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Autore: Kjrara    29/11/2016    3 recensioni
Lei mi ha perdonato, ed io sono un po' più sereno.
Guardo il cielo, il suo profumo lentamente svanisce: Kagome, so che sei sempre qui con me.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di nuovo quel giorno dell'anno.

È già il terzo che devo affrontare, anche se speravo di non dover vivere più giorni come questi.

Sono già passati tre anni dall'ultima volta in cui ho potuto vederla.

Successe tutto all'improvviso: un attimo prima lei era accanto a me, e un attimo dopo non c'era più.

Come ho potuto permettere che accadesse?

Non voglio parlare con nessuno oggi. Mi rifugio nell'unico luogo in cui voglio essere, l'unico luogo che ho visto in questi ultimi tre anni: il pozzo.

Come sempre, mi appoggio sul legno e guardo dentro di esso: solo terra umida e qualche radice.

Involontariamente, mi ritrovo a pensare intensamente a lei.

 

“Kagome,

come stai? Sai, qui la situazione è sotto controllo: da quando sei andata via, la pace vive con noi.

Ma aspetta, tu non sei andata via. Perché tu ritornerai, vero? Certo che è vero.

Non puoi essere sparita da un momento all'altro senza un valido motivo. Io so che tornerai.

Dove sei? Cosa stai facendo in questo momento?

Magari sei con la tua famiglia, o stai dormendo, come era tuo solito fare quando venivo a prenderti nella tua epoca: ma come biasimarti, il tuo letto è veramente comodo in confronto a quelli che abbiamo qui.

Kagome, ti manco? Perché tu a me manchi, e molto. Non passa giorno in cui io non speri di vederti salire da questo pozzo e poterti abbracciare di nuovo. Tu pensi a me ogni tanto? Sicuramente avrai altre preoccupazioni nella mente, ora che sei di nuovo a casa tua.

Sei felice, Kagome?

Durante la tua assenza, tutti sono diventati più compassionevoli nei miei confronti, si preoccupano per me e di come mi sento: come se io avessi bisogno della pietà altrui.

Come se avessi bisogno di qualcuno che mi ricordi che non ci sei più.

Come se avessi bisogno di qualcuno che mi ricordi che non sono riuscito a proteggerti come ti avevo promesso guardandoti negli occhi.

Perdonami, Kagome.

Perdonami se non sono stato in grado di tenerti al mio fianco, di evitare che ti portassero via da me.

Perdonami per tutte le volte in cui ti ho fatta soffrire per colpa di Kikyo e per la mia stupidità nel volerla raggiungere a tutti i costi, trascurandoti.

Desideravo solamente che tu fossi fiera di me, che provassi nei miei confronti l'orgoglio che non ho mai ricevuto da nessuno.

Perdonami, Kagome.”

 

Mi rendo conto di aver tenuto chiusi gli occhi solamente nel momento in cui li riapro: da essi escono due piccole lacrime, che asciugo immediatamente.

Guardo ancora una volta l'interno del pozzo, sperando in qualunque cosa, ma nulla.

La sera ormai arriva: il sole sta tramontando e un'aria un po' più fredda inizia a muovere le foglie degli alberi intorno a me.

Faccio per allontanarmi dal pozzo, quando qualcosa attira la mia attenzione: sento un profumo, lo riconosco. È il suo.

Mi volto, ma lei non c'è: sarà stata la mia immaginazione.

Il vento si alza, lo sento sulla mia pelle più forte di prima, come se volesse dirmi qualcosa: tra il fruscio delle foglie, sento la sua voce.

  • Ti perdono – dice la voce.

Chiudo gli occhi ed elaboro quelle parole, lasciando che si impossessino della mia mente.

Lei mi ha perdonato, ed io sono un po' più sereno.

Guardo il cielo, il suo profumo lentamente svanisce: Kagome, so che sei sempre qui con me.

  
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