Fumetti/Cartoni europei > Tex Willer
Ricorda la storia  |      
Autore: Cannella47    01/01/2017    1 recensioni
Come aveva detto quel vecchio stregone Hopi? La tua anima si riflette in coloro che cavalcano al tuo fianco.
Vi avrei voluti entrambi al mio fianco, pensi rivolgendoti ai tuoi pards.
Vi avrei voluti al mio fianco, in quella gola fra le montagne o accanto a mio figlio, là alla fine del mondo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimers: Tex Willer & Co non mi appartengono ma sono copyright della Sergio Bonelli Editore e proprietà dei loro creatori (i leggendari G.L Bonelli e Galep) e dei disegnatori e degli sceneggiatori che hanno seguito le loro orme.

Piccolo momento rubato alla fine di un texone – se non capirete quale o non conoscete bene Tex o le mie doti di scrittrice sono decisamente scarse – con un Tex decisamente umano, alla ricerca di un poco di stabilità dopo un'avventura fisicamente ed emotivamente pesante. Come sempre, lettore avvisato, mezzo salvato!

Per chi volesse saperlo, l'asso di cuori significa inizio/fine (asso) e guarigione, condivisione (cuori). Info tratta da una googlesearch che non ricordo più.

***

Coloro che Cavalcano al tuo Fianco

(Tex Willer)


 


 

Di ritorno da un colloquio con Nuvola Rossa ti fermi un momento sulla soglia del tuo hogan.

E' quasi ora di cena ma tuo figlio è ancora fuori, impegnato con i giovani della tribù. Per ingannare il tempo mentre vi aspetta, Carson sta facendo un solitario su una stuoia gettata sul pavimento. A giudicare dalla sua faccia non è il primo che fa nè il primo che perde. Seduto di fronte a lui, Tiger gli gira con una mano le carte della fila più lontana mentre con l'altra tenta distrattamente di districarsi un nodo che gli è venuto nei capelli.

Sospiri.

Sarebbe così facile unirsi a loro, sedersi per terra a girare anche tu le carte finchè il vecchio Kit non si arrabbia perchè gli scombinate il gioco oppure frugare fra le ceste alla ricerca di un pettine da dare a Tiger mentre Carson mette su il caffè, borbottando perchè ha fame e tuo figlio è in ritardo.

Sarebbe facile, ma questa sera c'è qualcosa che invece ti trattiene lì, fermo ad osservarli. E' una sensazione strana, una che hai passato il pomeriggio a cercare di levarti di dosso ma senza riuscirvi. Come un marinaio che ha passato troppo tempo in mare e trova strano tornare a camminare sulla terra, così tu quasi non riesci a credere di essere qui, sulla soglia del tuo hogan -della tua casa- sorpreso davanti a una scena che hai visto mille volte. Perchè la verità è che non è cambiato nulla ed è cambiato tutto, nei lunghissimi mesi che tu e tuo figlio avete trascorso in Patagonia.

Ora i tuoi occhi non possono più fare a meno di vederle, le cose nuove, le cose diverse.
Tiger ha al collo un amuleto che non avevi mai visto e un'ombra scura sotto l'occhio destro, storta abbastanza da farti pensare che più che alla stanchezza sia dovuta al fatto che si sia recentemente rotto il naso. Sul tuo baule c'è una delle lampade ad olio che solitamente stanno nell'appartamento di Carson a Santa Fè. In un angolo c'è la coperta blu che Tiger e tuo figlio si contendono da anni e che quasi mai lascia i confini del loro hogan. Qualcuno ha rifatto i travi dell' impalcatura su cui tenete le armi e Carson si deve essere schiacciato le dita perchè ha l'unghia dell'indice destro completamente nera.

Il movimento regolare delle mani di Kit che distribuiscono le carte ha qualcosa di ipnotico e ferma finalmente il tuo sguardo irrequieto. Una carta, due carte, tre.. Poi Carson perde la pazienza e passa per comodità metà mazzo a Tiger. Le loro dita quasi si sfiorano e tu trattieni il fiato perchè di colpo lì, nel contrasto fra la pelle pallida di Carson e quella più scura di Tiger, lì ti riconosci. Come aveva detto quel vecchio stregone Hopi?
La tua anima si riflette in coloro che cavalcano al tuo fianco. E' banale, è scontata, quasi quanto la percezione della tua identità tesa come quelle carte nel contrasto fra le loro dita, eppure la consapevolezza ti colpisce come un fulmine a ciel sereno.

Vi avrei voluti entrambi al mio fianco, pensi rivolgendoti ai tuoi pards. Vi avrei voluti al mio fianco, in quella gola fra le montagne o accanto a mio figlio, là alla fine del mondo. E' una debolezza che puoi concederti solo ora che il pericolo è passato, un egoismo che ti puoi permettere solo perchè la riserva e il popolo che ti ha accolto e dato una casa sono salvi e al sicuro. E' il tassello che mancava, durante quell'interminabile difesa, il pensiero che non potevi formulare allora perchè era un desiderio inutile e irrealizzabile. Ma ora non più, ora sei qui.                                        
E in ultimo, lentamente, dolorosamente, si scioglie anche il peso amaro che ti eri portato in petto fin dalla Patagonia, lasciando finalmente il posto a una sana stanchezza e alla fame e alla voglia di sedersi accanto ai tuoi pards.

Tiger gira la penultima carta.

“Woah! Kit, guarda: asso di cuori!”

“Gran Matusalemme ballerino! Mi stai dicendo che mi è venuto il solitario?”

“Peste, vecchio cammello, questo è un evento da segnarsi sui calendari!”

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Tex Willer / Vai alla pagina dell'autore: Cannella47