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Autore: Signorina Granger    24/12/2016    7 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
I Vincitori hanno votato: dopo la terza Edizione della Memoria ce ne sarà un'ultima... solo che a sfidarsi non saranno i ragazzi dei Distretti, bensì quelli di Capitol City.
Dicono che la vendetta vada servita fredda... e gli abitanti dei Distretti hanno aspettato per più di settant'anni; perciò che gli ultimi Hunger Games abbiano inizio, possa la fortuna essere sempre a vostro favore.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tributi di Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The last Games

Epilogo

 

“So a cosa state pensando… Probabilmente ai vostri occhi quello che ho fatto non è giusto.

Dalla vostra prospettiva, non posso che darvi ragione: ci sono delle persone che hanno reso la vostra, la nostra vita un inferno per anni, per quasi un secolo.

Ma Coriolanus Snow è ormai morto… e la dittatura è finita, spero per sempre. Quest’uomo ci ha torturati per anni, sia fisicamente che psicologicamente… E l’abbiamo odiato fino alla fine, anzi, lo odiamo anche ora.

 

Abbiamo avuto la nostra rivincita, abbiamo vinto. Snow è morto, e la dittatura ha avuto fine… ma secondo molti di voi forse non era abbastanza, volevate che si continuasse a pagare… Ed ecco il perché di questa ultima, sciocca edizione degli Hunger Games.

 

Io non ci sono passata, ho avuto la fortuna di non perdere amici o familiare a causa di questi Giochi… ma per molti di voi non è stato lo stesso, me ne rendo conto.

Spero che capiate che abbiamo già avuto la nostra rivincita su Capitol City… e credo sia stata sufficiente: volete davvero comportarvi come l’uomo che avete odiato e criticato per anni?

I Distretti non dovrebbero essere migliori, proprio perché sanno che cosa vuol dire entrare in contatto con gli Hunger Games? A mio parere sì… e spero che possiate essere d’accordo con me.

Katniss Everdeen ha cambiato idea sull’argomento, e spero che facciate altrettanto dimostrando di essere migliori di loro, a cominciare dagli Strateghi che, come già una volta ho detto, hanno fatto della nostra morte uno svago per anni.

 

Sono morti altri 16 ragazzi dentro quell’Arena, che è stata appena distrutta sotto mio ordine… I giochi sono finiti signori, e questa è la mia ultima parola sull’argomento. Finché sarò in vita io, non verranno uccisi altri ragazzi, trattati come dei pupazzi.

16 ragazzi sono morti, e prima di lasciarvi voglio porvi una domanda: vi è davvero piaciuto assistere alla loro morte? Se la risposta è no, allora infondo la pensate come me.”

 

                                                                               *

 

La bambina era seduta sul letto, spazzolando con cura e precisione i capelli biondi della sua bambola preferita.

Gli occhi verdi di Emma Thorn era fissi sul viso della bambola di pezza, concentrata mentre s’impegnava a “farla bella”.

 

“Beh, mi sembra che Lily stia benone.”       Sentendo una voce familiare e rassicurante Emma alzò lo sguardo di scatto, distogliendo l’attenzione da Lily per rivolgerla alla persona che era comparsa sulla soglia della sua camera.

 

Suo fratello le sorrideva, in piedi accanto allo stipite della porta.

 

“Sean! Sei tornato!”    Emma sorrise a trentadue denti, mollando la bambola sul letto per andare ad abbracciarlo, mentre Sean si inginocchiava sul parquet per stringere la sorellina tra le braccia.

 

“Te l’avevo promesso, no? E ti assicuro che non ti lascerò mai più.”

 

Sean sorrise, dandole un bacio su una guancia mentre la guardava con gli occhi verdi quasi lucidi, stentando a credere di poterla vedere e abbracciare ancora.

 

“Mi sei mancato.”    Emma appoggiò il visino sulla sua spalla, lasciando che il fratello le accarezzasse i capelli biondi mentre parlava a sua volta a bassa voce:

 

“Anche tu, piccolina. Ma ora sono tornato, e staremo insieme, te lo prometto.”

 

Quando Sean si allontanò dalla sorella le sorrise, guardandola con affetto prima di parlare di nuovo:

 

“Ti va se ti presento una persona, Emma?”

“Chi?”       Per tutta risposta alla curiosità della bambina Sean si alzò, voltandosi verso il corridoio e facendo un lieve cenno a qualcuno, come a voler dire di avvicinarsi.

 

Vedendo spuntare accanto al fratello una ragazza dagli occhi azzurrissimi e i capelli castani, che le sorrise quasi timidamente, Emma Thorn spostò lo sguardo sul fratello, sfoggiando un lieve sorrisetto:

 

“Emma, lei è Astrid.”

 

“E’ la tua fidanzata?”

 

“Hai cinque anni e sei già così pettegola, Emma?”    Sean sbuffò mentre le teneva un braccio intorno alle spalle ma Astrid rise, allungando una mano per stringere quella che la bambina le aveva porto allegramente:

 

“Ciao Emma… Sean mi ha parlato molto di te, sono felice di conoscerti, finalmente.”

 

Emma le rivolse un gran sorriso prima di prenderla per mano, trascinandola verso il letto per “presentarle le sue bambole” mentre Sean chiudeva la porta della stanza, guardandole con affetto prima d avvicinarsi, stentando quasi a credere di avere davanti agli occhi un simile spettacolo.

 

                                                                              *

 

“Ragazze vi prego, mi state soffocando! Sono sopravvissuta ai Giochi, non vorrete uccidermi VOI!”

 

“Sta zitta una buona volta Fify!”

 

Africa provò a fingersi seccata ma il muso non ebbe vita lunga, scomparendo in fretta per cedere il posto ad un lieve sorriso, mentre le sue due sorelle la stavano quasi strangolando in un abbraccio soffocante.

I suoi genitori stavano assistendo alla scena senza dire niente, ma Africa sapeva che avevano entrambi gli occhi lucidi.

 

E forse un po’ valeva anche per lei, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

 

“Ok, starò zitta… ma prima lasciatemi dire che mi siete mancate anche voi, rompiscatole.”

 

                                                                               *

 

“Sei sicuro di volerlo fare? Non devi sentirti obbligato…”

 

“No, davvero, lo voglio fare. Credo che sia giusto così.”      Cyrus Dennim annuì con un lieve cenno del capo mentre continuava a camminare sul viale di ghiaia, la mano stretta in quella della sua fidanzata, Brigit.

La ragazza sembrò capire e si limitò ad annuire, guardandolo con fare comprensivo.

 

I due restarono in silenzio per qualche minuto, mentre camminavano fianco a fianco sul viale deserto del cimitero dove dopo la Rivolta avevano raccolto tutti i cadaveri che erano riusciti a trovare… quelli ancora abbastanza interi.

 

“Qui.”   Quando Cyrus si fermò Brigit lo imitò, posando lo sguardo sulle quattro file di lapidi bianchissime davanti a lei, sistemate all’ombra di un’enorme quercia, leggermente staccate dalle altre.

 

Le ultime vittime degli Hunger Games erano state sepolte sotto preciso volere della Paylor insieme alle vittime della Rivolta, sistemandole in ordine di morte.

 

Louis Peterson, Amanda Lace, Erica Reyes, Julian Bradshaw, April Fisher, Aaron Bradshaw, David Whittemore al Bagno di Sangue, seguiti da Tonya Aldred, Brittany Dask, Silver Carly Grace, Kalem Schweinson, Faye Dashwood, Wilhelm Grace, Black Hole, Caius Gold.

 

E l’ultima… Rubinia Flaemus.

L’ultima vittima in assoluto degli Hunger Games, nonché la sua prima e unica vittima.

Gli occhi scuri di Cyrus Dennim si posarono su quell’ultima lapide bianca, trovando quasi ironica la scelta di quella pietra per tutte e 16 le tombe: alcune tra quelle persone non meritavano una lapide candida, dopotutto… come Kalem, Black, Caius o la stessa Rubinia.

 

Ma la Paylor aveva insistito, sottolineando che erano a loro volta delle vittime, anche se avevano ucciso durante i Giochi.

Quando erano tornati a Capitol lui, Africa, Sean e Astrid erano stati subito visitati e rimessi in sesto… e dopo (la Paylor aveva annullato le Interviste che di solito spettavano al Vincitore dei Giochi) avevano tutti e quattro iniziato un percorso con qualche psicologo, che li aiutasse ad affrontare e andare oltre a quell’esperienza che li aveva inevitabilmente segnati a vita.

Avevano anche discusso con i Vincitori ancora in vita, che li avevano aiutati ad aprirsi e ad affrontare quello che avevano passato visto che avevano subito quasi la stessa esperienza…

 

Solo dopo erano tornati a casa, dalle loro famiglie… e dopo quasi un mese, cercavano di tornare alla normalità.

 

Cyrus sentì la mano di Brigit intensificare la stretta sulla sua, come a volergli dire che non era solo, che avrebbe sempre potuto contare su di lei… lo sapeva, ne era consapevole.

Si chiedeva solo se sarebbe mai riuscito a stare totalmente bene di nuovo.

 

“So a cosa stai pensando Cyrus… andrà tutto bene, vedrai.”   Brigit gli sorrise con fare confortante, felice come non mai di poterlo vedere ancora, di potergli parlare di nuovo.

 

“Lo so Brigit… Basta solo che tu mi resti vicino.”

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Angolo Autrice:


Come avevo preannunciato, eccomi qui con l'Epilogo.
Un sincero grazie alle 20 persone che hanno recensito il Prologo iscrivendosi alla storia... non mi sarei mai aspetatta di ricevere tante richieste!


Grazie a:

HadleyTheImpossibleGirl
Shiori Lily Chiara
Sesilia Black
PrettyLittleQueen
NaomyK
Slytherin2806
Game_Master
JackiLoveCatoniss4ever
The_Malevolent_Girl
Mactavish141
Anonimo the assassin
FlameWolf
Nharmonia
Darlene_
sister_of_Percy

Per aver creato questi OC, anche se alcuni di voi si sono persi per strada.

Grazie a chi ha messo la storia tra Preferite, Seguite, Ricordate e a chi ha letto anche se non partecipava, come Sasi02 e ShessomaruJunoir.

Questa è la terza storia sugli Hunger Games che concludo, e penso che sia anche l'ultima... ma magari ci incontreremo da qualche altra parte.

Spero davvero che la storia vi sia piaciuta, un bacio... e Buon Natale!

Signorina Granger

   
 
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