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Autore: R3d_    23/12/2016    1 recensioni
Piccola storia che mi è venuto in mente appena finito di leggere il capitolo 515 quindi SPIOLER!!!! Questo è grosso modo come vorrei che vada a finire la faccenda, Eileen mi piace molto come personaggio e non mi sembra giusto lasciarla rimanere semplicemente una st***za che se ne frega della figlia, poi ho pensato se si può redimere Minerva allora...
A questo punto vi auguro buona lettura.
Ripeto Spoiler per chi non ha letto il capitolo 515
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Wendy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente, dopo una lunga ed estenuante battaglia Eileen cadde a terra, sconfitta.
Elsa si inginocchiò a terra, esausta. Aveva il fiato pesante ed era piena di ferite. L’armatura scomparve lasciando il posto alla solita. Wendy anche lei molto stanca, disattivò la Dragon Force e dopo essersi avvicinata alla compagna iniziò a curarla.
-Non dovresti affaticarti così tanto Wendy…- Le disse Elsa invitandola a fermarsi.
-Non importa…- Rispose la bambina. -…E’ mio dovere curare chi viene ferito nelle battaglie, non importa se sono stanca.- Elsa sorrise, Wendy sarà pure piccola ma di certo sa essere matura come un adulto.
Wendy continuò per qualche minuto, fino a quando Elsa fu in grado di alzarsi.
-Forza, raggiungiamo gli altri.- Detto questo Elsa si avviò nella direzione dove i loro compagni si erano diretti, Wendy fece per seguirla quando il suo udito di drago percepì qualcosa che le fece spalancare gli occhi dallo stupore, si girò verso Eileen la quale era rimasta a terra per tutto il tempo, priva di sensi… o forse no?
-Wendy.- Il richiamo di Elsa attirò la sua attenzione.
-Arrivo.- Dopo aver dato un ultimo sguardo alla maga di Alvarez, Wendy raggiunse la sua compagna.

 
Passarono alcuni minuti e finalmente Eileen trovò la forza per sedersi.
-Sei diventata… davvero forte Elsa.- Un piccolo sorriso si diffuse sulle sue labbra.
-Continua così.- Si sentiva orgogliosa di quello che era diventata sua figlia, sicuramente molto meglio di quello che sarebbe potuta diventare con lei.
-“Sono orgogliosa di te figlia mia”.- Alzò lo sguardo mostrando chiaramente la sua espressione incredula alla piccola Dragon Slayer davanti a lei. -Hai detto questo poco fa, vero?- Quando fu ad alcuni passi dalla donna si fermò, osservandola in attesa di una risposta.
-Si l’ho detto. Forse avrei dovuto tenere la bocca chiusa.-
-Quindi immagino che quando ci hai raccontato quelle cose non stessi dicendo tutta la verità.- La piccola maga si sedette di fronte a lei.
-Se molto perspicace per la tua età. Si, quando ho detto che mi risultò impossibile incantarmi dentro Elsa ho mentito.-
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Alzò il braccio illuminato dalla sua magia. Il volto piegato in un ghigno raccapricciante.
-Io sono te e tu sei me. Diventiamo una persona sola…- La luce che avvolgeva il suo braccio aumentò d’intensità.
-…Mia adorata bambina.- 
-Mi incanterò dentro mia figlia.- Il ghigno scomparve.
-…Mia figlia…- Ripetè mentre la luce si spense e il braccio si abbassò.
-Che diavolo sto facendo? Come posso fare una cosa del genere a mia figlia?- Si chiese come se potesse arrivarle una risposta da chi sa chi.
-Sono completamente impazzita.-
Stava veramente sostituirsi a sua figlia per un suo capriccio? Che razza di madre era? Per quanto avesse sofferto non poteva fare questo.
-Dobbiamo separaci, non può stare come… Sono un pericolo per lei.-
 

Eileen si avvicinò alla porta dell’orfanotrofio in cui avrebbe lasciato sua figlia.
Si inginocchiò, appoggiando a terra la cesta in cui aveva messo la bambina la quale dormiva tranquilla tra le coperte con cui l’aveva avvolta. Da quelle coperte spuntava un piccolo ciuffo di capelli rossi.
-Qui sarai al sicuro. Mamma ti proteggerà… dalla sua pazzia.- Una piccola lacrima scese lungo la sua guancia.
-Lascia che almeno ti dia un nome…- La donna infilò tra le coperte della piccola un foglietto con su scritto il suo nome -…Elsa.-
Si alzò e dopo aver bussato alla porta scappò via, allontanando sempre di più da sua figlia il pericolo che ella stessa rappresentava mentre le lacrime scendevano copiose.
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-E’ per questo che ho abbandonato Elsa, sarebbe stato pericoloso farla rimanere con me. Volevo che fosse felice, non che vivesse con una madre impazzita che da un momento all’altro avrebbe potuto rubarle il corpo.- Sorrise. -E credo di essere riuscita nel mio intento.- 
-Però non capisco il motivo di quella recita di prima?- Chiese Wendy non capendo perché Eileen avesse finto di odiare Elsa.
-Non voglio interferire con la sua vita, per questo ho finto che non mi interessasse nulla di lei, era l’unico modo per evitare che cercasse di riavvicinarsi a me.-
-Ma perché?-
-Dovresti averlo capito, io non sono nient’altro che un pericolo per Elsa. Ancora prima di dare alla luce mia figlia mi sono dimostrata incapace ad essere madre e poi lei ora ha una famiglia, delle persone a cui tiene ed è una donna adulta, io non ho più alcun diritto di considerami sua madre.- 
-Dici questo ma in fondo una parte di te vorrebbe recuperare il tempo perduto vero?- Inutile la sorpresa della donna nel vedere la figlia avvicinarsi. -Perché se è così mi sento allo stesso modo.-
-Elsa…-
-Non devi negarti quello che vuoi solo perché una volta hai avuto una debolezza.- Eileen non fiatava, non riusciva a trovare le parole per esprimersi.
-Se vuoi possiamo ricominciare da zero, che ne dici? …Mamma.- L’ex-regina dei draghi sentì una piacevole sensazione diffondersi in lei nel sentirsi chiamare in quel modo. Non poteva credere alla parole che sentiva uscire dalla bocca di sua figlia. Sentì alcune lacrime sfuggirle dagli occhi ma le asciugò subito.
-Io… Non so che dire… Si, mi piacerebbe ricominciare da zero.-
 
 
Alcuni giorni dopo.
Finalmente la battaglia era finita e Fairy Tail aveva vinto.
Elsa ed Eileen erano sedute al bancone della gilda, passando un po' di tempo tra madre e figlia. Era stata una sorpresa enorme vedere la donna più potente di Alvarez passare dalla loro parte e alcuni ancora non si fidavano, non del tutto.
-Vedrai, un po' di tempo e tutti si fideranno di te.- Affermò Elsa mentre la madre guardava la solita rissa che si stava svolgendo nonostante fossero ancora tutti convalescenti e ricoperti di bende.
-Allora ghiacciolo, vuoi per caso farti arrostire?-
-Vedi di chiudere quella boccaccia fiammifero ambulante.-
Il fatto che fossero pieni di ferite con qualche ossa rotte non sembrava impedirgli di azzuffarsi.
-Qui ci vuole un vero uomo per farvi smettere.- E fu così che il povero Elfman venne scaraventato via… finendo addosso ad Elsa ed Eileen.
-Ops…- Dissero in coro i due litiganti mentre chi gli stava intorno si ritirava. Una furiosa Elsa emerse dalle macerie del bancone, mentre Elfman si allontanava. Era pronta a pestare i due ma venne preceduta.
Natsu e Gray erano già stati stesi da Eileen, sotto lo sguardo stupito dei presenti.
-Sai Gray? Credo di aver capito da chi ha preso Elsa.- Affermò il Dragon Slayer dolorante e il mago del ghiaccio non potè che dirsi d’accordo.
-Anch’io.-    
   
 
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