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Autore: artemisius    29/09/2016    1 recensioni
[Mystic Messenger]
[ mystic messenger | zen/mc | zen’s route ]
È notte, è buio, chissà che ore sono, non gli importa. Non desidera sapere davvero in quale parte della notte sta fluttuando, è lì ed è tutto ciò che importa, è lì, riconoscente di esistere e d’esser vivo come mai prima era stato.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Take me back to the basics and the simple life
Tell me all of the things that make you feel at
ease
Your touch, my comfort and my lullaby
Holding on tight
And sleeping at night.
Troye Sivan

 

 

ease.

 

È notte, è buio, chissà che ore sono, non gli importa. Non desidera sapere davvero in quale parte della notte sta fluttuando, è lì ed è tutto ciò che importa, è lì, riconoscente di esistere e d’esser vivo come mai prima era stato.
Riporta lo sguardo su di lei e si lascia sfuggire un sospiro, leggero e flebile, perché ancora non riesce a crederci. Non può fare a meno di guardarla, intenerito, e di pensare a quanto sia bella, a quanto quella creatura accanto a lui sia così incredibilmente magnifica e graziosa. Il cuore si dondola amorevolmente nel suo petto ogni volta che la vede muoversi tra le coperte; teme possa scoprirlo ad ammirarla nella penombra sicura della notte.
È splendida anche così, avvolta in un sonno tranquillo, i capelli color cioccolato perfettamente in disordine, scompigliati sul cuscino e sulla sua schiena di latte, il viso delicato, rilassato e appena appena tinto di un leggero rossore posato sulle sue guance dal sonno. Che meraviglia che è, così piena di bellezza anche nella goffa tenerezza del sonno.
Il suo respiro tiepido, a pochi centimetri di distanza, gli solletica il viso. Desidera tanto accarezzarle la guancia, spostarle piano i capelli dietro l’orecchio e tenerli un po’ tra le sue dita per giocarci; vorrebbe posarle infiniti baci sul naso, piccolo e gradevole, sulla fronte candida e sulle guance rosse ma sa che, cedendo alla tentazione, l’avrebbe destata da quell’angelico sonno.
Ma, in verità, basta solo fissarla troppo intensamente per svegliarla. Si stringe un po’ nelle piccole spalle, sospira sommessamente e muove discreta le gambe lisce sotto le lenzuola. Infine apre gli occhi, a poco a poco, se li strofina delicatamente con le dita lunghe e gli sorride, pura e innocente.
«Ciao» gli dice, senza perdere quel piccolo sorriso, con la voce ancora impastata dal sonno, «come mai non dormi?»
Zen ridacchia e allunga finalmente la mano calda verso i suoi capelli e glieli scosta dal candido viso, glieli sistema con garbo dietro le orecchie e si perde per qualche secondo a far correre i suoi occhi lungo al curva sinuosa ed intelligente del collo e delle spalle.
«Sono impegnato» risponde mentre porta lo sguardo cremisi su di lei, «a pensarti, a contemplarti e a ringraziare che tu sia qui nella mia vita.»
Il cuore dell’albino tripudia nel veder le sue guance colorarsi come rose fresche e nel sentire il dolce tocco, timido e affettuoso della mano dell’amata che va a stringersi con la sua in un abbraccio di dita snelle e sottili. Quanto la ama e Dio solo sa quanto è grato ad averla lì vicino.
«Io invece ero in un sogno dove c’eri tu» mormora, solleticando leggermente il dorso della mano di Zen con le sue dita. «Ho fatto bene a svegliarmi, così posso esserei qui con te.»
Ridono entrambi nel silenzio della notte, si stringono l’uno nelle braccia dell’altra, assaporando il calore delle lenzuola che li cullava, proteggendoli dal freddo.
È fortunato, pensa, è davvero fortunato ad averla proprio davanti a lui. Non solo perché è splendida come una statua classica dall’immortale e cosmica bellezza. Era volata e planata come una dolce rondine nella sua vita per finire con il diventare la ragione di quest’ultima. È il tocco gentile che, quando è giù di morale, gli sfiora la mano con la leggerezza di una farfalla variopinta, è la sicurezza e la quiete della casa sicura tra le sue morbide braccia, è la ninna-nanna che gli dipinge un sorriso sulle labbra prima che si addormenti. È molto più del suo amore, è la sua ragione d’essere, la sua piccola principessa da proteggere a spada tratta, il suo tutto, il suo cuore e la sua anima.
È la sua vita.
Si avvicina lentamente al suo viso e le sussurra pacato sulla bocca gradevole un “allora torniamo a sognarci”. Sorridono l’uno sulle labbra dell’altra e si baciano ancora una volta nell’arco di quella giornata, immersi nella penombra della stanza. Guardavano film, camminavano mano nella mano, parlavano per ore ma sentivano che non si sarebbero mai baciati abbastanza, che quelle carezze di labbra non avrebbero mai trovato né amarezza né fine.
La stringe a sé, senza perdere il sorriso – come poteva perderlo quando c’era lei in giro – e affonda il viso lì dove si sente più sicuro, lì dove batte il suo florido cuore, nel suo seno profumato. Ride lei e poi lo abbraccia forte, lo tiene stretto a casa, lo protegge e lo ama, con il respiro caldo fra i suoi capelli.
«Buonanotte.»
Ed è davvero una buona notte perché tutte le notti sono buone da quando c’è lei, lì con lui nel tiepido letto, sotto l’immensità della volta celeste. Che cosa magnifica, la vita.






angolo autrice.
icon credit: 654865 @ tumblr
Aaah ed eccomi di nuovo!! Con una cosa etero, wow, non posso crederci di esserci riuscita. coff.
Ad ogni modo, non ho molto su cui dilungarmi! Ho cavalcato l’onda e Mystic Messenger mi ha letteralmente travolta e ispirata - Zen è una buona musa ispiratrice, è così dolce con MC che non ho potuto astenermi dallo scrivere questo breve ammasso di parole. Non è esattamente il mio stile ma ho voluto sperimentare e non mi dispiace poi molto il risultato. Probabilmente domani mi sarò rimangiata tutto.
Un grazie se siete arrivati fin qui e un doppio grazie a chi impiegherà qualche minuto del proprio tempo prezioso a lasciarmi una recensione
♡♡
→ Purin;
   
 
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