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Autore: Matih Bobek    28/12/2016    0 recensioni
Mi sei balenato dentro,
nelle orecchie, fin sotto la pelle,
una melodia che posso udire io
e io solo, scagionata dallo sterno
umido dell'agro romano,
oceano di terra e di voluttą,
che si estende lą sull'orizzonte.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Stracci di asflato lucido
che scorrono come torrenti
tra lembi disossati di campi,
lampioni come spade
incastonati su bordi consunti,
la nenia della gomma
sul brecciolino che gracida,
e i miei occhi, cosģ affamati
e satolli di pensieri per te,
adagiati freddi sul vetro
del finestrino, che scivolano
braccati dall'evanescenza
di un altro Natale che va,
di un altro mese senza noi.

Chissą come poi,
mi sei balenato dentro,

dentro gli occhi,
in corsa su pareti lisce
ad eludere ogni lacrima di cielo,
 e io lģ a cercare in ogni loro riflesso
un qualcosa di te.

Mi sei balenato dentro,

nelle orecchie, fin sotto la pelle,
una melodia che posso udire io
e io solo, scagionata dallo sterno
umido dell'agro romano,
 oceano di terra e di voluttą,
che si estende lą sull'orizzonte.

Mi prude il cuore,
Mi preme nel petto,
al solo pensare di scriverti,
al solo decidere di decidere
di parlarti, di ascoltarti.

Mi baleni dentro,
un bagliore intenso
che rischiara  i miei
contorni opachi
e i miei giorni tutti uguali.
Mi baleni dentro,
oggi, domani e poi ancora chissą
ma intanto
seppure mi consumerei
di parole da dirti,
mi impongo un silenzio
distante che ci lascia
conoscenti e sconosciuti.
   
 
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