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Autore: Ciulla    09/09/2016    2 recensioni
Song-fiction sulle note di "A thousand years".
River/Doctor
“River, tu sai il mio nome. Mi hai sussurrato il mio nome nell’orecchio. C’è un solo motivo per cui direi a qualcuno il mio nome”.
Mancano sei secondi, amore mio. Salutami adesso, dimmi addio. Ho bisogno che tu mi lasci andare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 10, River Song
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heart beats fast,
color and promises,
how to be brave, how can I love
when I’m afraid to fall…

 
 
Un semplice pugno non avrebbe potuto tramortirti a lungo quanto speravo, Dottore. Ti vedo mentre cerco di completare il download dei salvati prima dello scadere del conto alla rovescia, ti vedo mentre alzi la testa e mi guardi, mentre realizzi col tuo stupido sguardo spaventato cosa ho fatto, cosa è successo, cosa sta per succedere.
Leggo la paura nei tuoi occhi, leggo un terrore che non hai motivo di provare. E mi viene da piangere, perché anch’io ho paura. Ho paura da quando ho scoperto che era la prima volta che tu mi incontravi, da quando ho capito che, per me, sarebbe stata l’ultima. Ho vissuto a lungo, Dottore, ed ora ho paura di morire. Ho paura di lasciar andare tutto questo, la vita che mi sono costruita per poter essere sempre al tuo fianco quando hai bisogno di me.
Un conto alla rovescia scandisce i secondi che rimangono all’autodistruzione, che rimangono a me. Seduta su questa sedia, la mia sicurezza quasi vacilla.
Ti amo, Dottore, ma se questo amore porterà alla mia morte, allora non riesco a fare a meno di aver paura di amare.

 
... But watching you stand alone,
all of my doubt,
suddenly goes away somehow...

One step closer…

 
Ti dimeni nella tua posizione, non riesci a farne a meno, non riesci a sopportare il fatto di essere ammanettato ed impossibilitato a fare nulla. Sei l’essere straordinario che non può fare a meno di cercare di salvarmi anche non conoscendomi; ed in fondo, è questo a darmi forza. Tu avresti il coraggio di morire per tutti questi sconosciuti ed io avrò il coraggio di morire per te. Morirò per farti vivere il nostro amore. E mi si spezza il cuore, per la centesima volta in questa giornata, realizzando che vivrai la nostra storia con l’immagine della mia morte negli occhi, sapendo che andrà a finire così, con te legato ad un palo da un paio di manette e me, legata ad una sedia da un amore indissolubile.
E sono un passo più vicina alle lacrime.
 
 
I have died, everyday, waiting for you,
darling don’t be afraid, I have loved you
for a thousand years,
I’ll love you for a thousand more…


 
Come mi sento oggi non è altro che il riassunto della mia vita, Dottore. Ogni fitta che provavo rendendomi conto che tu eri più indietro, che molte delle nostre migliori avventure ancora ti mancavano, non raggiunge che il giusto culmine nel dolore di questo giorno. Ogni notte che passavi con me, in quei pochi minuti in cui dormivi, io piangevo e mi sentivo morire; ogni giorno eri meno consapevole del nostro amore, ed ogni giorno io ti amavo di più.
Ti ho amato per così tanti anni, Dottore. Ma tu non sei che agli inizi, tu devi ancora vivere ogni singolo istante passato insieme. Per questo io devo morire; ti ho amato per tanti anni, e devo andarmene per poterti amare ancora.
Mi guardi terrorizzato, come se in fondo al cuore potessi sentire l’amore che ci unisce, e non volessi lasciarlo andare.
 

Time stands still,
beauty in all she is,
I will be brave,
I will not let anything take away…


 
“Il tempo può essere riscritto”.
“Non il nostro tempo, nemmeno, una riga, non osare”.


Come puoi non capire? Non lo sto facendo solo per te, lo sto facendo per noi. Se tu morissi qui, adesso, tutto il nostro tempo verrebbe cancellato. Rinuncerei alla mia vita pur di non rinunciare ad un solo istante trascorso insieme, d’amore o di dolore che sia; e tu vorresti riscriverlo?
Non puoi capire, Dottore. Non vuoi capire, ma presto lo capirai.

 
What's standing in front of me...
Every breath,
every hour has come to this…

One step closer…
 

Va tutto bene. Non è ancora finita per te, noi ci rivedremo. Tutto deve ancora accadere. Tu e io... Il tempo e lo spazio... Guardaci correre via”.

Sei così maledettamente giovane. Non so come ho fatto a non accorgermi prima che non eri, non potevi essere il mio Dottore. Sembri così debole, così fragile, con gli occhi che ti si riempiono di lacrime mentre ancora, cerchi di convincermi a non farlo. E sono io a consolare te, quando dovrebbe essere il contrario. Quando avrei bisogno che fosse il contrario. Dov’è il mio Dottore? Il mio Signore del Tempo? Quello che corre ogni volta che lo chiamo, che non vacilla mai, quello che ha sprecato la sua energia rigenerativa per aggiustarmi un polso a Manhattan, quello che mi ha sposato usando uno stupido cravattino per legarci insieme? Sei davvero tu lo stesso uomo? Tu, che mi guardi, ammanettato e ormai sconfitto, impossibilitato a fare nulla se non aspettare lo scorrere dei secondi?

 
I have died, everyday, waiting for you,
darling don't be afraid, I have loved you
for a thousand years,
I'll love you for a thousand more…


 
Sì, sei tu. Non ti sei ancora rigenerato, sei giovane e terrorizzato, però alla fine sei sempre lo stesso Signore del Tempo che vorrebbe salvare tutti; sei sempre lo stesso Dottore che si finge coraggioso, ma in realtà è spaventato dalla morte di chi ama più che dalla propria. Sei sempre lo stesso uomo che vorrebbe capire tutto, che non sopporta il non sapere le cose, che nasconde la propria sofferenza sotto un pesante strato di battute pessime e vestiti quantomeno discutibili.

 
And all along I believed I would find you,
time has brought your heart to me,
I have loved you for a thousand years…
I’ll love you for a thousand more…


 
“River, tu sai il mio nome. Mi hai sussurrato il mio nome nell’orecchio. C’è un solo motivo per cui direi a qualcuno il mio nome”.

Mancano sei secondi, amore mio. Salutami adesso, dimmi addio. Ho bisogno che tu mi lasci andare.

“C’è un solo momento in cui potrei...”

Ti zittisco. Avrei voglia di gridarti in faccia tutto il nostro amore, ma non posso. Devo lasciartelo vivere.

“Spoilers”.


Mancano due secondi ora, mi fissi disperato e sconvolto. So che non ti piacciono gli addii, ma ne ho bisogno. Salutami. Lasciami andare.
Ma tu distogli lo sguardo, accecato dalla luce dell’esplosione.


Goodbye, sweetie.
 
 
   
 
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