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Autore: ArashiStorm    01/12/2016    1 recensioni
Lui, il ragazzo che le piaceva, da sempre. Era un segreto che si era tenuta dentro per tanto tempo. Si era limitata a guardarlo da lontano, ad aiutarlo nelle sue missioni e in gran segreto a intrufolarsi nella mensa per preparare qualche panino in più, che gli faceva trovare la sera nella sua stanza insieme ai libri che di giorno veniva a chiedere. Nessuno dei suoi compagni lo sapeva ma Zell leggeva, leggeva parecchio....
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Rinoa Heartilly, Squall Leonheart, Zell Dincht
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction scritta su richiesta specifica. Era la prima volta che scrivevo su Zell... il committente ne è stato soddisfatto e quindi io sono felice. Spero piaccia anche a voi tutti.
 
Disclaimer: FFVIII e tutti i personaggi sono proprietà Square Enix (ex SquareSoft)
 

Una treccia d'amore


Le piaceva il profumo dei libri, l'odore della polvere che ogni tanto si trovava a soffiare via dalle copertine dei volumi meno consultati. Le piaceva anche solo sedersi su uno dei tavoli appoggiati contro il muro, portando con sé qualche tomo da leggere immergendosi in mondi nuovi di romanzi, imparando magie, leggende e storie del continente ove viveva e di quelli che lui aveva visitato.

Lui, il ragazzo che le piaceva, da sempre. Era un segreto che si era tenuta dentro per tanto tempo. Si era limitata a guardarlo da lontano, ad aiutarlo nelle sue missioni e in gran segreto a intrufolarsi nella mensa per preparare qualche panino in più, che gli faceva trovare la sera nella sua stanza insieme ai libri che di giorno veniva a chiedere. Nessuno dei suoi compagni lo sapeva ma Zell leggeva, leggeva parecchio. La ragazza aveva scoperto il suo nome proprio grazie alle tag nei tesserini dei libri presi in prestito dalla biblioteca. Quel nome le era capitato più volte tra le mani e aveva cominciato a domandarsi chi fosse. Per essere onesti non dovette fare chissà che indagine per capire di chi si trattasse...la chioma bionda di Zell era ben conosciuta nel Garden. Si erano conosciuti così, scambiandosi informazioni sui libri e la ragazza giorno dopo giorno si era trovava sempre più ansiosa nell'attendere di vederlo varcare la porta della biblioteca.
Era stata contenta di essere riuscita a procurargli quella rivista che tanto gli interessava.

“Prima di partire... o la sera, leggilo un po'... Ti ricorderai di me! Mi basta questo...... Sono felice così, mi basta... solo questo... Scusa, forse parlo troppo!”

Gli aveva detto e ne aveva ricevuto in risposta un'espressione che non avrebbe dimenticato mai. Nessuno sapeva che dopo quell'incontro Zell l'aveva cercata, per farle vedere, a lei in esclusiva, la sua nuova arma e in quell'occasione l'aveva abbracciata per la prima volta ringraziandola di nuovo per la rivista. Avevano cominciato a frequentarsi poco dopo e ancora oggi dopo qualche mese a lei sobbalzava il cuore quando lo vedeva entrare in biblioteca per salutarla.

Pensava che sarebbe sempre andata bene. Lui sembrava sincero, anche se era timido e non dimostrava mai in pubblico troppe attenzioni nei suoi confronti. Forse si era sbagliata, forse non era lui quello giusto...quella mattina aveva cominciato a nutrire questi dubbi che la stavano corrodendo dentro.

Doveva essere un giorno come tanti. Zell era venuto a salutarla e stavano chiacchierando tranquillamente quando il comandante Squall entrò in biblioteca seguito dalla sua ragazza, ormai trasferita definitivamente al Garden da qualche tempo a quella parte.
Per un momento non l'aveva riconosciuta e anche Zell dovette avere due secondi di incredulità. Se il comandante era riconoscibile nonostante la divisa da SeeD che tanto raramente ormai utilizzava, lei era di uno splendore mai visto. Portava un lungo vestito rosso con un grande spacco laterale. Al collo luccicava la sua inseparabile catena dove tintinnavano due anelli e i capelli erano racconti in un elegante treccia.

Alla ragazza non sfuggì lo sguardo ammirato con cui Zell guardò Rinoa avanzare alle spalle di Squall e di certo non poté non notare quando lui le si fece vicino velocemente.

«Rinoa non ti avevo riconosciuto...Quella pettinatura...»

Solo la voce di Squall aveva bloccato il continuo del commento di Zell e la ragazza al di là del bancone lo aveva notato con dolorosa facilità.

«Stiamo per dirigerci a Esthar e in quanto la regola impone che le delegazioni siano di almeno 3 membri del Garden abbiamo bisogno di un altro elemento. Vorresti venire?»

Zell si volse verso Squall con fare interrogativo «A Esthar? è forse successo qualcosa?» chiese con preoccupazione.

Squall lo osservò qualche secondo prima di sospirare rumorosamente scostando lo sguardo. Il giovane sembrò non capire, ma quando Rinoa con una piccola risata gli si fece vicino poggiando una mano sulla sua spalla, tutto fu più chiaro. Zell si voltò nel momento in cui sentì la mano della ragazza toccarlo gentilmente. Rinoa si portò l'altra mano a coprire le labbra

«Non è nulla Zell... semplicemente Mr Loire vuole conoscermi...»  

Zell rimase basito un secondo. «Mr Loire?...Ah - si illuminò all'improvviso - Laguna? Come mai Laguna vuole....aaaaaaaah» concluse poi finalmente capendo il vero motivo del viaggio.

«Allora vieni o no?» tagliò corto Squall per tentare di nascondere l'imbarazzo.

«Beh...io veramente...»

Rinoa gli fu davanti con le mani giunte «Per favore Zell, ci terrei ci fossi anche tu, perché sai... in fondo è anche grazie a te se....» lasciò intendere la ragazza toccando l'anello più grande che pendeva dalla sua collana d'argento.

Squall li guardò un po' imbronciato, fermo sul suo posto, ignorando che sul volto della ragazza dietro il bancone della biblioteca si stagliasse un'espressione simile alla sua.

«uhmmm ok d'accordo, ma lo faccio solo per te Rinoa» concluse Zell battendosi il pugno sulla mano aperta.

A quella decisione l'applauso di Rinoa e l'annuire di Squall furono coperti dal rumore di un libro che si chiudeva con forza.
Si voltarono tutti, notando la ragazza raccogliere i vari tomi posti sulla scrivania e incamminarsi verso l'uscita con passo deciso.

«Dove vai?» chiese Zell seguendola con lo sguardo. Lei non lo guardò, si limito a far presente come fosse finito il suo turno e con quelle poche parole si dileguò, sparendo dietro le porte della biblioteca.

Squall non se ne curò, passo a fianco dell'amico ricordandogli che tra due ore sarebbero partiti e si sarebbero dovuti trovare fuori all'entrata del Garden. Zell annuì macchinosamente registrando solo per un secondo il tocco di Rinoa sulla schiena e la sua voce che gentilmente gli diceva «parlale» prima di seguire i passi di Squall e di uscire dalla sala lettura.

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Era passata un'ora da quell'episodio e la ragazza era ancora chiusa nella sua stanza, seduta alla scrivania con il capo appoggiato sulle braccia che riposavano sul legno freddo del tavolo. Si era illusa? o forse semplicemente era quello il suo destino? Magari avrebbe dovuto accettare la proposta di quel SeeD snob che ci aveva provato con lei qualche tempo fa.

«Aaaah ma che vado a pensare? sono davvero arrivata a farmi pietà da sola?» pensò chiudendo gli occhi per un attimo.

In quel momento sentì bussare alla porta. Si alzò di colpo ricordandosi di aver chiuso a chiave nella fretta e che probabilmente la persona all'esterno fosse la sua compagna di stanza rimasta chiusa fuori.
Andò ad aprire e rimase stupefatta nel vedere la bionda chioma di Zell sbucarle d'innanzi.   

«Ah eccoti!» le disse lui con un sorriso.

Lei lo guardò e per un'istante pensò di chiudergli la porta in faccia, ma la volontà del cervello non riuscì a battere quella del cuore quindi rimase lì, in silenzio, ad aspettare.

Zell sembrò faticare a trovare le parole continuando a saltellare sul posto con fare agitato. Se non fosse che le sanguinava il cuore avrebbe riso a quella vista, era adorabile vederlo indeciso sul da farsi e imbarazzato su cosa dire. Probabilmente stava cercando il modo di scaricarla, pensò quindi di agevolarlo.

«Non dovevi accompagnare il comandante e Miss Heartlly a Esthar?» chiese con tono distaccato.

Zell si illuminò, come se aspettasse proprio quella domanda.

«Si! Esattamente e mi domandavo....vorresti con noi?»  

Quella richiesta la prese alla sprovvista e si ritrovò a notare di aver allontanato la mano dall'interruttore della porta automatica.

«Io?» chiese

«Ovvio! - rispose lui con un sorriso compiaciuto - sai...Squall e Rinoa sono una coppia e di andare ad accompagnarli da solo...si insomma...capisci, no?» cercò di spiegare grattandosi la testa nel mentre.

«Per favore!» concluse pregandola con un inchino.

Lei sospirò pensando che era davvero una scema, ma semplicemente ancora una volta si ritrovò a rendersi conto che non riusciva a dirgli di no... e quindi accettò.

Il giovane alzò la testa al suo assenso e cominciò ad esultare. Le prese le mani e le chiese di trovarsi all'entrata tra mezz'ora. Annuì ancora una volta e solo dopo che Zell le strinse ancor più la presa allora lasciò andare le mani e vide il ragazzo allontanarsi salutandola e sparendo lungo il corridoio.

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Mezz'ora dopo era all'entrata in attesa, ma con sua sorpresa i primi ad arrivare furono il comandante e Miss Heartlly. La ragazza notò subito che la principessa, come si usava chiamarla tra le giovani SeeD, non aveva più capelli raccolti come qualche ora prima. Ora erano sciolti e lunghi lungo le spalle, così come li portava sempre.

«Oh Zell è riuscito a convincerti allora - le disse lei quando i loro sguardi si incrociarono - sono felice che venga anche tu. Mi darai man forte con questi due soldati» rise avvicinandosi a lei. «sai - continuò notando che anche la ragazza non portava la sua classica treccia castana - Zell prima mi ha preso in disparte pregandomi di non farmi la treccia...lo ha chiesto anche a te?»

La ragazza la guardò cercando di registrare le informazioni ricevute e dopo pochi istanti cominciò a ridere «Quello scemo.... mi dispiace, non avrebbe dovuto...vede la treccia è...»

«Rinoa!» la voce di Squall distolse le due ragazze dalla conversazione e costrinse l'interessata a scusarsi per poter raggiungere il comandante che richiedeva la sua presenza.

L'altra ragazza la guardò allontanarsi e notando i capelli muoversi al vento liberi le venne nuovamente da ridere. Zell era veramente uno stupido, un adorabile stupido... commentò fra sé mentre dietro di lei cominciò a sentire passi di corsa. Si voltò e lo vide correre lungo il corridoio. Aveva indossato la divisa da SeeD e per la giovane bibliotecaria non c'era visione più impeccabile. Non importava che, una volta arrivato, lui gli fosse davanti tossendo per riprendere fiato dalla corsa, non importava che quella divisa avesse bisogno di una stirata in alcuni punti, non importava perché il ragazzo di fronte a lei era il gallinaccio scemo che aveva imparato ad apprezzare e amare fin dal momento in cui aveva letto il suo nome nelle tessere dei libri presi a noleggio.

Era Zell, il suo stupido Zell.

E quando questo riprese fiato lei gli si fece vicino. «Sei uno stupido. Non c'è bisogno che impedisci a tutte le altre ragazze di intrecciarsi i capelli»

Zell la guardò ridendo «Hai ragione - le disse prendendole la ciocca di capelli castani e cominciando a intrecciarla - in fondo la sola vera ragazza con la treccia sei tu.» concluse con un sorriso imbarazzato.

Lei arrossi di colpo e non si curò di lasciarlo finire di intrecciarle i capelli, lasciò che fosse il cuore ad agire, stringendolo a sé in un abbraccio che sapeva prima di tutto di rispetto e affetto. Ora poteva essere sicura che sarebbero sempre stati legati, nella loro treccia d'amore.   

 








  
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