“Lui era...”

 
 
“Per me lui era... era...” Bilbo sentì un groppo in gola “Era...” ma non riuscì a finire la frase che stava rivolgendo a Balin.
 
Il dolore era troppo.
 
Per Bilbo Thorin non era soltanto un fratello o un amico, come per gli altri.
Per il Mezzuomo, Scudodiquercia era più di tutto quello.
 
E vederlo lì, sdraiato su una fredda lastra di pietra, con gli occhi chiusi come fosse addormentato, le mani raccolte in grembo a stringere l’Arkengemma... tutto quello era stato davvero troppo per Bilbo.
 
Il suo cuore non avrebbe retto un minuto di più, doveva andarsene, tornare nella Contea, alla sua vecchia vita.
Ma poteva davvero dimenticare?
 
No.
 
La memoria di Thorin sarebbe stata vivida nel suo cuore per sempre.
Il suo sorriso, i suoi occhi, persino la sua voce.
 
Quando lo aveva chiamato Mastro Scassinatore per la prima volta ricordava di aver provato un brivido, e poi, lentamente, aveva iniziato a chiamarlo per nome.
 
Bilbo.
 
Cinque lettere che componevano il nome di un umile Hobbit della Contea che, però, dette da lui, suonavano come qualcosa di grandioso, di bello.
 
Ma quel suono era svanito così come la vita che aveva visto scivolare via dal suo corpo con i suoi stessi occhi.
Thorin si era scusato non sapendo che Bilbo lo aveva già perdonato.
 
Altre lacrime affiorarono agli occhi dello Hobbit che si voltò, cercando di reprimerle.
 
No, non avrebbe mai dimenticato.











-Angolino Autrice-

E boh, ragazzi, Pisa mi ispira fanfiction HAHAHAHAHAH !!!
Per cui sono di nuovo qui ^^

E come un razzo vi  saluto perché ho da studiare per domani ç_ç
Baci,
Juls :*