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Autore: Stria93    07/10/2016    3 recensioni
Nella notte più misteriosa e magica dell'anno, al Castello Oscuro si svolge un grande evento a cui partecipano eccentrici e macabri personaggi. Ma Rumpelstiltskin avrà bisogno dell'aiuto di Belle affinché ogni cosa sia perfetta.
(Cross-over OUAT-Il Maestro e Margherita)
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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prologo

PROLOGO




Ottobre era ormai giunto al Castello Oscuro, con il suo bagaglio di sfumature dorate, foschia, ombre spettrali e portando con sé anche i primi freddi che preannunciavano un inverno aspro e inclemente.
Belle rabbrividì quando un'improvvisa raffica di vento proveniente da nord la investì in pieno, mettendosi a giocare maliziosamente con l'orlo della sua gonna celeste.
Quel vestito era decisamente troppo leggero per quel periodo dell'anno. Avrebbe certamente finito col prendersi un raffreddore.
Qualche giorno prima aveva tentato di affrontare l'argomento con Rumpelstiltskin e di indurlo a creare per lei un abito che fosse almeno in grado di proteggerla dalla rigidità della stagione autunnale in quell'eremo sperduto tra le montagne.
- Potete usare la magia. Cosa vi costa? -
Il folletto aveva fatto finta di pensarci su. - Sai, dearie, hai proprio ragione! Eccoti accontentata. - ma quando aveva sfoderato il suo sorrisetto maligno e aveva schioccato le dita, la ragazza si era ritrovata avvolta in un grezzo e consunto mantello con cappuccio, tutto rattoppato e che non avrebbe potuto molto contro il freddo, semmai le avrebbe provocato un gran prurito a contatto con la sua pelle di porcellana, dopotutto era pur sempre una principessa ed era stata abituata a indossare, fin da piccola, solo i tessuti più morbidi e pregiati.
Aveva fatto per protestare, ma il Signore Oscuro aveva usato la magia per spedirla nel cortile del castello a spazzare le foglie cadute prima che potesse proferire anche una sola parola di biasimo.
Belle si era così ritrovata a inveire contro il suo padrone assente e a prendersela con quel tappeto d'oro e rubino a colpi di rastrello.
Era un lavoro piuttosto faticoso. La giovane doveva radunare le foglie in piccoli mucchietti e gettarle in un secchio sgangherato che aveva visto giorni migliori. Il rastrello era pesante da sollevare e decisamente poco maneggevole per il suo fisico minuto, inoltre il vento sembrava divertirsi un mondo a sue spese, soffiando e disperdendo ovunque i cumuli di foglie che la ragazza cercava disperatamente di riunire.
- Quel folletto ghignante, figlio di un troll! Ah, ma un giorno me la pagherà! Gli farò passare la voglia di prendermi in giro! Oh, sì! Gli farò vedere io di che cosa è capace una donna che legge! -
- E che cosa avresti intenzione di farmi, dearie? Di lanciarmi addosso i tuoi amati amici di carta? O di leggere ad alta voce fino ad annoiarmi a morte? Sto già tremando di paura. -
Belle, convinta di essere sola, sobbalzò al suono della vocetta stridula del suo padrone, che si era materializzato alle sue spalle e ora se ne stava comodamente appollaiato su un masso, ridacchiando. - Smettetela! -
Lui finse un'aria innocente. - Di fare cosa? -
- Di apparire così all'improvviso. Scommetto che lo fate solo per farmi prendere un colpo. -
- In realtà lo faccio perché è molto più comodo e veloce che camminare, ma ammetto che non mi dispiace spaventarti un po'. È un gradevole effetto collaterale. -
Belle strinse le dita attorno al manico di legno del rastrello fino a farsi sbiancare le nocche. Quanto avrebbe voluto tirarlo in testa a quell'essere e cancellare quel sogghigno beffardo dalla sua faccia verdognola. Invece fece un profondo respiro per controllarsi e si limitò a porre una domanda.
- Perché siete qui? Avete qualche altro compito da affidarmi? -
Rumpelstiltskin scese dal suo trespolo di roccia con un saltello agile e aggraziato, portandosi di fronte a lei. - Be', sì. Suppongo che si possa dire così, dearie. -
La ragazza sospirò. - Di che si tratta? Devo lucidare di nuovo l'argenteria? -
Lui scoppiò in una risata. - Oh, no, dearie. È qualcosa di molto più divertente. - Poi fece una pausa a effetto, godendo della sensazione di tenere la ragazza sulle spine.
- Allora? Che cosa volete che faccia? Me lo dite o no? - Belle non sopportava quando il Signore Oscuro giocava con lei come un gatto col topo. Si sentiva impotente ma, allo stesso tempo, non voleva assolutamente dargli soddisfazione.
Il folletto sollevò un dito con fare solenne, e alla giovane ricordò vagamente il suo vecchio precettore quando le spiegava noiosissime nozioni di matematica. - Be', è molto semplice, dearie. Vedi, tra poco sarà il 31 ottobre. -
Di nuovo una lunga pausa, come se quella sentenza spiegasse ogni cosa e rispondesse in modo più che esaustivo al quesito postogli dalla sua domestica.
- E quindi? - La ragazza era sempre più spazientita da quell'atteggiamento misterioso. Se doveva dirle qualcosa, che lo facesse e basta, senza tirarla per le lunghe!
- E quindi, dearie, ho intenzione di dare un ballo. -
La giovane dovette reggersi al rastrello per impedirsi di cadere dalla sorpresa.
Un ballo? Aveva capito bene? Quel folletto maligno voleva organizzare... un ballo?
- Ehm... potreste ripetere? -
Rumpelstiltskin agitò una mano con impazienza. - Oh, suvvia! Un ballo! Hai presente? Una grande sala, ospiti, musica, vestiti ampi e ridicoli... cose del genere. -
- So che cos'è un ballo. - ribatté la giovane, piccata. - Quando ancora vivevo a palazzo, prima che voi mi portaste via, mio padre dava i più sontuosi balli che Avonlea avesse mai visto. Solo, non credevo che voi foste il tipo da organizzare feste. -
Il folletto si strinse nelle spalle con aria indifferente. - Primo: io non ti ho portata via, dearie. Sei tu che hai deciso di seguirmi di tua spontanea volontà, ricordi? Secondo: a volte devi fare dei sacrifici se vuoi mantenere intatto il potere che hai sugli altri, e comunque non è propriamente una festa. Diciamo che si tratta più di un'occasione per scambiare quattro chiacchiere con... dei vecchi amici che, per motivi che non ti serve sapere, possono essere presenti solo quella notte. -
Belle intuì, dal sogghigno enigmatico che accompagnava quelle parole, che doveva esserci qualcosa sotto. Molto più di quanto Rumpelstiltskin volesse darle a intendere.
- Ma non avete ancora risposto alla mia domanda. Quale sarà il mio ruolo in questo... ballo? -
Le sembrava così strano usare quel termine nel contesto desolato del Castello Oscuro, che di certo non vedeva visitatori e tanto meno ricevimenti tra le sue mura da chissà quanti secoli. - Dovrò servire cibo e bevande? -
Un luccichio divertito attraversò gli occhi spiritati di lui. - Hai una così bassa opinione di te stessa, dearie? No, non si tratterà di fare la cameriera, comunque non sarà nulla di troppo difficile. Vedi, avrò bisogno di una presenza femminile che si occupi di accogliere gli invitati, di fare gli onori di casa insomma. Inoltre è buon costume che ad un evento simile ci si presenti accompagnati da una dama, o sbaglio? -
Belle rimase, se possibile, ancora più interdetta. - Dunque, vorreste che io sia la vostra dama? - Un tenue rossore, che nulla aveva a che fare con le sferzate di vento freddo, le colorò le gote d'alabastro, ma Rumpelstiltskin sembrò non farci caso.
- Vedila come ti pare. Il punto è che dovrai farmi fare bella figura con gli ospiti. È molto importante che tutti si divertano e trascorrano una piacevole serata. Il ballo avrà inizio a mezzanotte e terminerà all'alba. -
Senza aggiungere parola, il Signore Oscuro scomparve in una nuvola di fumo color porpora e Belle si ritrovò di nuovo sola con i suoi cumuli di foglie secche e una miriade di domande sull'incarico che il folletto le aveva appena affidato, decisamente più bizzarro di una qualsiasi mansione domestica le fosse stata richiesta da quando viveva al castello.
Un ballo? Proprio qui? Che genere di invitati potrebbe mai prendere parte a un ballo organizzato da Rumpelstiltskin? Perché è così importante per lui? E perché deve svolgersi proprio il 31 ottobre?
La ragazza fece un paio di conti: mancava ancora una settimana esatta alla data fatidica, poi la sua curiosità sarebbe stata soddisfatta.





Da Stria93: Bentrovati dearies!
Mamma mia! Sono secoli che non scrivo più dei RumBelle, ma ottobre è sempre un mese magico per l'ispirazione e dato che adoro scrivere fanfiction “halloweeniane” eccomi di nuovo qui a cimentarmi con una nuova storia, ovviamente ambientata in FTL... ai bei tempi. Mi sono ispirata, per questa fanfic, a una saga e ad un libro che amo molto, anche se forse risulterà più evidente nei prossimi capitoli.
Spero che questo brevissimo prologo vi sia piaciuto.
Grazie infinite come sempre a chi leggerà e a chi vorrà farmi conoscere il suo parere.
Baci!

  
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