Dolore.
Freddo.
Buio.
Chihiro
Fujisaki
sentiva solo questi tre elementi, attorno a sé.
Non
capiva dove si
trovava.
Un
ricordo le
attraversò prepotentemente la memoria. Era fulmineo.
Vide
lei stessa,
stesa su un prato verde acceso. Se ne stava lì, totalmente
spensierata e con il
suo adorato computer poggiato sulle gambe. Amava sedersi all'ombra dei
ciliegi
in fiore, quando la primavera splendeva alta nel cielo e sprigionava i
suoi
profumi e i suoi colori.
Ma,
adesso, non
percepiva più la luce tiepida del sole a lambirle la pelle.
Non
percepiva più
quel calore, che un tempo era stato così familiare, ma che
ora le sembrava
irrimediabilmente distante.
Non
percepiva più la
felicità di sentirsi libera: libera dai giudizi degli altri,
libera dai loro
stupidi preconcetti.
Libera
di essere
semplicemente lei stessa.
Adesso c'era solo dolore.
«Chihiro...»
Era Mondo. La
sua voce... sembrava così strana,
così sofferente.
«Chihiro...
Chihiro...»
Così diversa.
Adesso c'era solo freddo.
«Chihiro...
mi dispiace.»
Adesso
c'era solo buio.
***
Bene.
Sono le
ore 00:44 e ho appena finito di scrivere questa flash.
Forse
dovrei fare qualcosa di più produttivo, come andare a
dormire.
O andare
a caccia di procioni e di shippers che shippano ossessivamente la
Chihimondo.
Ma forse
basta solo andare a dormire.
[Ogni
riferimento in questo angolo dell’autrice a persone dalla
dubbia sanità mentale
è puramente casuale. Scherzo, non lo è affatto.]
Spero
tanto che questa flash, la mia prima in assoluto, vi sia piaciuta :D
Grazie
per aver letto!
Alla
prossima, Cruel Heart.