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Autore: Kifuru    10/12/2016    0 recensioni
Salve a tutti, ho sempre pensato che la storia di questo manga fosse veramente incredibile, ma allo stesso tempo avrei voluto vedere delle maggiori considerazioni per alcuni personaggi. In particolare ho sempre apprezzato tanto Crilin e anche la sua storia con Diciotto è, a mio parere, geniale. Per questo vorrei dedicare una storia a loro. Un grazie anticipato per chi leggerà.
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Altri, Crilin | Coppie: 18/Crilin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PROLOGO.
L'isola di Kame House era un luogo staordinario, di grande fascino naturale, ma allo stesso tempo alquanto bizzarro, non solo per il fatto di essere una piccola isoletta, situata nel bel mezzo dell'oceano, ma anche e soprattutto per la casetta rosa costruita proprio al centro di essa. 

La casa apparteneva ad un famoso maestro di arti marziali, uno strano vecchietto, che una volta era considerato uno dei guerrieri più forti dell'intero pianeta, creatore di tante tecniche incredibili, che spesso avevano contribuito alla salvezza stessa della Terra.

Per molti anni, il vecchio maestro, chiamato Muten, visse in quella piccola casa in compagnia soltanto di una strana creatura, una tartaruga gigante, di grande saggezza e sensibilità e con l'abilità di parlare, di nome Unigame. Dopo molte avventure e battaglie, il maestro Muten decise di ritirarsi dalle arti marziali, cominciando realmente ad apprezzare la vita paradisiaca di quell'isola tropicale, dove costruì la sua casa e nella quale si immerse nella più totale tranquillità e ovviamente anche nella sua sconfinata e perversa passione per le donne.

Tuttavia, il periodo di pace del maestro non durò a lungo, almeno fino all'arrivo di due stravaganti bambini, che giunsero per vie diverse sull'isola di Kame House, ma entrambi arrivarono in modo molto particolare. Il primo era un bambino allegro e dall'aria ingenua, i suoi capelli erano molto lunghi, disordinati e nerissimi come gli occhi. Si chiamava Son Goku e raggiunse l'isola a bordo di una nuvola volante dorata, che il maesto Muten aveva già avuto modo di ammirare in passato, in occasione di uno dei suoi innumerevoli viaggi e sapeva bene che soltanto un puro di cuore poteva ottenere l'amicizia di una creatura così meravigliosa. Quasi subito l'anziano guerriero comprese la bontà d'animo di quel bambino, unita ad un' evidente voglia di vita e avventura, ma oltre a questo riuscì anche a percepire una grande predisposizione per il combattimento e l'assoluta intenzione di migliorarsi constantemente.

Il secondo bambino era molto diverso, sebbene della stessa età di Goku, sia come aspetto che come carattere. Era un ragazzino calvo, con degli strani simboli impressi sulla fronte, segno di un difficile passato da monaco. La sua grande particolarità, però, era l'assenza del naso, per via di un' imperfezione   di  nascita probabilmente, che sicuramente, agli occhi degli altri, lo rendeva alquanto stravagante. A differenza del primo, il bambino, che si chiamava Crilin, non aveva un'aria così allegra e a parte il suo aspetto leggermente buffo, cercava in tutti i modi di mostrare sicurezza e spavalderia, ma  fu immediatamente  chiara al vecchio maestro anche una profonda tristezza, che spesso il giovane Crilin non riusciva a nascondere. Anche quest'ultimo giunse a destinazione dopo un viaggio sicuramente movimentato, a bordo di una semplice barchetta, impresa non da poco per un bambino di soli otto anni, considerando la posizione dell'isola in pieno mare aperto.

In breve tempo, dopo varie vicissitudini e avventure tragicomiche, i due bambini riuscirono a farsi accettare come nuovi allievi del leggendario maestro delle Tartarughe. Cominciarono a sostenere allenamenti durissimi, imparando svariate tecniche, dallo stile segreto della tartaruga alla potentissima onda Kameameha e ben presto parteciparono anche ai tornei mondiali di arti marziali, misurandosi con avversari sempre più forti ed esperti. Fu in questo periodo, inoltre, che, emtrambi, scoprirono la gioia di un'amicizia sincera, che maturò dopo una serie di incomprensioni, dovute soprattutto alla misurata cattiveria di Crilin, che nei primi tempi cercava in tutti i modi di ottenere l'attenzione e i favori del maestro, a discapito ovviamente del proprio compagno. I suoi gesti sleali, nei confronti di Goku, erano dovuti probabilmente al suo triste passato, vissuto in un monastero, nel quale il bambino, oltre a non ricevere mai nessun tipo di affetto, era spesso vittima dei pesanti scherzi degli altri monaci. Gradualmente, però, fraternizzando sempre di più con Goku, fu contaggiato costantemente dalla sua allegria e generosità e finalmente potè anche ricerevere il supporto e la fiducia di un vero maestro, anche al di fuori delle arti marziali.

Senza renderesene conto, Crilin trovò nell'isola di  Kame House la propria casa, il proprio posto e ciò rimase invariato anche quando il suo grande amico Goku trovò moglie, costruendosi una famiglia. Il loro legame, però, non si perse per nulla, anzi si indurì sempre di più nel corso degli anni. Insieme alla moglie Chichi, Goku andò a vivere sui monti Paoz e poco tempo dopo la coppia diede alla luce uno splendido bambino, che chiamarono Son Gohan in onore del defunto nonno di Goku.

Crilin, nel frattempo, continuò la sua solita vita di esperto di arti marziali sull'isola. Come Goku, cercava sempre di migliorarsi, pur non riuscendo a raggiungere, nella maggior parte dei casi, i suoi livelli, ma ciò non turbò mai la sua serenità. Il maestro Muten era ben consapevole dei veri tormenti di Crilin, che il ragazzo, per molti anni, non riuscì a superare e nemmeno a nascondere.

Pur avendo vissuto tante esperienze felici, Crilin non poteva fare a meno di provare un senso di inadeguatezza nei confronti degli altri, forse anche per la sua debolezza come guerriero, ma soprattutto per il suo aspetto fisico. Oltre alla sua imperfezione di nascita, il ragazzo non raggiunse, durante il suo periodo di crescita, un'altezza normale. Nonastante, però, i suoi evidenti limiti fisici, Crilin raggiunse ugualmente un grande livello come combattente e grazie agli insegnamenti del suo maestro aveva anche compreso l'importanza di sfruttare i propri poteri, ottenuti con immensi sacrifici, per il bene degli altri.

Tuttavia, come il maestro Muten aveva ormai capito, il vero desiderio del suo allievo era l'amore, il sogno di trovare una persona speciale, con la quale costruire un forte e sincero legame, come era già riuscito a fare l'altro suo allievo Goku. A causa del suo aspetto esteriore, Crilin era fortemente convinto dentro se stesso di avere ben poche speranze di realizzare questo bellissimo sogno, ma ciò nonostante non perse mai la propria gentilezza, la voglia di vivere e di aiutare i più deboli e una bontà d'animo, nata grazie ad una amicizia speciale e ad una serie di insegnamenti importanti e giusti.
Dopo aver raggiunto un notevole livello di combattimento, Crilin divenne uno dei guerrieri più forti del pianeta e per questo fu inevitabile il suo ingresso nel gruppo di combattenti, che in futuro avrebbe garantito in tutti modi possibili la pace sulla Terra. Dopo il suo diciottesimo compleanno, infatti, il pianeta fu sconvolto da sanguinose guerre, scoppiate soprattutto a causa di un'antica e potente magia, ossia quella delle Sfere del Drago, da secoli presenti sul pianeta e capaci di esaudire qualsiasi desiserio, se raccolte tutte e sette. Furono terribili conflitti, che sconvolsero per sempre l'anima del giovane guerriero, che fu costretto ad affrontare prove spietate per difendere i propri cari e tutti i terrestri.

La prima guerra iniziò con l'arrivo di uno strano guerriero alieno, che si rivelò essere il fratello maggiore di Goku. L'attacco di questo spietato combattente rivelò finalmente le vere origini di quest'ultimo e il motivo della sua grande predisposizione al combattimento. Egli, infatti, non era un terrestre, in quanto apparteneva alla quasi estinta razza dei Sayan, un popolo di fortissimi e spietati guerrieri, detiti soltanto alla guerra e alla conquista.

Goku fu spedito sulla Terra subito dopo la sua nascita, con il preciso scopo di conquistare il pianeta. Fu un fortuito colpo alla testa, che trasformò il bambino in un essere gentile e di buon cuore, ma ovviamente rimase la sua propensione alla lotta e la sua abilità di poter superare costantemente i propri limiti. 

La minaccia di Radish fu fronteggiata dai due combattenti più forti del pianeta: da un lato Goku, terrorizzato per il piccolo Gohan rapito dal terribile fratello, dall'altro il possente Piccolo, figlio di un demone, che in passato aveva cercato di schiavizzare l'intera umanità. I due si erano fronteggiati, in passato, durante un torneo mondiale e solo dopo una lotta all'ultimo sangue Goku vinse, distruggendo i piani di conquista di Piccolo.

Fu proprio quest'ultimo a decidere di allearsi con il suo mortale nemico, per affrontare una minaccia superiore. I due riuscirono a vincere, ma ad un prezzo altissimo, poichè Goku sacrificò la vita per salvare il figlio; inoltre, prima di morire, Radish confessò l'imminente invasione di altri due Sayan, molto più forti ed esperti. L'avvento di questa nuova minaccia era previsto per il successivo anno e per questo fu inevitabile l'intervento di tutti guerrieri più forti e fra questi c'era anche il piccolo guerriero Crilin.

Iniziò,pertanto, per tutti i difensori della Terra, un lungo periodo di addestramento. Goku cominciò ad allenarsi nel mondo dei morti, in attesa di essere riportato in vita dalle Sfere. Piccolo, avendo compreso le immense capacità combattive nascoste del piccolo Gohan, decise di istruirlo a dovere per la nuova battaglia contro i Saiyan.

Nel frattempo, Crilin continuava a migliorarsi sempre di più, grazie agli insegnamenti ricevuti al Palazzo di Dio. Insieme a lui, altri guerrieri umani si allenavano duramente, per fronteggiare una minaccia, probabilmente mai vista sulla Terra: il guerriero dallo stile del lupo, Yamcha, il combattente esperto nelle potenti tecniche di concentrazione energetica, Tenshihan e il piccolo Jiaozi, caro amico di quest'ultimo e specialista di poteri telepatici.

Il giorno dello scontro arrivò dopo più di un anno dalla sconfitta di Radish. I due Sayan, Nappa e Vegeta, si rivelarono molto più potenti del previsto, senza contare che i difensori cominciarono lo scontro senza Goku, ancora nell'aldilà. Fu, senza dubbio, la battaglia che più di ogni altra sconvolse l'anima di Crilin, che oltre a dover combattere con tutte le sue forze contro avversari sanguinari, fu costretto ad assistere alla violenta morte dei suoi amici più cari, che caddero uno dopo l'altro sotto gli attacchi nemici. In passato Crilin aveva già dovuto sopportare l'orribile esperienza della morte violenta, a causa di un demone spietato, ma in quell'occasione conobbe anche la terribile sensazione della più totale disperazione e impotenza. 

Dopo molte ore di combattimento, gli unici sopravvissuti furono Crilin e Gohan. Anche Piccolo perse la vita, sacrificandosi per il bambino, con il quale aveva ormai instaurato un rapporto di profonda amicizia, dimenticando ogni sentimento di odio. L'arrivo di Goku fu provvidenziale per salvare i due giovani. Il Sayan, grazie alla nuova tecnica del Kayoken, riuscì a riequilibrare le sorti della battaglia, ma il duello con Vegeta si rivelò incredibilmente impegnativo, al punto che fu ancora una volta necessario l'intervento di Crilin e Gohan per sconfiggere il nemico definitivamente.

Grazie alla generosità di Goku, Vegeta fu risparmiato e gli fu concessa la fuga dal pianeta. Il grande pericolo, così, venne superato, sebbene con il sacrificio di molti coraggiosi guerrieri, ma non venne scongiurato del tutto. I sopravvissuti sapevano bene della possibilità di altri attacchi in futuro e ormai il numero dei difensori era troppo ridotto. Inoltre, la scomparsa di Piccolo provocò anche la morte del Dio della Terra, creatore delle Sfere, con il quale esisteva un indissolubile legame vitale e ovviamente con loro scomparvero anche queste ultime, insieme alla possibilità di riportare in vita le vittime dell'invasione Sayan.

Tuttavia, durante la lotta contro  Nappa, grazie alle sue conoscenze, venne scoperta la vera identità e origine di Piccolo e di Dio, in quanto essi appartevano al Pianeta Namek, situato in un'altra parte della galassia ed abitato da una comunità pacifica. Questa notizia riaccese le speranze degli eroi e fu così che Crilin, insieme all'inseperabile Gohan e alla loro cara amica scienziata Bulma, intraprese una pericolosa spedizione spaziale, allo scopo di trovare, sul pianeta dei Namecciani, delle nuove Sfere del Drago. Purtroppo, il viaggio cominciò senza Goku, ancora inabilitato, a causa dell'ultimo duello contro Vegeta.

Dopo molte avventure spaziali, i tre raggiunsero la loro meta, ma ciò che trovarono non fu di certo incoraggiante. Il pianeta si era, infatti, trasformato in un terribile campo di battaglia, a causa della presenza di uno dei più grandi dittatori della galassia: il potente e terribile Freezer, un mostro spietato, dalla forza illimatata. Anche quest'ultimo ovviamente era alla ricerca delle Sfere, allo scopo di ottenere l'immortalità e per tale ragione, insieme al suo esercito, diede vita ad una disperata gara di sopravvivenza, alla quale si ritrovarono a partecipare anche Crilin e Gohan, che incredibilmente, a causa anche degli avvenimenti, trovarono uno strano alleato in Vegeta, giunto anch'egli sul Pianeta, dopo essersi ripreso dalle ferite riportate nella precedente battaglia, per contrastare i piani di Freezer, dominatore persino dei feroci Sayan.

L'intera comunità pacifica dei Namecciani fu brutalmente sterminata dai soldati di Freezer, che misero l'intero pianeta a ferro e fuoco, alla ricerca delle Sfere. Grazie anche all'aiuto insperato di Vegeta, Crilin, Gohan e Goku, appena arrivato sul pianeta più forte che mai, riuscirono a sconfiggere la maggior parte dei seguaci del mostro e grazie al prezioso sostegno nel loro nuovo amico Dende, un bambino Namecciano salvato miracolosamente dai due amici, fu possibile finalmente l'utilizzo delle Sfere, con le quali riportarono in vita inizialmente  Piccolo, sfruttando un momento di disattenzione di Vegeta.

Fu proprio in quel momento che cominciò il combattimento finale contro Freezer in persona, furioso di non aver potuto ottenere la tanto aspirata eterna giovinezza. La battaglia si rivelò subito disperata e il primo a subire l'ira del mostro fu proprio il povero Crilin, che fu brutalmente torturato, evidenziando l'enorme superiorità del nemico, senza contare che Goku non si era ancora ripreso dalle ferite subite nella lotto contro i soldati principali di Freezer. Egli, infatti, era rimasto dentro la camera medica della stessa navicella del dittatore spaziale, grazie alla quale il giovane si sarebbe potuto riprendere, dopo gli scontri contro l'esercito di Freezer.

Nel frattempo, grazie ai poteri curativi di Dende, Crilin riuscì a riprendersi, ma ciò non cambiò le sorti dello scontro. Nemmeno l'arrivo di Piccolo servì a molto, di fronte alle molteplici trasformazioni di Freezer, che per impedire altre guarigioni, uccise freddamente anche il piccolo Dende. Dopo l'ultima trasformazione, la forza del mostro era ormai immensa, tale da piegare facilmente Vegeta, che fu ucciso proprio al momento dell'arrivo di Goku sul campo di battaglia.

Cominciò, così, il duello finale tra l'eroe Sayan e il terribile mostro. Mai Freezer si impegnò tanto in un combattimento, ma ciò nonostante fu presto evidente la sua superiorità nei confronti dell'avversario. Con la forza della disperazione, Goku superò i limiti del proprio corpo, per aver ragione dell'avversario, prima con il Kaioken e infine con la tecnica finale della sfera Gendikama. Essa prese in pieno Freezer, che sebbene colpito duramente, riuscì comunque a sopravvivere, reagendo immediatamente, ferendo gravemente Piccolo e uccidendo il giovane Crilin. La seconda e terribile morte del fratello adottivo di Goku, accese in quest'ultimo un fortissimo sentimento di rabbia e disperazione, che avviò un incredibile processo di mutazione, che trasformò Son Goku nel leggendario Super Sayan.

Grazie alle Sfere terrestri, i sopravvissuti vennero trasferiti sulla Terra, insieme ai Namecciani, riportati in vita, tranne i due principali combattenti, che sull'orlo dell'imminente esplosione del pianeta Namek, diedero vita ad una delle più feroci battaglie mai viste.

Alla fine Goku sconfisse il suo nemico e all'ultimo secondo riuscì a scappare dal pianeta, a bordo di una navicella, prima della sua totale distruzione. In seguito, le Sfere del Drago riportarono tutto alla normalità. Tutte le vittime, comprese quelle della lotta contro Vegeta, furono resuscitate e fra queste anche il crudele Sayan, grazie al desiderio, che chiedeva di riportare in vita tutte le vittime di Freezer.

Fu così che si concluse questa grande guerra, che coinvolse diversi pianeti e il piccolo Crilin, dopo essere ritornato di nuovo alla vita, potè finalmente riprendere la tanto sospirata esistenza tranquilla alla Kame House. Fu immediatamente chiaro al maestro Muten che il suo allievo era rimasto profondamente turbato dalle esperienze vissute e molte, infatti, furono le notti, in cui il sonno del ragazzo venne tormentato da continui incubi, sempre ovviamente popolati dal terribile Freezer. Dal canto suo, Crilin si sforzava coraggiosamente di vivere, soprattutto provando a realizzare il suo vecchio e più grande sogno. Cominciò a uscire spesso in città, soprattutto con il suo amico Yancha, pienamente inserito nella vita sociale e notturna, soprattutto dopo la fine della sua importante storia d'amore con Bulma, durata per anni. Fu in questo periodo che Crilin cominciò una relazione con una bellissima ragazza, di nome Marion, che incontrò durante una delle varie uscite serali. Per la prima volta, il giovane guerriero conobbe la felicità e anche la complessità di una storia e dei forti sentimenti, che Crilin era ben consapevole di provare per la ragazza. Tuttavia gli era anche piuttosto chiaro, ben presto, che i suoi sentimenti non erano così ricambiati dalla bella Marion,  anche se ella sicuramente provava un forte affetto nei confronti del piccolo uomo. La ragazza aveva ben poca voglia di impegnarsi seriamente, anche se considerava Crilin il suo ragazzo. Nonostante ciò, non perdeva mai l'occasione di accettare interazioni o inviti di altri ragazzi, belli e ricchi.

Questa situazione riportò alla luce vecchie sensazioni, che il giovane sperava ardentemente di aver superato. Non poteva fare a meno di ripensare al fatto di non essere all'altezza, di non bastare ad una persona, per la quale  provava dei forti e turbolenti sentimenti. Dopo alcuni mesi, Crilin comprese di non poter più sopportare tale situazione, nonostante avesse persino accarezzato l'idea di chiedere la mano della ragazza. Egli arrivò, così, alla sofferta decisione di lasciarla, perdendo inevitabilmente quella fiducia in se stesso e soprattutto la speranza di trovare quella felicità, che tanto desiderava. 

Decise, così, di riprendere gli allenamenti, consapevole di altre possibili future minacce e desidoroso di dare sempre il proprio contributo, in caso di pericolo. Il maestro Muten, in quel periodo, decise di insegnare un'ultima tecnica al proprio allievo, che ormai considerava come un figlio. Si trattava di un potere incredibilmente potente, che permetteva di sfruttare interamente l'energia naturale, attraverso una temporanea limitazione di quelle, che l'anziano guerriero definiva come le principali difese del corpo umano. La tecnica permetteva un aumento di forza vertiginoso e costante, ad un prezzo, però, altissimo per l'utilizzatore. Più, infatti, si aumentava la propria forza, attraverso il richiamo dell'illimitata energia naturale, più si spingeva il corpo verso un processo di autodistruzione. Il giovane Crilin, eccitato dall'idea di aver trovato finalmente un'arma, con la quale poter migliorare il proprio contributo in battaglia, decise di dedicare tutto se stesso per impararla. 

Egli affrontò difficoltà mai viste nella sua vita di guerriero, poichè la tecnica richiedeva un'immensa dose di energia e concentrazione. Inolltre, come il Maestro Muten spiegò all'inizio dell'allenamento, essa esigeva un cuore purissimo, privo di qualsiasi sentimento negativo. Crilin riuscì ad imparare soltanto le basi della tecnica, arrivando soltanto ad imparare il metodo di attivazione di questa difficile arma, che era conosciuta anticamente come l'Arte della Fermezza Naturale, ma egli non riuscì mai, in quel periodo, a utilizzare realmente quella tecnica.

Nel frattempo, una nuova grande minaccia stava, ancora una volta, per sconvolgere la vita tranquilla della Terra. Uno strano ragazzo, venuto dal futuro, capace persino di trasformarsi in Super Sayan come Goku, avvertì tutti i difensori di un immenso e futuro pericolo. Nei successivi tre anni, sarebbero comparsi due esseri terrificanti e incredibilmente potenti, che nel mondo del ragazzo, avevano portato morte e distruzione. Si trattava di due cyborg costruiti dal diabolico dottor Gero, unico superstite del famigerato esercito del Red Ribbon, specialista nella creazione di macchine e androidi da guerra, che in passato aveva tentato di schiavizzare tutto il mondo e i cui piani di conquista furono distrutti da Son Goku, allora soltanto un bambino. Il futuro, dal quale proveniva il ragazzo, era stato distrutto dalla potenza e dalla crudeltà di questo terribile attacco androide e quasi tutti i guerrieri perirono nel tentativo disperato di salvare la Terra, mentre Goku morì, a causa di una malattia incurabile. Alla fine il giovane, prima di andarsene, rivelò solo a Goku la propria identità; egli si chiamava Trunks ed era nato dall'assurda relazione, che sarebbe sorta in futuro fra Vegeta e la scienzata Bulma. 

Dopo che il ragazzo tornò alla propria epoca, Piccolo, che aveva ascoltato segretamente la conversazione, raccontò ai presenti solo della futura battaglia, che i guerrieri avrebbero dovuto affrontare. Nei successivi tre anni, pertanto, i difensori della Terra si allenarono duramente, per prepararsi a dovere. Goku, insieme al figlio e all'amico Piccolo, consumò il suo addestramento sui selvaggi monti, dove abitava. Vegeta decise di utilizzare la stessa camera gravitazionale, che Goku aveva già usato in passato, desidoroso di raggiungere anch'egli lo stadio di Super Sayan. Infine gli altri guerrieri umani seguirono autonomamente i loro ritmi di allenamento, consapevoli di dover dare anche loro un contributo importante per questa nuova guerra.

Crilin, tornato ai suoi solitari allenamenti alla Kame House, si sforzò disperatamente per perfezionare la nuova tecnica, senza, però, raggiungere notevoli passi avanti. Sembrava che mancasse un fondamentale tassello, indispensabile per avere un pieno dominio di quest'arte sicuramente superiore, che ovviamente Crilin non riusciva ad identificare.

Alla fine dei tre anni, tutti i guerrieri si ritrovarono alla Citta dell'Ovest, dove sarebbe cominciato l'attacco dei due cyborg, secondo le previsioni del ragazzo del futuro. I calcoli di quest'ultimo vennero rispettati ed ebbe così inizio la seconda terribile guerra, alla quale il giovane Crilin partecipò nella sua vita di guerriero.

I due nuovi nemici ingaggiarono immediatamente lo scontro, distruggendo parte della città e ferendo gravemente Yancha. Era evidente la crudeltà dei cyborg e inoltre, come aveva predetto Trunks, non possedevano alcun Ki, ossia una qualche energia interna, da poter percepire. In questo modo, i difensori non potevano nemmeno valutare concretamente la forza del nemico e oltre a questo i due androidi erano in possesso di tutte le informazioni basilari dei guerrieri, grazie a dei microscopici robot, che in passato avevano spiato tutte le battaglie avvenute sulla Terra. Come era prevedibile, il primo ad affrontare il nemico fu proprio Goku, che non essendo stato spiato su Namek, decise di trasformarsi subito in Super Sayan. 

Dopo aver portato a segno diversi colpi, la forza dell'eroe cominciò gradualmente a diminuire, con grande sgomento e sorpresa dei suoi compagni. Ben presto, fu chiaro ai presenti che la sofferenza e la debolezza di Goku erano dovute alla malattia, di cui aveva parlato Trunks e proprio quando il giovane stava per soccombere, giunse a sorpresa Vegeta che,  una volta trasformatosi in Super Sayan con grande stupore di tutti, distrusse facilmente uno dei due cyborg, permettendo anche i soccorsi per Goku, il quale fu ovviamente portato via dal campo di battaglia, per essere curato, grazie alle medicine moderne offerte da Trunks.

Nel frattempo il cyborg sopravvissuto, chiamato C20, intuendo lo svantaggio, decise di battere in ritirata tra le montagne, sapendo che in un luogo del genere sarebbe stato molto difficile per gli inseguitori ritrovare le sue tracce. I difensori della Terra, durante l'inseguimento, furono affiancati dal giovane Trunks, tornato per unirsi ai guerrieri contro gli androidi. Dopo essersi finalmente presentato a tutti, il figlio di Vegeta, avendo esaminato il corpo del cyborg ucciso e avendo constatato anche le fattezze di C20, affermò di non aver mai visto ne l'uno ne l'altro, con grande sorpresa tutti. Il mistero fu risolto con l'arrivo di Bulma, che riconobbe l'androide come il dottor Gelo in persona, il quale sfruttò il momento di disattenzione dei presenti per fuggire, non prima di aver minacciato l'attivazione di altri due cyborg molto più potenti.

Il diabolico dottore riuscì a fuggire, sempre inseguito da tutti i combattenti, fino al suo segreto laboratorio, dove rispettò la sua promessa, attivando i cyborg, chiamati C17 e C18. Il primo era un ragazzo dai capelli neri e lunghi e con occhi azzurri come il ghiaccio. Era vestito con abiti da avventuriero e aveva due strani orecchini d'oro. Il secondo cyborg era una ragazza bellissima, bionda con gli stessi occhi del compagno e anch'ella portava gli stessi orecchini. Il suo sguardo era vuoto, freddo, privo apparentemente di qualsiasi emozione umana. Negli abiti di entrambi erano chiari i simboli del Red Ribbon, sebbene essi fossero relativamente normali. I due cyborg non degnarono di molta attenzione i molti guerrieri, che fecero irruzione nel laboratorio, neanche quando il loro padrone ordinò loro di ucciderli. Il destino, però, non si rivelò favorevole per il diabolico dottore, il quale non si rese conto dell'odio smisurato, che gli androidi provavano nei suoi confronti, senza contare che egli possedeva il congegno per la loro possibile disattivazione. Per questo, C17 non perse l'occasione di decapitare il dottore, distruggendo definitivamente il telecomando. I presenti rimasero chiaramente sconvolti dell'accaduto e in particolare Crilin cercava ancora di immaginare di quali crudeltà fossero capaci i due nuovi nemici.

Nonostante il primo attacco di Trunks, i cyborg liberarono facilmente un altro androide, che il dottore considerava il più pericoloso di tutti, al punto di escluderne completamente l'attivazione. Dopo aver liberato il cyborg, chiamato C16, dall'aspetto terrificante e dai poteri sconosciuti, il nuovo trio lasciò il laboratorio, probabilmente in cerca di Goku e ancora mostrando assoluta indifferenza nei confronti dei guerrieri. Questi ultimi si lanciarono immediatamente all'inseguimento e il primo a raggiungerli fu ancora una volta il fiero Vegeta, desideroso di battersi da solo contro i tre pericolosi avversari. Ebbe inizio, così, un cruento scontro fra il principe dei Sayan e la bella C18, un duello che inizialmente sembrava fosse di pari livello, ma con il passare dei minuti fu evidente la superiorità di forza e di velocità della donna, che mise Vegeta sempre più alle strette. Nel frattempo arrivarono sul campo di battaglia anche gli altri guerrieri, non intervenendo, però, per via delle minacce di C17, che era pronto a reprimere qualsiasi interruzione del duello. Dopo aver subito diversi colpi, Vegeta incassò un tremendo calcio della bionda, che gli spezzò il braccio sinistro, scatenando l'ira del figlio, che attaccò immediatamente la cyborg, senza però avere successo. In seguito, ovviamente l'altro cyborg mantenne la promessa, colpendo il ragazzo ed eludendo facilmente gli attacchi di Piccolo e Tenshihan, che vennero sconfitti con pochi, ma potenti e decisi attacchi nemici. La vittoria dei cyborg era, così, completa e l'unico, stranamente, a non trovare il coraggio di intervenire fu proprio Crilin, che rimase impalato di fronte alla superiorità dei nemici e  l'unica cosa che poteva fare fu quella di pensare a delle possibili difese, per quanto sarebbero servite, in caso di attacco, senza contare che  C16 non aveva nemmeno partecipato allo scontro, rimanendo impassibile di fronte agli eventi.

Il giovane Crilin si trovò, così, da solo di fronte ai cyborg, ancora una volta davanti ad una situazione chiaramente disperata. Tuttavia, il piccolo uomo non ebbe la stessa terribile paura, che provò in altre simili situazioni, come quando fu torturato da Freezer. Egli, studiando gli sguardi divertiti dei due cyborg, non vide la stessa malvagità, che aveva visto con altri passati nemici e ciò era evidente soprattutto dal fatto che i suoi compagni erano stati risparmiati. In particolare egli era rimasto molto colpito dalla ragazza, non solo per la sua straordinaria bellezza, ma anche per la sua indifferenza nei confronti della vittoria appena ottenuta, a differenza del compagno, chiaramente soddisfatto del loro operato, al punto che invitò il guerriero a curare presto i suoi amici, per dare loro la possibilità in futuro di una seconda lotta.

Mentre guardava i due ragazzi, dall'aspetto così semplice, raggiungere C16, per cominciare la caccia a Goku, Crilin ebbe la strana sensazione che quella donna bellissima, di cui rimase così affascinato, non aveva nessun interesse nella conquista o nella guerra e per tale ragione il giovane decise di rischiare la propria vita, cercando di ragionare con l'intero trio. Tentò, con tutte le sue forze, di convincere i cyborg a vivere in pace, a non perseguitare un uomo, che aveva soltanto sconfitto in passato un diabolico essere, come il dottor Gelo, insieme al suo esercito. Ancora una volta la risposta arrivò dal cyborg C17, che semplicemente parlava di un gioco, un passatempo, che prevedeva l'eliminazione di una persona designata, ossia Son Goku. Sentendo tali parole, Crilin non trovò più nulla da dire, provando dentro se stesso un'infinita tristezza. All'improvviso, però, accadde un qualcosa, che avrebbe cambiato per sempre la vita del piccolo uomo: con un dolce e divertito sorriso, la ragazza gli si avvicinò lentamente e dopo avergli augurato buona fortuna, gli stampò un casto bacio sulla guancia. Il ragazzo rimase impietrito da quel gesto, al punto che non trovò più nulla da dire, mentre guardava impotente il trio, che diede, così, inizio alla loro missione di caccia.

In seguito, grazie ai fagioli magici, Crilin salvò i suoi compagni, sentendosi improvvisamente un codardo per non essere intervenuto nello scontro. Tutti i combattenti si resero conto, così, della loro netta inferiorità, non sapendo della presenza di un altro terribile nemico, che aveva già cominciato a sterminare la popolazione del pianeta. 

Dopo la sua sconfitta, Vegeta, travolto dall'ira, abbandonò gli altri guerrieri e lo stesso Piccolo, dopo un altrettanto scatto di rabbia, decise di dirigersi da solo al palazzo di Dio, convinto di dover finalmente superare tutto il suo orgoglio e rancore con una sofferta e difficile decisione.

Nel frattempo, Crilin non poteva fare a meno di pensare a quell'improvviso bacio e le sue domande  e i suoi dubbi aumentarono sempre di più. Mentre i suoi compagni cercavano razionalmente di trovare una soluzione alla terribile crisi del pianeta, egli provava il desiderio di rivedere quella ragazza, per parlarle ancora, per conoscerla e per capirla realmente, nonostante il fatto che  la donna, in quel preciso istante, stava dando la caccia al suo amico più caro. Intanto, grazie ai poteri speciali di Dio, Piccolo ebbe finalmente conoscenza della strana creatura, che stava seminando il panico sulla Terra. Dopo aver vinto le proprie resistenze, il principale guardiano, di origini namecciane, del pianeta decise di accettare l'ambizioso e disperato piano di Piccolo, ossia quello di fondersi in un unico corpo, per dar vita, così, al Super guerriero Namecciano. Il progetto si realizzò e così, con una nuova e incredibile forza e saggezza, Piccolo raggiunse il mostro, pronto a dar battaglia.

Durante lo scontro, Piccolo finalmente scoprì la vera identità della creatura. Essa era, infatti, un'altra diabolica invenzione del dottor Gero, costruita con le cellule dei più grandi guerrieri. Il mostro si chiamava Cell, una creatura simile ad una lucertola gigante, in possesso di una terribile coda, che gli permetteva non solo di uccidere brutalmente le persone, ma anche di assorbire la loro energia interna, incrementando la propria forza. Quest'ultimo conosceva alla perfezione tutte le tecniche dei difensori ed era arrivato da un'altra dimensione temporale, come il giovane Trunks, allo scopo di assorbire i cyborg 17 e 18, per trasformarsi, così, nel definitivo essere perfetto.

Dopo aver confessato le proprie origini, grazie anche alla rinnovata intelligenza del Namecciano, Cell, vedendosi in svantaggio, soprattutto, con l'arrivo degli altri guerrieri, richiamati dal combattimento, decise di battere in ritirata. Azzerando la propria forza, il mostro riuscì a fuggire, ovviamente con l'intento di assorbire i due androidi. Nel frattempo, Piccolo informò gli altri degli ultimi sviluppi e proprio con il precipitarsi di tali eventi, sempre più drammatici, finalmente Goku vinse la propria malattia, regalando in questo modo nuove speranze a tutti suoi amici. Consapevole, però, del grande pericolo e della sua inferiorità combattiva, egli decise di cominciare un nuovo e speciale allenamento, insieme ovviamente agli altri Sayan, allo scopo di superare il limite del Super Sayan. Ebbe, così, inizio l'allenamento nella Stanza dello Spirito e del Tempo, un luogo misterioso, situato al Palazzo di Dio, nel quale il tempo scorreva diversamente da quello terrestre. Un giorno nella stanza, infatti, equivaleva ad un anno terrestre. Iniziò così un estenuante allenamento, al quale partecipò, per volontà del padre, anche il piccolo Gohan e proprio nel momento in cui finalmente i cyborg giunsero alla Kame House, sempre alla ricerca di Goku e inconsapevoli di essere anch'essi preda di qualcuno. Ancora una volta Crilin si trovò di fronte alla persona, che in quel periodo dominava spesso i suoi pensieri e in seguito alle minacce del cyborg 17, che questa volta pretendeva di ottenere risposte sulla reale posizione di Goku, il terrestre era terribilmente convinto che sarebbe scoppiata un'altra battaglia disperata, alla quale, questa volta, avrebbe dovuto partecipare.

Tuttavia Piccolo  convinse i cyborg a lottare solo contro di lui e per questo, insieme ai nemici, raggiunse un'altra isola, per dar vita ad un altro drammatico scontro. Con la sua rinnovata forza, il Namecciano sperava di sconfiggere almeno uno dei due principali obiettivi di Cell e questa volta l'avversario era C17, che nel precedente combattimento gli aveva inferto una dura sconfitta.

Con l'inizio del combattimento, il cyborg rimase sconvolto dell'incredibile cambiamento dell'avversario, che ribatteva colpo su colpo. Lo scontro durò parecchio tempo e i due contendenti rimasero così concentrati nella lotta, che non si accorsero dell'arrivo del crudele mostro, che dopo aver assorbito la vita di molti esseri umani, aveva ormai raggiunto un livello superiore sia a quello di Piccolo che a quello di C17. Nemmeno l'intervento del potentissimo e altruista C16 servì a salvare il cyborg, che venne così assorbito dal mostro, che aumentò vertiginosamente la propria forza combattiva. Lo stesso Piccolo fu ferito quasi mortalmente e ovviamente anche l'impavido C16, desideroso di difendere la compagna rimasta, venne sconfitto facilmente. Incredibilmente, però, prima che si verificasse l'irreparabile, intervenne Tenshihan,il quale con una nuova tecnica potentissima, permise alla bionda di fuggire, insieme all'altro cyborg.

Il massimo pericolo, pertanto, venne scongiurato e Cell, chiaramente infuriato, si preparò a uccidere il guerriero umano, ormai privo di forze. Ancora una volta, però, fu provvidenziale l'intervento di Goku, che grazie alla tecnica del Teletrasporto, salvò sia Tenshihan che Piccolo.

Intanto, la scienziata Bulma riuscì a compiere un'impresa incredibile, ovvero costruire un secondo telecomando, per la distruzione dei cyborg, grazie ai progetti che i difensori avevano trovato al laboratorio. Tuttavia, per la concreta funzionalità del congegno, era necessario avvicinarsi il più possibile all'obiettivo e per questo Crilin dovette affrontare questa ennesima sfida contro la morte. Si trattava sicuramente della missione più drammatica della sua vita, poichè in quell'occasione il giovane avrebbe dovuto distruggere una creatura vivente ed egli sperava con tutto se stesso di non essere costretto a farlo proprio alla misteriosa ragazza, per la quale non provava di certo ne odio ne rancore.

Il destino, però, volle che fu proprio la cyborg C18 l'obiettivo di Crilin, data la dipartita dell'altro androide. Il coraggioso guerriero cominciò la sua ricerca, seguendo l'immensa energia di Cell, sapendo che, tramite il mostro, avrebbe potuto trovare l'obiettivo del piccolo congegno, che teneva nervosamente. In breve, infatti, e anche con fortuna, trovò il nascondiglio dei due cyborg sopravvissuti e con terrore e sgomento riconobbe subito la donna, che non voleva assolutamente annientare. Crilin trovò immediatamente un posto riparato, abbastanza vicino alla posizione dei cyborg, dal quale avrebbe potuto utilizzare il telecomando e fu in quell'occasione che il piccolo uomo si trovò a sperimentare  l'indecisione più tormentata della sua vita. Osservando la ragazza di nascosto, il giovane si chiedeva se avesse davvero il diritto di prendere una vita così brutalmente, di una persona che non gli aveva fatto nulla e che non era così malvagia come Trunks ricordava. Era evidente che ella non era lo stesso mostro, conosciuto dal ragazzo del futuro e ciò era anche confermato dalla paura, chiara sul delicato e bellissimo viso della donna, ma allo stesso tempo gli fu anche chiara la sua intenzione a non abbandonare il proprio compagno ferito gravemente. 

Improvvisamente Crilin dimenticò la sua missione e si trovò, ancora una volta, a desiderare ardentemente dei nuovi confronti, chiaramente pacifici, con quella ragazza così misteriosa. Egli restò a lungo nascosto solamente a osservare la persona, che doveva essere il suo principale nemico. In alcuni momenti, si disse che doveva farlo, per salvare l'umanità, ma ciò nonostante, alla fine il piccolo uomo comprese di non poter mai compiere un'azione del genere, anche a costo di perdere ancora una volta la propria vita. Fu, così, che il generoso Crilin prese una decisione, per la quale non si pentì mai nella sua vita. Egli lasciò cadere il telecomando a terra, richiamando l'attenzione dei due cyborg, che rimasero chiaramente sconvolti di vedere il ragazzo così vicino al loro nascondiglio, ma ancor di più, di fronte alla presenza di uno strumento mortale, considerato ormai distrutto.
C18 era chiaramente terrorizzata, ma prima che ella potesse fare qualsiasi cosa, guardò con sgomento lo strano umano distruggere il congegno di attivazione. Confusa e sconvolta, la ragazza chiese più volte all'umano il motivo del suo gesto, osservando sconcertata la reazione imbarazzata del ragazzo, che non sembrava per niente spaventato. 

Tali eventi si erano verificati proprio durante il nuovo terribile scontro tra Cell e Vegeta. Il principe dei Sayan e il figlio, infatti, furono i primi ad aver terminato lo speciale allenamento nella stanza speciale e sotto lo sguardo impietrito del mostro, l'orgoglioso guerriero superò finalmente il limite del Super Sayan, raggiungendo una forza superiore a quella della terribile creatura. Tuttavia, ancora una volta, l'orgoglio e la voglia di essere sempre il più forte prevalsero in Vegeta, che decise di permettere al mostro di continuare la sua caccia, desideroso di battersi con il tanto famigerato essere perfetto.

Fu, così, che Cell individuò finalmente la bella cyborg, proprio durante il confronto con Crilin, trovandosi, pertanto, a pochi passi dal proprio obiettivo. Il giovane Trunks, anch'egli ormai di una potenza incredibile, cercò di ostacolare il nemico, trovandosi nell'assurda situazione di difendere una cyborg, che nel suo mondo aveva portato morte e distruzione. Il ragazzo però venne addirittura contrastato da Vegeta, il quale lasciò così campo libero al mostro. 

Il terribile Cell, così, si avvicinò sempre di più alla ormai impotente cyborg, paralizzata dal terrore e fu in quel momento che accadde l'incredibile. Il giovane Crilin, vedendo il mostro avvicinarsi sempre di più, iniziò a percepire dentro se stesso una concentrazione, che mai prima aveva sentito e improvvisamente comprese l'ultima condizione per l'attivazione della tecnica segreta del suo maestro. Egli si rese conto di poter utilizzare la tecnica, solo con il fortissimo desiderio di proteggere qualcuno di veramente importante, e fu così che il piccolo umano, sotto gli sguardi impietriti dei presenti, attivò per la prima volta l'Arte della Fermezza Naturale. 

Grazie all'illimitata energia naturale, Crilin aumentò, come mai prima di quel momento, la propria forza e il suo corpo venne circondato da una strana aura blu, che lo rese ancora più temibile. Senza pensarci, il guerriero si scagliò furiosamente sul mostro, allontanandolo dalla ragazza e iniziando un drammatico scontro, sperando di dare alla cyborg il tempo di fuggire.

Crilin lottò come mai prima di allora, utilizzando le arti marziali, che aveva imparato dal suo maestro, ma con l'alimentazione della forza selvaggia della natura, che conferiva ai suoi colpi velocità e potenza. Sicuramente anche per la sorpresa, Cell subì duramente gli attacchi dell' inaspettato avversario, il quale riuscì persino a metterlo al tappeto. Il giovane si impegnò duramente per diversi minuti, ma ben presto si rese conto di un dolore lancinante e anormale su tutto il corpo, che aumentava sempre di più. Il prezzo che doveva pagare per quella forza era altissimo e comprese di non avere nessuna speranza di poter proseguire lo scontro e infatti dopo aver inferto un ultimo terribile colpo all'avversario, l'aura scomparve di colpo e il terrestre si ritrovò completamente privo di forze.

Aspettando il colpo di grazia, Crilin si accasciò a terra, pronto ad affrontare la morte ancora una volta. Tuttavia, essa non arrivò, poichè il ragazzo venne salvato all'ultimo momento proprio dalla cyborg C18, che coraggiosamente attaccò, con tutta la sua immensa forza distruttiva, il terribile Cell, il quale si dimenticò di tutto, avendo finalmente a portata di mano il proprio obiettivo.

Con orrore, Crilin vide la ragazza soccombere di fronte alla superiorità del mostro e inevitabilmente anche lei, come il compagno C17, fu assorbita dalla micidiale coda, trasformando Cell nel definitivo e teoricamente invincibile essere perfetto.

Dopo quel terribile evento, l'umano perse completamente conoscenza e in seguito ovviamente venne a sapere della sconfitta facile  di Vegeta e Trunks, che tuttavia erano stati risparmiati dal mostro, il quale con stupore di tutti, aveva annunciato l'inizio di un nuovo torneo mondiale di arti marziali, che avrebbe deciso le sorti della Terra.

Tutti i difensori avrebbero dovuto sfidare uno dopo l'altro l'essere perfetto, che solamente al momento della sconfitta dell'ultimo sfidante, avrebbe distrutto definitivamente il pianeta.

Tutto il mondo, così, era minacciato da un pericolo mai visto e le speranze di sconfiggere il mostro erano ormai poche. Nel frattempo, però, terminò anche l'allenamento di Goku e del figlio, pronti con una forza nuova e straordinaria, a tentare un'impresa apparentemente impossibile.

Nei dieci giorni di attesa, prima dell'inizio della battaglia finale, ogni difensore cercò di prepararsi al meglio. Crilin, grazie alle cure del maestro, si riprese dalle ferite subite, soprattutto a causa della nuova tecnica, ma egli continuava a provare incessantemente un dolore emotivo immenso, per la perdita di C18. Il piccolo uomo non si era pentito della propria scelta di risparmiare la ragazza, ma il fatto di non aver potuto salvarla dal mostro gli procurava un angosciante senso di colpa. Egli sentiva di aver perso qualcosa di importante  e di questo non riusciva a perdonarsi, al punto che più volte era stato tentato di andare a sfidare il mostro, che ormai dominava i suoi incubi.

Il torneo della morte, che fu chiamato Cell Games, ebbe puntualmente inizio, dopo dieci giorni dall'annuncio ufficiale. Il primo sfidante fu a sorpresa proprio Son Goku, l'avversario più atteso dell'essere perfetto. Dopo un inizio di reciproco studio, i due diedero vita ad una lotta senza esclusione di colpi, che durò parecchio tempo. Il coraggioso Sayan aveva sicuramente raggiunto una forza incredibile, grazie alla quale potè realmente contrastare il mostro, come nessuno era mai riuscito a fare, dopo la sua ultima trasformazione. Più volte l'eroe sfiorò la vittoria, ma la creatura suprema del dottor Gero possedeva molte risorse e in particolare la capacità di rigenerarsi, per merito delle cellule di Piccolo.

Con lo stupore generale, il cruento combattimento si concluse nel modo più improbabile: Goku, infatti, essendo arrivato allo stremo dello forze, si arrese con uno strano sorriso, come se avesse saputo fin dal primo momento il modo in cui si sarebbe concluso lo scontro. La sorpresa, però, di questa resa venne superata immediatamente con il successivo sfidante, chiamato dallo stesso Goku, il quale sosteneva apertamente che esso sarebbe stato l'ultimo, ossia il guerriero, superiore persino a Cell, che finalmente avrebbe riportato la pace.

Con tutta la sua sicurezza, il Sayan chiamò in campo il proprio figlio, convinto delle sue capacità e considerandolo l'unico in grado di battere Cell, rimanendo indifferente alle indignate proteste del gruppo e  soprattutto ovviamente della rabbia e preoccupazione di Piccolo.

Cominciò, così, il secondo duello del Cell Games e come il padre aveva predetto, Gohan mostrò immediatamente una forza, che sorprese anche lo stesso essere perfetto. Il ragazzino contrastò con tutte le sue forze il suo immenso avversario, ma ben presto iniziò a subire anch'egli duramente i violenti attacchi della terribile creatura. Goku, osservando gli eventi e continuando ad essere attaccato verbalmente dai suoi compagni, era fermamente convinto che solo la nascosta potenza del figlio poteva garantire la vittoria finale. Una forza, che in passato si era debolmente mostrata, ma sempre a causa di notevoli scatti d'ira del piccolo Gohan. Il padre sperava proprio che il figlio si arrabbiasse, in modo da scatenare la sua grande potenzialità nascosta. 
 
 
Tuttavia, la situazione divenne sempre più disperata, in quanto lo stesso Cell era fortemente curioso di vedere i veri poteri del bambino e per tale ragione decise di attaccare direttamente gli altri guerrieri, sperando così di provocare il ragazzo. Il mostro creò delle piccole copie di se stesso, terrificanti mostri, che attaccarono i difensori, con l'ordine di uccidere. Si scatenò così una cruenta lotta senza quartiere e tutti vennero impegnati in un violento scontro con una delle copie di Cell. A parte Vegeta e Trunks, i difensori non riuscirono a tener testa agli avversari e la maggior parte di essi stava, infatti, per soccombere. Lo stesso Crilin, incapace di riattivare la Tecnica della Fermezza Naturale, fu sconfitto facilmente dal proprio avversario.

La rabbia di Gohan era pronta ad esplodere, ma il ragazzino continuava a resistere, probabilmente per non cedere all'odio. Tuttavia tutte le buone intenzioni del figlio di Goku furono distrutte, quando il coraggioso e altruista C16, che era stato riparato da Bulma, venne completamente annientato dal crudele Cell, proprio sotto gli occhi del ragazzo. Immediatamente l'immensa esplosione di rabbia portò il ragazzo verso un processo di trasformazione, che lo portò al secondo stadio di Super Sayan.

Cell, inizialmente, non sembrava per niente intimorito di fronte ad una ennesima sfida da battere, ma quando vide il bambino uccidere tutte le sue piccole copie con facilità, comprese che, per la prima volta, la propria vita era seriamente in pericolo, insieme al suo desiderio di essere sempre il più forte. Il mostro, nonostante attaccò con rapidità e forza il ragazzino, non riuscì mai a colpirlo, mentre quest'ultimo, portando a segno due soli e micidiali colpi, mise a tappeto, di fronte allo stupore generale, il terribile androide cellulare.

A causa del dolore, Cell non riuscì più a mantenere una forza abbastanza elevata, fino al punto di arrivare a sputare letteralmente la cyborg C18, sotto lo sguardo incredulo e speranzoso di Crilin. Dopo tale straordinario evento, il mostro tornò alla sua seconda trasformazione, perdendo una grande quantità di energia e fu in quel momento che tutti i difensori esortarono il piccolo Sayan a finire definitivamente l'avversario. Tuttavia, ormai il piccolo Gohan era preda della rabbia e dell'odio e a causa di ciò decise di far soffrire ancora il suo mortale nemico, ma purtroppo fu una scelta terribile, poichè Cell, in un momento di distrazione del ragazzo, ebbe la possibilità di trasformare il suo stesso corpo in una gigantesca bomba, che avrebbe distrutto l'intero pianeta.

L'estinzione dell'umanità, così, era ormai alle porte e il povero Gohan non potè che disperarsi, aspettando impotente la fine di tutto. Ancora una volta, però, l'impavido Goku, sacrificando la propria vita, salvò la Terra, grazie alla Tecnica del Teletrasporto, con la quale trasportò il mostro, insieme a se stesso, in un altro pianeta, pochi istanti prima dell'esplosione.

Sembrò, così, essere terminato il terribile Cell Games e il piccolo Gohan non poteva fare altro che piangere disperatamente per la perdita del padre e fu ovviamente Crilin, anch'egli distrutto per la morte del suo migliore amico, il primo a tentare di confortare o quanto meno a sorreggere il povero ragazzino.

All'improvviso, però, ritornò sul campo di battaglia, seminando nuovamente panico e terrore, il terribile Cell, di nuovo con il corpo dell'essere perfetto e con una forza ancora più terrificante. L'androide, ancora una volta grazie alle cellule di Piccolo, era riuscito a rigenerarsi e incredibilmente aveva assorbito anche parte dell'energia di Goku. Nel terrore generale, pertanto, la battaglia riprese e immediatamente Cell uccise a sangue freddo Trunks, proprio di fronte al padre. Il successivo attacco di Vegeta fu del tutto inutile e Gohan, per salvarlo, fu costretto a sacrificare il proprio braccio sinistro.
L'essere perfetto, perciò, si preparò a lanciare il suo attacco finale, la terribile onda Kamehameha, desideroso di concludere definitivamente lo scontro. Credendo di non poter fare più niente, il giovane Sayan era sul punto di arrendersi, ma la voce del padre, proveniente dal regno dei morti, lo spinse a continuare la lotta e fu così che anche il ragazzino si preparò anch'egli a lanciare la propria onda energetica.

L'impatto fra i due colpi portò delle gravi alterazioni in tutto il pianeta e Gohan era ormai stremato, ma sempre supportato dal padre, che gli parlava telepaticamente, grazie ai poteri del Dio Kaioh. Ben presto, tutti i guerrieri si precipitarono per aiutare il ragazzo, attaccando con tutte le loro forze il mostro. Grazie all'aiuto di tutti i difensori e soprattutto al coraggio e alla straordinaria forza di Gohan, quest'ultimo alla fine vinse il contrasto fra le onde energetiche e la sua Kamehameha colpì in pieno l'essere perfetto, disintegrandolo completamente.

Terminò, così, la terribile e lunga guerra degli androidi e i difensori rimasti tornarono immediatamente al Palazzo di Dio, allo scopo di utilizzare le nuove Sfere del Drago, rinnovate grazie a Dende, il nuovo protettore della Terra. Crilin, dopo aver la salvato la bella C18 sul campo di battaglia, decise di portare anch'ella al palazzo, desideroso ovviamente di guarirla.

Arrivati a destinazione, la cyborg venne curata da Dende e nonostante fosse venuta a conoscenza di tutti gli atti, compiuti da Crilin, per salvarla, decise di abbandonare quel luogo, mostrando indifferenza nei confronti di tutti, anche del suo benefattore. 

Grazie alla magia del Drago delle sfere, tutte le vittime di Cell vennero riportate in vita, tranne Son Goku. Quest'ultimo, infatti, aveva deciso di rimanere nel regno dei morti, convinto che la sua presenza non era più così necessaria ed era, inoltre, desideroso di esplorare finalmente con tutta tranquillità l'immenso regno dei morti, continuando ovviamente a migliorarsi nel combattimento. Fu, così, che il desiderio rimanente fu espresso incredibilmente da Crilin, che chiese al drago di distruggere i congegni di distruzione, impiantati nei corpi dei cyborg 17 e 18, senza sapere che la persona, per la quale compiva tutti quei gesti, assisteva di nascosto agli eventi. 

Di fronte all'enorme curiosità dei suoi amici, Crilin fu costretto a esternare parte dei suoi sentimenti e infatti egli confessò il suo strano amore nei confronti della cyborg e anche la sua speranza che la ragazza fosse felice, in compagnia della persona più vicina a lei, vale a dire il cyborg 17. Sentendo le motivazioni del guerriero, C18 uscì dal proprio nascondiglio tempestandolo di domande, ma soprattutto attaccando verbalmente uno sconvolto Crilin. Dalle parole arrabbiate della donna, si venne a scoprire che i due cyborg erano in realtà fratelli gemelli, ma non sembrava che ciò potesse dare qualche speranza al piccolo uomo, almeno di fronte alla reazione della bionda.

Tuttavia, prima di andarsene, la ragazza salutò, quasi cordialmente Crilin, lasciandogli sperare un nuovo possibile e forse diverso incontro.


Dopo che le cose tornarono alla normalità, Trunks ritornò alla sua epoca e finalmente sconfisse tutti i nemici, che ancora minacciavano il suo mondo, riportando definitivamente la pace, mentre nel passato tutti i guerrieri tornarono ad una vita tranquilla e spensierata.


Qualche tempo dopo il Cell Games, precisamente dopo più di un anno, Crilin continuava a vivere nel paradiso dell'isola di Kame House, ma con notevoli cambiamenti. Dalla sue esperienze era maturato molto e inoltre, cosa più importante, aveva potuto finalmente realizzare il suo più grande sogno.
Egli aveva spesso l'abitudine di camminare tranquillamente sulla spiaggia dell'isola, soprattutto alle prime luci del mattino e il giorno del suo venticinquesimo compleanno fu proprio una di queste volte. Quel giorno, il piccolo uomo stava ammirando serenamente la splendida alba sull'isola, quando due braccia gli circondarono dolcemente il collo. La sua donna raramente esternava il proprio affetto, al di fuori della loro camera da letto, ma quelle volte che lo faceva, la felicità di Crilin era senza limiti.
< < Sai che detesto non trovarti a letto la mattina > > esordì la cyborg 18.
< < Volevo solo fare quattro passi e poi ero sicuro che mi avresti raggiunto. Come è possibile non ammirare questo splendido spettacolo > > replicò Crilin con un dolce sorriso.
< < Sei sempre il solito inguaribile romantico. Ora piantala di dire fesserie e torniamo a letto. Stabilirò io quando sarà il momento di cominciare la giornata > > concluse la bionda con sguardo malizioso.
Mentre Crilin veniva letteralmente preso in braccio dalla fortissima donna che amava, la quale si accingeva  a portarlo nuovamente alla loro camera da letto, egli non potè che pensare al fatto che finalmente tutti i suoi desideri si erano finalmente realizzati. 
  
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