come sarebbe a dire siamo in pericolo?”- le chiede Martin senza capire.
-“Come fai a saperlo?”- le chiede Luke. Lei si limita a stare in silenzio spostando infine il suo sguardo su di me.
I suoi occhi catturano ancora una volta i miei cercando sicurezza e probabilmente appoggio, ed io non abbasso lo sguardo per niente al mondo. Mi fido di lei, mi fido di quello che dice. Hai tutto l'appoggio di questo mondo da parte mia amore mio.
Improvvisamente un lontano ricordo di qualche mese prima torna a galla nella mia mente, e capisco tutto all’istante anche io.
Allora non l’ha mai detto a nessuno... l’ha detto solo a me dopo pochi minuti che ci eravamo conosciuti!
Annuisce in mia direzione, intuendo i miei pensieri e confermandomi che ho capito tutto.
-“Nonna Mery mi aveva detto che questo anello mi avrebbe avvisata quando sarei stata in pericolo. Beh evidentemente lo sono. E se lo sono io, lo siete anche tutti voi. Credo proprio che siano i Mohave”- conclude spostando lo sguardo sulla figura di suo padre che lentamente inizia ad annuire in sua direzione.
-“Penso proprio che sia così Miley”- conferma il signor Ross
-“Ok, quindi che si fa?”- chiede Paul guardando tutti con aria di sfida
-“Quindi si combatte”- concludo io suscitando gli assensi da parte di tutti, eccetto da Miley che non mi risparmia un’occhiataccia.
Mi dispiace Ley, ma questa volta non permetterò che ti facciano del male.
-“Dobbiamo essere pronti, ci divideremo in due gruppi, un gruppo riposa e l’altro sta di guardia. Se dovesse succedere qualcosa avvisate immediatamente il gruppo che sta riposando. Se non dovesse succedere niente, si fa cambio domani mattina ok? E’ guerra aperta ragazzi”- conclude Sam. Luke si limita ad annuire guardando i suoi ragazzi uno per uno.
-“Miley…tu ovviamente non combatterai e non farai ronde. E’ te che vogliono, non possiamo permettere che ti succeda qualcosa…”- afferma Luke trovando assolutamente appoggio da parte mia e da parte di tutti gli altri.
Non possiamo rischiare. Vogliono lei, e faranno di tutto per riprendersela.
Se dovesse succederle qualcosa non me lo perdonerei mai. Non posso perderla ancora.
-“No Luke voglio venire con voi!”- afferma convintissima Miley. La guardo per un attimo scuotendo la testa, non cambierà mai questa ragazzina. Quando si impunta su qualcosa è la fine!
-“No. Tu starai a casa”- afferma duramente Jason
-“Jas smettila, sono io che decido della mia vita, sono io che decido cosa fare, ok?”-
-“Miley ascolta tuo fratello, sarebbe troppo pericoloso per te”- cerca di farla ragionare suo padre
-“Non esiste. Io voglio venire con voi e fare i turni come tutti voi. Non metterò voi in pericolo per me, e non potete impedirmi di uscire di casa!”- guardo la sua faccia decisamente arrabbiata e decido che forse è meglio che provi a parlarle io. Mi avvicino lentamente guardando suo fratello che annuisce capendo le mie intenzioni. Non appena mi trovo davanti a lei, subito il suo sguardo si fissa su di me tranquillizzandosi improvvisamente e mi guarda cercando appoggio in me.
-“Embry ti prego, di qualcosa anche tu”-
-“Mi dispiace Miley, ma questa volta non posso appoggiarti”- le dico a bassa voce prendendo il suo viso tra le mie mani.
Una lacrima sfugge al suo controllo bagnando la sua guancia, ma subito l’asciugo dandole un bacio sulla guancia.
-“Non piangere ti prego. Lo facciamo per te Ley. Ascoltami per una volta, stai a casa, fai quello che ti dicono. Loro vogliono te, se tu venissi là fuori con noi sarebbe come dargli subito quello che vogliono, e non possiamo permetterlo”- cerco di spiegarle, ma il suo sguardo sfugge ai miei occhi. Non sopporto vederla così, sento una strana morsa al petto.
-“Non voglio che vi succeda qualcosa. Non voglio che ti succeda qualcosa”- conclude con voce rotta dal pianto.
Per un attimo guardo Jason che fa segno a tutti di uscire dalla stanza e infine guardo il signor Ross, a cui in realtà devo ancora presentarmi ufficialmente come ragazzo di Miley.
Il suo sguardo è comprensivo e mi fa un cenno con la testa in segno di saluto che ricambio, prima di abbandonare la stanza insieme a tutti gli altri.
-“Amore mio non mi succederà niente. Ma se ti dovessero rapire di nuovo io non vivrei, non mi perdonerei mai di averti persa un’altra volta”- le spiego continuando a guardare i suoi splendidi occhi.
-“Ma non mi hai persa”-
-“No, ma ho avuto tanta paura che fosse così”- concludo stringendola tra le mie braccia.
Qualcosa bagna la mia spalla e capisco che sta piangendo ancora, odio vederla piangere.
-“Ok hai vinto, starò a casa. Ma voglio essere avvisata immediatamente se succederà qualcosa, sono stata chiara?”- farfuglia con il viso ancora immerso nel mio petto, stringendomi ancora più forte.
Sorrido vedendola così piccola tra le mie braccia, lei che fa sempre la dura…
-“Chiarissimo. Sarai avvisata, promesso”-
Finalmente dopo averla fatta ragionare le prendo la mano e andiamo nell’altra stanza dove si sono radunati tutti in attesa delle direttive finali. Appena varchiamo la soglia tutti gli sguardi si puntano su di noi e vedendo che Miley non accenna a parlare, prendo in mano io la situazione.
-“Ley rimarrà a casa ma vuole essere avvisata immediatamente se succederà qualcosa”-
-“E così sarà Miley. Promesso”- conclude Luke
-“Allora facciamo tutto come disposto prima. Il primo branco di guardia siamo noi, andiamo ragazzi”- guardo Sam e i miei fratelli che si sgranchiscono le gambe felici di muoversi un po’ ma allo stesso tempo preoccupati. Non conosciamo niente di questo branco.
 Mi volto verso la mia ragazza e quello che vedo è uno sguardo di pura ansia.
-“Stai attento”- mi sussurra guardandomi negli occhi senza farsi sentire dagli altri
-“Tornerò presto promesso”- le dico lasciandole svariati baci dalla guancia al collo. Finalmente riesco a sentire di nuovo la sua risata che come al solito mi riempie il cuore e facendole l’occhiolino, mi incammino dietro tutti i miei fratelli per uscire di casa.
-“Ehi ragazzo! Embry giusto? – il padre di Miley mi affianca all’improvviso prima che io esca – nessuno è mai riuscito a far ragionare mia figlia prima. Grazie!”- conclude sorridendomi amichevolmente. Ricambio felice del fatto che non mi abbia preso per un maleducato bello e buono e stringendogli la mano ci presentiamo finalmente.  
 
POV MILEY

Guardo di nuovo fuori dalla finestra. L’idea che Embry e tutto il suo branco siano lì fuori mi mette fin troppa agitazione.
Il rumore della porta richiama improvvisamente la mia attenzione.
-“Martin! Che ci fai qui?”- gli chiedo allontanandomi finalmente dalla finestra che ho fissato costantemente nelle ultime tre ore.
-“Sono venuto ad avvisarti che non ci sono notizie negative, per adesso è tutto tranquillo”-
-“Perfetto”- farfuglio accendendomi una sigaretta. Cosa c’è di perfetto? Sono preoccupatissima.
-“Stai tranquilla Ley, Embry è un lupo esperto, sono già tre anni che si è trasformato. Sa gestire le situazioni e poi non succederà niente, non preoccuparti. Ci sono i suoi fratelli con lui, e sono tutti molto dotati”- mi volto a guardarlo aspirando un lungo tiro dalla mia sigaretta. Non sono per niente sicura di quello che sta dicendo, ma in fin dei conti agitandomi non risolvo niente.
-“Hai ragione. Ma non posso fare a meno di essere preoccupata… dai raccontami qualcosa così mi distraggo…”-dico sedendomi sul letto
-“Non saprei cosa raccontarti… in realtà beh si ma…”-
-“Katy?”- gli chiedo ridendo. So già dove vuole andare a parare
-“Eh Katy…ti ha detto tutto non è vero?”-
-“Già…”-concludo guardandolo e aspettandomi qualche commento che non tarda ad arrivare
-“Non so più cosa fare Ley. Io la amo, è il mio imprinting e non riesco a starle lontano. L’altra sera è stato inspiegabile, sto diventando pazzo”- afferma alzandosi dal letto e camminando nervosamente su e giù per la stanza. Lo guardo per un attimo, mi dispiace che ci stia così. So quello che prova, lo sento anche io ogni volta che ci trasformiamo, ed è uno strazio.
-“Mi dispiace Matin. Katy non è mai decisa, lo sai. Aspetta ancora un po’, dalle tempo fidati di me”-
-"Si ma non ce la faccio più ad aspettare"-
-"L'attesa sarà ripagata, fidati di me"-
-“Hai ragione. Le darò tempo. Adesso vado, torno dagli altri! Tu sei sicura di non voler venire giù con noi?”-
-“No tranquillo, vai pure e scusati con gli altri. Non ho tanta voglia di stare in compagnia”- concludo spegnendo la sigaretta nel posacenere e sistemandomi nel letto.
-“Mio fratello dov’è?”-
-“Sta parlando con Lucy”-
-“Immaginavo – dico sorridendo – a dopo Martin!”- concludo mandandogli un bacio
-“Ok, allora… buonanotte! Ti vengo ad avvisare se ci sono novità piccola”-
-“Certo grazie mille…”-
La porta si richiude alle spalle di Martin e finalmente sono di nuovo da sola.
Prendo in mano il mio telefono e subito scrivo a Katy.
M:Kat, hai sentito del casino che sta succedendo?
K:Ley! Si, Martin mi ha detto! Tu come stai?
M:Sono preoccupata da morire
K:Immagino, ma stai tranquilla, vuoi che venga a farti compagnia? Dico a mia madre che dormo da te
M:Nono tranquilla. Piuttosto scrivi a Martin, sta diventando pazzo ;)
K:Davvero? Mio dio, non so cosa fare
M:Non so cosa dirti, ma fai qualcosa o finirà per impazzire per davvero! Buonanotte Kat
K:Se ci sono novità scrivimi, ti voglio bene
Lancio il telefono sul comodino e lo metto in silenzioso. Non voglio sentire nessuno.
Al solo pensiero che Embry sia lì fuori e che gli possano fare del male… no non posso pensarci. Mi alzo di scatto dal letto e improvvisamente la finestra si spalanca nello stesso istante. Sobbalzo d'istinto, mi giro di scatto e vedendo un’ombra scura il mio cuore manca un battito, ma un profumo che riconosco subito raggiunge le mie narici.
Senza dire niente accendo la luce e lo guardo.
Embry se ne sta in piedi davanti a me a petto nudo come al solito, leggermente sudato e i capelli, ormai cresciuti, scompigliati dalla corsa e dalla trasformazione.Ha ancora il fiatone, dev'essere venuto qui molto rapidamente.
o guardo meglio, è meraviglioso. Ogni muscolo è perfettamente al suo posto, nonostante sia il più magro tra i suoi fratelli.
-“Non volevo spaventarti”- mi dice avvicinandosi a me
-“Cosa ci fai qui?”-
-“Volevo venire a darti la buonanotte e assicurarmi che tu dormissi”- mi dice avvicinandosi sempre di più e lasciando un bacio dolcissimo sulle mie labbra. Chiudo gli occhi ed inspiro il suo profumo. Incredibile come riesca ad essere dolce certe volte.
-“Dormo solo se tu rimani qui con me”-
-“Lo sai che non posso, il dovere mi chiama”-
Sbuffo sonoramente tornando verso il letto. Mi tolgo la maglietta e i pantaloni, infilandomi la mia larghissima maglietta del pigiama con molta calma. All’improvviso due mani calde afferrano i miei fianchi da dietro facendomi scontrare con i suoi pettorali scolpiti e riconosco il suo respiro sul collo, mentre le sue mani si infilano sotto la maglietta. Sorrido compiaciuta di essere riuscita nel mio intento.
Sentire le sua mani sulla mia pelle è sempre qualcosa di indescrivibile, non ho mai provato niente del genere. Sospiro chiudendo gli occhi
-“Non puoi fare così però Miley”-ridacchia sotto voce al mio orecchio.
Mi volto verso di lui circondando il suo collo con le braccia prima di dargli un bacio a stampo. Non voglio che vada via.
-“Volevo farti vedere che sto andando a letto, così sarai più tranquillo. Dubito riuscirò a dormire, ma ci proverò”-  un sorriso dolcissimo si apre sul suo viso, mostrandomi ancora una volta la perfezione del suo sorriso.
Devo smetterla di trovarlo così perfetto in ogni occasione, finirò per impazzire anche io come Martin.
-“Allora io vado, devo tornare a fare la ronda. Mi raccomando Ley, rimani in casa, sono serio”- conclude indurendo appena il tono pronunciando le ultime parole. Non appena le sue mani si staccano dal mio corpo è come se mancasse qualcosa in me. Ho bisogno di lui, qui, con me. Non voglio che se ne vada di nuovo. 
Mi concede un ultimo bacio prima di voltarsi verso la finestra. Io me ne sto lì, impalata a guardarlo come sempre senza dire niente.
-“Rimani ancora un po’”-
-“Non posso davvero, Sam mi ha concesso solo 10 minuti, non di più”-
Lo guardo triste, mi rendo conto perfettamente che deve andare via. E’ il suo dovere, anche io farei lo stesso.
Oltretutto sta facendo tutto questo per me, come tutti gli altri. Gli devo tutto.
-“Miley… davvero… stai qui dentro e stai attenta in ogni caso. Ci vediamo domani mattina”- prima di uscire dalla finestra attende un mio assenso e, quando annuisco in sua direzione, sospirando esce dalla finestra sforzandosi di sorridere un’ultima volta, lasciandomi da sola nuovamente.
Mi guardo per un attimo intorno e sospiro rumorosamente accendendomi una sigaretta, non posso fare niente in questa situazione.
Il mio anello continua ad illuminarsi, senza smettere un momento.
Cosa potrei fare?
Guardo l’orologio, sono le 11.55 pm. Non mi resta che aspettare, e durante l’attesa posso anche provare a dormire così se dovesse esserci bisogno del mio aiuto sarò riposata.

Qualche ora dopo…

Mi sveglio di soprassalto facendo un balzo nel mio letto. Il mio respiro è ancora irregolare e il cuore sembra mi stia per uscire dal petto. Porto una mano all’altezza del cuore, è successo qualcosa, me lo sento.
Guardo l’orologio, sono le 3.50.
Questa storia non mi piace per niente. Il branco dei Mohave mi ha sconvolto la vita. Prima mio fratello e Ryan che se ne vanno, poi il rapimento e adesso tutto questo… se solo potessi comunicare con Jhonny…magri lui potrebbe essermi di aiuto in qualche modo.
Improvvisamente la porta si spalanca e Jason entra in camera mia ancora con il fiatone e una faccia che non è descrivibile.
Capisco all’istante che è successo qualcosa, mi guarda agitatissimo, non riesce a parlare.
-“Cos’è successo?”- mi sforzo di chiedere con voce tremante
-“Devi venire con me”- lo guardo preoccupata e, non so con quale forza, glielo richiedo
-“Cos’è successo Jason?”-
-“Devi venire con me, dobbiamo fare presto… Embry… è ferito”-
Improvvisamente tutte le mie paure si concretizzano e non riesco più a muovere un muscolo


Buongiorno a tutti! Eccomi qui, sono tornata!
Mi dispiace tantissimo per i mesi di attesa, non ho abbandonato la storia, ma sono stati dei mesi molto intensi. In ogni caso adesso sono qui, pronta per riprendere in mano la mia storia. Spero vi piaccia questo capitolo, aspetto recensioni ;)
  
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