Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: YukiWhite97    12/09/2016    2 recensioni
Sequel de "Il principe illegittimo e altre storie", ambientato cinque anni dopo la fine. Helge, Aurora ed Emma sono oramai cresciuti, mentre Jack, Elsa, Anna e Kristoff vivono felicemente le rispettive vite coniugali. La trama si baserà principalmente su una cosa in particolare: gli amori impossibili. Un amore impossibile per Helge e Aurora, ed un amore impossibile per Emma, che si ritroverà ad amare qualcuno di impensabile, con il rischio di scoprire il segreto che giace, a sua insaputa, dentro di lei.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
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Quindici anni sono un'età difficile. Perché non sei né una bambina, né una donna. Se Emma avesse saputo quale segreto fosse celato nei meandri della sua anima, si sarebbe resa conto che quell'età complicata, per lei sarebbe risultata mille volte peggio.
Fortunatamente però, la principessa non sospettava minimamente dei propri oscuri doni. A lei pareva essere toccato lo stesso destino che un tempo era toccato al fratello: tutti in famiglia sapevano dei suoi poteri, tutti tranne lei. Proprio come quando era nata, nessuno vedendola avrebbe mai immaginato che quella ragazza nascondesse un terribile segreto.
Somigliava ad Elsa, ma anche a Jack. Aveva gli occhi azzurri e dei lunghi capelli color neve. Il suo sguardo era compassionevole, la sua indole dolce, ma anche curiosa e passionale.
E la sua magia del ghiaccio era la più grande magia di luce che si fosse mai vista, una magia in realtà falsa, depurata dall'oscurità.
Per quanto riguarda Helge ed Aurora, avevano entrambi passato sia l'infanzia che l'adolescenza. Oramai andavano per i ventun'anni, verso nuove responsabilità. Soprattutto il primo, in quanto futuro re di Arendelle. L'idea di dover regnare su Arendelle non lo faceva impazzire di gioia, poichè un re ha sempre tanti pensieri e come se non bastasse doveva anche sposarsi per garantire un erede. E volendo, Helge si sarebbe anche sposato volentieri, se si fosse trattato di qualcuna che amava. Purtroppo sapeva bene che molto spesso, i matrimoni tra reali non erano soliti ad andare a buon fine. Fortunatamente c'era Aurora. Era diventata così bella, una donna oramai, e l'intelligenza e la forza erano proporzionali alla bellezza. Oramai erano passati quindici anni da quando entrambi avevano iniziato a condividere lo stesso cuore. Ciò li aveva uniti tanto... forse un po' troppo.
Il fatto era che Helge guardava Aurora non più come un bambino che guarda una bambina capricciosa. Era sua cugina ed erano cresciuti come fratelli, tuttavia non riusciva a non vederla come una donna. D'altro canto, Aurora lo guardava allo stesso modo. 
Era palese che vi fosse qualcosa, specialmente quando stavano vicini.
Adesso era dicembre e la neve cadeva leggera sul palazzo di Arendelle. Aurora stava malinconicamente affacciata alla finestra, osservando i fiocchi cadere. Oramai natale era alle porte e, come sempre, si prevedevano grandi festeggiamenti. Il principe si accorse immediatamente di lei, e nel vederla, per farsi notare, prese a sgranchirsi la voce.
"Ti trovo malinconica, mia cara Aurora" - disse avvicinandosi.
"Helge - lo chiamò sorridendo - no, non sono malinconica, stavo soltanto pensando a quanto l'inverno sia meraviglioso. Tutti preferiscono l'estate, il sole, ma vogliamo parlare dell'inverno? La stagione dove tutto tace, dove tutto si nasconde sotto un manto innevato"
"Vedo che ti sei data alla poesia" - sorrise l'altro.
"E tu invece? - domandò - non vai a caccia?"
"Sai bene che non mi piace. Lo faccio solo perchè i miei amici mi costringono, visto che, secondo loro, un bravo principe dovrebbe imparare a cacciare"
Aurora sorrise, avvicinandosi al suo viso.
"Beh, puoi dire ai tuoi amici che tu sei già un bravo principe" - sussurrò. Helge sorrise a sua volta. Quasi faticava a credere a come la cugina fosse cambiata nel corso del tempo, a come i suoi sentimenti fossero cambiati. Anche se gli sguardi parlavano da sé, Helge non poteva fare a meno di domandarsi se anche lei sentisse le stesse cose...
"Mh? - fece ad un tratto il principe - Emma! Sei lì, ti vedo!"
La principessa affacciò il capo da una grande colonna al centro del corridoio, lasciandosi andare ad una risata.
"Ops - rise - scusate, io non ho visto niente!". Dopo aver detto ciò prese a correre via.
"Accidenti! - sbuffò - quella ragazzina non cresce mai!"
Emma adorava spiare il fratello e la cugina. Aveva infatti capito prima di entrambi, del forte sentimento che li univa, per questo si divertiva a stuzzicarli. Un'altra cosa che adorava era correre per le colline innevate di fronte il palazzo. C'erano delle volte in cui sentiva il biosgno di dare libero sfogo alla sua magia, e così faceva. Si perdeva per ore nelle colline, creando vere e proprie opere d'arti di ghiaccio trasparente, lastre su cui poi pattinava e pupazzi di neve che poi ammirava.
Il suo animo era buono, il suo cuore puro. Per questo, in famiglia e anche gli abitanti di Arendelle stessa, le volevano tutti bene. Emma era molto più speciale di quello che credeva, ma non lo sapeva ancora. Lei no, ma qualcun'altro lo sapeva fin troppo bene.
Qualcuno che, a sua insaputa, non le aveva mai tolto gli occhi di dosso.
La principessa aveva preso a passeggiare per i boschi, canticchiando. Ad un tratto però aveva avvertito una sensazione strana, come se il cielo sopra la sua testa si fosse oscurato. Ma in realtà non fu così. Si guardò intorno. In genere quelle colline erano completamente desolate, soprattutto d'inverno. Era quindi assurdo pensare che qualcuno la stesse seguendo.
Tese l'orecchio, cercando di percepire il minimo rumore. Ma ancora niente. Infine prese ad indietreggiare. Quando fu con la schiena contro un tronco d'albero, si rese conto che sulla neve aleggiava un'ombra proveniente da un corpo invisibile. Non c'era infatti niente che potesse riflettere la luce del sole. Tuttavia ciò non la spaventò, anzi, la incuriosì ulteriolmente. Iniziò a seguire l'ombra.
"Hey! - esclamò - aspetta, dove stai andando?"
L'ombra infatti aveva preso ad andare più veloce, dirigendosi verso una sorta di grotta. Emma non pensò ai vari rischi che avrebbe potuto correre, così si infilò. Tutto intorno era silenzioso e dalla parete rocciosa sopra la sua testa, pendevano svariate stalattiti.
"Hey? - chiamò - c'è nessuno?"
A risponderle fu una voce calda ma inquietante allo stesso tempo, proveniente da chissà dove.
"Che cosa curiosa. In genere nessuno mi segue. O devi essere molto sciocca, o molto coraggiosa, giovane Emma"
"Io non sono affatto sciocca! - esclamò - e poi come sai il mio nome?"
"Tutti conoscono il tuo nome, in quanto principessa di Arendelle"
"Oh, giusto. Ebbene? Perchè non esci fuori e ti fai vedere? O hai forse paura?" - domandò guardandosi intorno. Ciò che ne seguì fu una risata che aveva un non so che di maligno.
"Io, avere paura di te? Forse dovrebbe essere il contrario, mia cara"
Per nulla intimorita, la principessa guardò dritta dinnanzi a sé. Dal buio erano comparsi due occhi, infine una figura. Si trattava di un uomo, il quale pareva essere circondato da un'aura di oscurità. Anzi, sembrava essere lui stesso, l'oscurità. Malgrado il suo aspetto inquietante, Emma sorrise contenta.
"Ah, sei venuto fuori alla fine! - esclamò - allora anche tu vieni su queste colline, pensavo di essere la sola"
"Non hai paura di me - costatò - bene, questo non mi sorprende affatto"
"Perché dovrei avere paura di te?" - domandò.
"Non ha importanza - rispose l'altro - è un piacere poterti parlare, principessa Emma"
"Oh grazie, emh... scusa, com'è che ti chiami?"
"Pitch Black" - rispose l'altro, fulminandola con lo sguardo.
"Umh, un nome insolito. Da dove vieni?"
"Io non vengo da nessun posto" - rispose serio. Nonostante la serietà del suo tono, Emma si lasciò andare ad una risata cristallina, cosa che lasciò lo stesso Pitch, interdetto.
"Sei simpatico! - esclamò - se conosci me allora devi conoscere anche la mia famiglia, vero? Mia madre, la regina Elsa, e mio padre, Jack Frost!"
Lo sguardo di Pitch parve rabbuiarsi ancor di più, se possibile.
"Ma certo che conosco Jack Frost" - sussurrò a denti stretti.
"Se è così allora gli dirò che ti ho conosciuto!"
"No! - esclamò - no, mia cara principessa, è meglio che tu non lo faccia. Non ci siamo esattamente lasciati in... umh... buoni rapporti"
"E perché?"
"Cielo, fai decisamente troppe domande - sbuffò infastidito - fuori sta per calare il buio, forse faresti meglio a tornartene a casa"
"E' vero - costatò - devo andare. E' stato un piacere conoscerti"
Entrambi si voltarono, dandosi le spalle a vicenda. Pitch però rimase immobile, come se stesse aspettando qualcosa.
"Emh - azzardò ad un tratto Emma - se domani volessi tornare, ti troverei qui?"
Se la principessa avesse potuto vederlo in viso, si sarebbe accorta del ghigno appena apparso sul suo viso.
"Ma certo, Emma. Tutte le volte che vuoi"
La principessa sorrise, prendendo a correre e percorrendo la via di casa. Pitch invece, si dissolse. In quanto re del buio e dell'oscurità, non poteva permettere che la notte fosse tranquilla.

A palazzo, intanto, era giunta l'ora di cena. Jack ed Elsa sedevano accanto, così come Kristoff e Anna ed Helge e Aurora. Nessuno però osava toccare cibo, data l'assenza della principessa.
"Tua figlia è di nuovo in ritardo"- fece notare Elsa.
"Perchè è mia figlia soltanto quando si comporta male?" - sbuffò Jack. Aurora si lasciò andare ad una risatina, rivolgendosi poi a Kristoff.
"Padre - sussurrò languida - ascolta, so che la cosa ti desta preoccupazione, ma domani vorrei tanto andare a cavallo. Ti prego, non dirmi di no"
"Oh, Aurora, se questo ti fa felice, allora va pure!"
"Grazie! - esclamò - sarò al sicuro, Helge verrà con me"
Nel sentirsi pronunciare, il giovane principe spalancò gli occhi, incrociando lo sguardo poco piacevole di Kristoff. Quest'ultimo infatti stravedeva per la figlia, ma ne era anche terribilmente geloso. E il suo istinto paterno gli suggeriva che non poteva fidarsi neanche di Helge, nonostante la parentela. Beh, probabilmente aveva ragione.
"Con lui? - domandò - ma è proprio necessario?"
"Ma sì padre, con chi sennò!" - esclamò.
"Scusalo cara - intervenne Anna - e che tuo padre è un po' all'antica"
"Io non sono affatto all'antica!" - sbuffò imbarazzato.
La conversazione fu interrotta ad un tratto dall'entrata poco elegante di Emma.
"Eccomi, scusate il ritardo!" - esclamò prendendo posto a tavola.
"Alla buon'ora Emma - sospirò Jack - dove sei stata?"
"Sulle colline. Ho anche incontrato un nuovo amico"
"Uh - la schernì Helge - Emma ha un fidanzato!"
"Io non ho un fidanzato!" - borbottò arrossendo.
"Qual'è il problema, tu mi prendi sempre in giro!"
"Ragazzi, ragazzi! -li richiamò Elsa - vi prego, non è il momento. Emma, non dovresti parlare con gli conosciuti. Tuttavia, se sei sicura che questo tuo amico sia una brava persona..."
"Oh, assolutamente!" - la rassicurò. Emma era davvero convinta di ciò che diceva, inoltre si era resa conto di provare una certa curiosità inspiegabile verso Pitch, quel suo modo di fare misterioso l'attraeva! Per questo non vedeva l'ora ora che arrivasse il giorno dopo.
"Bene, adesso che siamo tutti, direi che possiamo cenare" - disse a quel punto Jack.
Emma mangiò tutto di corsa, per poi andare nella propria camera e leggere un libro. Amava i libri ed era solita a leggere prima di andare a dormire. I suoi preferiti erano le favole e le storie d'amore, storie di principesse salvate da cavalieri coraggiosi e senza paura. 
Sperava un giorno, di poter vivere realmente un amore come quello. Anche quella notte, la principessa si addormentò con il libro aperto, poggiato sul cuore.
Ciò che ancora non immaginava, era che la sua particolare favola aveva già avuto inizio.
..







 
N.D.A

Salve! L'avevo detto che sarei stata veloce XD Si è partito alla grande direi! I bambini sono tutti cresciuti, Helge e Aurora hanno un rapporto.... particolare, ed Emma ha fatto la conoscenza di Pitch, dopotutto se si parla di oscurità, chi meglio di lui? XD
Probabilmente questa storia sarà un tantino dark, ma cercherò di non esagerare altrimenti, fosse per me, questa storia passarebbe ad un rating rosso scarlatto XD Niente, spero che come inizio incuriosisca abbastanza C:
   
 
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