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Autore: Madworld916    05/12/2016    5 recensioni
Rin si è arresa alle difficoltà dell vita , e ha gettato la spugna.
Non apprezza più la propria esistenza ed è incapace di convivere con l'assenza di Sesshomaru , che da oltre 8 anni ha sospeso i rapporti con lei , lasciandola definitvamente al villaggio.
Tuttavia la bambina è cresciuta e con il trascorrere degli anni ha covato un odio cieco nei confronti del demone , e lo considera morto da tempo.
Ma la vita è imprevedibile e piena di sosprese , e Rin si ritroverà nuovamente ad incrociare il cammino di Sesshomaru , attraversando insieme a lui una conflitto ricco di colpi di scena.
Tra amicizie rinnovate e nemici che ritornano dall'ombra , soltanto i sentimenti di Rin rappresenteranno l'ago della bilancia di questa nuova battaglia , e tutto sarà nelle sue mani!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagura/Sesshoumaru, Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Rin ,seduta sul davanzale ,osservava distrattamente la pioggia.
Se ne stava lì da ore , avvolta nell’abito cerimoniale che aveva indossato per il funerale di Kaede.
Ebbene, l’anziana sacerdotessa si era spenta qualche giorno prima , vinta da un morbo violento che l’aveva costretta in un letto per mesi.
Se ne andò tuttavia serena , la mano rugosa stretta in quella di Rin che aveva pianto lacrime di gratitudine per quella vita così spensierata e felice , fatta di piccoli gesti e grande complicità.
Kaede era stata infatti l’unica capace di colmare il vuoto e la solitudine che Rin aveva sofferto per lungo tempo.
In seguito al brusco distacco di Sesshomaru la sua vita aveva preso una piega inaspettata.
Il demone inizialmente aveva cercato di mantenere i rapporti , presentandosi di volta in volta con un dono e ricoprendola di attenzioni , ma col passare degli anni le visite si erano fatte sempre più sporadiche e frettolose , fino a concludersi definitivamente.
Proprio a causa di quell’abbandono così doloroso la bambina affamata di vita che un tempo era stata fu sostituita da un involucro fragile e insicuro.
Solo grazie alla premurosa attenzione di Kaede e al suo affetto incondizionato era riuscita a superare la perdita di Sesshomaru e a imparare a sopravvivere in qualche modo.
Kaede le aveva regalato un’isola felice in mezzo a un mare di sconforto e rin vi era timidamente approdata , con la speranza di rinascere.
La sua vita quindi era ricominciata a partire dall’anziana donna e Rin ,con devozione , aveva cercato di emularla in qualche modo , prendendo il suo posto quando lei , troppo affaticata per la malattia, non era stata più in grado di uscire di casa e alzarsi dal letto.
Rin le era stata vicina anche sul letto e di morte , ascoltando i suoi flebili e cadenzati respiri , rassegnandosi quando ne aveva esalato l’ultimo. Adesso , dopo ore passate davanti alla finestra , si sentì incredibilmente indolenzita.
Alzandosi percepì le ginocchia irrigidite.
Si voltò e guardandosi intorno constatò con sconforto di essere completamente sola.
Era vero , aveva ancora tante persone di cui prendersi cura e viceversa da cui farsi consolare ,come Inuyasha e Kagome , ma la verità era che Rin quel giorno era morta per la terza volta.
La prima quando i lupi l’avevano sbranata viva , e allora era stato un dolore fisico indicibile , ma nel giro di pochi secondi tutto si era spento e la sua vita era finita.
La seconda con la scomparsa di Sesshomaru , attraversando gli anni più laceranti e bui della sua esistenza e adesso per la terza volta era successo dopo la morte dell’anziana Kaede.
Quanto avrebbe dovuto soffrire ancora?
Si diresse verso la porta con questo unico pensiero nella testa e quando fu fuori nemmeno si accorse della pioggia bagnarle i capelli e il vestito.
Percepì distintamente le gocce colpirle ogni centimetro di pelle eppure non se ne curò.
Affondò i piedi nel fango e camminò allontanandosi dalla solitudine della sua casa che le ricordava con la stessa intensità di uno schiaffo l’ineluttabile realtà.
Camminò per le strade deserte di quel villaggio fantasma e ad ogni passò ripercorse attimi di una vita trascorsa tutto sommato in maniera serena , spensierata.
Da bambina non aveva subito così duramente la mancanza di Sesshomaru , al contrario la sua era stata un’infanzia ricca di ricordi bellissimi e significativi , momenti intensi vissuti al fianco di Kaede o Kagome , dolce come una sorella maggiore e Inuyasha , protettivo e fraterno. Guardò un’ultima volta la sua capanna e i ricordi la tradirono.



Sono seduta sul letto di paglia sul quale dormo tutte le notti , ho sistemato con cura la mia stanza , ordinandola con premura e diligenza. Voglio che sia tutto perfetto e pronto per il suo arrivo , non vedo letteralmente l’ora di rivederlo.
Mi passo nervosamente una mano tra i capelli , mentre sento che Kaede , dall’altra parte della capanna sta sistemando la cucina.
Resto qualche minuto in piedi , ma poi ,non arrivando, mi siedo sul letto.
Penso che sia strano , di solito Sesshomaru spacca il minuto e si presenta puntualissimo , invece oggi ha già un quarto dora di ritardo. Attendo imbalsamata nella stessa posizione per un tempo infinito , e quando vedo che il sole è calato al di là delle montagne , mi rassegno. Arriverà domani , mi dico convinta , ma forse ci credo poco anche io.
Mi alzo e vado da Kaede che mi ha lasciata indisturbata l’intero pomeriggio.
La guardo mentre prepara convulsamente la cena per noi, Kagome e inuyasha.
Anche ora ,vedendola così taciturna e indaffarata , percepisco una sensazione strana , e mi sorprendo che non mi abbia fatto alcuna domanda.
Mi siedo sbuffando e quando Kagome e Inuyasha arrivano hanno sul volto un’espressione indecifrabile , tipica degli adulti quando accade qualcosa di importante.
Inuyasha prende posto accanto a me , e lancia subito uno sguardo a Kagme che ora è seduta davanti a lui.
Nessuno dei due mi guarda , poi Inuyasha si volta e mi trafigge con uno sguardo deciso ma allo stesso tempo carico d’affetto.
Mi posa una mano sulla testa e allora sento già i miei occhi inumidirsi perché temo il peggio.
Inuyasha prende un respiro. :”Rin questo è per te , da parte di Sesshomaru.”
Tira fuori dalla tasca un fiore.
Ha i petali di un colore blu elettrico , è ancora schiuso eppure trovo che sia bellissimo nella sua incompletezza.
Lo afferro timidamente e me lo passo tra le mani , tastandone con delicatezza la superficie vellutata.
Poi restituisco uno sguardo interrogativo ad Inuyasha , che per tutta risposta indurisce il volto , pronunciando le parole che avrebbero di lì in poi segnato la mia intera esistenza.
:”Sesshomaru non tornerà mai più , ti ha chiesto di fartene una ragione e di dimenticarlo. Tu sei un’umana e lui in questo momento ha cose più importanti di cui occuparsi.”
Allora Kagome si alza di scatto dalla sedia e corre ad abbracciarmi , sotto lo sguardo di Inuyasha che si porta una mano alla bocca , trattenendo chissà quale rimprovero al fratello.
Non resisto un minuto di più. Mi divincolo dal braccio di Kagome e semplicemente esco a grandi passi dalla stanza, con in mano ancora quel fiore.







Sospirando , Rin estrasse lo stesso fiore dalla tasca. Da quando aveva compiuto 18 anni era sbocciato , trasformandosi in un bellissima pianta dalle tonalità sgargianti , e Rin lo aveva trovato uno strano scherzo del destino ma non ci aveva fatto troppo caso.
Quel piccolo stelo di terra aveva rappresentato l’ultimo legame con Sesshomaru e lei lo aveva conservato con cura e un pizzico di speranza, senza però illudersi troppo.
Col passare degli anni aveva avuto la prova delle parole di Inuyasha e allora aveva cessato di fare domande , iniziando a considerare Sesshomaru come se fosse morto.
Rin lasciò cadere a terra il fiore , separandovisi per la prima volta.
Lo guardò una frazione di secondi e poi si voltò , dirigendosi verso i confini del villaggio.
Avanzò spedita e indisturbata.
Una volta entro i confini li superò , e attraversò la foresta antistante il villaggio.
Profumava di muschio e terra bagnata , un odore con il quale Rin era cresciuta.
Ricordava distintamente i pomeriggi trascorsi insieme a Sango ,Miroku e Kohaku , quando andavano a cacciare e si esercitavano con l’arco. Era diventata discretamente brava e all’epoca aveva sognato di poter imparare così abilmente da affiancare Sesshomaru quando sarebbe diventata abbastanza grande per seguirlo.
Ora Rin era grande , ma lui non c’era.
Procedette per diverse ore , e quando il buio della notte avvolse ogni cosa intorno a lei non ebbe paura, anzi riprese a camminare più convintamente.
Arrivò alle pendici della cascata soltanto dopo un estenuante tratto in salita.
Una volta in cima si appoggiò sulle ginocchia respirando a pieni polmoni l’aria sferzante che la solleticava , regalandone una sensazione appagante.
Lanciò un’occhiata intorno a se , intravedendo in lontananza le luci delle case ,e per una frazione di secondi ebbe nostalgia delle numerose serate trascorse in compagnia di kagome e Inuyasha , momenti preziosi che non sarebbero più tornati.
Si sporse il necessario , constatando l’altezza del monte e facendo attenzione all’acqua , stimò che attraversasse circa una ventina di metri prima di toccare il fondo.
Se li fece bastare. Iniziò spogliandosi dell’abito da cerimonia, rimanendo con indosso solo la tunica da notte , a piedi scalzi.
Un bridivo di freddo le attraversò la schiena , ma si sorprese di non provare paura o rimpianto.
Avanzò di qualche passo , senza tentennare o avere ripensamenti.
In bilico , tra la possibilità di continuare a vivere , e invece morire , rivide i volti di quelle persone che avevano riempito ogni attimo di qualsiasi giornata per 9 anni.
Nel turbinio confusionale che le passò davanti agli occhi riconobbe anche lui , lo sguardo ambrato , i morbidi e setosi capelli che gli ricadevano sulle spalle solide e muscolose , quell’aspetto deciso e sicuro del guerriero.
Rin allungò una mano verso quella proiezione , convinta di poterlo toccare , ma il suo era solo un ricordo , perché Seshomaru se ne era andato , e anche Kaede se ne era andata e lei era sola.
Trasse un profondo respiro, e l’adrenalina le offuscò la vista.
Pensò con amarezza che non le importava continuare a vivere un’esistenza di rifiuto e di solitudine.
Aveva attraversato troppe delusioni e difficoltà per una sola vita , ora era stanca , il suo spirito di combattente era stato temprato fino all’esaurimento e aveva raggiunto il limite.
Il cuore prese a batterle come un pazzo nel petto , i respiri si fecero più intensi e profondi. Semplicemente si lasciò cadere.
Poi , quando toccò l’acqua , fu solo buio.







Due braccia l’agguantarono prontamente mentre il suo corpo era in balia della corrente del fiume.
Il corpo di Rin fu sollevato dall’acqua
La giovane , ancora priva di sensi , non riuscì a distinguere la realtà dalla finzione , e si lasciò cullare da quel tocco.
Quando però si ritrovò scaraventata sul terreno umido e fangoso , spalancò gli occhi vincendo l’incoscienza.
Non riconobbe la figura di fronte a se , ma tentò disperatamente di divincolarsi dalla presa dell’assalitaore , che adesso la tratteneva per terra , immobilizzandola.

Sta ferma e tutto finirà te lo prometto.

Quella voce. Troppo familiare.
Rin si pietrificò terrorizzata , poi si voltò.
La figura imponente che adesso la sovrastava rappresentava il peggior incubo non solo per lei , ma per tutti i suoi più cari amici.
Naraku , nella sua forma umana , la osservava compiaciuto.
Rin inorridì e tentò di liberarsi con tutte le sue forze ma la stretta del nemico si fece ancor più violenta e la giovane dovette reprimere un urlo di puro dolore.
Lo osservò disgustata. :”Naraku! Come sei potuto sopravvivere?”
Lui le restituì un’espressione divertita , squadrandola dall’alto in basso e studiandone l’aspetto.
:”Mia cara e dolce Rin , è una storia molto lunga ma ti assicuro che molto presto la conoscerai anche tu”
Naraku insistette nel guardarla , e Rin si sentì così in imbarazzo e profondamente a disagio.
Il demone posò il suo sguardo nei punti più intimi e segreti del suo corpo , lasciando emergere dalla sua espressione un che di raccapricciante e pericoloso.
:”Oh Rin sei così bella , se fossi stato al posto di Sesshomaru non ti avrei mai lasciata agli umani , ma avrei fatto di te la mia regina”
Sentendo nominare Sesshomaru Rin iniziò a tremare dal terrore , e pregò nel suo cuore di morire entro breve e di poter finalmente porre fine alla propria vita.
Naraku si abbassò pericolosamente , sfiorando con una mano la guancia bagnata di lacrime di Rin che ora poteva percepire l’alito del demone sul collo.
:”Ti manca Sesshomaru non è così? Sta tranquilla , molto presto lo rivedrai e potrai ottenere vendetta per quello che ti ha fatto e anche io ne trarrò un discreto guadagno , assorbendo la sua aura demoniaca e diventando così potente e temibile da riuscire finalmente ad uccidere Inuyasha!”
Rin tentò di resistere con tutta se stessa al terrore , restituendogli una smorfia infastidita
:”Nomina ancora Sesshomaru e giuro su tutti i Kami che me le farai pagare , sarò anche un’umana ma ho pur sempre delle armi e soprattutto non mi fai paura!”
Le labbra del demone si incresparono in un sorriso di stizza , poi sigillò le labbra di Rin con un bacio.
Fu totalmente inaspettato e Rin rimase di stucco per i primi secondi.
Percepì come una forza defluire progressivamente dal corpo di Naraku al suo , come se le stesse trasferendo la sua essenza ,depositandola in lei.
Quando lui si staccò bruscamente le si avvicinò all’orecchio.
:”Questo è solo l’inizio, ora siamo legati indissolubilmente. Sei mia per l’eternità”
Così detto svanì , e Rin si ritrovò sola e distesa a terra.
Sperò fosse stato un sogno , eppure tutto le sembrò troppo reale e concreto.
Provò ad alzarsi in piedi , ma si sentì svuotata da ogni forza , come prosciugata.
Quando solo dopo svariati tentativi riuscì a mantenersi in piedi , rischiò di avere un altro cedimento, ma questa volta emotivo.
In piedi , a pochi metri da lei , Sesshomaru la osservava.
Rin pensò si trattasse di uno scherzo del destino, e sorrise amaramente dentro di se.
Colui che aveva atteso e cercato per anni adesso era davanti a lei , imponente come una statua e bello come un Dio.
La mano posata su Bakusaiga , ogni muscolo del suo corpo  in tensione , pronto all’assalto.
Rin provò dentro se stessa un turbinio di emozioni contrastanti: sollievo perché Sesshomaru rappresentava protezione e salvezza , e dall'altra parte una profonda e cieca rabbia , depositata nel suo cuore dopo anni di solitudine.
Agì d’istinto e senza pensarci un minuto di più si fiondò contro di lui , pronta a colpirlo.
Quando lo raggiunse lui aveva già anticipato le sue mosse , ovviamente , eppure sembrò sorpreso della sua rapidità e prontezza di movimenti. Tuttavia a Rin non si diede per vinta , e sebbene fosse consapevole dell’inutilità di quella serie di attacchi , le furono utili per riversare contro di lui tutto il rancore che covava.
Sesshomaru la lasciò fare senza pronunciare parola , ma quando la atterrò spazientito e si ritrovò col corpo premuto contro quello di lei , tutta la sua essenza vibrò.
Rin si riprese riemergendo da quello stato aggressivo e violento , incatenando i suoi occhi a quelli di lui.
Si studiarono vicendevolmente e a lungo , riappropiandosi di ogni dettaglio dell’altro.
:”perché” biascico Rin, sull’orlo delle lacrime.
Continuò a guardarlo esasperata.
:”Ho diritto di sapere perché”
Il cuore impenetrabile di Sesshomaru fu scosso dallo sguardo accorato e smarrito di quella bambina ormai diventata una fanciulla forte , temprata dal dolore che lui stesso le aveva fatto provare.
Fece per rispondere ma una sferzata di vento investì entrambi , riportandoli alla realtà.
Non la sentirono nemmeno arrivare , e quando Rin riconobbe la figura femminile e seducente di Kagura accanto a loro rimase di stucco per la terza volta.
Si staccò dalla presa di Sesshomaru mettendosi a sedere. :”perché ci siamo sposati , questo è il motivo” sentenziò la signora dei venti.
Rin indagò sconvolta Kagura , poi Sesshomaru e riconoscendo quel velo di indifferenza e distacco che lo aveva sempre distinto , nutrì un odio folle nei suoi confronti.
Rispodendo a un impulso animalesco si avventò contro di lui.
Poi perse conoscienza e si illuse di essere finalmente morta.












NOTA AUTRICE:
Allora , buonasera a tutti!
Innanzi tutto ringrazio chiunque avrà la pazienza di decire qualche minuto del proprio tempo per leggere questo capitolo.
Specifico che ho in sospeso un'altra fanfic dedicata a questa stessa coppia , tuttavia si tratta di una storia iniziata un paio di anni f che purtroppo ora come ora non mi sento di riprendere.
Però sono troppo legata alla coppia Rin/Sesshomaru e ho deciso di cimentarmi di nuovo in questa sfida , partendo questa volta da un progetto ben definito che spero potrà piacere anche a voi! Un bacione a tutti e a prestissimo con il prossimo capitolo!
P.S: ci terrei immensamente a ricevere il vostro parere vi prego!
   
 
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