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Autore: Rcbs    28/11/2016    2 recensioni
Shouyou è strano. Non solo per come si comporta, ma anche per le cose che gli capitano.
Nasconde qualcosa e Tobio ha bisogno di scoprire di che si tratta. Bisogno e non dovere perché infondo prova qualcosa di più della semplice amicizia per il compagno.
-Dal Cap. 3-
Procedeva lentamente lungo la strada sterrata, disseminata di pozze scure.
Solo il cigolare della bici che portava a mano si faceva sentire, talvolta più piano, nelle parti più lisce, talvolta più forte, laddove il terreno era più irregolare.
Non pioveva più, anche se il cielo non si era completamente rischiarato.
Camminava lentamente, sguardo perso nel vuoto. Era tranquillo.
Ci avrebbe messo più di mezz'ora procedendo a quella velocità, ma non gli importava. Non gli interessava nemmeno il fatto che ormai fosse tardi.
Sulla sua testa udì un leggero sfrigolio. Si arrestò e alzò lo sguardo osservando il lampione accedersi.
Era tardi. Sorrise.
Non si mosse.
Non era solo.
Voltò un poco il capo, osservando la figura alta e scura in avvicinamento.
[KageHina e KuroKen principalmente, con accenni a KuroHina e altre coppie classiche]
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Shouyou Hinata, Tetsurou Kuroo, Tobio Kageyama, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 8: Nice Shot


"Io..." provò a incominciare Shouyou, ma prima che potesse dire qualcosa Tobio si girò e fece per andarsene.
Senza pensare il rosso scattò e gli comparì di fronte. 

"ASPETTA POSSO SPIEGARE!"

Ma il moro sbiancò e svenì, cadendo ingloriosamente a terra.

"Okay, forse usare i miei poteri non è un buon modo per iniziare..."

Hinata iniziò a mordicchiarsi l'unghia del pollice.
Serviva una soluzione e in fretta.

Sbuffò. L'avrebbe portato in un luogo in cui l'altro avrebbe potuto sbraitare, incazzarsi, urlare e correre senza che nessuno avrebbe potuto sentirlo.

Dove nessuno lo avrebbe trovato se le cose fossero andate male. 







La prima cosa che Kageyama percepì mentre si stava riprendendo fu la luce. Una luce fortissima, diretta sulle sue palpebre. Mosse un poco la testa per il fastidio e tanto bastò a cambiare completamente la sua percezione. Ora sembrava di essere immersi in un buio pesto.
Spalancò gli occhi. Ma erano ancora troppo lucidi per mettere l'ambiente bene a fuoco. 

"Stai bene?"

A quella voce Tobio scattò seduto e si trascinò indietro fino a sbattere le spalle contro una superficie dura e irregolare.
Il moro capì anche senza girarsi che aveva sbattuto contro un albero. Era in un bosco.
O meglio erano.

Puntò gli occhi azzurri verso la penombra davanti a sè, dove sostava impaziente il compagno di squadra. 

Gli occhi castani nella penombra brillavano come quelli di un gatto.

Un brivido attraversò la schiena al ragazzo.

"Dove.." dovette mandare giù un po' di saliva a causa della gola completamente secca prima di continuare "dove siamo?"

"Non è importante, come stai? Cosa..."
"Cosa ho sentito?"

Shouyou iniziò a spostare il peso da una gamba all'altra.

"S-si..."
"Tu... tu non sei umano... vero?"
"I-io..."

"Io so cosa sei"
"Dillo, dillo! Ad alta voce..."
"Un vampiro!"
"Hai pau... aspetta cosa?"
"No! Aspetta... come cosa?" 

Hinata scoppiò in una risata talmente sguaiata che per poco non perse l'equilibrio e cadde a terra.

"Come sarebbe a dire un vampiro?? Ma in che film l'hai visto?"

"Sei un alieno?"

Il rosso si bloccò e osservò attentamente l'altro in faccia. Quando appurò che era serio si mise a ridere ancora più forte.

"Hai passato troppo tempo con il grande re!!" Riuscì a sputare fuori appena le risate si calmarono un poco.

"Smettila di ridere idiota!" Urlò Tobio scattando in piedi stizzito.
"Dimmi la verità!"

Hinata fu preso in contropiede da quello scattò. Scattò indietro semi terrorizzato e tremante con le mani avanti.

"Okay, okay, ma non mi uccidere! Ti servo per prendere le tue alzate ricordi?" Cercò di rabbonirlo. 
"Tsz, parla!"

"Allora... non credo esista un nome preciso... Se c'è è in qualche lingua strana che non conosco!"
"Idiota"
"Fammi finire! So solo che sono molto veloce, forte e facilmente posso perdere il controllo..."
"Controllo... di cosa?"
"Fame"

Kageyama non sapeva come reagire a quell'ultima parola. Era immobilizzato, ma doveva chiedere, doveva sapere.
"Fame... di cosa..."
"Sangue... sangue e carne fresca..."

Il moro inarcò un sopracciglio.

"Come un vampiro?"
"Seriamente, ma che razza di film horror ti guardi? Ora mi chiederai di spogliarmi per vedere se al sole brillo come una fatina?"
"Twilight non è un film horror"
"Come no? Ma ci sono vampiri e lupi mannari!"

Tobio si schiaffò una mano sul viso. 

"Ti fanno paura i vampiri?"
"Scherzi? Con quella pelle bianca e i denti affilati chi non ne avrebbe?"
"Ma tu non sei umano... e sbaglio o prima mi hai detto che anche tu hai fame di sangue?"
"Si ma io non vado in giro a uccidere la gente a caso! Cioè solo se se lo merita... per il resto vedimi più come... una zanzara!"
"L'altezza in fondo è quella"
"EHI!!"

Il moro era allibito... ma Hinata gli aveva appena detto di aver ammazzato qualcuno? Prima che potesse indagare il rosso continuò il suo discorso indignato.

"Io con i vampiri non c'entro niente! Loro non possono stare al sole, non vengono riflessi in uno specchio, non possono mangiare cibo umano, possono leggerti il pensiero e controllarti! Insomma i per controllare devo fare un patto di sangue! Mica basta guardare una persona negli occh..."
"Un che?"
"Cosa?"
"Cosa devi fare per controllare qualcuno?"
"Chi io? No, non posso guardare qualcuno negli occhi e ordinagli qualcosa eheheh"
"No. Hai detto che in un modo tu potresti..."
"Sbagli." Tagliò secco. 

La tensione nell'aria convinse Kageyama a cambiare discorso.

"Quanti anni hai?"

Hinata si mise a guardarlo come se fosse scemo.

"Ho 14 anni come te!"
"Da quanto tempo hai 14?"
"Da un po'... insomma... il mio compleanno è passato da qualche mese! Pensavo lo sapessi, perché queste domande idiote?"
"Hai veramente 14 anni?" Richiese poco convinto il moro.

L'altro sfuffò "Non sono un vampiro! Sono immortale? Si! Ma non ci sono nato così"

"Da quando.." 
"Qualche tempo... non so dirlo con esattezza, non ricordo, ma è più o meno da qualche anno..."

Kageyama si avvicinò all'altro. Era difficile avere paura di una persona con cui aveva passato così tanto tempo, un compagno di squadra... Soprattutto se quest'ultimo è tanto piccolo.

"Lo dirai a qualcuno?" Indagò Shouyou preoccupato.
"No... ad una condizione"
"Quale?"
"Non vedrai più Tetsuro da solo!"
"Cos... ma come faccio!"

Dire che Kageyama era infastidito da quella reazione era un eufemismo. Perché non poteva troncare con il capitano della Nekomata e basta? Dio, il pensiero di quei due assieme era... Era...

"TU SEI GELOSO!" Urlò euforico il rossino.

"No!"
"Si! Si che lo sei! Ahahaha"
"Non c'è niente da ridere"
"E tu non hai niente di cui preoccuparti"

Tobio incrociò le braccia e si voltò poco convinto.

"Tsz"

"Quello che c'è tra me e Kuroo, anzi, quello che c'è stato, non è mai stata una questione di sentimenti..."

Il moro si girò a osservare il più piccolo con in espressione assolutamente perplessa.

"Che vuoi..."
"È sempre stata una questione pratica okay? Non... non posso proprio entrare nei dettagli, ma posso dirti che, ora come ora, tale questione è... diciamo risolta"
"Diciamo?"
"Fosse per me avrei sinceramente aspettato ancora qualche mese" 

Kageyama digrignò i denti talmente forte che a Shouyou fischiò il fastidioso suono nelle orecchie. Colpa anche dell'udito sviluppato... da cacciatore.


"Voglio stare con te"

Tobio lo guardò serio. 

"Davvero?"

"Si, hai sentito che ho troncato con Kuroo no? Oltre al resto del discorso su cosa sono o non sono"

Il corvino arrosì all'inverosimile. Decise di dagli pan per focaccia.

"Giusto e hai chiuso con lui perché vuoi stare solo con me"

E stavolta toccò al piccoletto arrossì.

"S-si, esatto" disse ora improvvisamente timido.

E Tobio decise di infierire un po'.

"E esattamente da quanto tempo?"
"C-come?"
"Da quanto tempo provi qualcosa per me?" Riuscire a dirlo senza balbettare o imbarazzarsi era stata un'impresa, ma ci teneva particolarmente ad andare a segno con il suo obiettivo.

Il viso di Shouyou imitò quasi perfettamente i suoi capelli.
"D-da... da.. ecco..." tremava "Daunbelpo' " gli uscì poi tutto d'un fiato.

Punto segnato. 






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Ciao a tutte! Inneggiamo al miracolo perché sono riuscita effettivamente a mantenere la mia parola e aggiornare prima della fine di questo secolo. Yeahhh.
A parte gli scherzi spero il capitolo vi sia piaciuto e abbiate colto le due, non decisamente velate, citazione ahahha. Ci tenevo particolarmente a quelle due sciocchezze perché era da lì che era partita l'idea per tutta questa Fic. E pensare che a me Twilight non piace neanche... Coerenza dovrebbe essere il mio secondo nome! Un Bacio :*  Alla Prossima ^.^
   
 
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