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Autore: Lady_Night    13/12/2016    2 recensioni
"...Non sa che cosa prova per quella strana creatura, ma do una cosa è certo, lei è la Sua Regina, e Dio salvi chiunque manchi di rispetto alla Regina."
Premetto che questa è una delle mie prime fanfiction quindi siate magnanimi ;) Spero che questa storia possa piacervi, buona lettura ❤
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harley Quinn, Joker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La tiro fuori dalla vasca di acido prendendola in braccio come se una principessa. "Ma lei non è una principessa, nononono, lei e una Regina! La Mia Regina!" I suoi occhi azzurri sono chiusi e quelle labbra rosse e carnose sono dischiuse, la sostanza acida sta sciogliendo i suoi vestiti lasciando intravedere il suo seno, distolgo lo sguardo, infastidito. "Non siamo qui per mettere in atto una scenetta romantica J! Lei è solo un giocattolo che butterai via quando ti sarai stancato!" Quel pensiero mi dà un attimo di gioia che svanisce poco dopo, no... Non è questo che voglio, è qualcos'altro ciò che voglio ma non so cosa, ma sento che lei quel qualcosa ce l'ha, forse è come mi ha guardato appena l'ho portata in salvo, mi aveva osservato come se fossi un Dio sceso in terra, piena di ammirazione e qualcosa che sembrava..."Balleballeballe, sono tutte stronzate. Lei è solo una bugiarda, ha fatto una promessa  che non può mantenere! Ti tradirà!" Forse è così, ma non vuole ancora disfarsene di quella cosa che adesso dorme tra le sue braccia. "Che cos'è quest'essere? Chi sei tu? Non sei Harleen, allora cosa sei?" Non sa dare risposta a tutte quelle domande, e lui odia non avere una risposta, ma è sicuro che lo scoprirà presto. Torna a guardare quel corpo  pallido e abbandonato, è simile a lui ma la sua pelle è meno pallida i suoi capelli sono quasi bianchi e solo ora si accorge della strana colorazione che hanno assunto alle punte, una metà ha le punte azzurre, l'altra invece rosa. "Che strano effetto, che bizzarra creatura, sembra fragile come porcellana, ma lo è veramente?" Quanti interrogativi senza risposta che sta elaborando la sua mente malata, forse lo sta facendo solo per portarlo al limite della pazienza, forse la sua mente sta solo giocando con lui. Un leggero movimento tra le sue braccia lo porta ad abbassare di nuovo lo sguardo e trova gli occhi di quella bambola rotta su di lui, lo guarda con adorazione mista a timidezza, come se fosse un animale raro che non si vuole spaventare per paura che scappi, ma lui non andava da nessuna parte, casomai sarebbe stata lei quella a scappare. "Uccidila, uccidila J!" Ma questa volta non dà retta a quella voce, la ignora semplicemente. Poi, la domanda che lui temeva che gli sarebbe stata rivolta al risveglio della ragazza.
-Perché mi hai salvata?-
Se lo avesse saputo glielo avrebbe detto molto volentieri, o forse no, magari l'avrebbe tenuta sulle spine, comunque sia una risposta a quella domanda non ce l'aveva, come non l'aveva per tutte le altre che si era posto, così disse la cosa che gli sembrò più ovvia.
-Perché hai promesso.-
Ed in parte era vero, se non avesse detto quel fatidico "Si" non si sarebbe mai buttato, ma lei aveva promesso, ed ora era sua. Totalmente sua! La strana creatura poggia la testa sul suo petto e sorride chiudendo gli occhi stremata.
-Anche io ti amo Mr. J.-
La sua donna cade di nuovo tra le braccia dell'incoscienza, ma lui non smette di ripensare a quelle parole, come poteva amare uno come lui? L'aveva torturata, usata, umiliata e lei diceva ancora di amarlo. Che fosse letteralmente pazza d'amore? "Sta mentendo J! E tu ci stai cascando come un idiota!"
-Sta zitta!-
Lo urla al nulla intorno a se, la voce si rintana in un angolo della mente lasciandogli lo spazio necessario per pensare, per trovare una spiegazione a tutta quell'assurda situazione. I suoi pensieri vengono nuovamente interrotti quando giunge nei pressi della macchina, la apre e adagiando delicatamente la Ex-dottoressa nei sedili posteriori finalmente si dirige verso il suo rifugio. Quand'è l'ultima volta che è stato gentile con una donna? Non pensa che sia mai successo, ma con lei è diverso, con lei sente una specie di battaglia interna, ucciderla o risparmiarla? La sua vita dipende da lui ma in verità non ha le idee molto chiare su cosa farne, mentre sfreccia fra le strade di Gotham gira la testa verso la donna che adesso è stesa sui sedili, si dimena e sussurra parole incomprensibili, ripete spesso una parola, "Puddin". A quella visione il suo animo prova qualcosa che non credeva di poter provare, uno strano calore e una voglia di toccare e assaggiare quella carne come non ha mai fatto con nessun'altra, scaccia quei pensieri e ritorna a fissare assorto la strada sperando di non scorgere nessuna macchina nera, oggi non ha voglia di incontrare Batsy, è sicuro che non si divertirebbe, troppo preso da tutti quei nuovi interrogativi e da quella bestiolina lì dietro. La sente sussurrare il suo nome, come una litania, poi smette e ritorna a dormire profondamente, non resistendo all'impulso si gira a fissarla e la trova stesa in posizione fetale con il viso appoggiato sulle mani, mentre un dolce sorriso le incornicia il volto. Non sa che cosa prova per quella strana creatura, ma su una cosa è certo, lei è la Sua Regina, e Dio salvi chiunque manchi di rispetto alla Regina.
   
 
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