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Autore: Serendipity__    23/09/2016    6 recensioni
E' il compleanno di Mr. Dixon e qualcuno ha pensato bene di fargli una sorpresa.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Care fanciulle, ieri sera ero così arrrrraaaabbbbiata (ovviamente per motivi miei personali! XD) che se avessi aperto un qualsiasi capitolo da aggiornare, avrei ucciso qualcuno dei personaggi giusto per sfogarmi un pò. Siccome per me scrivere è anche terapeutico, mi sono messa davanti ad un foglio bianco e ho pensato "pace&amore nell'universo... om... pace&amore nell'universo... om" sino a che sono arrivata a partorire questa mini-shot piena di "pace&amore", dove il fluff abbonda e tutti sono vivi, felici e contenti! Soprattutto Daryl e Beth (strano eh? XD).
Quindi, già che l'ho scritta, tanto vale che la pubblico!
E poi, mi rivolgo anche alle altre autrici (se per caso passano di qua), riempiamolo un pò di storie questo fandom che ne ha bisogno! Così avremo tutte taaaaaaanto da leggere! XD
Anche perchè questa settima stagione sembra non arrivare mai... e l'ansia cresce!!!!!!!!!!!!!
Avendo sproloquiato abbastanza, mi ritiro e vi lascio alla lettura "pace&amore".
Baci
Serena










- Ragazzina, tu sai, vero, che odio le sorprese?
- Lo so, Mr. Dixon.
- E allora, dimmi dove stiamo andando.
- Non posso.
Beth sta tenendo Daryl per mano, perchè un pò lo deve trascinare, visto che lui si sta dimostrando davvero reticente a seguirla.
- Se non puoi, è perchè sai che allora non ci verrei nel posto in cui vuoi portarmi.
- Caspita, Mr. Dixon. Occhio e croce mi sembrano più di dieci parole quelle che ha messo in fila. Non avrà mica la febbre, eh?
Daryl le lancia una di quelle occhiate che all'inizio, avevano il potere di farla tremare da capo a piedi, ma non di piacere, di paura! E' quello sguardo che ha fatto tremare anche tanti uomini, e decisamente molto più coraggiosi di lei.
- Invece di cercare di farmi paura, cosa che tra l'altro non succede più, potresti accelerare il passo?
Lo tira un pochino di più, ma lui oppone resistenza e allora gli lancia lei un'occhiataccia.
- Dai, Daryl, collabora per una volta!
- Collaborare mi viene difficile.
Le viene spontaneo alzare gli occhi al cielo, perchè non c'è cosa più vera da dire su di lui!
- Quanto la fai lunga!
Si ferma e lo affronta. Siccome lo conosce, assume una posizione che possa esprimere tutta la sua determinazione: gambe leggermente divaricate, braccia incrociate sul petto e sguardo diretto. Certo, se fosse più alta di venti centimetri buoni, funzionerebbe meglio, perchè a volte lo svantaggio di sembrare uno scricciolo in confronto a lui, non aiuta ad essere più incisiva.
- Di che cosa hai paura? Che qualcuno balzi fuori all'improvviso, gridando "sorpresa!".
Per un attimo giura di aver visto un lampo di paura, ma vero, comparire negli occhi di Daryl. Certo, un'eventuale festa a sorpresa potrebbe ucciderlo più della minaccia di una nuova orda di vaganti fuori dalla recinzione di Alexandria.
- Non scherzare, ragazzina.
Ovviamente ci ha visto giusto, perchè ormai lo conosce davvero molto bene. E' quasi un anno, ormai, che sono ufficialmente una coppia. Perciò, è un anno che vivono insieme. Un tempo sufficientemente lungo, perchè molti aspetti di loro siano diventati chiarissimi ad entrambi.
- Ti pare che ti farei una cosa del genere, Mr. Dixon?
Si sente osservare da quegli occhi che sembrano sempre rivoltarla come un calzino, quando la fissano così intensamente. Tanto che lei è consapevole che non potrebbe nascondergli davvero nulla, nemmeno se si impegnasse con tutte le sue forze.
- No.
- E allora, perchè stai facendo i capricci in questa maniera?
- Ragazzina, modera i termini quando parli con me.
Oddio, è quasi tentata di riportarlo indietro, specificatamente nella loro camera da letto, e ancora più precisamente proprio sul loro letto! Perchè quando tira fuori quell'aria da maschio Alfa dominante, è solo lì che vorrebbe trovarsi con lui!
E si sente arrossire paurosamente, perchè in quell'anno, ha scoperto che Daryl sa essere veramente dominante se vuole. E siccome adesso gli è comparso in viso un sorrisetto inequivocabile, Beth sa dove vorrebbe essere anche lui.
- Non ci riuscirai! Non torniamo indietro!
- Ne sei proprio sicura?
Gioca sporco, Mr. Dixon, e lo sa molto bene! Perchè continua ad avere quell'atteggiamento da "voglio fare sesso con te". E siccome le ha insegnato molto bene cosa voglia dire "fare sesso", che è molto diverso da quando fanno l'amore, ci sono delle volte che anche lei vuole solo "fare sesso" e sono anche le volte in cui dopo deve riconciliare se stessa con l'idea che solo un anno  prima era una ragazzina vergine ed inesperta.
- Potresti anche riuscirci a farmi cambiare idea, se vai avanti così. Ma dopo... non ti perdonerei, questa volta!
Ecco, alla fine ha giocato sporco anche lei! Perchè se c'è una cosa in grado di mettere ko Daryl, è quando lei tira in ballo la parola "perdono" legata a lui. Potrebbe tollerare l'idea che chiunque ce l'abbia con lui, ma nemmeno per un secondo che possa essere lei quella persona.
- Quando questa storia sarà finita, dovrai iniziare a pregare, ragazzina!
Il sottotesto è che le ha appena promesso che ci sarà dell'ottimo sesso ad attenderla dopo che lo avrà portato dove le ha appena concesso di portarlo. Ovviamente la cosa non è che la spaventa, anche se un brivido le scorre lungo la schiena, perchè a volte ha l'impressione che Daryl ancora non abbia lasciato del tutto libero il desiderio che prova per lei.
- Okay, ma adesso seguimi e basta!
Lo riprende per mano e lui intreccia le dita con le sue. Abbassa lo sguardo, Beth, e le piace da morire vedere la sua mano scomparire quasi in quella dell'uomo.
Le ha giurato che l'avrebbe sempre protetta, e non c'è stato giorno che non l'abbia fatto. Come non c'è stato giorno, che lei non gli abbia detto quanto lo ami.
Sono i loro rispettivi modi per esprimere quel sentimento indissolubile che ormai li lega l'uno all'altro.
Mentre si stanno dirigendo verso il luogo che lei ha scelto come meta, incrociano diverse persone: Rosita, Carl e per ultima, Carol. Tutti sono ormai tranquilli nel vederli così per mano, ma si ricorda ancora di quando sbarravano gli occhi increduli. Si ricorda bene anche degli sguardi di Maggie, la persona che più ha faticato ad accettare quel rapporto tra loro due. Prima ci sono state le liti, poi il silenzio, poi ancora altre liti, sino ad una sopportazione che ancora deve trasformarsi in vera accettazione. Forse, spera ancora, che Daryl prima o poi molli la presa su di lei. Cosa assai difficile, visto che lei non glielo permetterebbe di sicuro!
- Se mi stai portando in chiesa, ragazzina, dopo dovrai pregare ancora di più.
Si guardano negli occhi, e lei ci trova un'espressione divertita che ricambia a sua volta. Lo sa benissimo che Daryl ha rispetto per la sua fede, per cui non la sta offendendo veramente, si sta solo divertendo a stuzzicarla come fa sempre sull'argomento.
- Non stiamo andando lì, si rilassi, Mr. Dixon. Non dovrà confessare i suoi peccati!
Quando però intuisce dove siano davvero diretti, la loro camminata subisce un'altra battuta d'arresto.
- Non se ne parla neanche.
- Mr. Dixon, le ho già detto che pregherò, giusto?
- Beth...
Quando la chiama per nome, lo fa solo per due motivi: ha veramente paura di qualcosa/qualcuno o si trovano in pericolo. Ovviamente uscire da Alexandria ha a che fare con entrambe le cose. Ed entrambe le cose hanno a che fare con lei e la sua sicurezza, per cui la cosa lo rende intrasigente la maggior parte delle volte.
- Daryl, fidati di me, okay?
Gli sta chiedendo davvero molto, ma "fiducia" è un'altra parola chiave tra di loro. E' lei che stavolta gli ha insegnato tanto al riguardo, per cui sa che ha buone probabilità di essere ascoltata.
Alla porta, di guardia, c'è Abraham, che subito rivolge loro un cenno di saluto. Ovviamente, sapeva che sarebbero arrivati, però finge il contrario.
- Ragazzina...
Capisce di aver giocato la carta giusta con Daryl, visto che Beth è tornato ad essere ragazzina, così lo guarda dritto negli occhi e gli sorride.
- Non te ne pentirai, te lo prometto.
Lo trascina verso Abraham, che si finge giustamente incuriosito, mentre gli vanno incontro.
- Beth, Daryl.
- Ciao Abraham, dovremmo uscire.
- Uscire?
- Ah, ah.
Il rosso guarda Daryl, stavolta non finge di attendere la solita autorizzazione da lui. Dovrebbe arrabbiarsi, ma in realtà sa che hanno tutti un atteggiamento protettivo nei suoi confronti proprio per colpa del suo compagno, che mostra chiaramente di essere pronto a sbranare chiunque non consulti anche lui se qualcosa ha, appunto, a che fare con la sua sicurezza.
- Così pare, amico.
E' l'autorizzazione che Abraham aspettava, infatti poi apre il cancello quel tanto che basta per farli uscire.
- Fate attenzione.
Beth pensa che la sensazione del cancello che si richiude alle loro spalle non è mai piacevole, nemmeno in quell'occasione che lo è, invece.
- Allora?
Daryl si sta sforzando di non afferrarla per trascinarla di nuovo dentro, lo capisce benissimo da come sta aprendo e chiudendo il pugno della mano libera. Perchè l'altra sta ancora stringendo le sue dita.
- Allora....
Lo sta portando oltre le macchine che fanno da sbarramento alla strada che porta al cancello e un secondo prima che le superino del tutto, riprende a parlare.
- Buon compleanno, Mr. Dixon!
Siccome non voleva perdersi neanche la più piccola reazione, si è piantata davanti a lui nel momento in cui ha visto i suoi occhi posarsi sulla moto che fa bella mostra di sè appena dietro le macchine.
- Sorpresa!
E una sorpresa è stata veramente, perchè quegli occhi azzurri non sono riusciti a mascherare il lampo di stupore che li ha attraversati. D'istinto gli si è gettata addosso, avvolgendogli le braccia intorno al collo, per tirarlo giù verso di lei e potergli stampare così un bacio sulle labbra.
- Vuoi che ti canti anche la canzone?
Lo prende in giro, adesso, e immagina che Abraham possa sentire qualcosa dalla sua postazione di guardia, ma al massimo sarà felice anche lui che la sorpresa sia riuscita.
- Sorpresa, eh?
Sta cercando di riassumere la sua espressione burbera di sempre, ma stavolta qualcosa lo ha colpito troppo profondamente. Forse, sta mettendo insieme il fatto che se è comparsa quella moto, deve esserci stato dietro il lavoro di più persone, non solo il suo.
- Già!
Lo lascia andare e si avvicinano alla moto, su cui c'è anche legata la sua balestra. Ovviamente gliel'ha sottratta lei da casa, senza che se ne accorgesse. Nessun'altro avrebbe potuto farlo, visto che nessuno sa distrarlo bene quanto lei, dal momento che possiede un'arma molto speciale per farlo!
- Sorpresa.
Lo ripete sottovoce osservando le cromature tirate a lucido e la pelle della sella nuova di zecca.
- Dove diavolo l'avete trovata?
Improvvisamente sente anche lei un nodo in gola, perchè ha visto gli occhi di Daryl diventare più lucidi.
- E' stato Rick. Non ha mai smesso di cercarla, in realtà.
Sono successe tantissime cose dopo che Daryl ha perso la sua moto, ma il destino ha voluto che tutti loro, insieme, siano riusciti ad uscirne quasi tutti vivi.
Sono stati mesi durissimi, ma ce l'hanno fatta, e adesso è giusto festeggiare ogni occasione in cui possono dire di avercela fatta.
Anche grazie all'uomo che continua a tenere gli occhi posati sulla sua moto, quella che credeva di aver perso per sempre.
- Rick, eh?
Beth potrebbe giurare di aver sentito la voce di Daryl tremare, ma la cosa non la sconvolge più di tanto, perchè sa quanta sensibilità si nasconda dietro la sua corazza.
Lo ha visto anche piangere, in tre occasioni: quando le ha confessato che avrebbe voluto poter salvare suo padre, quando l'ha persa in quella maledetta strada, e quando poi l'ha ritrovata al Grady.
- Sì. Poi lo hanno aiutato Aaron e Glenn a sistemarla.
Annuisce, mentre lei si è riavvicinata, prendendolo di nuovo per mano e stringendosi al suo fianco.
- Mi toccherà ringraziarli, allora.
La sta guardando ora, e le sorride in una maniera che è tutta per lei, e che lei non può fare a meno di ricambiare.
- Inizierò da te, però, ragazzina.
E lo fa subito abbassando il viso verso il suo e sfiorandole le labbra con un bacio delicato.
- Grazie.
E Beth sa con certezza che in quel "grazie" ce ne sono tanti altri, per tutte quelle volte che lei è stata abbastanza forte da sostenerlo nelle sue paure, o abbastanza sensibile da mitigare la sua rabbia feroce, o abbastanza fiduciosa da infondere anche in lui la speranza necessaria ad andare avanti.
Ma soprattutto, in quel grazie c'è racchiuso tutto quello che lei desidera da quell'uomo: amore.


  
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