Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: scriveremibasta    15/12/2016    2 recensioni
-Non possiamo innamorarci, Kagome! Lo capisci?- si voltò verso di lei con sguardo tra lo sconcertato e il preoccupato. L'elettricità nell'aria pareva essere aumentata.
-Ma noi lo siamo già, Inuyasha!- ribattè la ragazza, facendo un passo avanti -Tu mi ami, mi desideri quanto ti desidero io...si capisce, ti si legge in faccia!-
-Menti- scosse la testa, Inuyasha -Tu non sei innamorata di me, tu non mi-
-Io ti amo- il modo in cui lo disse, era così serio, che ammutolì il ragazzo -E tu, non hai negato di essere innamorato di me-
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Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Sai, come inizia una favola?
Beh, di solito è un bel camino ed una voce calda ad accompagnarlo, a farla iniziare...un narratore, insomma.
Qualcuno che narri la storia, qualcuno che tessa le fila della favola.
Ma...come c'è un narratore, ci dev'essere anche un pubblico, colui che ascolta.
Ho letto tante e tante volte, libri che iniziavano in questo modo...con un semplice vecchietto che narrava una leggenda alla sua nipotina e che, quella leggenda, quasi sempre si trasformava in realtà. Beh, in questo caso...il vecchietto c'è...
È l'ascoltatore, quello che manca.
Non ti dirò di prendere il suo posto.
No...questo vecchio pazzo, può benissimo parlare da solo...voglio solo...che ascolti.
Ascolti e rielabori.
Presta attenzione, non farti sfuggire alcun particolare.
La stregoneria, non è roba da favoletta-

-Le streghe, iniziano a farsi conoscere già nel medioevo...
Reputate pericolose, chiamate figlie del diavolo, sono state uccise e uccise.
Bruciate tutte.
"Al rogo! Al rogo!" questo, era l'unico ed inquietante coro che si sentiva, in quel periodo.
Io, personalmente, non sto dalla parte di nessuno.
Giustifico l'uomo, colui che ha sempre paura dell'ignoto e che uccide chiunque reputi malvagio, a volte, giustificandolo come un atto guidato dalla fede.
Ma...non è di questo che dobbiamo parlare.
Come ben sai, il potere delle streghe deriva dal maligno.
Dal diavolo, dall'oscurità o come altro vuoi chiamarlo...
Non posso dirti che sia giusto, non ne so nulla, sono solo un vecchio pazzo, io.
Allora, perchè sono arrivato a questo punto, se non lo so?
Perchè, con l'oscurità, hanno a che fare due famiglie in particolare.
Le più potenti, quelle che hanno una grande affinità per la stregoneria.
Le più malvagie.
I No Taisho e gli Higurashi.
Da tempi immemori, si narra di queste due famiglie. Potenti in equalmodo, hanno sempre avuto un rapporto difficile.
Vedi, perchè, per quanto tutta questa storia sia legata all'oscurità...un pizzico di magia, c'è sempre. O, in questo caso, di astrologia e...fato.
"Il loro destino è scritto negli astri" dicevano tutti.
Voci di corridoio o meno, era vero.
Ogni No Taisho e Higurashi era destinato ad innamorarsi dell'altro.
Ognuno di loro provava una forte attrazione, scariche d'elettricità parevano spargersi nell'aria quando i due erano insieme.
Erano destinati.
Il fato aveva deciso così.
Tuttavia...non essendo questa una favola, non può avere un lieto fine.
O, almeno, non può averlo senza che qualcuno ne paghi il prezzo-

-Pur essendo destinati, I No Taisho e gli Higurashi non potevano mettersi insieme.
Su di loro, infatti, incombeva una potente maledizione.
Se si fossero concessi l'uno all'altro, prima o poi, qualcuno di caro a loro sarebbe morto.
Che fosse solo questo...
No, non solo uno. Cento, mille persone anche.
Estranei e non.
Sarebbero morti tutti.
È forse questo...ciò che viene chiamato, Karma?-
°°°

Era una notte di neve, una di quelle soffici e leggere, che non provocano problemi a nessuno. La gente, uscita o no da lavoro, era pronta a svolgere gli ultimi compiti della giornata, per poi riposarsi. L'indomani, il cerchio si sarebbe riaperto.
Faceva freddo, le persone portavano cappotti e cappelli, a volte guanti e quasi sempre delle sciarpe; si muovevano lentamente, come fantasmi che vagano nella notte.
Era una cittadina abbastanza normale, tranquilla e ordinaria. Circondata da un bosco che la faceva sembrare a metà tra il moderno e il fantastico. I palazzi, a volte nuovi ed altre volte no, erano riuniti tutti nel centro. Mentre, più in periferia, si trovavano villette, per le persone più agiate. Tutto sommato, era abbastanza carina. Si stava bene.
Erano le otto di sera, quel giorno, nevicava e tutte le persone presenti in strada tornavano lentamente a casa. Erano tutti ignari, ignari di ciò che stava accadendo a qualche isolato più in là. Sapevano, ma allo stesso tempo non sapevano.
E, forse, era meglio così.

Una figura ansimante, si fece strada nel bosco, correndo più che poteva e guardando indietro, qualche volta. Sembrava spaventata, l'adrenalina le correva in corpo e le faceva fare movimenti che, normalmente, sarebbero stati impossibili; i riflessi pronti.
La figura -che si dimostrò essere una ragazza- si fermò di nuovo, guardando attentamente dietro di sé e trasalendo quando sentì una risata risuonare nel bosco. Sembrava essere maschile e, a sentirla, le gelò subito il sangue nelle vene.
Chi diamine poteva essere?
Ben presto, dei passi, rimbombarono. Parevano venire da tutte le parti, cosa che portò la ragazza a voltarsi ripetutamente, in cerca dell'origine del suono.
La paura si faceva sempre più forte, mentre il cuore pompava sangue velocemente e batteva forte. Quasi si sentiva...
Deglutì sonoramente, voltandosi e riprendendo a correre velocemente, cercando di sfuggire al suono di quei passi -invano.
Correva, correva a perdifiato ma quegli stupidissimi passi non parevano volerla abbandonare e, diamine, se se la stava facendo sotto!
"Porca puttana!" le scappò di mente, non appena, dopo aver voltato un'altra volta la testa all'indietro, vide una figura qualche metro dietro di lei. Era ferma e lei si stava allontanando sempre di più ma, in quel millisecondo in cui aveva girato la testa, l'aveva vista bene: sembrava essere un gobbo, le braccia lunghe e la statura prestante. I capelli erano lunghi, gli occhi coperti da una frangia e quell'inquietante sorriso che le lanciava...
Una sola domanda: chi cazzo era?
"Io e quando mi vado a fare le maratone di film horror..."

-Non scappare...-
Perfetto! Ora sentiva anche sussurri a caso...! Splendido, davvero...
Continuò la sua corsa, ignorando quell'ennesimo rumore che si era aggiunto agli altri, sperando che, ad uno ad uno, sarebbero cessati. Purtroppo, però, la resistenza di un umano è davvero minima...e in più, lei, stava correndo già da un po'.
Per un motivo o per un altro, si ritrovò, quindi, obbligata a fermarsi.
E, maledizione le sue gambe e il fatto che fosse umana...sarebbbe morta!
La risata si fece più vicina, anche i passi, ora, sembravano essersi focalizzati in un solo punto: dietro di lei.
Non fece in tempo a girarsi che sentì un dolore lancinante allo stomaco, vide di nuovo quel sorriso e quella figura che sembrava essere più un mostro che un umano; poi buio.
Era morta?


Angolino <3
Si, perchè quando io dovrei aggiornare "La regola della rosa" mi metto a fare altre storie...
Non me ne vogliate xD
Comunque! Che storiella interessante, abbiamo qui...
Kagome e Inuyasha come streghe, una maledizione che prevede una carneficina e questo primo capitolo abbastanza inquietante...mmmh :3
Vorrei specificare, che ogni riferimento a TSC è puramente casuale xD (si, ho abbreviato il titolo perchè vi voglio male :P) diciamo solo, che...ho preso l'amore destinato/maledetto da lì :3
Il resto della storia, però, è tutta mia, eh! ;)
Mi scuso per il linguaggio un po' forte, che, ve lo dico già in anticipo, prevedo ci sia in tutta la storia. Sorry xP
Aspetto vostre.
Bye! 
   
 
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