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Autore: Signorina Granger    13/10/2016    9 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Quasi un secolo dopo la Seconda Guerra Magica, non c'è alcuna minaccia contro la pace e da cinquant'anni il Torneo Tremaghi è tornato in auge.
Quest'anno le scuole in gara sono Hogwarts, Ilvermorny e Durmstrang e il Torneo avrà sede nella scuola americana.
Tre scuole, tre prove, tre campioni e un solo vincitore... Chi l'avrà vinta, alla fine?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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The Tournament

Epilogo

 

I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare, 
ci uniscono anche quando sembra che si debbano spezzare… 
Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica, 
perché alcuni sono semplicemente destinati ad esistere

 

Sabato 20 Giugno

 

Anderson, Scarlett.”

 

Dopo le parole della donna alta e dai caopelli scuri raccolti il silenzio più totale calò nella grande stanza circolare, anche se nelle orecchie di Scarlett rimbombava di continuo il battito cardiaco notevolmente accelerato rispetto al normale.

 

Dopo aver esitato per un attimo la ragazzina mosse qualche passo avanti, districandosi tra i suoi coetanei per raggiungere l’insegnante al centro della stanza senza emettere un fiato, maledicendo mentalmente il suo cognome: ma perché la prima doveva essere proprio lei? Nessuno le aveva mai parlato di Ilvermorny fino a pochi mesi prima, e non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare… Sua madre non era rimasta abbastanza a lungo da dirle cosa significasse essere una strega.

 

Guardò dal basso la donna che ricambiò il suo sguardo con cipiglio leggermente incuriosito, prima di accennare col capo in direzione dei quattro grandi intagli che rappresentavano quattro animali e quindi le quattro Casate.

 

Scarlett non osò aprire bocca, spostando i grandi occhi chiarissimi sui quattro intagli: non aveva capito cosa sarebbe successo, ma sperava che di qualunque cosa si trattasse, finisse in fretta. Non le piaceva per niente l’idea di essere sotto gli occhi di tutta la scuola, probabilmente la sua faccia di solito pallida era diventata molto più simile al suo colore di capelli.

 

Scarlett guardò i quattro animali, aspettando e pregando che qualcuno si illuminasse…

 

Non è che non mi sceglie nessuno, vero?

 

Dopo qualche istante in cui non successe assolutamente nulla la preoccupazione di rimanere in piedi per ore la invase, portandola a tormentarsi nervosamente le piccole mani.

 

Tirò quasi un sospiro di sollievo quando, poco dopo, la pietra incastonata sulla testa del serpente s’illuminò proprio mentre lo strano uccello sbatteva le ali, animandosi di colpo per poi tornare subito immobile.

 

“Tuonoalato e Serpecorno… devi scegliere Scarlett, dove vuoi andare?”

 

Non ne ho idea, come faccio a saperlo? Non so niente di tutto questo!

 

Scarlett alzò lo sguardo sulla Holland, sbattendo le palpebre prima di parlare con tono incerto:

 

“Io…”

 

                                                                             *

 

Le labbra di Scarlett Andersen si incurvarono in un debole sorriso mentre ricordava il suo Smistamento, le braccia appoggiate alla ringhiera di legno come aveva fatto molte altre volte mentre guardava l’Ingresso sotto di lei.

Il ricordo venne però interrotto da una voca che la riportò alla realtà, proprio mentre sentiva due braccia circondarle la vita da dietro:

 

“Che ci fai qui?”

 

“Niente… pensavo al nostro Smistamento. Te lo ricordi?”

 

Scarlett si voltò leggermente verso Jake, che sorrise di rimando mentre appoggiava la testa sulla sua spalla, annuendo:

 

“Certo… Tu hai dovuto scegliere tra Serpecorno e Tuonoalato, io tra Tuonoalato e Wampus.”

 

“Già… a volte mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se avessi scelto Serpecorno… secondo te le cose sarebbero diverse?”

 

“Non lo so, immagino che nessuno possa dirlo con certezza… Ma credo che scegliendo un’altra Casa saremmo entrambi persone diverse, chi lo sa. E poi magari se non fossimo stati Smistati nella stessa Casa ora non staremmo insieme, visto che io non avrei dovuto minacciarti per anni per tifare per noi alle partite…”

 

La risata di Scarlett riempì la sala deserta e la ragazza annuì, sorridendo nel ricordare tutte le partite in cui lei aveva tifato per Hailey o Nova e il Capotano l’aveva sempre presa parecchio sul personale.

 

“Si, può darsi… Ma col senno di poi sono felice della mia scelta, anche perché se fossi finita tra i Serpecorno avrei dovuto vedere la faccia di Andrew Derex a tutte le ore, ma si può?”

 

“Preferisco non esprimermi, chiedi piuttosto alla tua amica come faceva a piacerle…”

 

Jake si strinse nelle spalle prima di darle un bacio su una guancia, mentre Scarlett sfoggiava una lieve smorfia: si, se lo chiedeva spesso in effetti…  Ma fortunatamente ormai era acqua passata per tutti.

 

“E tu Jake, sei contento della tua scelta o avresti preferito finire a Wampus?”

 

“No, credo che sia stato giusto così… anche perché non riesco ad immaginare la mia vita ad Ilvermorny senza una piccola folletta dai capelli rossi che mi rimprovera perché ho combinato disastri a destra e a sinistra.”

 

Jake sfoggiò il suo sorrisetto beffardo e Scarlett probabilmente gli avrebbe intimato di smetterla di paragonarla a d’un folletto, ma una voce altrettanto la familiare distolse da lui la sua attenzione, facendole di nuovo guardare in basso:

 

“Ehy, voi due! Mi duole interrompere le vostre smancerie, ma credo che ci attendano in Sala da Pranzo, anche se non ci metterei la mano sul fuoco.”

 

Jake sbuffò appena, borbottando qualcosa di incomprensibile mentre invece Scarlett sorrideva in direzione della sua migliore amica, che li guardava dal centro della stanza con aria divertita:

 

“Arriviamo Ley… Carina, la “toga”.”

 

“Simpatica, vediamo come sta a te piuttosto!”  Sbuffando Hailey lanciò all’amica la tunica rossa che teneva in mano, che fluttuò fino alla Caposcuola grazie al suo Incantesimo di Appello.

 

Infilandosela la ragazza sfoggiò una smorfia, guardando con aria contrariata l’acceso rosso mirtillo che sembrava perseguitarla.

“Ma ce l’hanno proprio con questo dannato rosso! Da domani non lo indosserò mai più, mi si vede dallo spazio con questi capelli!”

 

Jake sghignazzò e Scarlett potè giurare di sentire ridacchiare anche Hailey mentre si rigiurava più e più volte le maniche, fin troppo lunghe per lei:

 

“Dai Rossa, andiamo… Non vorrai perderti la consegna dei Diplomi, spero!”

 

Jake sorrise, mettendo una mano sulla spalla della ragazza e conducendola verso le scale per scendere nell’Ingresso e raggiungere Hailey.

 

“Ovvio che no, vista la fatica che ho fatto durante gli ultimi anni… Ma non trovo giusto il fatto che voi maschi abbiate la tunica blu, non è che possiamo fare a cambio?”

 

“Neanche per sogno, il blu mi dona molto…”

 

“Il solito vanesio.”

 

                                                                                *

 

Quando la Holland si fermò davanti a lui Jake sfoggiò un sorriso, mentre invece la donna rimase impassibile mentre lo osservava attentamente, porgendogli il Diploma arrotolato e chiuso da un nastro rosso:

 

“Tieni, Miller.”

 

“Molte grazie.”   Jake sorrise, prendendo la pergamena che gli porgeva la donna, guardandolo come se quasi faticasse a credere che quel giorno fosse arrivato:

 

“Credo che sentirò ancora parlare di te, cerca solo di non lasciarci un tuo ricordo anche oggi... Buona fortuna, Jake.” 

 

Lo guardò come se temesse che potesse uscirsene con una delle sue malefatte anche quel giorno, ma il sorriso del ragazzo le fece capire che se ne sarebbe stato buono: l’aveva promesso a Scarlett, dopotutto.

 

“Grazie professoressa… Non si preoccupi, credo di aver già lasciato abbastanza segni in questa scuola.”

 

La donna non disse nulla prima di spostarsi per continuare a consegnare i Diplomi, ma Jake fu sicuro di aver colto una frase ben precisa nel suo sguardo:

 

Su questo siamo d’accordo, Miller

 

Quando la Vicepreside si fu allontanata il ragazzo si voltò, cercando Scarlett con lo sguardo. La vide qualche fila più indietro rispetto a lui, intenta a sorridere e a parlare insieme ad Hailey.

Sentendosi osservata la Rossa si voltò verso di lui, sorridendogli e accennando al Diploma quasi come a volergli dire:

 

Ce l’hai fatta, nonostante tutto

 

Si, alla fine ce l’aveva fatta, il percorso ad Ilvermorny era finito anche per lui… ora cominciava la vita reale, ma la prospettiva di cambiare non lo spaventava affatto.

Sorrise, annuendo e strizzandole l’occhio:

 

Chi l’avrebbe mai detto, eh? Mio padre no di certo…

 

Forse lui no, ma io sì… L’ho sempre saputo

 

                                                                            *

 

“Alek, mi stai pestando un piede!”

 

“Scusa, ma se non ci stringiamo non ci entriamo tutti e tre!”

 

Alek sbuffò, mettendo un braccio intorno alle spalle di Marlena e stringendola a se mentre Markus se la rideva, in piedi accanto all’amica sul piazzale davanti alla scuola.

Intorno a loro c’era un gran via vai di studenti che salutavano amici e raccoglievano bagagli, mentre i genitori li aspettavano per tornare a casa… Dafne Bauer invece guardava “i suoi tre ragazzi” con aria divertita e quasi malinconica allo stesso tempo, tenendo in mano la Polaroid che aveva regalato al figlio tre anni prima.

 

Aveva scattato foto su quello stesso luogo per anni… era quasi triste pensare che quella fosse l’ultima.

 

“Andiamo ragazzi, vi siete appena Diplomati ufficialmente… sorridete!”

 

Dafne sfoggiò un sorriso allegro in direzione dei tre diciottenni con cui non aveva alcun legame di sangue ma che aveva praticamente adottato ad uno ad uno, guardandoli ridere e discutere leggermente mentre si stringevano per riuscire ad entrare nella foto, con il vento che spettinava loro i capelli.

 

Dopo aver scattato la foto Dafne la guardò, sorridendo con tenerezza nell’osservare i sorrisi allegri dipinti su quei tre volti, con Lena posta come sempre in mezzo ai due ragazzi.

“Bene, ora che abbiamo la nostra foto possiamo andare… Grazie mamma.”   Markus sorrise, avvicinandosi alla madre per abbracciarla e prenderle la foto dalle mani, osservandola con aria soddisfatta.

 

“Benissimo, allora tutti a casa di Markus a mangiare lo strudel della Signora Bauer!”

 

“Aleksandur, ti ho già detto milioni di volte di non chiamarmi così.”     La donna sospirò, guardando il ragazzo rivolgerle un sorriso carico di scuse mentre circondava le spalle di Marlena con un braccio, avvicinandosi insieme a lei.

Guardandoli parlare a bassa voce la donna si voltò verso il figlio, inarcando un sopracciglio con aria inquisitoria:

 

“Dimmi un po’ tesoro… è successo qualcosa tra Alek e Marlena?”

 

“In effetti sì… ho parecchie cose da raccontarti mamma.”

 

“Non ne dubito… Tanto per cominciare, come sta Hailey?”

 

Dafne sorrise allegramente, prendendo il figlio sottobraccio e trascinandolo verso il marito che li aspettava sulle scale, con Alek e Marlena subito dietro di loro intenti a salutarsi prima che la ragazza si Smaterializzasse a casa sua per rivedere la famiglia.

Sapendo che la donna l’avrebbe a dir poco tartassato sull’argomento il ragazzo sospirò con aria grave, guardandola con aria implorante:

 

“Mamma, per favore…”

 

“Per favore un bel niente, sputa il rospo! Sono tua madre, perciò ho il dovere e il diritto di impicciarmi nella tua vita privata.”

 

                                                                              *

 

“Maledizione, lo sapevo! Era tutto troppo perfetto per essere vero!”

 

Abigail sbuffò mentre, insieme alla sua migliore amica, correva sulle scale per raggiungere la Sala Grande che di certo era già gremita di studenti per la consegna del Diploma.

Marlene invece non sembrava affatto nervosa o preoccupata, limitandosi a ridacchiare di fronte al nervosismo dell’amica:

 

“Rilassati Abby... ormai siamo diplomate, più di sgridarci di certo non possono fare!”

 

“E’ vero, ma non mi dispiacerebbe concludere la nostra vita qui senza beccarci una strigliata!”

 

La Tassorosso roteò gli occhi mentre quasi rischiava di ruzzolare dalla Scalinata Principale da quanto andava di corsa. Marlene la seguì con maggiore calma, probabilmente eprchè temeva di scivolare e concludere in grande stile la sua permanenza al castello.

 

Le due raggiunsero le porte aperte della Sala Grande, affacciandosi prima di sgattaiolare dentro e avvicinarsi a Luke: per loro fortuna era talmente alto da risultare impossibile da individuare.

 

“Ciao ragazze… cominciavo a pensare che non vi sareste presentate.”

 

Lucas sorrise nel vedere le due ragazze comparire accanto a lui, guardandole con cipiglio visibilmente divertito.

Marlene fece spallucce e Abby roteò gli occhi, limitandosi a borbottare qualcosa riguardo alla sua divisa che ci aveva messo parecchio a farsi trovare.

 

“Pazienza, noi arrivavamo spesso in ritardo… un ciclo si è concluso nel modo più giusto, direi. Ci manca solo una bella caduta di Len tutto sarà come dovrebbe essere!”

 

“Grazie tante Wallaby, se dovessi scivolare saprò a chi dare la colpa oggi.”

 

Marlene sbuffò, rivolgendo un’occhiata torva al ragazzo che invece sorrise. Il biondo fece anche per dire qualcosa ma un’occhiata a dir poco raggelante di Emily Burke, la Corvonero Caposcuola.

 

Luke le rivolse un’occhiata un po’ torva, come a dirle di farsi gli affari suoi… d’altra parte però l’idea di non doverla più sentire zittirli lo rincuorava parecchio.

 

Marlene e Abigail sembrarono pensarla allo stresso modo perché rivolsero in direzione della ragazza un sorrisetto beffardo, ignorando bellamente il discorso del Preside come molti dei genitori presenti e dei loro compagni: avevano tutti la testa altrove per concentrarsi sulle sua parole… e molti degli studenti dell’ultimo anno preferivano scambiare le ultime chiacchiere con i compagni invece di ascoltare l’ennesimo, anche se ultimo, discorso.

 

“Beh… e così ci siamo. E’ davvero tutto finito…”

 

Il mormorio di Abby fece annuire Luke, che osservò il Preside parlare quasi con aria malinconica:

 

“Già… onestamente non credevo che ci saremmo mai arrivati. Sogni una cosa e la immagini per così tanto tempo che poi, quando finalmente arriva, non sai se essere felice o se rattristarti, perché l’obbiettivo che avevi è stato raggiunto.”

 

“E’ vero, ma tutti noi abbiamo continuamente degli obbiettivi Luke, piccoli o grandi che siano… Si chiude una porta e si aprì un portone, no? Sono certa che quello che ci aspetta fuori da queste mura sarà altrettanto fantastico, anche se di sicuro questi anni resteranno indelebili.”

 

Marlene sorrise al ragazzo, appoggiandogli una mano sul braccio quasi con fare consolatorio mentre Lucas abbassava lo sguardo su di lei, sorridendole dolcemente:

 

“Lo spero Lennie… Di certo però avendo una nanetta imbranata e dagli occhioni da cerbiatta intorno le cose non potranno andare male.”

 

“Credo che sorvolerò sui primi due aggettivi e mi limiterò a sentire l’ultima parte, Lucas Wallaby… o meglio, spilungone con tanto di fossette.”

 

Lucas soffocò una risata per evitare di venire ripreso davanti a tutta la scuola, sorridendo alla ragazza con aria divertita prima di spettinarle leggermente i capelli scuri, provocando qualche protesta sommessa.

 

“Piantala, ci ho messo un’ora a farmi i boccoli!”

 

Mentre Len sgridava il ragazzo Abby rideva sotto i baffi, lo sguardo puntato sul Preside anche se non si stava perdendo neanche una sillaba della conversazione tra i suoi migliori amici: era davvero strano pensare che fossero passati sette anni da quando avevano iniziato a studiare ad Hogwarts e si erano conosciuti… di certo erano cambiati in tutto quel tempo e il legame che li univa si era evoluto parecchio, ma infondo erano sempre gli stessi e la Tassorosso non poteva che sperare ardentemente che quell’aspetto non cambiasse mai, non del tutto almeno.

 

 

 

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Angolo Autrice:

Buonasera! Avrei voluto aspettare domani per pubblicare l'Epilogo, ma avendolo finito molto velocemente non ce l'ho proprio fatta ad aspettare, quindi eccomi qui. 

Probabilmente mentirei dicendo che sono tristissima e disperata all'idea di aver concluso questa storia, mi posso invece definire quasi sollevata anche se mi mancherà molto insieme ai suoi fantastici personaggi, che mi tengono compagnia da Luglio.

Quando l'ho iniziata non ero sicurissima che l'avrei portata a termine, quindi posso definirmi soddisfatta di esserci riuscita, anche perchè tra quelle che ho scritto questa è la più lunga, che mi ha impiegato più tempo e di cui sono maggiormente soddisfatta.

Grazie a tutte per aver partecpato, non avete neanche idea di quanto mi sia divertota a gestire questi OC a dir poco spassosi... mi mancheranno moltissimo Hailey, Jake e la Rossa, la Cupida Abby insieme al formidabile duo Spilungone-Nanetta e ovviamente i Magnifici Tre, Lena la Santa, Markus Cupido improvvisato e il tenerissimo Alek. Grazie per avermeli affidati, spero davvero di aver fatto un buon lavoro ai vostri occhi. 

Grazie a tutti quelli che l'hanno messa nelle Preferite, Seguite e Ricordate, e a chi a solo letto e ovviamente a Nene_92, Shiori Lily Chiara, Inazumiana01, Moontastic, Slytherin2806 e vas_happening_girl per aver partecipato affidandomi i loro personaggi e sopportandomi per tutta la durata della storia!

Infine un grazie speciale a:

HadleyTheImpossibleGirl, che per qualche arcano motivo ha partecipato ad ogni mia Interattiva, recensendo praticamente ogni singolo capitolo... Ormai è da un anno che mi sopporti quindi complimenti per la pazienza e grazie per avermi affidato Della, Richard, William, Hydra, Norah, Aida, Arthur, Thomas, Abigail, Maximilian, Lyanna, Caius, Faye e ovviamente Markus, che è di certo uno dei tuoi OC che ho preferito. 

Sesilia Black, che non so per quale motivo ha deciso di leggere questa storia e di commentarla pure, oltre ad aver preso parte a praticamente tutte le mie altre storie... grazie carissima per il supporto e per spingermi spesso a scrivere anche quando non ho idee sensate in testa. 

Non mi dilungo oltre con i sentimentalismi perchè, come ormai avrete capito, scriverò il sequel formato da OS... anzi, se avete idee per il titolo sono molto ben accette visto che io sono in crisi. 

Di sicuro non dovrete aspettare molto per leggere le prime visto che ho già diverse idee in testa... 

La vostra masochista per eccellenza,

Signorina Granger

                 

 

 

   
 
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